Per conoscere , o quanto meno farsi una idea di cosa siano o rappresentino gli Archetipi , vi rimando ad un mio blog che potrete facilmente trovare andando a scorrere la nutrita lista dei miei blog (ormai 300 e passa ) che sono stati da me ideati in maniera tale che toccando argomenti differenti possano darvi occasione di lettura , di riflessione e , perchè no ? , di meditazione , facendovi risparmiare tempo e anche....denaro .
Dunque torniamo a bomba , gli archetipi dunque ! Questi nostri "occulti" amici/nemici . Si avete capito bene , amici/nemici ; infatti essi sono vere e proprie concentrazioni " psico-energetiche" di prana distribuite a livello dei vari chakra, e che particolari "stati di coscienza" , ri-attivati dalla ascesa della Kundalini (coscienza cosmica) , sono in grado di "risvegliare" con conseguenze positive o negative .
Ricordate la fiaba di Aladino ? Il genio imprigionato nella bottiglia che inopportunamente e improvvidamente liberato dal ragazzino minaccia di distruggerlo ? Beh le cose stanno un pò così ; infatti se un "genio" del chakra viene risvegliato senza gli opportuni accorgimenti , l'effetto può essere indesiderato e anche pericoloso , perchè se il soggetto , lo Yogin , non ha seguito precedentemente un percorso di purificazione (vishuddi) c'è il rischio di attivare "forze distruttive" anzichè "creative" . Fuor di metafora e per chiarire meglio : se sono presenti "vasana" (tracce menestiche) del "vecchio Adamo" , del piccolo ego empirico , l'energia del chakra in cui dorme l'archetipo potrà essere più di carattere "rajo-tamasica" che non sattvica ; quindi se p.e. viene attivato il terzo chakra (manipura = fuoco) che contiene l'archetipo del "Guerriero" , il guerriero liberato se è sattvico potrà essere un Ercole che libera Prometeo dai suoi "attaccamenti" alla materia , quindi un eroe positivo , altruista , un vero " VIRAT" .
Ma se l'energia coagulata nell'eroe non è stata "purificata" dalla "rabbia" (fuoco) nutrita dal piccolo se egoico , allora il guerriero si trasformerà in un distruttore vendicativo , un rambo della notte , che uccide per nutrire il suo "corpo di dolore" ( vedi mio blog su corpo di dolore) . Solo un luminoso cammino di purificazione ci garantisce la "ri-salita" e l'incontro con i nostri archetipi senza correre il rischi di esserne "posseduti" (condizione asurica= demoniaca) , ma invece al contrario di "possederli" (gli archetipi) di "gestirli" e di trarne i benefici "magicici" che assicurano con la loro presenza , come il " Jiin" di Aladino che si trasforma nel suo devoto servitore ; insomma "mutatis mutandis" è l'equivalente di Hanuman ( dio scimmia ) della tradizione indù .
La loro pericolosità (degli archetipi) è stata sempre conosciuta dalla saggezza" segreta " di tutte le religioni; infatti la "teurgia" (magia sacra) da esse operata ed espletata attraverso i riti , si caratterizza secondo una "scaletta" liturgica di "passi" , "gesti" (mudra) , invocazioni , preghiere , canti sacri , ecc...che hanno il preciso intento di creare uno "spazio sacro" all'interno del quale si deve svolgere il rito , messo così al riparo da "influenze" negative . Una de-generazione di questi accorgimenti liturgici la si può ri-scontrare nello sviluppo della superstizione popolare che si nutre di amuleti , gesti di scongiuri e filastrocche apotropaiche.
Le evocazioni quanto le invocazioni liturgiche hanno in comune il deliberato scopo di attivare gli archetipi tramite il potere della parola e del gesto (mudra) che veicolano il "Prana" , lo concentrano , dando luogo ad una vera e propria operazione "teurgica" (magia sacra) la cui dominante è l'attrazione dell'archetipo divino .
< L'illuminazione non giunge figurandosi immagini di luce , ma rendendo cosciente l'oscurità > (C.G. jung)
La tradizione dello Yoga presenta il corpo come un complesso e strutturato organismo bio-psichico alimentato "energeticamente" da una centrale termo-elettrica le cui turbine sono costituite da "centri magnetici" meglio noti come "CHAKRA" . I chakra essendo dei magneti veri e propri in quanto tali emettono e "attraggono"energia . Il loro magnetismo è reso possibile da due "correnti" psico-energetiche chiamate :
IDA e PINGALA
Lunare la prima e solare la seconda . Il prevalere dell'una o dell'altra energia caratterizzerà rispettivamente l'aspetto "OMBRA" e l'aspetto "LUCE" dell'archetipo ad essa correlato unitamente all'elemento collegato al chakra ( aria , fuoco , , acqua , ecc) .
