<< IL MEDICO CURA NON SOLO FACENDO RIFERIMENTO ALLA MEDICINA MA , ULTERIORMENTE , COMPRENDENDO L'IMPORTANZA DI LIBERARE IL PAZIENTE DALLE FORZE SPIRITUALI E PSICOLOGICHE CHE CAUSANO LA MALATTIA >>
( Rabbi Moshè Ben MAIMON detto MAIMONIDE 1135-1204)
Una caratteristica propria degli ingranaggi è quella di essere costretti a lavorare in "sincrono" , che vale a dire :
stessa velocità e stessa direzione
Infatti se uno di essi prende a girare a una velocità minore o maggiore degli altri o , ancora peggio , a girare in un senso di marcia inverso a quello degli altri , il risultato inevitabile e catastrofico sarà che l'intero meccanismo in cui essi (ingranaggi) lavorano si ingripperà e si arresterà .
Sulla scorta delle conoscenze metafisiche di Oriente e Occidente , per non parlare dell'impianto metafisico della cabala ebraica , nel corpo umano sono presenti quattro componenti corrispondenti a quattro "piani" precisi e cioè :
Realtà Corporea , Emozionale , Mentale e Spirituale
che possiamo definire i
" 4 INGRANAGGI "
che regolano il buon funzionamento della macchina umana che è ad un tempo biologica e ontologica : infatti i 4 ingranaggi corrispondono in sequenza ai seguenti elementi :
TERRA (corpo)
ACQUA (emozioni)
ARIA (mente )
FUOCO (spirito)
Se uno di questi elementi è troppo attivo o troppo passivo rispetto agli altri si verificherà un inceppamento che produrrà un disequilibrio "energetico" in una zona specifica del corpo a seconda del chakra (centro energetico) interessato .
Per fare un esempio : se nel mondo fisico si mangia del cibo sano , ciò permetterà un certo equilibrio ormonale nel nostro mondo emozionale che si ripercuoterà sulla qualità del pensiero e della consapevolezza (mondo mentale) , la quale a sua volta determinerà una maggiore concentrazione nella preghiera e nella meditazione ( mondo spirituale) .
Un'altro esempio : emozioni e pensiero possono avere effetti potenti anche sul mondo dell'azione . La Bibbia vi allude in versetto che descrive Giacobbe , il futuro Israele , preoccupato al'idea di aver provato un sentimento di paura nei confronti del fratello Esaù ; infatti (Giacobbe) sapeva che emozioni e pensieri possono "materializzarsi" e creare esattamente la situazione temuta .
Tutto l'impianto della " TORAH " ( il grande libro dell'insegnamento ) è basato su questa corrispondenza precisa tra ogni organo del corpo e determinate "parti" dell'anima “ . Il mancato sviluppo o il blocco di alcune funzioni dell'anima si riflette nel cattivo funzionamento dell'organo corrispondente .
Comprendere il modo di interagire di questi " 4 ingranaggi" o " mondi ", che corrispondono nella cabala ai "4 piani " ( Piano Atziluitico ; Briatico ; Yesiratico ; Assiatico) può aiutare medici e pazienti a comprendere le ragioni per le quali guarire uno squilibrio collocato in una determinata dimensione ( vuoi fisica , psicologica , o spirituale ) a volte si debba rivolgere lo sforzo terapeutico ad un'altro livello dell'esistenza . Ciò faciliterà l'avvento di una
"NUOVA MEDICINA "
autenticamente olistica.
Per esempio : un serio agopuntore non si limiterà ad agire solo sul piano fisico (assiatico/corporeo) stimolando gli organi con gli aghi attraverso i meridiani , o prescrivendo diete , medicine , o ginnastica ; ma cercherà di invitare il paziente a correggere i propri squilibri emozionali (frenare l'ira ; aprire il cuore ; rafforzare la volontà ; superare la paura ; ...ecc) agendo così sull'ingranaggio emozionale .
Se p.es. l'operatore è chiamato a curare un fegato malandato , non si limiterà alle sole medicine, diete , agopuntura , o quant'altro ; ma aiuterà il malato a controllare e trasformare la sua "rabbia interiore" , madre di tante patologie partorite proprio nel piano emozionale .
Il corpo , come ben si sa , è composto di organi , gli organi sono aggregati di molecole , e le molecole a loro volta sono concentrazioni di atomi ; quindi si può tranquillamente definire il corpo come un :
CAMPO ENERGETICO
che in quanto tale dunque è in grado di "riflettere" stati emozionali , mentali e spirituali a seconda della energia prevalente . Il corpo , a ben vedere , è uno :
SPECCHIO DELLA VITA
in grado quindi di ris-pecchiare le gioie e i dolori che lo attraversano . Così è anche considerato (specchio) in tutta la tradizione ebraica . Gran parte di un intero libro del Pentateuco , il Deuteronomio , è dedicato ad esso (corpo) e alla sua cura ; infatti il corpo nell'ambito della tradizione ebraica è indicato con il nome di " MERKAVA' " :
COCCHIO DELL'ANIMA !
E dunque luogo privilegiato di dialogo tra l'uomo/donna e Dio
E' auspicabile l'avvento quindi nel futuro di una "NUOVA MEDICINA" che proceda a una lettura "ENERGETICA" degli organi , a partire dai sintomi , dalle patologie , fisiche o psichiche , tenendo in debito conto il vissuto esistenziale e spirituale del soggetto interessato ; infatti tutto inizia nella coscienza ; quanto accade nella vita , nel corpo , nella mente , è la conseguenza di un precedente accadimento nella coscienza .
La nostra coscienza è quello che siamo , la nostra esperienza di Essere
Decidere quali idee accettare e quali rifiutare. Decidere cosa pensare e cosa sentire. Quando queste idee provocano dello stress, se ne fa l’esperienza come se fosse nel corpo fisico. Sappiamo che la tensione crea i sintomi. La domanda interessante è:
“Che tipo di stress crea quel sintomo ?”
Quando siamo in grado di quantificare questo processo, possiamo vedere il corpo come la mappa energetica della coscienza della persona, mettendo in relazione certi sintomi a specifici stati di stress ed a certi modi di essere , di comportamenti associabili a disturbi respiratori , circolatori , cardiaci , motori , ecc...ecc...
Tutto inizia nella coscienza, la malattia è un messaggio errato della mente al corpo !
Per comprendere questa mappa è necessario per prima cosa orientarsi verso l’idea che le cause dei sintomi siano dentro. Anche se è vero che i germi provocano le malattie e gli incidenti le ferite, è altrettanto vero che ciò accade in accordo a quello che succede nella coscienza della persona considerata.
I germi sono ovunque. Perchè alcune persone ne sono affette ed altre no ?
Perchè qualcosa di diverso accade nella loro coscienza
Perchè alcuni pazienti in ospedale reagiscono meglio alle cure di altri ? Hanno atteggiamenti differenti.
Qualcosa di diverso accade nelle loro coscienze
Quando qualcuno si “ferisce” in un incidente, perchè succede proprio in una parte specifica del suo corpo, che è quella in cui normalmente ha problemi ?
E’ un “incidente” o c’è uno schema ed un ordine secondo il quale le cose accadono nel nostro corpo?
L'uomo/donna è un essere di energia
La nostra coscienza, l’esperienza dell’Essere, ciò che realmente siamo, è energia. Per ora, chiamiamola “energia vitale” ( Prana , Chi , ecc) . Questa energia non risiede solo nel nostro cervello, ma in tutto il nostro corpo. La nostra coscienza è connessa con ogni cellula del corpo. Attraverso la coscienza, si è in grado di comunicare con ogni organo ed ogni tessuto, ed innumerevoli terapie si basano appunto su questa comunicazione con gli organi, affetti da un sintomo patologico .
Questa energia, che è la coscienza può essere misurata attraverso un processo noto come fotografia Kirlian. Una fotografia Kirlian della mano p.e. mostra un certo schema energetico. Se fate una seconda foto Kirlian, immaginando di mandare amore ed energia a qualcuno che conoscete, il risultato sarà uno schema energetico diverso. Quindi, possiamo vedere che un cambiamento nella coscienza crea una modificazione nel campo energetico fotografato, che chiamiamo aura.
