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giovedì 1 dicembre 2011

MATRIX...ILLUSIONE O REALTA' ?



« Matrix è ovunque. È intorno a noi. Anche adesso, nella stanza in cui siamo. È quello che vedi quando ti affacci alla finestra, o quando accendi il televisore. L'avverti quando vai a lavoro, quando vai in chiesa, quando paghi le tasse. È il mondo che ti è stato messo davanti agli occhi per nasconderti la verità. »

(Morpheus a Neo)

Matrix è un film del 1999 scritto e diretto dai fratelli Andy e Larry Wachowski. È un film di fantascienza che ha vinto numerosi premi, tra cui quattro Oscar.
Il titolo deriva dal termine latino matrix, matricis (traducibile letteralmente in italiano con "madre" o "nutrice", "matrice", "utero", "stipite" e, in senso lato, anche con "canale"); le matrici sono anche elementi di tipo tabellare derivanti da strutture matematiche, molto utilizzate nell'informatica per associare dati tra loro. Il film è uscito nelle sale negli Stati Uniti il 31 marzo 1999, mentre nelle sale italiane il 7 maggio 1999.

Trama 

« Matrix è ovunque. È intorno a noi. Anche adesso, nella stanza in cui siamo. È quello che vedi quando ti affacci alla finestra, o quando accendi il televisore. L'avverti quando vai a lavoro, quando vai in chiesa, quando paghi le tasse. È il mondo che ti è stato messo davanti agli occhi per nasconderti la verità. »

(Morpheus a Neo)

All'alba del XXI secolo, l'uomo dà alla luce IA: l'intelligenza artificiale, che gli permette di progettare macchine in grado di pensare. Tuttavia, in un indeterminato futuro, le macchine si rivoltano contro la specie umana, e per tentare di contrastarle, gli uomini oscureranno il sole (dato che era da quest'ultimo che le macchine traevano la loro energia). Gli automi riescono a trovare una fonte di energia alternativa: l'uomo, che poteva fungere da batteria visto che produce vari milioni di calorie. Fu così che tutta l'umanità venne imprigionata dalle macchine allo scopo di assorbirne l'energia vitale. Quella delle macchine è una prigione per la mente: grazie a impulsi cerebrali e a un mondo costruito al computer, gli uomini credono di vivere liberamente nel mondo del XX secolo. In realtà ciò che si pone davanti ai loro occhi è il programma, chiamato Matrix, ossia la realtà virtuale creata dalle macchine stesse e alloggiata alla Sorgente, una sorta di server da cui il mondo di Matrix ha inizio.
Soltanto poche migliaia di soggetti si sono svincolati dal giogo di Matrix, il sistema di controllo cerebrale che imprigiona gli individui: un sistema di impulsi elettrici inviati al cervello umano, che creano l'illusione di vivere in un mondo che, ormai, non esiste più da centinaia di anni.
All'interno di Matrix la gente vive senza accorgersi minimamente della propria condizione di schiavitù. Soltanto pochissime persone si rendono conto che "qualcosa non va", percependo una sensazione di stranezza ed estraneità che non riescono a descrivere. Una di queste "imperfezioni del sistema" è Thomas Anderson (Keanu Reeves), conosciuto nell'ambiente degli hacker come "Neo". Convinti che Neo sia "l'Eletto" - colui che sarà in grado di restituire la libertà alla specie umana - un gruppo di umani facenti parte della Resistenza, fra cui spicca la figura di Morpheus, il capitano della nave da guerra Nabucodonosor, lo contatta, convincendolo ad uscire da Matrix e ad essere riportato (dopo una sorta di risveglio dalla condizione di larva in cui le sensazioni erano solamente proiettate nella sua mente) nella vera realtà. Qui Neo scopre che, nel mondo reale, l'uomo è letteralmente "coltivato" dalle macchine.

             Il codice di Matrix
Neo acquisterà consapevolezza poco a poco delle proprie doti eccezionali, divenendo in grado sempre più di contravvenire alle regole di Matrix, acquisendo poteri pari o anche superiori a quelli di un programma della Matrice. Neo incontrerà molti software; in Matrix ogni programma, in quanto tale, ha un proprio scopo e, quando non lo compie, viene distrutto. Ad esempio, l'Oracolo, un software con le sembianze di una donna che ha come scopo quello di sbilanciare l'equazione che il suo opposto, "l'Architetto" (ovvero il creatore di Matrix), tenta di bilanciare.
Attraverso una morte virtuale per mano dell'Agente Smith, uno dei programmi che hanno il compito di eliminare le "imperfezioni", e la sua successiva "resurrezione" per merito dell'amore sbocciato con Trinity (Carrie-Anne Moss), anche lei membro della Nabucodonosor, Neo prende finalmente coscienza di essere stato scelto per liberare l'umanità dal giogo delle macchine, sconfiggendo gli agenti e riportando la speranza.
Tra i temi classici troviamo :
La scelta, che è in grado di cambiare sé stessi e gli altri e il mondo come rappresentazione interiore.
Il controverso rapporto con il destino, ed il desiderio di conoscerlo.
Il rapporto fra l'uomo e la tecnologia.

