< Noi siamo figli delle stelle , figli della notte che ci corre incontro......>
così recita il ritornello di una nota canzone che fu il tormentone di una intera estate negli ormai lontani , ahimè , anni '80 e che simo figli delle stelle non solo poeticamente ma anche fisicamente è la stessa Fisica ad affermarlo in quanto ha riscontrato la "polvere di stella" (stardust) nella composizione degli elementi presenti nel sangue umano , che nella mappa del corpo organico rappresenta il luogo non solo della vita , se si perde il sangue si muore , ma anche della coscienza , motivo per cui la macellazione delle carni preso gli ebrei prevede la eliminazione di tutto il sangue della bestia , e questo non solo per un fatto puramente sanitario , ma quanto e soprattutto per non permettere al"animalità" di venire in contatto con il sangue umano , per non mischiare parti umane e parti animali.
Siamo figli delle stelle , figli del cielo , siamo impastati d'infinito ,lo dice la stessa parola "desiderio" , che traduce il latino " de-sideribus " , " che proviene dalle stelle" , e ciò che dalle stelle proviene , alle stelle vuole ri-tornare !
<< Abbiamo visto sorgere la sua stella e siamo venuti per adorarlo >> (Mt 2,2)
dicono i tre re magi all'ingresso della grotta natalizia e prosegue ancora il racconto :
<< la stella che avevano visto nel suo sorgere li precedeva finchè non giunse nel luogo dove si trovava il bambino . Al vedere la stella essi provarono una grande gioia >> (Mt 2,9-10)
La stella o cometa svolge un ruolo di primaria importanza nel racconto del più importante parto della storia umana ; infatti essa è la "Guida" per tutto quel popolo che smarrito che vagava nell'oscurità di una notte esistenziale senza fine , senza luce , quel popolo che vede realizzata la promessa messianica contenuta nel bellissimo cantico del " Benedictus" levato dal sacerdote Zaccaria
<< per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge , per rischiare quelli che stanno nelle tenebre e nell'ombra di morte >>
Nella tradizione del racconto natalizio quella stella è stata poi indicata come una "COMETA" ; infatti secondo i calcoli degli astronomi doveva trattarsi di una cometa che apparve in concomitanza con la nascita del pargolo divino . Si può dire sicuramente che nacque sotto una "buona stella" .
Ricordo che da bambino c'era un momento nel periodo di Natale che mi è particolarmente caro e cioè il momento in cui il mio fratello maggiore tirava giù dal palchettone gli scatoloni contente il presepe . Appena aperte le scatole si levava il profluvio aromatico del muschio essiccato dell'anno precedente . Adesso i muschi sono , ahimè , sintetici ma un tempo erano proprio quelli prelevati dalle cortecce degli alberi e quindi rimanevano impregnate del profumo dei boschi in cui erano nati , come un balsamo che oltre a inondare il corpo ristorava l'anima che si dilettava tra tutti quei protagonisti di gesso e multicolore che sono i personaggi che si muovono verso la grotta natalizia ; pastorelli , pecorelle , cammelli , re magi , il bue , l'asinello , la sacra famiglia , gli angeli e da ultima la COMETA che fungeva da segnalatore cosmico di orientamento in quella sacra rappresentazione di archetipi che ci offre il racconto avventizio .
Mio fratello più grande era l'abile sceneggiatore di bei presepi che , a volte , occupavano una intera stanza . Era molto bravo a fare montagne di cartapesta , oasi , finti laghetti di carta stagnola , ecc..ecc...io gli ero accanto , lo guardavo , stando attento a non intralciarlo ,perchè non gradiva molto le mie intrusioni , però qualcosa alla fine potevo metterla e si trattava proprio della COMETA messa sull'ingresso della grotta e con gli angeli di corifeo intorno .
Da qualche anno il presepe non lo faccio più , sebbene cerco di costruirlo ogni giorno nel mio cuore e questo per non finire come il triste protagonista eduardiano del " Natale in casa Cupiello" e che ossessivamente ripete al suo figlio
< Te piace 'o presepe ? >
A un figlio ormai psicologicamente e spiritualmente lontano dalla tradizione natalizia , stordito dai frastuoni di una epoca rumorosa e tecnologica che si alimenta di non-valori che nulla hanno a che spartire con l'Hiranya-Garbha ( germe d'oro , bambino cosmico degli Yogi) , desideroso di accoglienza , amore , silenzio .
Un pò quello che accade ai nostri giorni girando nelle città s'incontrano tante stelle comete "artificiali" che guidano ai "templi del consumismo" . Inviti ammiccanti che ci propongono di passare dai templi dell'ESSERE ai templi dell'AVERE !