Questo campo energetico, fotografato attraverso il processo Kirlian, è stato quantificato; quando per esempio ci sono dei “buchi” in punti particolari del campo energetico, significa che c’è una corrispondente debolezza in certe parti del corpo fisico. La cosa interessante è che la debolezza, mostrata nel campo energetico, appare prima che ci sia alcuna prova di essa livello fisico.
Quindi, attraverso quanto descritto, abbiamo un’interessante direzione della manifestazione.
Un cambiamento di coscienza crea una modificazione nel campo energetico
La scienza ufficiale afferma che lo stesso DNA subisce mutazioni e modifiche in presenza di agenti "stressori" ; infatti si "accorcia" quando è sotto-stress e si "allunga" quando è in stato di relax.
Una modificazione nel campo energetico accade prima del cambiamento nel corpo fisico.
La direzione della manifestazione è dalla coscienza, attraverso il campo energetico, al corpo fisico.
Coscienza----->---- Campo energetico----->----Corpo fisico
Quando guardiamo le cose da questa prospettiva, vediamo che non è il corpo fisico a creare il campo energetico, l’aura, bensì l’aura, o campo energetico, che crea il corpo fisico. Ciò che vediamo nel corpo fisico è il risultato finale di un processo che inizia nella coscienza.
Ognuno crea la propria realtà
E' una affermazione in linea con quanto postula da millenni la disciplina dello Yoga per cui :
< I pensieri si trasformano in parola ; la parola in azione ; l'azione in abitudine ; l'abitudine in carattere ; il carattere in destino > ( Shivananda )
Quando qualcuno prende una decisione che gli lascia della tensione , crea un blocco nel campo energetico ad un livello di intensità sufficiente a produrre un sintomo a livello fisico. Il sintomo parla un certo linguaggio, che riflette l’idea che ognuno di noi crea la propria realtà. Se descriviamo il sintomo da questo punto di vista, il suo significato metaforico diventa evidente. Perciò, invece di dire: “Non posso vedere”, la persona dovrebbe dire: “Mi sto trattenendo dal vedere qualcosa”. Se non può camminare, dovrebbe dite: “Mi sto trattenendo dall’andar via da qualcosa”. Una paura si scaricherà probabilmente sull'apparato renale o cardiaco o respiratorio o circolatorio e così via una rabbia intensa si scaricherà sul fegato o sull'apparato addominale , così la tristezza , la malinconia , sugli umori corporei . E così via. Si capisce che non ci sono incidenti nè coincidenze. Le cose accadono secondo uno schema ed un ordine.
Il sistema di direzione umano è collegato ad un sistema di guida interiore, una connessione con il nostro Sé Superiore, o il nostro Essere Interiore, o qualsivoglia nome scegliete di dare a questa Intelligenza Superiore. Il sistema di guida interiore funziona attraverso la cosiddetta intuizione, o istinto. Essa ha un linguaggio molto semplice:
o ti senti bene, o non ti senti bene. Il resto è politica.
Ci hanno detto che dovremmo andare verso ciò che ci fa sentire bene e fuggire quello che non ci fa stare bene. Ci hanno detto di seguire la vocina interiore. Se non lo facciamo, sentiamo tensione. E non ci sentiamo bene.
Allora la vocina deve gridare più forte. Il livello successivo di comunicazione sono le emozioni. E se continuiamo nella direzione che non ci fa stare bene, sperimentiamo un sempre maggior numero di emozioni spiacevoli , finché ad un certo punto diciamo:
“Avrei dovuto ascoltare quando pensavo di cambiar strada !”
Quante volte abbiamo sentito questa esclamazione sulla bocca di Pinocchio incorso , ahimè , in una delle sue tante disavventure .
Questo significa che la sentiamo, la vocina. Altrimenti non avremmo potuto dire: “Avrei dovuto ascoltare”. Se prendiamo la decisione che sappiamo essere giusta per noi, e quindi cambiamo direzione, c’è un rilascio della tensione, ci sentiamo meglio e sappiamo di essere di nuovo sulla strada giusta.
Se continuiamo a muoverci nella direzione che non ci fa sentire bene, la comunicazione arriva a livello fisico. Creiamo un sintomo, il cui linguaggio riflette l’idea che ciascuno di noi crea la propria realtà. Quando descriviamo il sintomo da questo punto di vista, possiamo capire il messaggio.
Se cambiamo il nostro modo di essere, abbiamo ricevuto il messaggio ed il sintomo non ha più alcuna ragione di esistere. Può essere lasciato andare, secondo quello che ci permettiamo di credere sia possibile.
Se creiamo un sintomo con una decisione, con una decisione lo possiamo lasciar andare !
Come ipotesi, immaginiamo che una persona prenda la decisione che non è una buona idea esprimere ciò che vuole. Da quel momento, ogni volta che c’è qualcosa che vuole, si trattiene dall’ esprimerla e, di conseguenza, dall’ averla. Questo non la fa sentire bene. E questo male-essere cresce man mano che si trattiene dall’esprimere ciò che vuole e dal non averlo.
Qualcuno chiese a Platone : << Cos'è il Paradiso ? Cosa è la felicità? >> e Platone rispose : <<Quando l'essere più profondo e il comportamento esteriore sono in perfetta armonia , allora c'è felicità >>
Aggiunge ancora il filosofo :
<< Il giorno in cui un individuo realizza il suo potenziale , che è nascosto come un seme , quel giorno questo individuo è in paradiso >>
Quando si crea pensiero , si crea "focalizzazione" , cioè :
CONCENTRAZIONE DI ENERGIA
P.es. Un sintomo a livello fisico che emerge nel braccio destro , causato dalla caduta da una scala, o da un incidente stradale, o anche da un nervo cervicale accavallato è un "messaggio" , che la persona riceve per decifrare quello che si sta facendo a livello fisico.
Noi ci facciamo letteralmente quello che ci stavamo facendo in senso figurato.
Il risultato è che la persona non può muovere il braccio. Evita di raggiungere qualcosa e, dato che è il braccio destro, la parte del corpo della “volontà”, significa che si sta trattenendo dal raggiungere, o andare verso ciò che vuole. Si sta dando delle buone ragioni per credere di non poter avere ciò che vuole. Esiste un conflitto "interiore" che ha le sue radici nella mente. Quando la persona inizia a fare qualcosa di diverso nella sua coscienza, noterà che qualcosa di differente accade anche nel braccio e il sintomo potrà scomparire.
1° INGRANAGGIO ( TERRA )
Emblema del principio "femminile" per eccellenza , la Terra rappresenta la " SHEKINA' " nome con il quale l'ebraismo indica la " Grande Madre " , capace di accogliere il seme divino nelle viscere , nutrirlo e trasformarlo , trasmettendogli energia e vigore . secondo la tradizione biblica Adamo , il primo uomo , è formato e creato con la terra ( in ebraico "adamah" ) a cui poi Dio infuse il suo "alito vivificatore " ( Prana ) .
Il corpo (terra) non è la prigione dell'anima come erroneamente sostenuto da una certa tradizione di origine platonica , ma al contrario , un luogo priviligiato di evoluzione spirituale . In un vangelo gnostico del II° sec. , quello di Tommaso , troviamo scritto :
< Meraviglioso è uno spirito che si fa materia , ma ancora più meraviglioso una materia che si fa spirito >
infatti attraverso i sensi l'uomo/donna può gustare , odorare , gioire , sentire , amare la creazione nella consapevolezza che tutto è Dio e Dio è in tutto . Con la voce può intonare melodiosi canti sacri , melodie divine , mantra ; con le gambe esplorare i movimenti della libertà e della danza sacra ; con le mani carezzare , operare il bene , scrivere opere sapienziali ...ecc
Le migliaia di precetti religiosi che hanno che fare con la dimensione fisica e corporea in quasi tutte le tradizioni religiose e spirituali , come l'igiene , la preparazione del cibo , il digiuno , la sessualità , ecc ... non costituiscono un consiglio , ma un imperativo categorico , contravvenendo al quale ci si allontana dal proprio "nucleo" essenziale , quello divino . L'immagine del popolo biblico che erra nel deserto vuole significare proprio questo "allontanamento" teologico .
