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giovedì 1 dicembre 2011

LA VERGINE , L'ANIMA E IL SALE FILOSOFICO....DEGLI ALCHIMISTI




La Vergine, L'anima e il sale filosofico degli alchimisti




Nel senso comune e nella visione materialista del mondo che caratterizza la nostra epoca, “l’anima” è spesso intesa come il veicolo di una “ricerca spirituale” tesa a ricercare la produzione di eventi straordinari o il possesso di poteri paranormali. Si tratta di una via rovesciata che utilizza il contatto con le “realtà sottili” per finalizzarlo al potenziamento dell’Io.

 
Le anguste prospettive del materialismo ci hanno fatto dimenticare che l’anima è essenzialmente, come suggerisce l’etimologia del termine, da anemos, vento, un soffio interno collegato al respiro, una domanda che emerge in tutti gli esseri senzienti spingendoli a cercare un senso per le loro vite e a collegare il loro interno con l’esterno, il microcosmo al macrocosmo. Questa domanda può essere trascurata o coltivata, cosi come possiamo rimuovere dalle nostre coscienze il rapporto col dolore e con la morte oppure utilizzare queste realtà come vie di trasformazione interiore.

 
E’ certo che la sordità del mondo moderno nei confronti delle domande poste dall’anima ha terribili conseguenze: ognuno è occupato unicamente dal proprio destino personale e diviene incapace di scorgere i legami sottili che tengono uniti i popoli e consentono la convivenza civile tra le nazioni, si perde anche la capacità di vedere con il cuore, di scorgere il proprio cammino attraverso il labirinto dell’accadere, si diventa ciechi alla bellezza dovunque essa si manifesti in ciò che ci circonda, negli oggetti di uso comune, negli edifici in cui viviamo, nelle meraviglie che caratterizzano la Natura, nella scintilla immortale che abita ogni essere vivente. Per questo motivo molti esseri umani divengono disponibili a distruggere la bellezza in tutte le sue forme.

 
Uno dei simboli più potenti che costellano l’idea di anima nell’immaginario cristiano è quello della Vergine. Nel simbolismo mariano la Vergine Maria è la Ianua Coeli, la porta misteriosa che, per opera dello Spirito Santo, può trasfigurare la terra che vincola l’uomo al mondo e alla morte e introdurlo al cospetto di Dio. Questo ruolo di Mediatrice tra uomo e Dio viene svolto dalla Vergine in uno spazio puro e incorrotto, celato nel profondo dell’anima e che dell’anima costituisce l’aspetto più vitale.

Ogni uomo nasconde nel cuore, secondo questa concezione, un calice che ha il potere di ricevere in sé una “ sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna” (Gv 4, 14) e che rende fertile quella parte di Terra Vergine che portiamo in noi.
Per molti padri della chiesa il concepimento del Cristo è anche una allegoria di ciò che ogni uomo è chiamato a ripetere dentro di sé (citiamo, tra gli altri, Sant’Ambrogio: “Quando un’anima si converte viene chiamata Maria”…”e diviene un’anima che spiritualmente genera Cristo”, De Virginitate, 4,20 PL 16, 271 e San Giovanni Crisostomo che sostiene che ogni anima porta con se, in un grembo materno, il Cristo, De Caeco et Zachaeo, 4, PG 59, 605)

 
Secondo il Vecchio Testamento la morte profana è il risultato della perdita della condizione edenica, l’azione del frutto offerto da Eva ad Adamo, che spezzò l’unità tra l’interno e l’esterno dell’uomo, tra microcosmo e macrocosmo. (Un’interpretazione, questa, certamente avvalorata dalla lettura dello Zohar).

La morte profana sarebbe dunque un fuoco che disperde e smembra , risultato ultimo dell’essersi sottomessi alla ciclicità e all’amore verso un Esterno che viene vissuto attraverso le nostre forme - pensiero e che si nutre di energie che sarebbero destinate alla nostra evoluzione interiore.

La morte iniziatica, invece, consiste, all’opposto, in una reintegrazione in cui l’Amore, attivato dalla preghiera del cuore, dalla contemplazione e dal contatto col Princìpio della Vergine, è a-mors, cioè senza morte, diretto verso Maria, porta del cielo e della Sophia, della sapienza, calice destinato ad accogliere il Cristo sulla terra.
In questo senso Maria è porta del Cielo anche perché collega Cielo e terra in senso inverso:è attraverso di lei che il verbo si fa carne , divenendo attivo e percepibile nel regno delle cose visibili.

