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venerdì 31 gennaio 2014

IL MANTRA CHE MANDO' IN ROVINA GERICO







< Giosuè, figlio di Nun, convocò i sacerdoti e disse loro: «Portate l'arca dell'alleanza ; sette sacerdoti portino sette trombe di corno d'ariete davanti all'arca del Signore». 7 Disse al popolo: «Mettetevi in marcia e girate intorno alla città e il gruppo armato passi davanti all'arca del Signore». 8 Come Giosuè ebbe parlato al popolo, i sette sacerdoti, che portavano le sette trombe d'ariete davanti al Signore, si mossero e suonarono le trombe, mentre l'arca dell'alleanza del Signore li seguiva; 9 l'avanguardia precedeva i sacerdoti che suonavano le trombe e la retroguardia seguiva l'arca; si procedeva a suon di tromba. 10 Al popolo Giosuè aveva ordinato: «Non urlate, non fate neppur sentire la voce e non una parola esca dalla vostra bocca finché vi dirò: Lanciate il grido di guerra, allora griderete». 11 L'arca del Signore girò intorno alla città facendo il circuito una volta, poi tornarono nell'accampamento e passarono la notte nell'accampamento.


12 Di buon mattino Giosuè si alzò e i sacerdoti portarono l'arca del Signore; 13 i sette sacerdoti, che portavano le sette trombe di ariete davanti all'arca del Signore, avanzavano suonando le trombe; l'avanguardia li precedeva e la retroguardia seguiva l'arca del Signore; si marciava a suon di tromba. 14 Girarono intorno alla città, il secondo giorno, una volta e tornarono poi all'accampamento. Così fecero per sei giorni.


15 Al settimo giorno essi si alzarono al sorgere dell'aurora e girarono intorno alla città in questo modo per sette volte; soltanto in quel giorno fecero sette volte il giro intorno alla città. 16 Alla settima volta i sacerdoti diedero fiato alle trombe e Giosuè disse al popolo: «Lanciate il grido di guerra perché il Signore mette in vostro potere la città .>

 




Gerico , biblica città , che passa alla storia per la "rovinosa" caduta delle sue ciclopiche mura di difesa , ritenute inviolabili dai suoi abitanti . Gerico segue un po' la storia di un altro famoso predecessore , meglio noto come Babele , altra leggendaria città che vide rovinare la sua torre , costruita nell'orgoglioso tentativo di raggiungere il cielo con il solo sforzo umano ; infatti anche Gerico , come Babele , simboleggia l'insano tentativo dell'orgoglio egoico di chiudersi nelle sue false certezze , nei suoi attaccamenti narcisistici , costruendo "FORTEZZE" di mura spessissime e inattaccabili . Prima le piramidi , ora le città , ma sempre opera dello stesso soggetto storico :                             

                                              
                   SUA MAESTA EGO-FARAONE !
 

 

Già proprio lui , ancora lui , sembrava annegato qualche anno prima nei flutti ( Vritti ) limacciosi del Mar dei Giunchi ( Mar Rosso ) , e invece no , eccolo ricomparire nei panni di una intera città , Gerico . Un nuovo travestimento , in calcestruzzo stavolta , barricato dietro i mattoni . Si quei "mattoni" che abbiamo già incontrato nella storia biblica , gli uomini-mattone , Asura / demoniaci ( vedi mio blog Sura e Asura ) , che si distinguono dagli uomini / pietra , Sura , angelici , illuminati . Gerico è un condominio diabolico , un agglomerato urbano di uomini-mattone murati dentro la protervia dell'egoismo più becero ; una città che conta numerosi ciechi , il più famoso quel Bartimeo , che molti secoli dopo implorerà Gesù Cristo a voce spiegata : < Gesù , Cristo Figlio di Dio , abbi pietà di me > , si appella al " NOME " (vedi mio blog precedente su Mar Rosso ) . Già il "NOME" , il nucleo divino insito in ogni uomo/donna e che solo può produrre una definitiva guarigione ,  perché libera dalle oscurità della personalità ( macchina biologica , vedi mio blog su Trasfigurazione) , dalle sue cecità , dalle sue sinapsi "cristallizzate" che calano sugli occhi come vere e proprie cataratte spirituali .
 
Sul  "set" di questo psicodramma biblico si muovono vari personaggi che movimentano la scena . Vediamone alcuni : gli esploratori inviati dal comandante , Giosuè ( Dio Salva ) , in avanscoperta per fare le "location" della spedizione bellica . Le due spie dell'inteligence israelitica riparano dentro la casa di una prostituta , non per fare sesso ma per avere importanti informazioni , che la prostituta , tale Rachab , che detto per inciso figurerà nell'albero genealogico di Cristo ( vedi vangelo di Matteo prologo ) , fornirà loro con dovizia di particolari in cambio della salvezza sua e della famiglia . L'ultima della società , reietta , è ancora una volta scelta dal NOME per veicolare il suo aiuto . Il femminile prostituito di questa donna , fino ad allora asservito al potere vigente dell'ego/faraone , ora cerca una "via" ( sadhana) di re-denzione , che crede di aver trovato in quei due uomini apportatori di una nuova prospettiva di vita e cioè la : TERRA PROMESSA !