Nel salmo 127,2 Re Davide , l'autore , mette in guardia rispetto al circolo " fame nervosa - depressione - insonnia " ; infatti dice testualmente :
<< E' inutile che vi alziate presto , che andiate a dormire tardi , che mangiate il pane dei nervi , tanto è solo Dio che da il sonno ristoratore a colui che ama >>
Queste parole toccano in modo sintetico i vari livelli di disagio associati ad una alimentazione squilibrata :
A LIVELLO EMOTIVO : il "pane dei nervi " è il cibo che mangiamo in maniera nevrotica quando siamo stressati , nervosi .
A LIVELLO FISICO : più tardi ci si corica meno facilmente si riesce a prendere sonno . La stanchezza accresce lo stimolo della fame . Il cibo assunto nelle tarde ore serali provoca un super-lavoro dell'apparato digerente che si traduce in scarsa assimilazione .
A LIVELLO SPIRITUALE : dormire poco e sovraccaricare lo stomaco in ora serale tarda non permette un sonno ristoratore e soprattutto inficia il lavoro della "ghiandola pineale" che svolge una opera importantissima nello sviluppo fisico e animico .
Per non parlare poi della assoluta mancanza di "ritualità" nell'assunzione del cibo "fast&food", meglio noto come cibo spazzatura .
Il PRIMO INGRANAGGIO non può lavorare bene in assenza di una adeguata cura della persona sia nei suoi aspetti esteriori che interiori , a partire p.es. dalla cura nella scelta degli abiti , nella pulizia della casa e di tutti i suoi abbienti , che devono rispettare l'equilibrio e la pulizia interiore che si deve esprimere anche nella scelta dei pensieri e delle parole che devono rappresentarli .
Quindi il mantenimento di un ritmo equilibrato tra sonno , veglia , riposo e lavoro è premessa e conditio sine qua non di una salute che è interiore e d esteriore ad un tempo .
Il tutto ovviamente non disgiunto da un equilibrato esercizio fisico e dall'osservanza di una moderata alimentazione che si avvalga di una prolungata "masticazione" ; infatti un "bolo" alimentare ben triturato al punto di sembrare liquido , grazie anche ad una abbondante "insalivazione" permette di assorbire massimamente il prana che viene assunto , si badi bene , non nello stomaco , ma proprio nella bocca.
Un discorso a parte merita poi il "digiuno" che permette di mettere a riposo per ventiquattro ore tutti gli apparati fisici e di attivare quelli più "sottili" e animici , rendendo il corpo più disponibile alla preghiera e alla meditazione , ma di questo "ingranaggio" parleremo più avanti.
Nello Yoga , le attività di Pranayama ( controllo del respiro ) e Asana ( posizioni corporee ) unite all'osservanza di regole e precetti etici ( Yama e Niyama ) concorrono a rafforzare e stabilizzare proprio l'ingranaggio Terra ( corpo ) .
IL LINGUAGGIO DEGLI APPARATI DEL 1° INGRANAGGIO (CORPO)
Il nostro corpo ci invia dei segnali attraverso dei sintomi e poiché tutti gli esseri umani hanno dei sintomi , come afferma il dr. R. Dhalke, la loro lingua è la più parlata al mondo. Anche se tutti quanti conosciamo questo linguaggio soltanto in pochi siamo consapevolmente in grado di capirlo. Siamo educati, e lo facciamo tutti frequentemente, a cercare di spegnere il sintomo nel più breve tempo possibile e considerare il disturbo come un inconveniente fastidioso da poter dimenticare al più presto. Così facendo dimentichiamo anche che l’essere umano è un insieme di corpo mente spirito e i segnali o sintomi sono l’unico mezzo che possiede per farci capire che qualcosa non và, così come si accendono le spie della nostra auto quando manca l’olio o il carburante, quando si genera un sintomo vuol dire che si è rotto un equilibrio fisiologico, psicologico, sociale o spirituale e spegnerlo senza affrontarlo e addirittura negarlo farà si che dopo qualche tempo esso si ripresenti con un tono più importante o scelga un’altra via colpendo altri organi. R. Dhalke insegna che sono necessarie quattro domande di base per aiutarci a decifrare il messaggio dei sintomi:
Da dove viene il sintomo e quale é la sua base funzionale? Su quale base materiale si muove la malattia e che cosa ci rivela l’organo colpito? In quale ambito si estende il sintomo? A cosa tende il sintomo e dove vuole portarci o cosa ci impedisce di fare
Qui di seguito alcune correlazioni somatopsichiche per apparato:
Apparato muscolo scheletrico: in generale le patologie di questo apparato indicano un sovraffaticamento.
Articolazioni del collo: rigidità di pensieri, essere troppo severi con sé stessi e nei giudizi.
Vertebre toraciche: stabilità nel mondo dei sentimenti, dare sostegno ai sentimenti e alle emozioni.
Vertebre lombari: portare e sopportare il peso delle responsabilità esistenziali.
Vertebre sacrali e coccigee preoccupazioni per i bisogni materiali necessari.
Braccia: capacità di resistenza, forza e potenza.
Palmi delle mani: usare più tatto e franchezza.
Dita: destreggiarsi nell’ambito del mondo sensibile, ascoltare di più l’intuizione.
Ginocchia: ostinazione e inflessibilità. Caviglie: flessibilità relativa a un cambiamento.
Piedi: paura di perdere stabilità (o status sociale) e paura per il futuro.
Nell’ ambito del significato dell’articolazione colpita le Fratture ossee sono un interruzione e un invito a calmarsi e fermarsi.
Gli Strappi: ad esaminare le proprie possibilità creando flessibilità dove solitamente non c’è né.
Reumatismi: l’essere costretti al riposo per compensare la rigida caparbietà e l’iperattività.
Alluce valgo: mettersi da parte per soddisfare desideri o bisogni altrui.
Borsite mancanza di spontaneità.
Ernie confusione, tensione sentirsi prigionieri.
Artralgie difficoltà a perdonare torti subiti.
Apparato circolatorio: esprime la forza vitale.
Vene e arterie ridimensionamento e “ritorno a casa" la propria dimora, ascolto dello spirito.
Malattie del Sangue forza vitale (può indicare un problema irrisolto con la madre).
Cuore incapacità di gestire la propria parte emotiva.
Emorroidi, rifiuto e ira.
Lividi , esprimono insoddisfazione.
Anemia, sentirsi isolati.
Problemi circolatori legati alla pressione del sangue, non essere abbastanza flessibili e adattabili per poter gestire i cambiamenti della vita.
Trombosi venose, esser rimasti bloccati o incastrati, non sentirsi ripagati per ciò che si è dato.
Emorragie, lasciare che le cose accadano abbandonando pretese egoistiche.
Apparato respiratorio: indica contatto, scambio e libertà.
Bronchiti mancanza di spazio vitale, conflitti familiari a causa di persone oppressive e soffocanti.
Malattie polmonari, aprirsi alla comunicazione linguistica, superare le proprie barriere.
Affezioni influenzali delle vie respiratorie: imparare a proteggersi dall’esterno, procurarsi dello spazio proprio, difendere i propri bisogni e i propri confini.
Allergie respiratorie, evento che non è stato emotivamente accettato.
Apparato tegumentario,la pelle è l’ultima frontiera verso l’esterno, può formare uno strato isolante che potrebbe senz’altro fungere da prigione per lo spirito e per le emozioni.
Malattie del connettivo, indica di mettersi in connessione con lo spirito.
Perdita dei capelli, mancanza di libertà o essere sottomessi per forza di cose al potere altrui. Sottomettersi volontariamente ad un potere superiore per un processo spirituale.
Psoriasi, formazione di una corazza, delimitazione e fortificazione della frontiera in ogni direzione per non fare entrare né uscire più nulla.
