Powered By Blogger

martedì 27 agosto 2013

I 7 VIZI CAPITALI : DEMONI EMOZIONALI DELLA MACCHINA BIOLOGICA O PERSONALITA'

 

                                     I  SETTE  VIZI CAPITALI


 
SUPERBIA - AVARIZIA -
             
                LUSSURIA - IRA - GOLA

                       INVIDIA  - ACCIDIA

                             Ogni peccato è sostenuto da una menzogna:

 
             
 
- Il superbo si crede grande e non lo è, aspira a una grandezza maggiore che non esiste. Non tiene conto degli altri e si crede autosufficiente anche davanti a Dio . Il superbo è chiuso in una monade di narcisistico solipsismo affetto da quella sindrome che potremmo chiamare : Dell'uomo che non deve chiedere mai ! Invece chiedere è segno di umiltà , di coscienza dei propri limiti e debolezze . Chiedere è anche una opportunità di bene offerta  a quanti ci sono vicini in amicizia e che posono mettere a nostra disposizione il loro aiuto e i loro talenti , facendo così del bene a loro e a noi stessi .
 
 Paperon de' Paperoni, l'avaro per definizione (© Disney).
 
- L'avaro crede beni veri le ricchezze, e vi sospira per un'aberrazione che è una menzogna: tende a quello che sfugge e che egli non può conservare oltre la morte. E' sempre scontento perchè vuole sempre di più . La tirchieria nasconde spesso una fondamentale ferita inferta agli affetti primari , una insicurezza che cerca nell'eccessivo accumulo di beni e cose materiali la difesa da nuove ricadute in episodi emotivi di quel genere . La sua cura consiste nell'esercizio della generosità per la naturale legge del contrappasso .



                         «Non c'è essenza peccaminosa nel piacere sessuale, anzi: è buono, sano e raccomandabile», spiega Emmanuele Jannini (
 
- L'impuro crede amore e diletto quello che è sconvolgimento dei sensi e infelicità dello spirito e della carne. L'Eros è il motore dell'energia , una forza che può condurre tanto in paradiso quanto all'inferno , il suo esercizio equilibrato richiede una grande maturità psico-fisica , perché facilmente può trasformarsi in pura ricerca di piacere , che seppure in se non ha alcunché di male , può facilmente diventare manipolazione dell'altro/a trasformandolo in puro oggetto di desiderio . Il Tantra Yoga spiega molto bene come l'uomo e la donna nell'esercizio della sessualità siano chiamati a ricomporre la originale condizione di androginia , che nasce da un intimo colloquio con il divino , spirituale e materiale ad un tempo . Al di fuori di questo contesto metafisico la sessualità si oggettivizza in semplice lussuria con le conseguenze che possono giungere fino alla patologia come ad es. la sesso-dipendenza .
                                         
 
- L'iracondo crede dominio sugli altri e affermazione di sé quello che è disordine ripugnante e sconvolgimento dell'ordine della vita. L'Iracondia si presenta come il peggiore degli attributi della mente egoica inferiore , che vuole a tutti i costi affermarsi sull'altro/a per imporre la sua volontà . I veleni che si liberano dall'iracondia finiscono nel sangue (ndr. "farsi il sangue amaro" nei detti popolari significa  arrabbiarsi ) inquinandolo ; nel sistema cardiocircolatorio ( = attacchi di petto , mangiarsi il fegato , sangue al cervello , ...ecc...ecc.....)


                          «
 
- Il goloso cerca il diletto nell'infelicità, accrescendo le esigenze del corpo, ed opprimendosi nell'insaziata avidità di ciò che si muta in peso, in malanno, in disturbo fisico e morale. Gola e Lussuria tra i sette vizi capitali sono quelli che si manifestano nella fisicità , a differenza degli altri cinque che trovano espressione nella sfera emotiva e psichica , molto spesso la golosità trae alimentazione da una sessualità e da una affettività insoddisfatta trasformandosi facilmente in bulimia , anoressia , diabete ,obesità , ecc...ecc....Biblicamente il primo peccato è stato di "gola" (la mela) e poi si è trasferito subito nella sessualità ( foglia sulle pudenda) . Gli altri poi hanno fatto seguito ( invidia , ira , accidia , avarizia , superbia )  
     
 
- L'invidioso sospira a ciò che non può avere, non gode di quello che ha, e si rode in un'inane avversione verso quelli che hanno ; l'invidia è perversa , perché sottilmente desidera appropriarsi delle virtù dell'altro , e se non può , arriva a desiderarne l'eliminazione , alimentando un oscuro e malcelato desiderio di morte .   

