Eh si , Giobbe , il paziente Giobbe ( ma poi non è tanto vero e vedremo anche il perchè , è un tranquillo "NORMOPATICO " ( vedi mio Blog su specifico argomento : la NORMOPATIA ) ; infatti vive una vita di sereno tran tran quotidiano , contornato da una numerosa famiglia , vive in una bella fattoria composta di armenti in numero cospicuo , insomma quello che oggi definiremmo un ricco possidente ! Vive coccolato da un nutrito stuolo di servitori , se ne sta comodamente nel suo "muladhara chakra " , il centro energetico che collega ai beni materiali , il primo centro attraverso il quale ri-ceviamo la prima energia , quella della madre e visto come sono andate le cose nel suo caso ( di Giobbe ) si de-sume che egli ne ha ricevuta tanta in abbondanza .
Aggiungasi che Giobbe è un credente , ma un credente "normopatico" , dedito ad una religione inquadrata anch'essa nell'ambito di una cerimonialità meccanica , di facciata , praticata da molti " atei pratici" , appartenenti questi a quella categoria molto nutrita di quanti si dicono credenti a parole , ma di fatto praticamente atei , di quelli che affermano di credere in Dio , ma che si guardano bene di farsi coinvolgere minimamente dal Dio o dalla divinità in cui credono e così ad ottemperare quanto è loro ri-chiesto dalla osservanza non solo teorica , ma anche pratica , che quella credenza comporta .
Anche il suo Dio che lo guarda dal cielo è contento di questa sua religiosità settimanale , in fondo anche Lui è un Dio " NORMOPATICO" , degno di cotale credente . Entrambi ( Giobbe e il suo Dio ) sono contenti l'uno dell'altro , tenendosi ben a distanza di "coinvolgimenti" più pericolosi . Addirittura il Signore si compiace di Giobbe ( consiglio la lettura di questo testo biblico , ci ha scritto un libro intero anche S. Freud ) e indovinate con chi si intrattiene a colloquio per esprimere questo suo compiacimento ? Impensabile , incredibile , proprio con quell'invidioso del diavolo , con Satana in persona . Il libro comincia proprio così , con il Signore che si compiace di Giobbe con Satana , pensate un pò .
Ma Satana sornione e buon conoscitore degli uomini , essendone la loro "ombra" rimossa , dice papale , papale ( i papi ovviamente ancora non c'erano stati ai tempi di quel colloquio , sarebbero venuti dopo , brrrrrrr ) al principale che Giobbe gli vuole bene perchè se la passa bene , ma se il Signore lo lascia lavorare per procurargli un pò di fastidi , gli avrebbe dimostrato che Giobbe era un "interessato" e una volta perduto tutto lo avrebbe abbandonato . Il Signore gli da il permesso di agire e per Giobbe si apre una catena di guai che lo porterà alla catastrofe economica , esistenziale e da ultimo fisica , in quanto colpito dalla lebbra , dopo aver perso i beni materiali , i figli , la moglie , il bestiame , ecc...ecc....
Giobbe viene avvicinato da tre individui , rappresentanti della religione "legale" , istituzionale , quelli della teologia ortodossa , che gli vogliono dimostrare le sue colpe e le sue mancanze , ai quali Giobbe replicherà con la famosa risposta : < Nudo sono uscito da mia madre e nudo ri-torno alla terra , il Signore da , il Signore toglie > .
Inizia una logorroica diatriba fra i quattro in cui Giobbe , spinto dal suo dramma scende sempre più entro se stesso e in profondità , incalzato dalle sventure procurate dall' ombra/satana . Con queste parole Giobbe si trasforma in un "vero" religioso , in un verace " Sannyasi " (rinunciante) , spogliandosi di tutto , uscendo dalla ignoranza (avviluppante) di Matrix/Maya , che spaccia per "vere" le false proiezioni della mente egoica inferiore . Giobbe realizza che all'uomo nulla appartiene in eterno su questa terra , nulla si può possedere definitivamente , da qui inizia la vera religiosità , che è una iniziazione all"altro mondo"; infatti una volta che questo "mondo" è compreso come semplice sogno , l'altro si schiude davanti a te .
Questa e non altro è il vero "teshuvà" ( pentimento ) in ebraico ) , il "ri-trovamento" del proprio essere interiore ontologico . Un pentimento troppo spesso frainteso con quella che è una semplice "ri-parazione" psicologica della propria maschera "contraffatta " . La " vera conversione " da accesso al ri-trovamento del " Vero Volto " , quello di Dio e Dio , quello vero e non contraffatto , gioisce di questo ri-trovamento insperato , proprio grazie a Satana che ha snidato Giobbe dal suo "sonno spirituale " ( Avidya ).
Questa e non altro è il vero "teshuvà" ( pentimento ) in ebraico ) , il "ri-trovamento" del proprio essere interiore ontologico . Un pentimento troppo spesso frainteso con quella che è una semplice "ri-parazione" psicologica della propria maschera "contraffatta " . La " vera conversione " da accesso al ri-trovamento del " Vero Volto " , quello di Dio e Dio , quello vero e non contraffatto , gioisce di questo ri-trovamento insperato , proprio grazie a Satana che ha snidato Giobbe dal suo "sonno spirituale " ( Avidya ).
Non si tirerà indietro Giobbe , non si rin-chiuderà infantilmente in se stesso adducendo le sue sventure alla mala-sorte , non addosserà ad altri le responsabilità personali . Da ultimo verrà affiancato da un "misterioso" personaggio ( Eliu ) che prenderà le sue difese e dimostrerà agli altri tre l'inanità e la superficialità della loro religione . Il satana/ombra ha fatto sollevare dentro Giobbe il " Leviatano " , il mostro biblico , forza mostruosa , che permette però al nostro di "liberarsi" di quel Dio falso e normopatico che si portava dentro approdando al vero DIO INTERIORE , anche Lui liberato dal Dio Normopatico precedente , quello del colloquio con Satana . Facendo terapia a Giobbe , Dio la fa anche a se stesso . Dio si auto-percepisce come Dio attraverso l'illuminazione ( Diksha ) di Giobbe il suo "eletto " , portatore del " Nome " ( Sem in ebraico) .
Al termine della sua vicenda Giobbe affermerà : < Prima conoscevo Dio per sentito dire , ora ne ho fatto l'esperienza > . Giobbe ora è un vero Yoghi , dopo aver praticato "Svadhiyaya" ( studio di se e delle sacre scritture ) ha abbandonato il "tamasico" muladhara e si è trasferito in Ajina chakra , il terzo occhio aperto dal Samadhi ( = stato unitivo) , ha sperimentato quello che aveva ignorato per tanto tempo , cioè : di essere Dio da sempre ...Ora losa ! E dentro di lui...anche Dio lo sa !
Al termine della sua vicenda Giobbe affermerà : < Prima conoscevo Dio per sentito dire , ora ne ho fatto l'esperienza > . Giobbe ora è un vero Yoghi , dopo aver praticato "Svadhiyaya" ( studio di se e delle sacre scritture ) ha abbandonato il "tamasico" muladhara e si è trasferito in Ajina chakra , il terzo occhio aperto dal Samadhi ( = stato unitivo) , ha sperimentato quello che aveva ignorato per tanto tempo , cioè : di essere Dio da sempre ...Ora losa ! E dentro di lui...anche Dio lo sa !
Yogacharya Eknathananda