 
E’ per il suo legame con lo Spirito Santo che Maria rappresenta la Sophia, il sale della sapienza (dice Sant’Agostino: “La verità è nata dalla Vergine Maria, Enarrationes in Psalmos, 84, 13, PL 37, 1079), nonché la Theotokos, la Madre di Dio fondamento e origine di tutto il creato, (Prv, 8, 22-36)
L'angelo, messaggero delle cose celesti, le annuncia infatti che la nascita di Cristo avverrà per mezzo dello Spirito Santo (Lc 1, 26-38) e la dichiara “benedetta tra tutte le donne”. Già nell’Antico Testamento la discesa di Dio sulla Terra per mezzo di una Vergine era stata predetta dal profeta Isaia (Is 7,14). La Vergine Maria accoglie in sé una luce che non è di questo mondo, è il mezzo perché l'invisibile divenga visibile, perché lo spazio e il tempo profani divengano sacri, perché ciò che è divino e trascendente si faccia umano. A ogni anima è stata data la possibilità di concepire il Verbo nel silenzio e nell'intimità del raccoglimento interiore. 

Maria rappresenta quindi quel luogo inaccessibile e misterioso, puro da ogni contagio e condizionamento, che si nasconde in ognuno di noi e che ci rende capaci di ricevere, concepire e generare il Logos. Raggiungere tale spazio sacro, che si cela in noi, significa prendere nella propria casa la Vergine santa, cioè interiorizzarla, seguendo l’invito di Gesù al discepolo prediletto Giovanni . 
Attraverso il dogma della sua Assunzione in cielo, infine, Maria ci riconduce al mistero del corpo glorioso che ci attende nel regno dei cieli e, nella pratica quotidiana, attira la nostra attenzione sul ruolo della preghiera profonda e della meditazione che sono “partecipazione all'assunzione della Vergine” e “recettività dell'anima che si apre all'azione dello Spirito Santo”. (Cfr lo scritto di Giovanni Vannucci: “La Vergine e l’anima del mondo” in Fraternità n. 3. 1982 ) Le diverse ricorrenze mariane (Immacolata Concezione, Presentazione al Tempio, Annunciazione, Natività del Verbo, Assunzione) ci riconducono ad altrettante tappe del percorso iniziatico.

RESPIRA E SAPRAI CHE...........






"Respira e sai che sei vivo
Respira e sai che tutto ti aiuta
Respira e sai che pure il fiore respira
Respira per te stesso e respiri per il mondo
Inspira compassione ed espira gioia

Respira e sii uno con l'aria che respiri
Respira e sii uno col fiume che scorre
Respira e sii uno col fuoco che arde
Respira e interrompi il pensiero di nascita e morte
Respira e vedi che l'impermanenza è vita

Respira per la gioia di essere stabile e calmo
Respira per il dolore che scivola via
Respira per rinnovare ogni cellula del tuo sangue
Respira per rinnovare le profondità della coscienza
Respira e prendi dimore nel qui e ora
Respira e ciò che tocchi sarà nuovo e reale"

YOGA E ARTE DELLA CREATIVITA'


                                   

                                        IL CREATORE
Nel mondo esistono due tipi di creatori: uno opera con gli oggetti - un poeta, un pittore opera con gli oggetti, crea qualcosa; l'altro tipo, il mistico, crea se stesso. Non lavora con gli oggetti, opera col soggetto; lavora su di sé, col proprio essere. È il vero creatore, il vero poeta, poiché fa di se stesso un capolavoro.

Ognuno di voi porta in sé un capolavoro nascosto, però voi siete d'intralcio. Spostatevi, e il capolavoro verrà alla luce. Ognuno di voi è un capolavoro, perché Dio non fa nascere altro che questo: per molte vite tutti si portano dentro quel capolavoro nascosto, senza sapere chi sono, eppure tentando in superficie di diventare qualcuno.

Lascia cadere l'idea di diventare qualcuno: sei già un capolavoro, non ti puoi migliorare. Devi solo arrivare a coglierlo, a conoscerlo, a realizzarlo. Dio stesso ti ha creato, non puoi migliorarti!
Osho Ah, This! Chapter 1

Commento:
Il Maestro Zen di questa carta ha imbrigliato l'energia del fuoco ed è in grado di usarla per creare, anziché distruggere. Egli ci invita a riconoscere e a partecipare con lui alla comprensione che appartiene a coloro che hanno padroneggiato i fuochi della passione, senza reprimerli, o permettere loro di diventare distruttivi e perdere di equilibrio. È così integrato che non esiste più alcuna differenza tra chi è all'interno e chi è nel mondo esterno. Offre questo dono di comprensione e di integrazione a tutti coloro che arrivano da lui: il dono della luce creativa che scaturisce dal centro del suo essere.