L'ipotesi che il mondo che noi vediamo sia solo un'illusione creata da opportuni programmi è ripresa da altri film, fra cui è doveroso segnalare Il mondo sul filo di Rainer Werner Fassbinder, Il tredicesimo piano e Nirvana di Gabriele Salvatores; film, quest'ultimo, nel quale il riferimento alla cultura orientale del buddismo zen è esplicito fin dal titolo. Il concetto che la propria vita è stata programmata, controllata e manipolata lo possiamo notare in The Truman Show, e la concezione della realtà virtuale è presente in molti film, tra cui Tron ed eXistenZ.
Il Gran Khan domandava a Marco Polo se fosse l'imperatore cinese a sognare di essere una farfalla o l'insetto a sognare di essere un imperatore cinese. Filosofi posteriori a Cartesio dal secolo XVII si ponevano il dubbio se la realtà percepita potesse essere reale. Una risposta plausibile giunse cento anni dopo con l'assioma che - a differenza di Neo e compagni - non vi è nulla a confermarlo e nulla a smentirlo.
L'idea che la ricerca della verità debba passare da un risveglio dal mondo delle illusioni verso un viaggio di rinascita ed emersione alla contemplazione della realtà è presente anche nel mito della caverna di Platone.
La ricerca della propria identità, che si appoggia al topos classico del "Conosci te stesso" (citato in una scena del film dal personaggio dell'Oracolo) è trattata attraverso il complicato rapporto uomo-macchina, all'interno del quale la seconda ha preso il sopravvento sul primo schiavizzandolo e sostituendovisi: l'uomo non è più in grado di distinguere sé stesso dalla macchina, e questo lo porta a perdere la coscienza di sé.
Questo viene anche reso più chiaro nella scena in cui Morpheus spiega a Neo come mai in Matrix la coscienza di se stesso cambia e prende il nome di immagine residua di sé cioè la proiezione mentale del proprio essere in digitale. (Citazioni del Film). Questa alienazione è un tema centrale dei romanzi di fantascienza di Philip Dick, di cui il film si mostra debitore.
Un romanzo che descrive un mondo in cui gli abitanti sono ignari di essere simulazioni, e anzi sviluppano a loro volta un simulatore, è "Simulacron-3" (1964) di Daniel Galouye. Uno degli abitanti del simulatore del romanzo riesce a "risalire di un livello", passando nel mondo del protagonista, come l'agente Smith nei capitoli successivi del film, suggerendo che entrambi i mondi siano in realtà una simulazione. Nel romanzo vengono anche "corrette" le conoscenze delle persone dopo una modifica, come nel film viene promesso a Cypher per il tradimento.
Nel dialogo tra l'agente Smith e Morpheus, che è stato sequestrato e drogato perché riveli con la forza i codici di accesso al mainframe di Zion, chiari riferimenti vengono fatti anche al tema dell'evoluzione, della lotta fra specie differenti (Darwinismo sia in senso naturalistico che sociale) e della creazione di un equilibrio naturale fra le specie all'interno di un ecosistema. Preponderante è poi il concetto di singolarità tecnologica; quest'ultimo è un punto critico di accelerazione dell'iter nella scala dell'evoluzione tecnologica della razza umana in cui le macchine acquistano consapevolezza di sè e divengono autosufficienti, diventano autonome e si distaccano dai loro stessi creatori ed in grado di autoprogrammarsi, di autoripararsi e di governarsi da sole, decidendo da sole il proprio destino e la propria esistenza, anche in contrasto con quelli della specie umana che le ha create.
Il concetto di libertà, di scelta, di autodeterminazione e di lotta contro il potere costituito che soffoca il libero arbitrio e la creatività personale vengono poi esposti nel film in chiave strettamente conforme.
Infine ci sono dei riferimenti anche al transumanesimo, finalizzato al potenziamento delle capacità umane sia a livello fisico che mentale e cognitivo.

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