Dermatiti, lasciare uscire con coraggio ciò che infuria sulla pelle accettando una nuova fase della vita.
Verruche plantari, imparare ad avere rapporti più cauti, accettare sé stessi anche in situazioni dolorose e verificare cos’è che le verruche impediscono di fare.
Sudorazione delle mani, imparare a conoscersi iniziando ad elaborare le proprie paure.
Vitiligine, senso di vergogna non elaborato.
Apparato digerente: queste patologie invitano ad assimilare e digerire le esperienze del mondo materiale
Afte, imparare a rifiutare ciò che non è adatto senza accettare compromessi.
Calcoli biliari, aggressività repressa in connessione con imposizioni familiari, sfoghi che sono stati trattenuti a lungo.
Stipsi, piacere derivato dal possesso e dalla proprietà, rigidità e lentezza.
Ulcera gastrica, rifiutare ciò che finora si è mandato giù senza opporre resistenza e diventare più duri e coraggiosi.
Colite, cattiva gestione delle emozioni.
Colon irritabile, non riuscire a lasciare andare ciò di cui non si ha più bisogno.
Fegato, tendenza cronica a biasimare sé stessi e gli altri.
Nausea, rifiuto violento di situazioni o persone.
Reflusso, difficoltà ad accettare una persona o una situazione.
Apparato urinario: le malattie di questo apparato denotano una paura di fondo e invitano a conservare l’equilibrio tra il positivo e il negativo.
Infiammazioni di uretra e ureteri, smaltire le tensioni psichiche e superarle, individuare cosa deve essere lasciato dolorosamente andare.
Vescica urinaria, incapacità di lasciarsi andare con fiducia, spesso è il magazzino di lacrime non versate dovute alla paura e a conflitti molto dolorosi.
Calcoli renali, continuare a tener conto di eventi passati, frustrazione e risentimento.
Insufficienza renale, tentativo affannoso di liberarsi da ciò che opprime.
Sistema linfatico e immunitario: esprimono conflitti e misure di difesa e le relative elaborazioni di provvedimenti bellici contro nemici esterni.
Infiammazione delle ghiandole linfatiche, confrontarsi in modo aperto e coraggioso affrontando le pressioni.
Milza, difficoltà di accettazione.
Tiroide, difficoltà di espressione e di comunicazione.
2° INGRANAGGIO ( ACQUA )
La scienza dimostra che il 99% delle molecole del nostro corpo sono molecole di acqua . Così la terra senza l'apporto dell'elemento acqua rimarrebbe sterile e priva di vita , l'essere umano nulla sarebbe senza le sue emozioni e si suoi sentimenti . La stessa parola "emozione" è composta da "emo" ( sangue in latino) e "movere" (scorrere sempre in latino) ; infatti il sangue (acqua) è il fiume interiore che trasporta le nostre emozioni e i nostri sentimenti nei vari organi del corpo , emozioni e sentimenti che possono essere tanto "creativi" , quanto "dis-truttivi" e quindi produrre conseguentemente
"BENE-ESSERE" o "MALE-ESSERE"
con riflessi positivi o negativi sugli organi interessati dall'investimento emozionale .
P.es. la gioia procura un "allargamento" del cuore , come la "generosità" ; mentre la "rabbia" si scarica sul "fegato" , come dice il linguaggio stesso :
<mangiarsi il fegato dalla rabbia
Nel libro biblico dell'Esodo sono rintracciabili due "energie" tra loro contrapposte e cioè :
L'ENERGIA FEGATO
rappresentata dal Faraone che tutto vuole possedere , manipolare , sfruttare , imprigionare nei suoi confini territoriali ; insomma il piccolo ego empirico con i suoi attaccamenti e false identificazioni e il suo desiderio di tutto possedere , controllare e manipolare , energia simboleggiata dal Faraone tirannico , cui si contrappone :
L'ENERGIA CUORE
rappresentata invece da Mosè , il liberatore del suo popolo , che riesce a portare fuori dalle grinfie del Faraone (energia fegato ) . E' significativo che nell'agopuntura cinese il meridiano del cuore fegato è collegato al meridiano del cuore ; quindi la rabbia che si genera in questo organo si riflette negativamente sul cuore . Il cuore si indurisce e come quello del faraone vuole che i suoi sudditi (organi) rimangano schiavi e prigionieri delle sue errate categorie mentali .
Le emozioni dunque riguardano in particolar modo le "relazioni" e queste influiscono non poco sulla salute della persona. Il buon fluire delle emozioni è premessa di una vita sana , non "inquinata" , "intossicata" da relazioni "mal-sane".
Il quarto comandamento
< Onora tuo padre e tua madre , affinchè si prolunghino i tuoi giorni sulla terra > (Es. 20,12)
manifesta chiaramente l'importanza di instaurare rapporti affettivi e positivi per poter aspirare a una vita sana e longeva . Nella tradizione biblica ma anche in altre tradizioni spirituali , la malattia è quasi sempre fatta ri-salire alla rottura di una relazione armonica e la creazione di un campo vibrazionale negativo prodotto all'interno delle relazioni interpersonali , vere "cariche energetiche" alimentate da invidie , rancori , odi personali .
La Fisica Quantistica ha aperto degli ampi spazi di ricerca con la scoperta dell'interconnessione di ogni fenomeno all'interno della "zuppa quantica" ( che tutto contiene) e quella dell'esistenza dei " Universi Paralleli " , dimostrando come gli esseri umani possano influenzarsi gli uni e gli altri tanto nel bene quanto nel male . Le ricerche della medicina biologica del Dottor Limpton dimostrano proprio come la malattia possa instaurarsi proprio a causa di un campo vibrazionale negativo creato da relazioni conflittuali .
Il termine ebraico " AYN RA' " viene tradotto come "malocchio" , ma non si tratta tanto del risultato di elaborati riti magici indirizzati coscientemente verso qualcuno, anche se ciò non può essere escluso , quanto della creazione , anche inconsapevole , di un "campo vibrazionale negativo " , prodotto da pensieri "acidi", corrosivi , carichi di negatività verso figure parentali, per le quali si ritiene di nutrire affettività .
Esperimenti condotti in laboratorio sulle conseguenze create dallo stato di stress o di allarme
fight or flight ..combatti o fuggi !
causato da relazioni negative hanno dimostrato la dislocazione di enormi quantità di sangue dalle viscere e dagli organi interni verso le estremità . Verso le braccia per combattere (fight) , o verso le gambe per fuggire (flight).
L'elemento acqua è abbondantemente utilizzato in molti "riti purificatori " , come il Battesimo dei cristiani p.e. ; o il Bar Mitzvà ebraico , bagno rituale ; o l'immersione nel fiume Gange per gli induisti , o l'Hammam degli islamici .... ecc...ecc. L'acqua è il protagonista di molti miti come p.es. il
"Diluvio Universale "
un vero Tsunami emozionale che investe Noah e la sua famiglia , un vero e proprio "lavacro sacro" da cui riesce purificata l'intera umanità . Anche il racconto biblico del "passaggio" del Mar Rosso ri-porta in primo piano l'elemento acqua , che , non dimentichiamolo , simboleggia e rappresenta il " Femminile", tanto è vero che raggiunta la riva opposta , Miryam , sorella di Mosè , si mette a danzare e cantare con le sue compagne di traversata . L'eccessivo fuoco del maschile protagonista di quaranta anni di deserto si stempera finalmente nel femminile dell'acqua , le emozioni ri-trovano la loro armonia di espressione . Il femminile è l'essenza (osso) interiore dell'uomo/donna.
3° INGRANAGGIO (ARIA)
Il terzo ingranaggio è mosso dall'elemento aria , un elemento etereo , impalpabile , invisibile , che pur tuttavia gira quotidianamente nel nostro corpo attraverso il respiro , instancabilmente dal giorno della nascita fino a quello della morte per trasportare l'ossigeno a livello grossolano e il prana a livello più "sottile" negli organi e nelle membra che lo costituiscono .
