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venerdì 2 settembre 2011

KARMAN E DHARMA


       


                                  KARMAN  &   DHARMA

Essere o non essere ? Dharma o Adharma ? E già , caro lettore yoghi il dubbio amletico rispunta sempre , perché si tratta di uno domanda che interessa l’uomo di tutti i tempi , sempre alle prese con i conflitti esistenziali , che accompagnano la sua storia  o meglio il suo Karman , il  destino , determinato dalle azioni e dalle scelte  individuali e collettive .
E’ così per Amleto , è così per Arjuna , è così per Giobbe ,  è sempre stato , è , e sempre sarà così ancora per tutti coloro che si pongono la fatidica domanda del significato esistenziale della loro presenza in questa dimensione terrena , da distinguere da quella soltanto fisica .
Scienza e religioni , da secoli in competizione tra loro , si affannano intorno a questi quesiti fisici e metafisici nella speranza di darsi una risposta esaustiva , che metta d’accordo tutti , ma le difficoltà non mancano né all’una , la scienza , che per sua natura indaga solo il fenomeno ; né all’altra  , la religione , che per sua natura indaga solo il noumeno .
Và detto , ad onor del vero , che negli ultimi ottanta anni in seno alla Fisica moderna , si è aperta una nuova branca di esplorazione , meglio nota come Fisica Quantistica , che con l’indagine del mondo sub-atomico , si è così spinta ai confini della materia , tanto da ril-pensare il concetto stesso di materia…addirittura si comincia a parlare di “anti-materia “ . Di certo la materia come la intendevamo nel comune senso newtoniano non esiste più  , in quanto è solida e non-solida ad un tempo ; infatti il pavimento che abbiamo sotto i piedi , il muro della stanza che ci stà intorno , la sedia stessa sulla quale sono appoggiate le nostre terga , il nostro corpo stesso , …sono il risultato di una intensa attività di atomi , cellule , neutroni , elettroni , neutrini , fotoni, tachioni ,  quark,…in continuo movimento , particelle che si trasformano in onde e onde che si trasformano in particelle , secondo un  principio definito dal fisico tedesco Heisenberg < della improbabilità> . Se un Dio esiste in questo contesto , possiamo definirlo  come nel vangelo gnostico di Tommaso ( II sec ) e cioè : < Dio è moto e quiete > . In  questo caso scienza e religione  combaciano…ma non solo in questo punto !
Nel mondo invisibile   sub-atomico regna l’improbabilità , in esso tempo e spazio si comportano come gli eventi pazzi descritti nel libro di “ Alice nel Paese delle Meraviglie “   , mentre nel mondo visibile  super-atomico regna la stabilità e la consequienzialità , sono soltanto gli emisferi destro e sinistro del nostro cervello a fornirci  la temporalità e la spazialità  .
Cosa rende possibile questa “ Coincidentia Oppositorum “ ? Chi è l’artefice , il divino artista di tutta questa armonia , il magistrale regolatore di questa energia che ci circonda ?
Va da se che una Legge Universale , di cui ci sfuggono ancora tante modalità di funzionamento , regola tutto ciò !
Si tratta di una Intelligenza divina , con cui perdiamo il contatto al momento della nascita , quando assumiamo la corporeità fisica , che ci introduce di fatto nel dominio della mente , che fa di tutto per cancellare ogni traccia di questa Intelligenza che opera nella Legge Universale , affidandoci alle conoscenze ed alle fedi religiose dell’inconscio collettivo , le quali non avendo alcun aggancio reale con la Legge Universale , finiscono per diventare un limite invalicabile  , relegandoci di fatto in una dimensione di conoscenza , che finisce per diventare la proiezione delle nostre illusioni , la Maya di cui parlano appunto i mistici !
Se nel 1500 qualcuno avesse parlato della possibilità di raggiungere l’America  dall’Europa in  sei , le conoscenze e le fedi dell’inconscio collettivo sarebbero subito scattate in piedi per connotare di pazzia l’assertore di tale possibilità . Eppure uno dei contemporanei , il Mago Leonardo da Vinci , sfuggendo all’ottuso e limitante “principio di massa” , disegnò , tra le tante cose avveniristiche della sua produzione, un aeroplano , costruù un primo rudimentale modello di deltaplano , che permetteva al suo “pensiero” di mettere le ali e di allontanarsi di cinque secoli dal suo tempo , allineando la sua energia al XX° secolo , in cui tale possibilità è stata resa possibile dagll’aereo a reazione ! E chi ci dice , alla luce di questi eventi e delle ipotesi della Fisica Quantistica , che non esistano “ universi paralleli “ a pochi millimetri da noi , in cui non sia possibile spostarsi a velocità tali da raggiungere New York in una frazione di secondi . E’ solo la millenaria  esperienza dell’inconscio collettivo ereditata dai sei miliardi di umanità che ci ha preceduto a scartare tale possibilità…ma ciò avveniva anche ai tempi di Leonardo , di Cristoforo Colombo , ecc….e poi i fatti hanno sconfessato tali false credenze . Secondo le ipotesi della Fisica Quantistica , il mondo visibile  rappresenta solo il 5%  di materia , che per il 95% rimane ancora in uno stato di “pura potenzialità” , in attesa di esprimersi…il mondo visibile  si presenta quindi come un avanzo della creazione . Di tanto in tanto , nel corso delle ere , il “pensiero” di un genio si collega con questa “ sorgente universale “ , che i cabalisti chiamano “ EN SOF AUR “  , portando in luce qualche “miracoloso” contenuto ; infatti la Legge Universale , si comporta  nei confronti dell’uomo , come uno spedizioniere a cui ci si rivolge per richiedere l’invio  di una merce specifica .
La legge Universale si comporta nei confronti del “pensiero”  , esattamente come uno specchio che riflette l’immagine dell’uomo di fronte , quindi spedisce il “pacco” , con la merce richiesta  , al domicilio del destinatario , e che il pacco contenga “diamanti” o “sassi” dipende solo dalle modalità di richiesta del destinatario , parola che non a caso ne contiene un’altra e cioè : DESTINO !
Infatti la Legge Universale non è soggetta ad alcuna “dualità” o “dicotomia” di male o di bene , si limita soltanto ad inviare quanto richiesto , che prima o poi giungerò , se ne può essere certi .
Il destino non crolla d’improvviso addosso , non è una invenzione del caso , ma il frutto maturo delle nostre scelte , delle nostre decisioni , da ultimo dei nostri “ PENSIERI” , si perché anche i pensieri sono “materia” , materia sottile , materia che diventa carne attraverso l’atto volitivo della nostra mente !
Tutta la disciplina  dello Yoga Nidra si basa sulla strategia del SAMKALPA , atto volitivo e motivazionale , per cui l’esistenza si presenta come il risultato dei nostri “pensieri”  ; per cui viene da se che l’uomo vive la “ vita che crea con i suoi pensieri “ , cosa che presuppone la piena assunzione di responsabilità rispetto alle proprie scelte .