Gli archetipi collegati ai sette chakra in ordina ascendente e a partire dal muladhara vanno in questa sequenza :
MULADHARA ( Madre )
SVADHISTHANA ( Amante )
MANIPURA ( Eroe )
ANAHATA ( Guaritore )
VISHUDDI ( Artista )
AJINA ( Veggente )
SAHASRARA ( Padre / Saggio / Maestro )
Ognuno di essi esprime una energia psichica luminosa e nouminosa ad un tempo che può rimanere "latente" per un tempo indefinito o almeno fintanto che una esperienza "forte" non la inneschi e non la renda attiva , immanente e trascendente ad un tempo , come la "lampada di Aladino" al cui interno risiede il Genio (Jiin) che esce fuori sotto l'effetto dello "sfregamento" (calore = tapas ) del pranayama di Aladino; infatti è il pranayama di Aladino ad "attivare" l'archetipo , che la prima volta si dimostra molto pericoloso ed aggressivo nei suoi confronti mostrando il suo lato / ombra "lunare" e la seconda volta , dopo essere stato "controllato" (yama) da Aladino , invece si mostra "benefico" nel suo lato / luce ( solare) . Va comunque chiarito che l'archetipo in se non è ne buono ne cattivo , ma semplicemente neutro , sono invece le nostre qualità karmiche lunari o solari a farlo manifestare in un modo piuttosto che in un altro .
Il processo junghiano di "individuazione del Se" si snoda attraverso tutte le figure archetipiche contenute nel Se , che è il loro pantheon , e quindi ognuno di noi come novello Ulisse è destinato ad incontrare nell'interiorità (castello) i draghi , i demoni , gli orchi , le streghe , le fate , le sirene , le maghe Circe, ecc...ecc...caricandoli con l'energia negativa o positiva dei propri chakra e l'archetipo a cui sarà data più energia sarà il "predominante" . Se p.e. l'archetipo predominante è quello della "Madre" che riceve l'energia da un muladhara (radici = terra) forte , saremo in presenza di una potente "Grande Madre" che si presenterà nelle vesti di una "Cerere" , madre solare nutritiva , sattvica , in grado di provvedere a numerosa prole ; all'opposto se l'energia predominante è rajo-tamasico , ci si troverà di fronte alla Persefone , la madre dell'oscurità , distruttiva , strega , maligna .
Quindi l'archetipo predominante esprime anche l'energia propria del suo chakra (terra,aria,fuoco,acqua) e questo concorrerà alla formazione dell'Io personale , la sua personalità.
Ma se si esprime un archetipo solo , gli altri inespressi cosa combinano? Questo è quesito molto importante per chi è impegnato in un cammino di studio di se , evolutivo , trasformativo ( svadhyaya) ; infatti tutti gli altri archetipi è probabile che si risentano come i fratelli (Titani) che diventano gelosi quando vedono i propri consanguinei preferiti dai genitori e allora diventano ribelli con le conseguenze che si possono intuire .
Gli archetipi vivono nel pantheon del Vero Se il che significa che vivono nel mondo "immaginale" , il mondo dell'inconscio . Immagine dal latino " imum agere " , "agire dal profondo , insufflata dall'energia di Prana diventa viva , si materializza come Adamo, il primo uomo , che dopo aver ricevuto il "soffio" di Dio nella sua narice divenne un
< VIVENTE >
L'immagine si attualizza , diventa operativa . Il Vero Se riceve i nostri pensieri, tamasici , rajasici o sattivici che siano e ce li restituisce in guisa della richiesta che spesso , anzi il più delle volte è inconscia in virtù della forte energia "attrattiva" impressa nei chakra . Immagine contiene anche la radice della parola "MAGO" , im(mago) , il massimo dello "stato ideativo, creativo e trasformativo" .
