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sabato 28 febbraio 2015

L'INDIRIZZO DELL'ANIMA E QUELLO DELLA PERSONALITA'


Accade che conoscendo qualcuno/a e stabilendo un rapporto empatico di lavoro o di semplice desiderio di approfondire quell'incontro venga spontaneo formulare la richiesta di rito del numero telefonico o dell'indirizzo della strada e puntualmente ricevere dalla controparte numero , via e numero civico . Una domanda che all'inizio della sua missione anche Gesù si sente rivolgere da due ex-discepoli di Giovanni il Battista , Andrea e suo fratello Simone ( Simone poi sarebbe  diventato Pietro ) , che appunto avevano preso a seguirlo per la "via" che sarebbe divenuta poi il loro"sadhana" ( via iniziatica). 

Presero a seguirlo silenziosamente interrogandosi interiormente chi fosse quel Maestro ancora "indecifrabile" ese fosse un maestro ? Da quelle parti a quel tempo ne giravano parecchi di esaltati che si autoproclamavano profeti , per lo più ciarlatani inoffensivi . Ma quel tipo là , Yeshuà , esercitava un "magnetismo" attrattivi particolare , si percepiva che non era come gli altri , era dotato di una autorità morale che gli altri non avevano . Ad un certo punto Yeshuà si voltò di scatto ea bruciapelo gli sparò una domanda secca e precisa : 

                                   < Chi cercate ? >

E i due risposero altrettanto seccamente :

                                  < Rabbì dove abiti ?

E ancora seccamente Yeshuà rispose :

                                   < Venite e vedrete >

                     < Erano le quattro del pomeriggio >



specifica il racconto , come a significare che gli "incontri" importanti della vita , quelli che "segnano" sono "indimenticabili" perchè sono gli incontri che determinano una "svolta" interiore , una presa di coscienza , come di fatto avvenne per i due discepoli che in quel giorno iniziarono una storia che li avrebbe condotti a due croci , anche se diverse fra loro ; infatti Andrea fu crocifisso su due pali posti ad " X" , la croce di S. Andrea appunto e Pietro a testa in giù , come l'APPESO dei tarocchi .

Quando i due hanno incontrato Yeshuà ancora ri-siedevano nella "personalità" nutrita dalla loro storia locale , che aspettava un messia terreno con la spada in mano , una sorta di rambo che li avrebbe liberati dalla dominazione romana. Nel loro immaginario trovava più posta l'archetipo di Sansone , tutto "maschile" , "machista" , dedito ad azioni militari , un archetipo per giunta nutrito anche dal Sinedrio sacerdotale insofferente per la dominazione romana . 

Ma così non fu , giunse loro un "messia" che non ri-entrava nelle loro categorie, e quando mai Dio ri-entra o può ri-entrare nelle categorie semplicemente umane ? Infatti si presentò un uomo sicuramente "maschile" , ma anche dei forti connotati femminili , che non disdegnavano la "meditazione" , la "preghiera" , il "perdono" dei nemici , ecc...ecc....più vicino all'eresia messianica che non alla conferma delle loro attese .

A costui domandano titubanti :

                             <  Rabbì dove abiti ? >

ve lo immaginate Yeshuà che risponde : Via della Croce , numero civico 3 , palazzina A interno 14 ? Vi attendo li per le quattro !
E invece niente di tutto ciò , ma semplicemente : 

                                   < Venite e Vedrete>

E non poteva che essere che questa la risposta ; infatti 

                                                   l'ESSERE

l'IO SONO è una realtà 

                                           " NON LOCALE "

a-temporale e a-spaziale ad uno stesso tempo .

La personalità è spaziale e temporale , è invece realtà 

                                               "LOCALE"

circoscritta ad un determinato tempo e collocata in un determinato spazio . L'essere ( Atman / Anima ) si localizza spazialmente nel corpo identificandosi con il " Jiva" , per cui diviene "Jivatman" che si identifica con la realtà esteriore al punto tale di "dimenticare" se stessa e divenire prigioniera dei sensi che le forniscono quella che lei ritiene l'unica realtà .


Alle quattro di quel famoso pomeriggio i due discepoli , i due Jivatman "vedettero" , ebbero una esperienza di carattere "unitivo" (samadhi) , NON LOCALE , uscirono dai limiti angusti della loro personalità " LOCALE" , per trasferirsi presso la " NON LOCALITA' " dell'UNO . Presumibilmente essi abitavamo in un villaggio di pescatori le cui via si chiamano tutte allo stesso modo , come : via delle baleniere ; via del persico ; piazza della stella marina ; ecc..ecc...la personalità per sua natura "locale" , necessita di indirizzi , portoni , numeri civici e i due (discepoli) non sfuggono nemmeno loro  a questa regola  al punto da non poter concepire che Yeshuà non avesse le loro stesse caratteristiche "locali" . 


Ma non fu così , quel pomeriggio , come Alice nel Paese delle Meraviglie , scivolarono dentro uno "stargate" , che li introdusse nella " NON LOCALITA' " ; YESHUA' , grande maestro di Pranayama, procurò loro un 


                                 " MAHA KUMBHAKA "

una " grande (maha)  sospensione (kumbhaka)  " del loro ego (Jiva) , che ancora più correttamente potremmo definire :  

                           " NIRVIKALPA SAMADI "

l'ultimo tipo di samadhi , quello in cui "soggetto osservante" , "oggetto osservato" e " atto dell'osservare" sono diventati "UNO" , cioè non c'è più traccia (mnestica) residua di "ego".  

I due , narra sempre il racconto , ri-entrarono solo alle "quattro" del pomeriggio; e il resto del tempo dalle mattina , circa le dieci ora dell'incontro , fino alle quattro dove erano stati loro e il maestro ? Forse è il primo caso di :

                                   TELETRASPORTO



riportato dai Vangeli e che la Fisica Quantistica dei nostri tempi moderni ritiene una ipotesi sempre più realistica !

Di sicuro avevano fatto una "peak experience" , una "esperienza di picco" che aveva cambiato definitivamente le loro coordinate interiori al punto tale che quando tornarono dissero ai loro compagni di avventura , tante altre personalità che ancora giacevano nella località della personalità e tutto ignoravano della "LOCALITA' " :

               < Venite abbiamo trovato il Maestro >

Ekanathananda