Il KARMAN dunque è il risultato dei nostri pensieri ,  pacchi che abbiamo richiesto alla Legge Universale e che questa ci ha inviato a recapito senza battere ciglio .
Attenzione dunque a formulare pensieri e richiesti , perché quando l’ordine è partito , subito si attiva l’invio  , la cui consegna sarà immediata o ritardata , a seconda dell’allineamento della energia personale investita e dalla qualità dei nostri pensieri .
Infatti è necessario sempre osservare la qualità dei nostri pensieri , effettuando “VIVEKA” , cioè la discriminazione , valutando cioè se il pensiero è figlio del nostro piccolo-ego esterno , pensiero limitante , egoico , che ci confina nell’ambito dell’inconscio di massa collettivo , quel tipo di pensiero , che in ambito biblico è chiamato “ figlio di Egitto “ , dove nella geografia dell’anima l’Egitto rappresenta l’AVIDYA , l’ignoranza spirituale , e quindi tutti i pensieri che nascono da una mente soggetta a tale ignoranza , rendono l’uomo schiavo o lo incatenano ad un destino negativo , contrassegnato da una serialità meccanica di eventi dolorosi , che si ripresentano puntualmente nella vita , procurando un accumulo di “ nodi karmici “  , che tali resteranno  fino a che non verranno  “ sciolti “…
Già , ma fino a quando rimarranno  annodati , e sopratttutto chi li scioglierà  ?
All’opposto sono liberi  , quei pensieri , “  figli della Luce “ , in quanto provenienti dall’interno , dal VERO SE’ spirituale  , dalla Legge Universale , riflessa nel “DHARMA” , l’ESSERE  , il PARADISO,  ordine cosmico che mantiene stabile l’assetto della società e ne garantisce il funzionamento , garantito dall’uomo che osserva il proprio  “SVADHARMA” , il  dovere , che gli assicura un accumulo di meriti  , che gli permetteranno lo sviluppo di un Karman positivo rendendo la sua esistenza gioiosa e non di ostacolo alla realizzazione del Dharma collettivo .
In caso contrario si sviluppa  “ADHARMA” , NON-ESSERE , cioè : l”INFERNO”   ; infatti il Paradiso , dharma , e l’Inferno , adharma , non sono due luoghi fisici  , quanto due “stadi della coscienza” , che l’uomo si trova a vivere in seguito alle sue scelte esistenziali !
L’antica sentenza del Cristo che : < Il Sabato è fatto per l’uomo , e non  l’uomo per il sabato > , stà a significare proprio queste due possibilità e cioè di colui che padroneggia il suo karman , vivendo nell’osservanza del dharma , o di cui che lo subisce come schiavo , rifugiandosi nel piccolo-ego , non-essere , che diventerò la sua maschera , e con il tempo il suo inferno…perchè l’uomo non può vivere separato dalla sua “scintilla  divina “  , seminata in lui come particella  “quantica” al momento della sua comparsa in questa dimensione terrena e fisica .
Quando però si è intrappolati nelle maglie illusorie  di Maya , nei “nodi karmici  “  di un karman negativo , insomma si è schiavi nelle mani del tirannico piccolo-ego , come fare per  ri-connettersi con la matrice divina , con la Legge universale , in maniera armonica ?
Lo Yoga nelle sue numerose varianti d’espressione , Yoganidra , Hathayoga , Baktiyoga , Karmayoga , Shaktiyoga , Kundaliniyoga , Jnanayoga , ecc…offre la possibilità di percorrere  dei sentieri spirituali,  sat-sanga , al fine di permettere la “ re-integrazione”  dell’uomo nel suo stato originario “regale” , di passare cioè : dalla schiavitù  della  propria mente , piccolo ego , alla libertà  ( moksa ) del Vero Sé interiore , attraverso l’osservanza del svadarmha , dovere personale , e del darmha , ordine cosmico ; infatti la libertà non è da intendersi in senso profano ed anarchico come possibilità illimitata di fare come ci pare , ma più correttamente , in senso iniziatico , di agire in  armonia  con la Legge Universale dell’Ordine Cosmico . , liberando