Il VERO SE / MAGO al centro di tutti questi archetipi si comporta come un provetto direttore di orchestra stabilendo che deve attivarsi e chi dis-attivarsi di volta in volta in base alle richieste , la cui natura sattvica o meno dipende dalle caratteristiche karmiche del richiedente che si trasforma facilmente in Mago Bianco o Mago Nero , in colui che "invoca" il cielo o in colui che "evoca" le tenebre ; perchè gli archetipi invocati si presentano luminosi , quelli "evocati" invece vengono dal basso dalla oscurità , dal lato ombra , insomma la fatina e la strega stanno a stretto contatto di gomito , l'espressione dell'una o dell'altra dipende solo dalla energia predominante determinata dalla :
INTENZIONE
Le energia che ci riguardano sono sostanzialmente "quattro" e cioè :
Energia Corporea con le sue necessità
Energia libidinale con i suoi desideri
Energia emozionale con i suoi sentimenti
Energia mentale con le sue idee
Questi sono i quattro cavalli che tirano il "carro" (corpo) del cavaliere Arjuna impegnato nella sua battaglia.
Sono quatto cavalli che tirano da tutte le parti e fintanto che rimaniamo incapsulati nell'energia di uno di essi svilupperemo questo o quell'archetipo , ma raramente riusciremo a "possederlo" , più facilmente ne saremo "posseduti" dai suoi riflessi narcisistici . Chi vive l'archetipo della Madre ed a un certo punto , visto che i figli sono cresciuti , non l'abbandona , ma caparbiamente insiste a riproporlo in maniera esponenziale , avviene che la Madre (muladhara) invasivamente si trasforma in "matrigna"; l'Amante in Casanova meccanico ed ossessivo che svuota la sessualità di ogni sacralità ; il Guerriero (manipura) da eroe, in vendicatore della notte ; il Guaritore (anahata) , da angelo guaritore , in arido medico o chirurgo che in accordo con le multinazionali della farmacopea si occupa solo di riempire le sue tasche con il dolore degli altri ; l'Artista (vishuddi) in narcisistico vanesio in cerca di applausi a lui e lui solo ; il Veggente (ajina) in squallido taroccaro di strada ; il Maestro o Saggio (sahasrara) in falso profeta e turlupinatore di fiera ; il Padre generoso in tiranno sadico ; il Figlio in Amleto narcisistico e giuggiolone che rifiuta di crescere e che all'essere preferisce il non-essere procurando la "follia" del suo femminile (Ofelia) dis-orientato e privo di riferimento . Ma chi o cosa trasforma un archetipo neutro in un agente creativo o distruttivo ?
Risposta :
Dipende se l'attivazione avviene sotto l'egida del Vero Se ( IO SONO divino) o sotto l'egida dell'Io personale o piccolo se egoico !
Lascio a te mio caro lettore/ce di proseguire in questa galleria dove il tuo vissuto esistenziale sicuramente ha appreso altri quadri archetipali , quelli della tua storia , quello che ti auguro è di giungere al tuo Vero Se in cui sicuramente è contenuta la tua "immagine originaria" , forse perduta sotto la polvere del tempo o magari "scansata" da altri archetipi che ne hanno "usurpato" il posto creandoti più di qualche problema . Perchè in fondo il problema sta tutto qui :
RITROVARE LA PROPRIA IMMAGINE ORIGINARIA
Infatti in essa è contenuto l'archetipo - Daimon ( Jiin) che chiedeva di esprimersi e magari è stato sacrificato sull'altare sacrificale della famiglia , del lavoro , degli studi , o quant'altro che dall'esterno ha esercitato la sua pressione per annullarla conformandoci alle esigenze dell'uomo/donna comune schiavizzato/a in una personalità falsa e imprigionante; insomma di fatto dentro portiamo un gregge di "pecorelle smarrite" che belano ansiosamente in attesa del loro Pastore-redentore .
Uscire dal recinto ha un prezzo , ma il rimanervi ne ha ancora uno maggiore .
UN ARCHETIPO CI ATTENDE
E quando il daimon in esso contenuto si esprime finalmente tutti i chakra si metteranno a sua disposizione come gli "umili" servitori di Cana !
L'abilità consiste nel riconoscere l'archetipo più favorevole da usare al momento ; infatti se avverto la spinta dell'Amante verso l'esterno e per paura mi rifugiassi in quello dell'Eremita che mi spinge verso l'opposto all'interno , verso la solitudine , potete facilmente arguire che razza di esteso conflitto si genera all'interno di una simile situazione . O se mi metto a esibire l'archetipo altruistico della Madre all'interno di un gruppo adulto che ormai avendo raggiunto l'indipendenza non ne sente più la necessità ; o se estraggo fuori l'archetipo del Guaritore in un villaggio vacanze dove tutti godono di ottima salute e si divertono e non avvertono alcuna voglia di questo personaggio; ...ecc...ecc....Si deve quindi sviluppare la maestria del Bagatto , il grande giocoliere , l'invisibile prestigiatore che dietro le quinte muove abilmente personaggi e pubblico , che poi alla fine sono le emanazioni dell'unico grande attore capace di vestire tutte le parti nell'immenso teatro della vita e cioè il :
VERO SE
il grande direttore d'orchestra che ci rende creativi , autentici e quindi in grado di essere pienamente felici !