Nella pratica meditativa dello Yoga esiste un mudra , ed esattamente " SHAMBAVI MUDRA " consistente nel dirigere, a palpebre abbassate, lo sguardo interno verso "cidakasa" (firmamento interiore) , verso l'alto in Ajina chakra in mezzo alla fronte , fare "tratak" ( fissaggio) su questo punto per favorire l'attivazione della coscienza superiore o come la chiama il grande Yogananda , COSCIENZA CRISTICA , e così focalizzare in quest'area una "stella a cinque punte" , simbolo che indica la realizzazione dell'Uomo Cosmico" essendo il numero "cinque" risultato della somma del "quattro" ( terra ) più " UNO" , unità originaria divina , ovvero :
l'UOMO/DONNA DIVINIZZATO/A
Comunque lo si voglia la Stella , indipendentemente dalla sua forma , ci spinge a guardare verso l'alto , apre il nostro spazio-tempo sull'infinito , ci provoca e stimola alla scoperta di esssre nati per l'eternità , illuminando le nostre buie notti terrene indicandoci la strada per non perdere il contatto con la nostra divina essenza interiore . E se essa (la stella) rappresenta un valore universale a cui conformare la nostra esistenza , qualunque esso sia , ci guiderà come la cometa di natale alla grotta della nostra seconda nascita , quella spirituale.
A condizione che la sappiamo seguire (la stella) con il coraggio, l'umiltà , e la costanza e fiducia dei Magi , perchè diventi faro che illumina e guida del nostro viaggio terreno attraverso le insidie dei bivi in cui siamo messi alla prova , e i miraggi depistanti delle molte fate morgane che incontriamo nel nostro cammino !
Om shanti
Yogacharya Ekanathananda
Mio fratello più grande era l'abile sceneggiatore di bei presepi che , a volte , occupavano una intera stanza . Era molto bravo a fare montagne di cartapesta , oasi , finti laghetti di carta stagnola , ecc..ecc...io gli ero accanto , lo guardavo , stando attento a non intralciarlo ,perchè non gradiva molto le mie intrusioni , però qualcosa alla fine potevo metterla e si trattava proprio della COMETA messa sull'ingresso della grotta e con gli angeli di corifeo intorno .
Da qualche anno il presepe non lo faccio più , sebbene cerco di costruirlo ogni giorno nel mio cuore e questo per non finire come il triste protagonista eduardiano del " Natale in casa Cupiello" e che ossessivamente ripete al suo figlio
< Te piace 'o presepe ? >
A un figlio ormai psicologicamente e spiritualmente lontano dalla tradizione natalizia , stordito dai frastuoni di una epoca rumorosa e tecnologica che si alimenta di non-valori che nulla hanno a che spartire con l'Hiranya-Garbha ( germe d'oro , bambino cosmico degli Yogi) , desideroso di accoglienza , amore , silenzio .
Un pò quello che accade ai nostri giorni girando nelle città s'incontrano tante stelle comete "artificiali" che guidano ai "templi del consumismo" . Inviti ammiccanti che ci propongono di passare dai templi dell'ESSERE ai templi dell'AVERE !
Nella pratica meditativa dello Yoga esiste un mudra , ed esattamente " SHAMBAVI MUDRA " consistente nel dirigere, a palpebre abbassate, lo sguardo interno verso "cidakasa" (firmamento interiore) , verso l'alto in Ajina chakra in mezzo alla fronte , fare "tratak" ( fissaggio) su questo punto per favorire l'attivazione della coscienza superiore o come la chiama il grande Yogananda , COSCIENZA CRISTICA , e così focalizzare in quest'area una "stella a cinque punte" , simbolo che indica la realizzazione dell'Uomo Cosmico" essendo il numero "cinque" risultato della somma del "quattro" ( terra ) più " UNO" , unità originaria divina , ovvero :
l'UOMO/DONNA DIVINIZZATO/A
Comunque lo si voglia la Stella , indipendentemente dalla sua forma , ci spinge a guardare verso l'alto , apre il nostro spazio-tempo sull'infinito , ci provoca e stimola alla scoperta di esssre nati per l'eternità , illuminando le nostre buie notti terrene indicandoci la strada per non perdere il contatto con la nostra divina essenza interiore . E se essa (la stella) rappresenta un valore universale a cui conformare la nostra esistenza , qualunque esso sia , ci guiderà come la cometa di natale alla grotta della nostra seconda nascita , quella spirituale.
A condizione che la sappiamo seguire (la stella) con il coraggio, l'umiltà , e la costanza e fiducia dei Magi , perchè diventi faro che illumina e guida del nostro viaggio terreno attraverso le insidie dei bivi in cui siamo messi alla prova , e i miraggi depistanti delle molte fate morgane che incontriamo nel nostro cammino !
Om shanti
Yogacharya Ekanathananda