Di aria sono fatti anche i nostri pensieri che addensano , si condensano , si diradano, svaniscono come le nuvole nel cielo . Pensieri che possono essere grevi , pesanti o leggeri , creativi o distruttivi , pensieri che comunque sono destinati a materializzarsi e formare agglomerati psico-energetici capaci di creare stati di gioia e stati di dolore in grado di condizionare l'intera esistenza ; infatti essi (pensieri) innescano e attivano l'ingranaggio emozionale e questi , l'acqua , è in grado di scatenare , come visto più sopra , tempeste emotive che hanno inevitabili riflessi sull'ingranaggio corporeo .
Molti dei miracoli narrati nei vangeli sono ricollegabili a meccanismi emozionali inceppati , come p.es. il miracolo dell'Emorroissa , la donna afflitta per dodici anni da perdite ematiche , che segnalano una sessualità fuori squadro , un conflitto nell'area del 2° chakra ( svadhistana).
La bibbia si apre all'inizio con
< lo Spirito di Dio che aleggiava sulle acque>
immagine questa che offre il destro ad una riflessione inerente il fatto che spesso le tempeste del mondo affettivo possono essere risolte solo elevandosi oltre il livello del mondo emozionale (elemento acqua ) attingendo alla saggezza (satya) e al distacco (vairagya) proprio delle'elemento Aria (vaju) . Un elemento che nella sua accezione positiva comporta diplomazia , amabilità , entusiasmo nel porre in circolazione nuove idee e nel promuovere scambi associativi; mentre all'opposto nella sua accezione negativa comporta un impoverimento emozionale e una certa superficialità .
Maimonide , il dotto medico , già nel 1200 aveva compreso il ruolo terapeutico del pensiero nell'ambito della cura del malato . Circa otto secoli dopo la scienza ha scoperto l'effetto "PLACEBO" , dimostrando come un medicinale "inefficace " (semplice acqua) fosse in grado di innescare uno stato di benessere al paziente ignaro della sua inefficacia . All'opposto si ha un effetto "NOCEBO" in chi è convinto che un certo cibo o una certa medicina gli faccia male e ciò a dimostrazione del fatto che il :
PENSIERO CREA LA REALTA'
Si evince da ciò quanto sia importante l'alleanza che il paziente stabilisce con il medico o con la malattia . Sempre il dottor Limpton ha dimostrato la tendenza alla negatività dei nostri pensieri , per cui questa "focalizzazione energetica " crea ua "magnetizzazione attrattiva" che richiama nella nostra esistenza eventi e relazioni che vorremmo maggiormente evitare .
La "via d'uscita" da questo meccanismo "seriale" è costituita da una sorta di
"ri-programmazione"
del nostro inconscio , un pò come accade nell'ambito della psicologia "cognitiva-comportamentale" che tende a rettificare il "software" del nostro inconscio con l'invio di opportuni messaggi ad esso , veicolati sotto forma di immagini ; infatti l'inconscio non è capace di funzionare per astrazione ma ha bisogno di immagini concrete . P.es. se si desidera la felicità e inviamo il messaggio
< voglio essere felice >
inviando questa parola all'inconscio non la realizza , capisce invece se inviamo una l'immagine concreta di una sensazione del tipo : una piacevole gita al mare ; ricevere l'abbraccio affettuoso da una persona cara ; ricevere un assegno come retribuzione al buon lavoro svolto ....ecc...ec...
Per rendere il nostro inconscio un partner affidabile è bene ripulirlo da credenze negative e programmi obsoleti ereditati da genitori o insegnanti che non hanno svolto bene il loro ruolo ; infatti finchè non ce ne liberiamo il nostro inconscio seguiterà a produrre situazioni e relazioni negative che ostacolano il bene-essere della nostra esistenza boicottando i nostri sforzi di auto-realizzazione . Meccanismi auto-distruttivi che ci portano a vivere nei rimpianti o rimorsi del passato o nelle ansie delle speranze di aspettative future , impedendoci di fatto di vivere pienamente il presente che finisce , ahimè , per sfuggirci .
E' questo il meccanismo seriale che ci fa oscillare tra il polo della ricerca del piacere (raga) e la fuga dal dolore (dukha) , dolore prodotto dalle identificazioni del nostro piccolo ego empirico (faraone) con il presunto possesso di relazioni e di oggetti esterni .
L'inconscio pensa per immagini , tutti i nostri pensieri si alimentano di immagini , che vanno bene quando sono positive e creative ma molto male quando sono sabotatrici e distruttive al punto di creare un "potere" negativo , quello della mente un potere che poi si costruisce quello che Ekhart Tolle chiama :
CORPO DI DOLORE
un concetto molto simile a quello ebraico di "CLIPA' ", l'entità parassitaria che si nutre delle nostre energie , un vero "vampiro energetico ".
La nuova psicologia ci insegna che più viviamo nel "presente" più l'inconscio diventa nostro alleato e più favorisce il processo di guarigione .
Le religioni e le tradizioni spirituali dei vari popoli raggiungono questa mèta attraverso il "rito" , un atto liturgico sacrificale mirato a portare il sacro nel "presente" per dilatarlo e aumentarne la consapevolezza . Essere consapevoli , questo porta a vivere nel presente e a sganciare i pensieri dai vampiri energetici che immalinconiscono l'esistenza rendendola invivibile e così facendoci ri-acquistare la "shlemut" (completezza) e quindi "shalom" ( shanti = pace) interiore , allora il pensiero viene "sospeso" (khumbaka) e si aprono le porte del "Samadhi" , stato "unitivo" , estasi .
4° INGRANAGGIO (FUOCO)
Il naturale movimento ascensionale del Fuoco simbolizza la spinta che ci eleva verso l'Alto, l'energia che mantiene accesa la fiamma dell'ispirazione , della preghiera , della meditazione , della creatività e della trasformazione alchemica .
Il " Fuoco Sacro " (tejas) era costantemente tenuto acceso in molti templi dell'antichità , a Roma nel tempio di Vesta , come nel tempio di Gerusalemme , costantemente alimentato da sacerdotesse ( Vestali ) 0 sacerdoti (Cohenim) in accordo con il comandamento divino :
<< il fuoco eterno acceso sull'altare non dovrà mai spegnersi >> (Lev. 6,5)
La grande prova che riguarda l'elemento Fuoco è innanzi tutto quella di non permettere che la fiamma venga spenta dalla perdita di ispirazione e di entusiasmo . Nelle prove cui la vita ci sottopone , il Fuoco Sacro non deve mai lasciarsi estinguere dagli elementi : dall'Acqua , con le sue emozioni ed eccessi di paura ; dalla Terra con il suo buon senso e la sua eccessiva prudenza; dall'Aria con la sua incostanza e instabilità !
La "sottile" Arte del Pranayama nello Yoga consiste proprio nel mantenere costante ed equilibrata la Fiamma che arde nel corpo , Tempio Interiore , imparando a non bruciare noi stessi nè ciò che ci circonda , perchè esiste un Fuoco che distrugge , ctonio , vulcanico , infero , senza luce, e un Fuoco "creativo" , celeste , pentecostale , illuminante !
Il Fuoco dello Spirito si rende accessibile attraverso la preghiera e la meditazione , che svolgono entrambi un ruolo centrale, terapeutico nella ri-acquisizione della salute attraverso la guarigione . Le parole ebraiche " HOLI " (malattia) e " HOL " (profano) alludono proprio al fatto che la causa prima della malattia va ricercata nel distacco dell'essere umano dalla "sacralità" dell'esistenza !
La preghiera dunque e la meditazione costituiscono la "chiave" di accesso a questo Fuoco Divino , respiro celeste , che permette la comunicazione tra il "mondo terreno" e il "mondo celeste , che , si badi bene , non risiede in alcun luogo fisico particolare , ma che è semplicemente "parallelo" ad esso (terreno) , insomma si tratta dell' " ALTRO MONDO " , termine impropriamente usato per indicare il passaggio dal mondo dei vivi a quello dei morti ; mentre in realtà indica il passaggio (pasquale) dal mondo di Maya samsarico della mente egoica del piccolo ego empirico faraonico identificato con gli oggetti , al " Regno dei Cieli " di cui parla il Cristo ,
l'IO SONO TRASCENDENTALE
l'OLAM HABA' , il Mondo a Venire della tradizione cabalistica , in cui si realizza già " fin da questa vita " la " MOKSA " , la " LIBERAZIONE " dalla mente egoica e dalle sue false rappresentazioni !