Il ponte di collegamento con il darmha è costituito dal : RITO !
Il  rito  è l’azione karmica per eccellenza ; infatti è azione “sacrificale” , in latino “ sacrum facere “  , cioè : fare il sacro !
Il rito , azione composita di parola e gesto , allinea l’energia dell’uomo all’ordine  cosmico , permettendo la ri-attivazione  dell’archetipo divino causa prima di quell’ordine . Il praticante viene così ad essere purificato dalla presenza dell’archetipo divino  in lui  ( p.es. si pensi alla santa eucarestia , farmaco cattolico , che introduce nel fedele il corpo e sangue di Cristo ) presenza che di fatto lo ri-allaccia alla sua fonte originaria , al punto che al massimo della identificazione con l’archetipo possa dire come S. Paolo : < Non sono più io che vivo , ma Cristo vive in me > ; in quanto il rito  , come tutti sacramenti del resto , ha proprietà  “trasfigurante” , liberando progressivamnte l’uomo dai suoi attaccamenti egoici e dai suoi vizi seriali , che lo imprigionano in una sequela di comportamenti seriali  , radicati anche fisicamente nel cervello come “SINAPSI”  ( neurotrasmettittori) , nei confronti dei quali ( il rito ) agisce come “convertitore” , in quanto nel Regno del Vero Sé si entra solo con le sinapsi dell’uomo-nuovo , avendo cancellato quelle dell’uomo vecchio…..chia ha orecchie per intendere , intenda !
Però si ricordi che i riti funzionano solo quando c’è la partecipazione del cuore e la purezza d’intenti ; infatti praticare asana , pranayama , satkarman (purificazioni) , senza considerare il  corpo come un tempio, da tenere pulito , in ordine , con la fiamma sacra ( tejas ) sempre accesa e alimentata dalla preghiera e dalla meditazione o partecipare ad una messa distrattamente e con il cuore rivolto ad altri interessi , tutto ciò rende le nostre azioni “tamasiche” ( tamoguna = qualità inerte della materia = ignoranza spirituale ) , farisaiche , quindi inutili ed alla lunga controproducenti nonché dannose  fisicamente , psicologicamente e da ultimo spiritualmente , in quanto la Verità eterna non può “convivere”  con la menzogna della vita , che genera solo dualismo conflittuale ; infatti solo quando il nostro mondo interiore  è allineato con la  “  Mente Divina “  ( Buddhi ) , e la mente dell’uomo ( manas) ne riflette la luce , solo allora le azioni rituali  diventano “sattviche” ( sattvaguna = qualità luminosa della materia ) e producono “miracoli” !
il karman purificato dalle sue “trasgressioni passionali “ ( rajoguna = qualità passionale della materia )  smette di generare eventi dannosi e dolorosi , che si sono resi necessari per “rettificare”  il nostro percorso umano allontanatosi dalla “scintilla  divina” e caduto preda della schiavitù della mente .
Liberato ( mukti ) e in asse con il darmha , l’uomo scopre la sua illimitatezza , la sua eternità , la sua bellezzadivina , scopre che a muoversi era stata solo e sempre la sua mente limitata e deviata , in realtà il suo viaggio è stato solo il prodotto delle sue illusioni e delusioni….in realtà non si è mai mosso perché da sempre risiede nella eternità di Dio , il suo viaggio è il racconto di un ritorno ad una casa , da cui non si è mai allontanato… il cuore dell’Eterno !

L’Ego , una goccia oceanica che ha dimenticato la sua origine e si è illusa di avere radici in se stessa..

"Sono una goccia caduta dall'infinito Zero

 Un tentativo d'Amore della Coscienza Divina

 Un'incosciente Speranza di Luce

 Una profonda carezza del Padre Celeste" 

Yogacharya Eknathananda



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