Ekanathananda
Ricordate la fiaba di Aladino ? Il genio imprigionato nella bottiglia che inopportunamente e improvvidamente liberato dal ragazzino minaccia di distruggerlo ? Beh le cose stanno un pò così ; infatti se un "genio" del chakra viene risvegliato senza gli opportuni accorgimenti , l'effetto può essere indesiderato e anche pericoloso , perchè se il soggetto , lo Yogin , non ha seguito precedentemente un percorso di purificazione (vishuddi) c'è il rischio di attivare "forze distruttive" anzichè "creative" . Fuor di metafora e per chiarire meglio : se sono presenti "vasana" (tracce menestiche) del "vecchio Adamo" , del piccolo ego empirico , l'energia del chakra in cui dorme l'archetipo potrà essere più di carattere "rajo-tamasica" che non sattvica ; quindi se p.e. viene attivato il terzo chakra (manipura = fuoco) che contiene l'archetipo del "Guerriero" , il guerriero liberato se è sattvico potrà essere un Ercole che libera Prometeo dai suoi "attaccamenti" alla materia , quindi un eroe positivo , altruista , un vero " VIRAT" .
Ma se l'energia coagulata nell'eroe non è stata "purificata" dalla "rabbia" (fuoco) nutrita dal piccolo se egoico , allora il guerriero si trasformerà in un distruttore vendicativo , un rambo della notte , che uccide per nutrire il suo "corpo di dolore" ( vedi mio blog su corpo di dolore) . Solo un luminoso cammino di purificazione ci garantisce la "ri-salita" e l'incontro con i nostri archetipi senza correre il rischi di esserne "posseduti" (condizione asurica= demoniaca) , ma invece al contrario di "possederli" (gli archetipi) di "gestirli" e di trarne i benefici "magicici" che assicurano con la loro presenza , come il " Jiin" di Aladino che si trasforma nel suo devoto servitore ; insomma "mutatis mutandis" è l'equivalente di Hanuman ( dio scimmia ) della tradizione indù .
La loro pericolosità (degli archetipi) è stata sempre conosciuta dalla saggezza" segreta " di tutte le religioni; infatti la "teurgia" (magia sacra) da esse operata ed espletata attraverso i riti , si caratterizza secondo una "scaletta" liturgica di "passi" , "gesti" (mudra) , invocazioni , preghiere , canti sacri , ecc...che hanno il preciso intento di creare uno "spazio sacro" all'interno del quale si deve svolgere il rito , messo così al riparo da "influenze" negative . Una de-generazione di questi accorgimenti liturgici la si può ri-scontrare nello sviluppo della superstizione popolare che si nutre di amuleti , gesti di scongiuri e filastrocche apotropaiche.
Le evocazioni quanto le invocazioni liturgiche hanno in comune il deliberato scopo di attivare gli archetipi tramite il potere della parola e del gesto (mudra) che veicolano il "Prana" , lo concentrano , dando luogo ad una vera e propria operazione "teurgica" (magia sacra) la cui dominante è l'attrazione dell'archetipo divino .
< L'illuminazione non giunge figurandosi immagini di luce , ma rendendo cosciente l'oscurità > (C.G. jung)
La tradizione dello Yoga presenta il corpo come un complesso e strutturato organismo bio-psichico alimentato "energeticamente" da una centrale termo-elettrica le cui turbine sono costituite da "centri magnetici" meglio noti come "CHAKRA" . I chakra essendo dei magneti veri e propri in quanto tali emettono e "attraggono"energia . Il loro magnetismo è reso possibile da due "correnti" psico-energetiche chiamate :
IDA e PINGALA
Lunare la prima e solare la seconda . Il prevalere dell'una o dell'altra energia caratterizzerà rispettivamente l'aspetto "OMBRA" e l'aspetto "LUCE" dell'archetipo ad essa correlato unitamente all'elemento collegato al chakra ( aria , fuoco , , acqua , ecc) .