Il Re di Fuoco ci informa che qualsiasi cosa intraprendiamo in questo momento, con la comprensione che scaturisce dalla maturità, arricchirà le nostre vite e quelle degli altri. Usa tutte le tue capacità, qualsiasi cosa hai appreso dall'esperienza della tua vita: è tempo per te di esprimerti.

MATRIX...ILLUSIONE O REALTA' ?



« Matrix è ovunque. È intorno a noi. Anche adesso, nella stanza in cui siamo. È quello che vedi quando ti affacci alla finestra, o quando accendi il televisore. L'avverti quando vai a lavoro, quando vai in chiesa, quando paghi le tasse. È il mondo che ti è stato messo davanti agli occhi per nasconderti la verità. »

(Morpheus a Neo)

Matrix è un film del 1999 scritto e diretto dai fratelli Andy e Larry Wachowski. È un film di fantascienza che ha vinto numerosi premi, tra cui quattro Oscar.
Il titolo deriva dal termine latino matrix, matricis (traducibile letteralmente in italiano con "madre" o "nutrice", "matrice", "utero", "stipite" e, in senso lato, anche con "canale"); le matrici sono anche elementi di tipo tabellare derivanti da strutture matematiche, molto utilizzate nell'informatica per associare dati tra loro. Il film è uscito nelle sale negli Stati Uniti il 31 marzo 1999, mentre nelle sale italiane il 7 maggio 1999.

Trama 

« Matrix è ovunque. È intorno a noi. Anche adesso, nella stanza in cui siamo. È quello che vedi quando ti affacci alla finestra, o quando accendi il televisore. L'avverti quando vai a lavoro, quando vai in chiesa, quando paghi le tasse. È il mondo che ti è stato messo davanti agli occhi per nasconderti la verità. »

(Morpheus a Neo)

All'alba del XXI secolo, l'uomo dà alla luce IA: l'intelligenza artificiale, che gli permette di progettare macchine in grado di pensare. Tuttavia, in un indeterminato futuro, le macchine si rivoltano contro la specie umana, e per tentare di contrastarle, gli uomini oscureranno il sole (dato che era da quest'ultimo che le macchine traevano la loro energia). Gli automi riescono a trovare una fonte di energia alternativa: l'uomo, che poteva fungere da batteria visto che produce vari milioni di calorie. Fu così che tutta l'umanità venne imprigionata dalle macchine allo scopo di assorbirne l'energia vitale. Quella delle macchine è una prigione per la mente: grazie a impulsi cerebrali e a un mondo costruito al computer, gli uomini credono di vivere liberamente nel mondo del XX secolo. In realtà ciò che si pone davanti ai loro occhi è il programma, chiamato Matrix, ossia la realtà virtuale creata dalle macchine stesse e alloggiata alla Sorgente, una sorta di server da cui il mondo di Matrix ha inizio.
Soltanto poche migliaia di soggetti si sono svincolati dal giogo di Matrix, il sistema di controllo cerebrale che imprigiona gli individui: un sistema di impulsi elettrici inviati al cervello umano, che creano l'illusione di vivere in un mondo che, ormai, non esiste più da centinaia di anni.
All'interno di Matrix la gente vive senza accorgersi minimamente della propria condizione di schiavitù. Soltanto pochissime persone si rendono conto che "qualcosa non va", percependo una sensazione di stranezza ed estraneità che non riescono a descrivere. Una di queste "imperfezioni del sistema" è Thomas Anderson (Keanu Reeves), conosciuto nell'ambiente degli hacker come "Neo". Convinti che Neo sia "l'Eletto" - colui che sarà in grado di restituire la libertà alla specie umana - un gruppo di umani facenti parte della Resistenza, fra cui spicca la figura di Morpheus, il capitano della nave da guerra Nabucodonosor, lo contatta, convincendolo ad uscire da Matrix e ad essere riportato (dopo una sorta di risveglio dalla condizione di larva in cui le sensazioni erano solamente proiettate nella sua mente) nella vera realtà. Qui Neo scopre che, nel mondo reale, l'uomo è letteralmente "coltivato" dalle macchine.