Il Mondo Divino è un "universo parallelo"
< il Regno dei Cieli è dentro di voi >
l'entrarvi o il non entrarvi dipende solo dalla qualità della nostra preghiera e meditazione e stile di vita caritativa . Immaginate di entrare in un cinematografo multisale dei nostri giorni e di passare da una sala all'altra , vi trovereste a vivere situazioni , relazioni , pensieri differenti da un film all'altro a seconda del genere di pellicola proposta . Allo stesso modo , dal mondo in cui viviamo , per mezzo di strumenti spirituali adeguati , possiamo avere accesso ai diversi livelli di realtà : p.es. possiamo "uscire" dalla programmazione inconscia nella quale siamo malati , per entrare nel "film" della salute .
La ricerca medica nel campo delle personalità multiple (schizofrenia) sembra corroborare l'ipotesi dei mondi paralleli ; infatti persone affette da tale sindrome possono sperimentare due o tre diverse percezioni di se o differenti capacità intellettuali , associate ciascuna alla personalità assunta al momento .
Quanti di noi , individui "sani" possiedono potenzialmente altre "personalità" con capacità e talenti dei quali non abbiamo nessuna consapevolezza , semplicemente perchè non fanno parte della limitata idea che abbiamo di noi stessi ? Quel misero 10% di attività cerebrale di cui usufruiamo ci fa ignorare la ricchezza sconfinata della nostra mente , attivabile peraltro tramite un contatto con lo sconfinato mondo dell'Essere Spirituale ( Holam Habà ) , contatto che , si badi bene , deve avvenire tramite e con l'apporto del "mondo fisico " (corpo) , evidenziato con gesti (mudra) specifici delle mani , delle braccia , del corpo intero (asana) che sottolineano la "volontà" (icchà) di evoluzione sia nel mondo spirituale che in quello terreno .
Una bellissima e potente prghiera ebraica sottolinea quanto mai questo assunto :
<< Benedetto Tu o Dio , Re del Mondo , che hai formato l'uomo/donna con sapienza , dotandolo di aperture , orifizi , canali . E' noto dinanzi al Trono della Tua Gloria che se uno di essi si occludesse o non si aprisse , non si potrebbe sopravvivere neppure per un momento . Benedetto sei Tu o Dio che curi ogni creatura e realizzi miracoli ( di guarigione) >>
Questa preghiera evidenzia come poche quanto grande sia la libera circuitazione del " CHI" o " PRANA" che scorre nel corpo . E questa circuitazione oltre che con la preghiera e la meditazione può essere anche sollecitata con la " Danza Sacra " , con il canto dei " Mantra" , dei Salmi , Musica.......ecc...ecc.....al fine di produrre l'espansione della consapevolezza anche e grazie all'uso di sostanze inebrianti , incensi , capaci di disattivare le attività raziocinanti dell'emisfero cerebrale sinistro e attivare quelle (attività) dell'emisfero intuitivo destro.
Questo processo apre le porte al grande " KHUMBAKA"(sospensione) , che gli ebrei chiamano "SHABAT" , il giorno sacro dedicato al "riposo" , perche il divino scenda nel corpo e possa dimorarvi , questo è ilriposo "sabbatico" o "domenicale" di cui questo nostro tempo così frettoloso e ansimante va perdendo la memoria preparando la strada a qualche altro tsunami emozionale che ce lo riporti alla memoria . Perchè una cosa è certa :
Non possiamo allontanarci impunemente dal nostro Tempio Interiore !
Mappa energetica dei Chakra
Per capire la mappa dellla coscienza che rappresenta il corpo dobbiamo rivolgerci alle antiche conoscenze della tradizione YOGA , che hanno studiato la coscienza per migliaia di anni e che usano il linguaggio dei chakra.
Chrakra è una parola sanscrita che significa ruota o vortice, perchè è così che i Rishi (saggi-veggenti) li hanno descritti e tramandati . Ogni chakra è una sfera di energia che compenetra il corpo fisico, così come accade per un campo magnetico che potremmo definire un :
ROTORE MAGNETICO
Una dinamo che genera corrente elettromagnetica.
I chrakra non sono fisici. Sono aspetti della coscienza, così come lo sono le auree. Essi sono più densi della auree, ma non tanto densi quanto il corpo fisico. Interagiscono con quest’ultimo attraverso due veicoli maggiori :
il sistema endocrino e il sistema nervoso.
Ogni chrakra è associato con una delle sette ghiangole endocrine e con un gruppo di nervi, detto plesso. Quindi, ogni chrakra può essere associato con specifiche parti del corpo e particolari funzioni fisiologiche, controllate dal plesso o dalla ghiandola endocrina associati a quel chakra.
La coscienza rappresenta tutto ciò che è possibile sperimentare,
l’esperienza di essere
Tutto quello che sentite, che percepite, tutti i possibili stati di consapevolezza, ogni cosa che potete sperimentare può essere divisa in sette categorie; ciascuna di queste categorie è associata ad un chakra particolare. Pertanto, i chakra non rappresentano solo una parte del corpo fisico, ma anche una specifica area della coscienza. Se avete una tensione nella coscienza, l’avvertite nel chakra associato a quella specifica parte che sta sperimentando lo stress e, quindi, nelle parti del corpo fisico relazionate a quel chakra. La localizzazione della tensione dipende dalla causa dello stress. Quando qualcuno soffre in una relazione, lo sente nel cuore (Anahata chakra). Quando qualcuno è nervoso, gli tremano le gambe ed ha la vescica debole (Muladhara chakra) .
Quando c’è tensione in una particolare parte della vostra coscienza, e quindi nel chakra associato ad essa, la tensione è recepita dai nervi del plesso associato a tale chakra e poi trasmessa alle parti del corpo che esso controlla. Quando la tensione continua per un certo tempo, o ha una particolare intensità, la persona crea il sintomo a livello fisico.
Ancora, il sintomo serve a comunicare, attraverso il corpo, cosa la persona si stava facendo nella coscienza. Quando la persona cambia qualcosa nel suo modo di essere, può rilasciare lo stress che ha creato il sintomo e ritornare al suo stato naturale di equilibrio e di salute.
Leggere la mappa
Quando leggiamo il corpo come la mappa della coscienza che lo occupa, partiamo con l’idea che le tensioni nel corpo rappresentano tensioni nella coscienza della persona, determinate da quello che è accaduto nella sua vita nel periodo che ha sviluppato il sintomo. La persona prova tensione per qualcosa che stava accadendo nella sua vita in quel periodo.
Andremo ad esaminare la mappa della coscienza, fornita dai chakra, per comprendere il linguaggio dei sintomi associati a ciascun chakra. Per capire la mappa, tuttavia, dobbiamo considerarci anche come polarità yin e yang, le caratteristiche femminili e maschili.
Per la maggior parte delle persone la destra è la parte yang, maschile , la parte della volontà, l’aspetto attivo, mentre la sinistra è la parte yin, femminile, il lato dei sentimenti, o ricettivo. Per le persone nate mancine questa polarità è invertita. Quindi, per una persona destrorsa, la gamba destra può essere descritta come la gamba della volontà, o la gamba maschile, o il fondamento della sua volontà, mentre per un mancino sarà la gamba sinistra ad essere la gamba maschile o della volontà, e così via. Di fatto, possiamo parlare del braccio della volontà, dell’occhio della volontà, della narice della volontà, etc., e a quale parte del corpo corrisponde dipende dal fatto che la persona sia nata destrorsa o mancina.