Gli archetipi collegati ai sette chakra in ordina ascendente e a partire dal muladhara vanno in questa sequenza :
MULADHARA ( Madre )
SVADHISTHANA ( Amante )
MANIPURA ( Eroe )
ANAHATA ( Guaritore )
VISHUDDI ( Artista )
AJINA ( Veggente )
SAHASRARA ( Padre / Saggio / Maestro )
Ognuno di essi esprime una energia psichica luminosa e nouminosa ad un tempo che può rimanere "latente" per un tempo indefinito o almeno fintanto che una esperienza "forte" non la inneschi e non la renda attiva , immanente e trascendente ad un tempo , come la "lampada di Aladino" al cui interno risiede il Genio (Jiin) che esce fuori sotto l'effetto dello "sfregamento" (calore = tapas ) del pranayama di Aladino; infatti è il pranayama di Aladino ad "attivare" l'archetipo , che la prima volta si dimostra molto pericoloso ed aggressivo nei suoi confronti mostrando il suo lato / ombra "lunare" e la seconda volta , dopo essere stato "controllato" (yama) da Aladino , invece si mostra "benefico" nel suo lato / luce ( solare) . Va comunque chiarito che l'archetipo in se non è ne buono ne cattivo , ma semplicemente neutro , sono invece le nostre qualità karmiche lunari o solari a farlo manifestare in un modo piuttosto che in un altro .
Il processo junghiano di "individuazione del Se" si snoda attraverso tutte le figure archetipiche contenute nel Se , che è il loro pantheon , e quindi ognuno di noi come novello Ulisse è destinato ad incontrare nell'interiorità (castello) i draghi , i demoni , gli orchi , le streghe , le fate , le sirene , le maghe Circe, ecc...ecc...caricandoli con l'energia negativa o positiva dei propri chakra e l'archetipo a cui sarà data più energia sarà il "predominante" . Se p.e. l'archetipo predominante è quello della "Madre" che riceve l'energia da un muladhara (radici = terra) forte , saremo in presenza di una potente "Grande Madre" che si presenterà nelle vesti di una "Cerere" , madre solare nutritiva , sattvica , in grado di provvedere a numerosa prole ; all'opposto se l'energia predominante è rajo-tamasico , ci si troverà di fronte alla Persefone , la madre dell'oscurità , distruttiva , strega , maligna .
Quindi l'archetipo predominante esprime anche l'energia propria del suo chakra (terra,aria,fuoco,acqua) e questo concorrerà alla formazione dell'Io personale , la sua personalità.
Ma se si esprime un archetipo solo , gli altri inespressi cosa combinano? Questo è quesito molto importante per chi è impegnato in un cammino di studio di se , evolutivo , trasformativo ( svadhyaya) ; infatti tutti gli altri archetipi è probabile che si risentano come i fratelli (Titani) che diventano gelosi quando vedono i propri consanguinei preferiti dai genitori e allora diventano ribelli con le conseguenze che si possono intuire .
Gli archetipi vivono nel pantheon del Vero Se il che significa che vivono nel mondo "immaginale" , il mondo dell'inconscio . Immagine dal latino " imum agere " , "agire dal profondo , insufflata dall'energia di Prana diventa viva , si materializza come Adamo, il primo uomo , che dopo aver ricevuto il "soffio" di Dio nella sua narice divenne un
< VIVENTE >
L'immagine si attualizza , diventa operativa . Il Vero Se riceve i nostri pensieri, tamasici , rajasici o sattivici che siano e ce li restituisce in guisa della richiesta che spesso , anzi il più delle volte è inconscia in virtù della forte energia "attrattiva" impressa nei chakra . Immagine contiene anche la radice della parola "MAGO" , im(mago) , il massimo dello "stato ideativo, creativo e trasformativo" .
Il VERO SE / MAGO al centro di tutti questi archetipi si comporta come un provetto direttore di orchestra stabilendo che deve attivarsi e chi dis-attivarsi di volta in volta in base alle richieste , la cui natura sattvica o meno dipende dalle caratteristiche karmiche del richiedente che si trasforma facilmente in Mago Bianco o Mago Nero , in colui che "invoca" il cielo o in colui che "evoca" le tenebre ; perchè gli archetipi invocati si presentano luminosi , quelli "evocati" invece vengono dal basso dalla oscurità , dal lato ombra , insomma la fatina e la strega stanno a stretto contatto di gomito , l'espressione dell'una o dell'altra dipende solo dalla energia predominante determinata dalla :
INTENZIONE
Le energia che ci riguardano sono sostanzialmente "quattro" e cioè :
Energia Corporea con le sue necessità
Energia libidinale con i suoi desideri
Energia emozionale con i suoi sentimenti
Energia mentale con le sue idee
Questi sono i quattro cavalli che tirano il "carro" (corpo) del cavaliere Arjuna impegnato nella sua battaglia.