             Il codice di Matrix
Neo acquisterà consapevolezza poco a poco delle proprie doti eccezionali, divenendo in grado sempre più di contravvenire alle regole di Matrix, acquisendo poteri pari o anche superiori a quelli di un programma della Matrice. Neo incontrerà molti software; in Matrix ogni programma, in quanto tale, ha un proprio scopo e, quando non lo compie, viene distrutto. Ad esempio, l'Oracolo, un software con le sembianze di una donna che ha come scopo quello di sbilanciare l'equazione che il suo opposto, "l'Architetto" (ovvero il creatore di Matrix), tenta di bilanciare.
Attraverso una morte virtuale per mano dell'Agente Smith, uno dei programmi che hanno il compito di eliminare le "imperfezioni", e la sua successiva "resurrezione" per merito dell'amore sbocciato con Trinity (Carrie-Anne Moss), anche lei membro della Nabucodonosor, Neo prende finalmente coscienza di essere stato scelto per liberare l'umanità dal giogo delle macchine, sconfiggendo gli agenti e riportando la speranza.
Tra i temi classici troviamo :
La scelta, che è in grado di cambiare sé stessi e gli altri e il mondo come rappresentazione interiore.
Il controverso rapporto con il destino, ed il desiderio di conoscerlo.
Il rapporto fra l'uomo e la tecnologia.

L'ipotesi che il mondo che noi vediamo sia solo un'illusione creata da opportuni programmi è ripresa da altri film, fra cui è doveroso segnalare Il mondo sul filo di Rainer Werner Fassbinder, Il tredicesimo piano e Nirvana di Gabriele Salvatores; film, quest'ultimo, nel quale il riferimento alla cultura orientale del buddismo zen è esplicito fin dal titolo. Il concetto che la propria vita è stata programmata, controllata e manipolata lo possiamo notare in The Truman Show, e la concezione della realtà virtuale è presente in molti film, tra cui Tron ed eXistenZ.
Il Gran Khan domandava a Marco Polo se fosse l'imperatore cinese a sognare di essere una farfalla o l'insetto a sognare di essere un imperatore cinese. Filosofi posteriori a Cartesio dal secolo XVII si ponevano il dubbio se la realtà percepita potesse essere reale. Una risposta plausibile giunse cento anni dopo con l'assioma che - a differenza di Neo e compagni - non vi è nulla a confermarlo e nulla a smentirlo.
L'idea che la ricerca della verità debba passare da un risveglio dal mondo delle illusioni verso un viaggio di rinascita ed emersione alla contemplazione della realtà è presente anche nel mito della caverna di Platone.
La ricerca della propria identità, che si appoggia al topos classico del "Conosci te stesso" (citato in una scena del film dal personaggio dell'Oracolo) è trattata attraverso il complicato rapporto uomo-macchina, all'interno del quale la seconda ha preso il sopravvento sul primo schiavizzandolo e sostituendovisi: l'uomo non è più in grado di distinguere sé stesso dalla macchina, e questo lo porta a perdere la coscienza di sé.
Questo viene anche reso più chiaro nella scena in cui Morpheus spiega a Neo come mai in Matrix la coscienza di se stesso cambia e prende il nome di immagine residua di sé cioè la proiezione mentale del proprio essere in digitale. (Citazioni del Film). Questa alienazione è un tema centrale dei romanzi di fantascienza di Philip Dick, di cui il film si mostra debitore.
Un romanzo che descrive un mondo in cui gli abitanti sono ignari di essere simulazioni, e anzi sviluppano a loro volta un simulatore, è "Simulacron-3" (1964) di Daniel Galouye. Uno degli abitanti del simulatore del romanzo riesce a "risalire di un livello", passando nel mondo del protagonista, come l'agente Smith nei capitoli successivi del film, suggerendo che entrambi i mondi siano in realtà una simulazione. Nel romanzo vengono anche "corrette" le conoscenze delle persone dopo una modifica, come nel film viene promesso a Cypher per il tradimento.
Nel dialogo tra l'agente Smith e Morpheus, che è stato sequestrato e drogato perché riveli con la forza i codici di accesso al mainframe di Zion, chiari riferimenti vengono fatti anche al tema dell'evoluzione, della lotta fra specie differenti (Darwinismo sia in senso naturalistico che sociale) e della creazione di un equilibrio naturale fra le specie all'interno di un ecosistema. Preponderante è poi il concetto di singolarità tecnologica; quest'ultimo è un punto critico di accelerazione dell'iter nella scala dell'evoluzione tecnologica della razza umana in cui le macchine acquistano consapevolezza di sè e divengono autosufficienti, diventano autonome e si distaccano dai loro stessi creatori ed in grado di autoprogrammarsi, di autoripararsi e di governarsi da sole, decidendo da sole il proprio destino e la propria esistenza, anche in contrasto con quelli della specie umana che le ha create.
Il concetto di libertà, di scelta, di autodeterminazione e di lotta contro il potere costituito che soffoca il libero arbitrio e la creatività personale vengono poi esposti nel film in chiave strettamente conforme.
Infine ci sono dei riferimenti anche al transumanesimo, finalizzato al potenziamento delle capacità umane sia a livello fisico che mentale e cognitivo.