Quante altre prostitute traverseranno il saddhana/via del Cristo in cerca della PAROLA/SEME/NOME che portano inconsciamente inscritta dentro , ma che solo il Cristo ermeneuta fa nascere in loro portandole ad una nuova visione di vita . < Donna nesuno ti ha condannata ? No Signore ! Neanche IO (SONO) ti condanno ! Va ora e non peccare più > . Sono le parole rivolte da Gesù all'adultera esterrefatta di trovarsi ancora in vita , ma ormai di fatto trasferita in un'altra vita , la sua personalità era rimasta sepolta sotto il mucchio di sassi caduti dalle mani dei suoi persecutori riconosciutisi anche loro come abitanti di Gerico , la città della falsa personalità . Città " ANTI-CRISTICA " per antonomasia perché si oppone alla realizzazione del NOME DIVINO con i mattoni  che hanno sostituito la pelle animale del primo Adamo , nella insana presunzione di rendersi invulnerabili con la tecnologia "muratoria" .
 
Quelle mura cadranno schiantate dalla tecnologia divina per antonomasia e cioè il : VERBO !
Il VERBO , fatto ri-suonare attraverso le possenti urla dei suoi sacerdoti , attraverso il suono dei loro corni , e delle loro "marce liturgiche" ; infatti girano i sacerdoti e il popolo in processione per " SEI " giorni intorno alla città assediata , marciano in silenzio ( MUNI ) . Il silenzio spirituale genera energia interiore , la accumula , e non permette al " SATAN " ( = il dissipatore ) di esaurirla , come avviene invece per gli uomini/donne comuni di questo nostro drammatico tempo di talk-show continui ; di insensate e pruriginose conversazioni infarcite di ogni maldicenza e  melenso sproloquio ; di gole riempite da interminabili trasmissioni culinarie . Le mura di questa Gerico contemporanea diventano sempre più spesse e la gente dentro ci si ammala , soffre , si addolora , perché lontani dal NOME si finisce per morire spiritualmente e provare quella che San Francesco chiamava la : PRIMA MORTE !

                          Quella SPIRITUALE , la peggiore , la morte dell'anima !

Il caso di Gerico è l'esempio lampante di quanto sia notevole l'influsso sonoro ( Om ) dello Spirito ( Purusha) sulla Materia ( Prakriti ). La materia quando avverte il suono "nouminoso" del Verbo , entra in vibrazione , si illumina come la Maddalena accanto al sepolcro vuoto di Cristo che ri-conosce il Signore Risorto sentendosi chiamare per nome : < Maria > . <Rabbunì> ( mio maestro ) risponde lei emozionata dal momento che la sua coscienza è pervenuta alla massima illuminazione nel Samadhi , procuratole dalla sua Kundalini ri-svegliata dal Suono / Verbo . .
Dopo la morte di Gesù, Giosuè divenne l'uomo del Signore 
Il SUONO DEL VERBO frantuma Gerico , la collassa ; infatti il SETTIMO GIORNO , è  il giorno di " SHABBAT " , il sabato del mondo ebraico e la domenica di quello cristiano . Il GIORNO DEL SIGNORE , il giorno in cui l'unico ascolto deve essere quello prestato al VERBO , è il giorno in cui bisogna lasciare parlare Dio che scende nel nostro silenzio per "sposare" la Shekhinà , il nostro femminile/kundalini  . In questo giorno avviene il contatto con l'ultimo chakra , SAHASRARA , dopo  aver risalito attraverso le fatiche e la purificazione i primi sei chakra della scala iniziatica . IL Signore ci attende là , nella Galilea delle Genti , dove cammina davanti a noi , una terra di città e genti pagane , noi appunto , le Genti "fortificate" di mattoni , che ci siamo arresi alla "PIETRA" al VERBO , al NOME , che ormai viaggia sulle nostre spalle dentro l'ARCA che sempre noi siamo diventati ascoltando il MANTRAM del VERBO /  OM !

Siamo finalmente diventati " ARCHE " , "casse di risonanza " del Verbo creatore , dimoriamo nel nucleo divino , i marasmi oceanici delle turbolenze della personalità ( Vritti ) sono diventati oceani cristallini e calmi specchi d'acqua che riflette la BELLEZZA dell'intero Cosmo !


 

Dopo questa lettura che vi auguro si trasformi in silenzio meditativo , assorti in voi stesi e nel respiro vibrate ripetutamente il mantra OM e lasciate che tutto il vostro campo energetico (corpo) si impregni di esso !


Yogacharya Eknathananday