Ogni chakra è energia che vibra ad una certa frequenza, in una sequenza logica ed ordinata di sette vibrazioni. Se ci muoviamo verso l’alto, gli elementi diventano sempre più sottili, passando dai cinque elementi fisici - terra, acqua, fuoco, aria ed etere - fino agli elementi spirituali del suono interiore e della luce interiore. Gli elementi più pesanti sono in fondo, i più leggeri in cima. E’ una sequenza logica ed ordinata.
Anche i colori dello spettro rappresentano una serie di sette vibrazioni in una sequenza ordinata, così come le note musicali. Quindi possiamo mettere le vibrazioni più pesanti, o le onde più lunghe, in fondo e le più leggere in cima, ed un certo colore, così come una nota musicale, possono essere usati per rappresentare il chakra nel suo stato di equilibrio. La musica suonata in certe chiavi fa vibrare un chakra specifico e noi, ascoltandola, ci sentiamo in uno stato particolare. La nostra relazione con certi colori ci dice qualcosa circa le parti della nostra coscienza rappresentate da quel colore.
Il Chakra della radice (MULADHARA) è associato alle parti della coscienza relative alla sicurezza, sopravvivenza, fiducia. Per molti ha a che fare con la parte della loro coscienza concernente la relazione con il denaro, la casa, il lavoro. Quando questo chakra è in equilibrio la persona si sente sicura, è capace di essere presente nel qui e ora, e di essere radicata. Quando c’è tensione in questo chakra sperimenta insicurezza o paura. Se aumenta la tensione, viene vissuta come un attentato alla sopravvivenza.
Parti del corpo controllate dal plesso sacrale e da questo chakra comprendono: il sistema scheletrico, le gambe e il sistema eliminatorio. Sintomi in queste parti del corpo rappresentano, quindi, tensioni a livello del chakra della radice e, di conseguenza, sappiamo che la persona vede il mondo attraverso un filtro percettivo di insicurezza o di paura. Anche le ghiandole surrenali sono associate a questo chakra.
Se il sintomo tocca una sola gamba, dobbiamo vedere se è quella maschile o quella femminile e, quindi, può avere a che fare con la fiducia in un uomo o in una donna. Lo si può anche interpretare come aver fiducia nella propria volontà, o aver fiducia nelle basi dell’essere emotivo, sempre in relazione a ciò che sta accadendo nella vita della persona quando sviluppa il sintomo.
Il senso dell’odorato e, quindi, l’organo di tale senso - il naso - sono associati al chakra della radice. Sintomi che interessano il naso o il senso dell’olfatto riflettono tensioni a livello del chakra della radice.
Ogni chakra è collegato ad un elemento. Il chakra della radice è associato con l’elemento terra e riflette la connessione della persona con la terra, o come si sente a stare sulla terra, che chiamiamo Madre Terra. Questo chakra è anche collegato alla relazione con la madre. Quando qualcuno fa l’esperienza un senso di separazione dalla madre, o non si sente amato da lei, taglia le radici e manifesta sintomi di tensione a livello del chakra della radice, fintanto che riesce di nuovo di aprirsi ed accettare l’amore materno.
Quando i bambini nascono in una famiglia dalla struttura tradizionale, la mamma provvede al nutrimento e il padre dà la direzione. Pertanto, la relazione del bambino con la propria madre fa sì che egli prenda determinate decisioni su come va il mondo. La relazione con la madre diventa quindi, per la persona, il modello per tutto ciò che rappresenta sicurezza - denaro, casa e lavoro. Il suo colore è il ROSSO .
Il chakra dell’addome (SVADHISTHANA) è associato con le parti della coscienza relative al cibo e al sesso - la comunicazione del corpo con la persona che c’è dentro il corpo su quello che il corpo vuole, o che gli necessita, o che trova piacevole. E’ anche correlato a ciò che accade nella coscienza in merito all’avere bambini. Quando questo chakra è in equilibrio, la persona è in contatto con questa comunicazione, la ascolta e risponde in modo appropriato a ciò che il suo corpo vuole ed di cui ha bisogno.
Le parti del corpo controllate dal plesso lombare includono il sistema riproduttivo, l’addome e la regione lombare della schiena.
Il senso del gusto è associato a questo chakra, così come l’elemento acqua. Quando una persona non ha una bella relazione con l’acqua (come nuotare o essere su una barca), questo riflette la sua attitudine verso le parti della coscienza rappresentate da questo chakra.
Tensioni dalla parte della volontà o dalla parte emozionale del chakra indicano tensioni nella coscienza tra la volontà o le emozioni della persona e ciò che il suo corpo le chiede.
Questo chakra è associato al senso del gusto e all’appetito. E’ anche connesso alla volontà della persona di sentire le proprie emozioni.
Il secondo chakra è associato al colore arancione.
Chakra del plesso solare (MANIPURA) è associato alle parti della coscienza che hanno a che fare con le percezioni del potere, controllo o libertà. Nel suo stato di equilibrio rappresenta l’agio di di essere se stessi - lo star bene con quello che si è.
Le parti del corpo associate a questo chakra includono gli organi vicini al plesso solare - stomaco, vescica biliare, milza, fegato etc. - così come la pelle intesa come sistema, il sistema muscolare in quanto sistema e il viso in generale.
Il senso correlato a questo chakra è la vista. Tutti quelli che hanno problemi di vista sperimentano tensione a livello del chakra del plesso solare nelle aree del potere, controllo o libertà.
I miopi sperimentano anche tensione a livello del chakra della radice e vedono il mondo attraverso un filtro percettivo di paura o insicurezza. I presbiti hanno anche tensione nel chakra della gola, e vedono il mondo attraverso un filtro percettivo di rabbia o di colpa. Gli astigmatici attraverso il filtro della confusione.
La ghiandola endocrina associata al chakra del plesso solare è il pancreas. Potremmo dire che i diabetici tengono lontano la dolcezza. Quando qualcuno li avvicina con dolcezza si sentono minacciati nel loro potere di essere se stessi: insorge un’emozione, per creare di nuovo una distanza di sicurezza. Questa emozione è la rabbia. Il diabete è associato con la rabbia repressa.
L’elemento associato a questo chakra è il fuoco e la relazione che qualcuno ha con il sole ci dice qualcosa sulla sua relazione con le aree della coscienza rappresentate dal chakra del plesso solare.
Il colore del chakra del plesso solare è giallo.
Chakra del cuore (ANHAHATA) è associato alle parti della coscienza relative alle relazioni ed alle percezioni dell’amore. Le relazioni di cui si parla qui sono quelle con le persone vicine al vostro cuore come un compagno, parenti, genitori, figli. Le parti del corpo associate a questo chakra includono il cuore ed i polmoni, il sistema circolatorio in quanto sistema. Questo chakra è anche associato alla ghiandola del timo, che controlla il sistema immunitario. Quando questa ghiandola è ammalata, come nell’AIDS, lo stile di vita della persona la separa da coloro che ama.
Il senso fisico correlato a questo chakra è il tatto, nel suo aspetto di relazione con la persona che è entro il corpo. Un massaggio fatto da una persona che non ha alcuna sensibilità di ciò che l’altro sta sentendo può essere un esempio della sensazione che associamo al chakra dell’addome, ma quando il massaggiatore sembra percepire ciò che la persona dentro il corpo sta provando, questo include l’aspetto del relazionarsi, che associamo al chakra del cuore. Se uno ha un’estrema sensibilità ad essere toccato, possiamo chiederci cosa stia accadendo a livello del chakra del cuore.
Questo chakra è associato all’elemento aria. Se qualcuno ha difficoltà con l’aria o con il respiro (asma, enfisema, tubercolosi etc.) diremo che la sua relazione con l’aria riflette la relazione con l’amore - è difficile farlo entrare, o farlo uscire, per esempio.
Il colore associato con il chakra del cuore è verde smeraldo.
Chakra della gola (VISHUDDI) è associato con le parti della coscienza relativi all’esprimere e al ricevere. L’esprimere può essere il comunicare ciò che uno vuole e sente, o può essere un’espressione artistica: un pittore che dipinge, un ballireno che danza, un musicista che suona, come forma di espressione per esternare ciò che ha dentro. L’esprimere è correlato al ricevere, come nel detto: “Chiedi e ti verrà dato”.