                       ACCIDIA. «Concedersi momenti di pausa dalle tensioni quotidiane è essenziale: bisogna rendersi conto quando si sta esagerando con gli impegni, prima che compaiano anche sintomi fisici come emicrania, mal di collo, inappetenza, insonnia», spiega Giampaolo Perna, professore onorario di psichiatria a Maastricht. «Chi ha tirato troppo la corda, deve prendersi una vacanza per ricaricare le pile o ne andrà della sua salute: quando le tensioni si accumulano e si protraggono a lungo si va incontro a un'evoluzione patologica dello stress.  D'altra parte, un po' di stress ci vuole, è una risorsa indispensabile per l'uomo perché permette di trovare la carica. Non fare nulla è dannoso tanto quanto fare troppo. L'accidia inizia come smarrimento: non si sa cosa fare e cosa volere dalla propria vita, quali obiettivi prefissarsi. Poi si trasforma in scoraggiamento, prostrazione e noia per tutte le attività quotidiane, dal mangiare all'uscire con gli amici. Non si accolgono più gli stimoli che vengono dall'esterno e ci si chiude in se stessi. Il rischio? Che questa pigrizia dell'animo si trasformi in depressione».  Le foto della gallery (pubblicate su un numero di OK) sono firmate dal grande artista americano Howard Schatz, autore di questo reportage di moda dedicato ai sette peccati capitali.
 
- L'accidioso manca di vita, è come un paralitico nell'anima e nel corpo, e crede riposo il marcire inerte, quando tutto intorno a lui è vita . L'accidioso , detto anche pigro nei casi meno gravi , ha tutte le carte in regola per aprire le porte alla "depressione" ; infatti l'accidia conduce facilmente alla "morte spirituale" , forse la più temibile fra tutte le malattie spirituali . Gesù disse al riguardo : < Temete coloro che uccidono l'anima , più che quelli che uccidono il corpo > ; e ancora : < Che vale guadagnare il mondo intero se perdi l'anima > .

I sette casi riportati costituiscono quelli che in alchimia si chiamano : ACIDI CORROSIVI  . Infatti corrodono l'anima , l'inquinano , ed il corpo finisce per subirne la somatizzazione patologica . La mente si "oscura" , diventa plumbea , soggetta alle " Vritti " ( modificazioni di Chitta ) , stati mentali agitati , il respiro diventa sempre più breve , assorbe meno ossigeno , meno prana (energia vitale) , le endorfine (vedi mio blog) si bloccano e di conseguenza la circuitazione energetica diviene aritmica con le conseguenze che si possono facilmente immaginare . I cinque Yama (divieti) e Niyama ( precetti)  dello Yoga di Patanjali ( vedi mio blog su essi ) parlano esattamente di questo , forniscono l'antidoto necessario a espellere questi demoni-psichici , che trasformandosi spesso in vere "possessioni" finiscono per rendere la vita difficile e soggetta alle leggi di Maya , la mente illusoria , vera sorgente matriciale di essi , virus emozionali(emo-vere in greco muovere dal sangue/emo) tossici presenti nella personalità . Una buona diagnosi del medico dovrebbe sempre tenere conto da quale sorgente tossica è insorta la malattia invece di arrestarsi al semplice sintomo . Quando giunge la consapevolezza .si trova l'antidoto e la guarigione . Come sbarazzarsi di questi veleni  ? Semplicemente praticando "Tapasya"  (Austerità ) , unita a umiltà , virtù insopportabile per l'ego ...ma di questo vi parlerò in un prossimo blog !

Yogacharya Eknathananda




 





.