Ciò che esce dall'uomo è quello che rende impuro
l'uomo.
< In quel tempo, Gesù, chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall'uomo a renderlo impuro».
Quando entrò in una casa, lontano dalla folla, i suoi discepoli lo interrogavano sulla parabola. E disse loro: «Così neanche voi siete capaci di comprendere? Non capite che tutto ciò che entra nell'uomo dal di fuori non può renderlo impuro, perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va nella fogna?». Così rendeva puri tutti gli alimenti.
E diceva: «Ciò
che esce dall'uomo è quello che rende impuro l'uomo. Dal di dentro infatti, cioè
dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno,
dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive
vengono fuori dall'interno e rendono impuro
l'uomo»
(Mt 7,14-23)
Si badi bene , questo non è un invito a mangiare di tutto e di più non tenendo conto di alcuna regola alimentare ed etica , e dico questo nel pieno rispetto di quanti praticano regimi alimentari diversi secondo le proprie convinzioni religiose , etiche o semplicemente salutistiche . Ho delle mie idee al riguardo , ho praticato diverse tipologie di alimentazione che vanno dalla onnivora , alla vegetariana , e quant'altro ; ma ben mi guardo dal voler affermare la supremazia dell'una o dell'altra .
Ritengo infatti che ogni individuo ha una propria maturità "karmica" , che lo porta a praticar questo o quel tipo di alimentazione . Come del resto sempre in funzione di tale maturità è portato a praticare una medicina allopatica , od omeopatica o ayurvedica ; a praticare un certo tipo di Yoga piuttosto che un altro. Alla fine si potrebbe banalmente concludere che il "mondo è bello perché è vario " , quindi chi mi legge prosegua tranquillamente a mangiare come e quando crede meglio , ovviamente stando attento/a a non....esagerare con le porzioni ! Quelle si che fanno male se sono troppo eccessive , in ogni caso .
Un fatto è certo , e cioè che tutti i nostri guai , almeno secondo la Bibbia , cominciano con un "peccato di gola" , la famosa mela !
Quindi l'alimentazione nell'economia generale del nostro equilibrio psico-fisico qualche cosa sicuramente c'entra e se un intero libro , il Levitico , si trattiene su questo argomento per numerosi paragrafi , c'è da pensare che il rapporto tra cibo e salute non solo fisica è molto stretto .
Il passo evangelico di Matteo , riporta il pensiero di Gesù sull'alimentazione con una accentuazione particolare però sulla qualità dei nostri atteggiamenti interiori soprattutto di natura etica e ciò non mi stupisce , considerando il fatto che egli sia ebreo per nascita e quindi per niente desideroso di contravvenire quella "Legge" ( = Dharma) che egli assicura < è venuto per compiere e non per abolire > . Anzi rincara la dose affermando più in là < Neppure uno "jota" ( una inezia) della Legge passerà senza che non sia stato tutto compiuto > . Egli ha semplicemente confermato quanto detto dal Padre al momento della creazione e cioè : < E Dio vide che era cosa buona > .
Quindi se lo dice il Padreterno c'è da credergli , la creazione è uscita "incorrotta dalle sue mani " , se si è corrotta in seguito non dipende certo dal suo progettista che si suppone "sicuramente" in buona fede . Quindi qualcosa è successo ! Si è successo , in effetti è mutato il cuore dell'uomo . La corruzione si è verificata lì dentro , nel luogo più intimo e vitale del corpo umano , il "cuore". Si è pervertito , i vecchi abitanti "virtuosi" per effetto dell'allontanamento dall'UNO originario sono stati sostituiti da altri abitanti più aggressivi , quelli citati dal Maestro : impurità , furti , malvagità , egoismo , corruzione ,violenza ,invidia , calunnia , maldicenza....ecc...ecc...
Sono queste qualità de-formanti che rendono impuri i cibi ; infatti p.e. nell'industria alimentare l'avidità commerciale unita a sete smodata di guadagni produce cibi spesso adulterati dalla presenza di sostanze nocive ( tamasiche )(vedi mio blog sui 3 guna ) , ormoni nelle carni ; zuccheri raffinati nei dolci . Spot pubblicitari che invitano a mangiare di tutto , a tutte le ore e questo innesca un meccanismo di "malattia" sul quale interviene poi l'avidità delle industrie della mala-sanità che si inserisce in questa catena malata creando medicine tossiche di laboratorio .
E si potrebbe andare ancora per le lunghe . Il male viene da "dentro" , questo solo vuole affermare il maestro . Quindi bene fanno coloro che invitano ad assumere stili di vita alimentari controllati vegetariani (sattvici) o meno , anche se in verità mi sento di spezzare una lancia in favore del vegetarianesimo quando penso ai poveri polli e povere mucche o maiali scannati senza pietà . Il problema semmai è un altro e si riferisce , a mio parere , al pericolo di cadere nella idolatria . L'idolatria ( Latros = culto ) ,è : il culto assoluto portato ad una cosa con esclusione delle altre !
E' un meccanismo sottile , che scatta quasi a nostra insaputa , quando ci "focalizziamo" esclusivamente sulla "salute" , p.e., questa diventa il nostro idolo , assorbe tutte le nostre attenzioni ; o sugli alimenti . Non sono idolatri solo i mangioni , ma anche quelli che stanno lì a pesare , a sottilizzare sulla bontà o nocività di questo o quello alimento con eccessiva dedizione , e ci mettiamo soddisfatti a tavola avendo ottemperato a tutti i "precetti" religiosi di una sana alimentazione e magari ci dimentichiamo , a tavola , che a quella stessa ora su qualche altra mensa manca quel " pane quotidiano " presente invece sulle opulente tavole del mondo occidentale , quel "pane nostro" che chiediamo con la preghiera di Gesù . Beh cari amici vegetariani e non , chiudiamola qua e fermiamoci un momento a meditare su queste parole ,magari diventiamo un po' meno dogmatici e più caritatevoli e allora probabilmente il nostro sistema immunitario ne uscirà rafforzato e ci proteggerà dai veleni delle multinazionali dell'alimentazione !
Yogacharya Eknathananda