Sono quatto cavalli che tirano da tutte le parti e fintanto che rimaniamo incapsulati nell'energia di uno di essi svilupperemo questo o quell'archetipo , ma raramente riusciremo a "possederlo" , più facilmente ne saremo "posseduti" dai suoi riflessi narcisistici . Chi vive l'archetipo della Madre ed a un certo punto , visto che i figli sono cresciuti , non l'abbandona , ma caparbiamente insiste a riproporlo in maniera esponenziale , avviene che la Madre (muladhara) invasivamente si trasforma in "matrigna"; l'Amante in Casanova meccanico ed ossessivo che svuota la sessualità di ogni sacralità ; il Guerriero (manipura) da eroe, in vendicatore della notte ; il Guaritore (anahata) , da angelo guaritore , in arido medico o chirurgo che in accordo con le multinazionali della farmacopea si occupa solo di riempire le sue tasche con il dolore degli altri ; l'Artista (vishuddi) in narcisistico vanesio in cerca di applausi a lui e lui solo ; il Veggente (ajina) in squallido taroccaro di strada ; il Maestro o Saggio (sahasrara) in falso profeta e turlupinatore di fiera ; il Padre generoso in tiranno sadico ; il Figlio in Amleto narcisistico e giuggiolone che rifiuta di crescere e che all'essere preferisce il non-essere procurando la "follia" del suo femminile (Ofelia) dis-orientato e privo di riferimento . Ma chi o cosa trasforma un archetipo neutro in un agente creativo o distruttivo ?
Risposta :
Dipende se l'attivazione avviene sotto l'egida del Vero Se ( IO SONO divino) o sotto l'egida dell'Io personale o piccolo se egoico !
Lascio a te mio caro lettore/ce di proseguire in questa galleria dove il tuo vissuto esistenziale sicuramente ha appreso altri quadri archetipali , quelli della tua storia , quello che ti auguro è di giungere al tuo Vero Se in cui sicuramente è contenuta la tua "immagine originaria" , forse perduta sotto la polvere del tempo o magari "scansata" da altri archetipi che ne hanno "usurpato" il posto creandoti più di qualche problema . Perchè in fondo il problema sta tutto qui :
RITROVARE LA PROPRIA IMMAGINE ORIGINARIA
Infatti in essa è contenuto l'archetipo - Daimon ( Jiin) che chiedeva di esprimersi e magari è stato sacrificato sull'altare sacrificale della famiglia , del lavoro , degli studi , o quant'altro che dall'esterno ha esercitato la sua pressione per annullarla conformandoci alle esigenze dell'uomo/donna comune schiavizzato/a in una personalità falsa e imprigionante; insomma di fatto dentro portiamo un gregge di "pecorelle smarrite" che belano ansiosamente in attesa del loro Pastore-redentore .
Uscire dal recinto ha un prezzo , ma il rimanervi ne ha ancora uno maggiore .
UN ARCHETIPO CI ATTENDE
E quando il daimon in esso contenuto si esprime finalmente tutti i chakra si metteranno a sua disposizione come gli "umili" servitori di Cana !
L'abilità consiste nel riconoscere l'archetipo più favorevole da usare al momento ; infatti se avverto la spinta dell'Amante verso l'esterno e per paura mi rifugiassi in quello dell'Eremita che mi spinge verso l'opposto all'interno , verso la solitudine , potete facilmente arguire che razza di esteso conflitto si genera all'interno di una simile situazione . O se mi metto a esibire l'archetipo altruistico della Madre all'interno di un gruppo adulto che ormai avendo raggiunto l'indipendenza non ne sente più la necessità ; o se estraggo fuori l'archetipo del Guaritore in un villaggio vacanze dove tutti godono di ottima salute e si divertono e non avvertono alcuna voglia di questo personaggio; ...ecc...ecc....Si deve quindi sviluppare la maestria del Bagatto , il grande giocoliere , l'invisibile prestigiatore che dietro le quinte muove abilmente personaggi e pubblico , che poi alla fine sono le emanazioni dell'unico grande attore capace di vestire tutte le parti nell'immenso teatro della vita e cioè il :
VERO SE
il grande direttore d'orchestra che ci rende creativi , autentici e quindi in grado di essere pienamente felici !
Ekanathananda