Il chakra della gola è relazionato all’abbondanza e allo stato di coscienza chiamato “grazia”, in cui sembra che ciò che volete per voi anche Dio lo vuole. Per accettare l’abbondanza dell’Universo che vi viene offerta bisogna avere il senso del ricevere incondizionatamente.
Questo chakra è collegato con l’ascolto dell’intuizione ed al fluire in quel modo particolare in cui sembra che l’Universo vi sorregga in tutto ciò che fate. E’ il primo stadio della coscienza in cui si percepisce un altro livello di intelligenza che opera e se ne esperimenta l’interzione.
Le parti del corpo associate con questo chakra sono la gola, le spalle, le braccia e le mani e la tiroide.
Il senso dell’udito è collegato a questo chakra, così come l’elemento etere, l’elemento fisico più sottile che corrisponde allo spazio profondo. L’etere è il crocevia tra la dimensione fisica e quella spirituale. Quelli che guardano il mondo attraverso questo chakra vedono la manifestazione dei propri obiettivi. Il braccio della volonta rappresenta ciò che volete, il braccio dei sentimenti rappresenta il manifestare ciò che vi rende felici. Si spera che i due siano indirizzati alla stessa cosa.
Blu cielo associato a questo chakra.
Chakra delle sopracciglia (AJINA) è associato con la parte della coscienza realtiva alla visione spirituale ed alla casa delle Spirito, l’Essere che c’è dentro. Questo livello di coscienza è associato con quello che la tradizione occidentale chiama subconsio o inconscio, la parte che dirige le nostre azioni e la nostra vita. Da questo livello siamo consapevoli delle motivazioni che stanno dietro le nostre azioni. Possiamo vedere il nostro teatro esteriore da un punto di vista interiore.
Questo chakra è associato al plesso carotideo ed ai nervi del trigemino, e alla ghiandola pituitaria. Il mal di testa che prende le tempie o il centro della fronte è correlato ad una tensione a questo livello. Questo chakra controlla tutto il sistema endocrino in quanto sistema, oltre che il processo della crescita.
Il chakra delle sopracciglia, anche noto come Terzo Occhio, è associato alle percezioni extrasensoriali (ESP), cioè tutti i sensi interiori che corrispondono a quelli esterni e che, insieme, sono considerati la comunicazione spirito-a-spirito. L’elemento correlato a questo chakra è una vivrazione nota come Suono Interiore, il suono che si ode e che non dipende da eventi nel mondo esterno. Alcuni lo considerano una condizione patologica. In alcune dalle tradizioni orientali la capacità di sentirlo è un necessario pre-requisito per un’ulteriore crescita spirituale.
Il colore associato con questo chakra è l’indaco, il blu di mezzanotte, il colore del lapislazzuli o del cielo in una notte di luna piena.
Chakra della corona (SAHASRARA) è associato con le parti della nostra coscienza che riguardano la percezione dell’unità o della separazione e, così come il chakra della radice ci mostra la nostra connessione con la Madre Terra, questo chakra ci mostra la nostra relazione con il Padre Nostro che è nei cieli. Per prima cosa rappresenta la connessione con il nostro padre biologico. Questa diventa il modello della nostra relazione con l’autorità e, a sua volta questa diventa il modello della nostra relazione con Dio.
Quando c’è un senso di separazione dal padre biologico, la persona chiude questo chakra, e l’effetto nella coscienza è un senso di isolamento e di solitudine, come l’essere in una conchiglia, e una difficoltà a sentire il contatto con le persone fuori dalla conchiglia.
La persona si sente come se si stesse nascondendo da Dio, o da se stessa, e non vede ciò che è vero per lei nella parte più profonda della sua coscienza, la parte che chiamiamo anima.
Questo chakra è anche associato al senso di direzione.
Le parti del corpo controllate da questo chakra sono la ghiandola pineale, il cervello e l’intero sistema nervoso in quanto sistema.
Il colore associato al chakra della corona è il viola, il colore dell’ametista.
Usare la mappa
Quando c’è una tensione in una parte specifica del corpo, questa rappresenta una tensione in una particolare area della coscienza per un determinato aspetto della vita della persona. L’essere consapevoli di queste associazioni ci aiuta a vedere l’importanza di risolvere gli aspetti di tensione nella nostra vita.
Anche se si trattasse solo di fare quanto necessario per essere felice, sarebbe una ragione sufficente a spingere la persona a cambiare ciò che non funziona per lei. Ma qui si tratta di salute. Gli aspetti irrisolti nella vita di una persona sono, di fatto, pericolosi per la sua salute.
Quando vediamo la corrispondenza tra la coscienza ed il corpo, vediamo fino a che punto ognuno di noi crea la propria realtà. Infatti, queste parole assumono un nuovo significato. Vediamo come tutto inizia nella nostra coscienza e siamo in grado di guardare anche gli altri aspetti della nostra vita nello stesso modo.
Quando realizziamo il modo in cui il corpo esteriorizza i messaggi ed i desideri profondi dell’Essere che lo abita, ci rendiamo conto che il processo può andare in più di una direzione. Se è la nostra coscienza che dirige il modo in cui noi sviluppiamo i sintomi, può anche dirigere il modo per disfarcene. Se la nostra coscienza può far ammalare il nostro corpo, la nostra coscienza lo può far star bene.
La logica conclusione di questo processo è che tutto può essere guarito.
ARCHETIPI DEI CHAKRA
Ogni chakra contiene un archetipo evolutivo che si manifesta energeticamente a seconda dell’influsso principale di uno dei 3 GUNA ( Sattva = equilibrio ; Rajas= passione ; Tamas = inerzia ) . Qui di seguito sono date le tre modalità secondo una scaletta che va dal (- ) al ( ++ ) e così qualificate :
debole (-) ( tamas )
equilibrato (+) ( sattva )
eccessivo (++) ( rajas )
Gli archetipi in sequenza sono i seguenti :
- Grande Madre ( muladhara )
- Amante ( svadisthana )
- Eroe ( manipura )
- Guaritore ( anahata )
- Artista ( vishuddi )
- Saggio (ajina )
- Maestro ( sahasrara )
• Grande Madre:
• - concentrazione su di sé e incapacità di "generare" progetti, relazioni, sentimenti negli altri;
• + accudimento e accudimento che rispettano l'alterità;
• ++ premure soffocanti e obbligo compulsivo di donare se stessi che non consentono all'altro di svincolarsi e trovare la propria strada.
• Amante:
• - indifferenza emotiva ai bisogni altrui;
• + capacità di mescolare passione, intimità e impegno (soprattutto quest'ultimo) per fare crescere il rapporto sentimentale con l'altro nel rispetto delle personalità di entrambi ("ama il prossimo tuo COME te stesso");
• ++ dipendenza affettiva, ovvero legame patologico e inscindibile con qualcuno che non ci rispetta, e/o bisogno spasmodico di attenzioni di per se stesse.
• Eroe:
• - bassa autostima e paura del giudizio altrui;
• + assertività necessaria per difendere i propri diritti, capacità di sopportare stoicamente la fatica di vivere (tanathos) riuscendo a salvare gli altri (ideale del bodhisattva);
• ++ egocentrismo, narcisismo e aggressività prevaricante.
• Guaritore:
• - pensiero concreto e incapacità di empatia;
• + attenzione empatica ai bisogni dell'altro e capacità di sostituirsi parzialmente ad esso;
• ++ bisogno imperioso di correggere, guidare e modificare l'altro secondo i propri bisogni.
• Artista:
• - pensiero concreto e mancanza di interesse per la bellezza dell'universo;
• + sensibilità verso il "sublime", capacità di fusione mistica con il Tutto;
• ++ mancanza di concretezza e di autodirettività.
• Saggio:
• - solitudine e isolamento improduttivi;
• + interesse verso la scienza e la sapienza;
• ++ presunzione e anaffettività.
• Maestro:
• - disinteresse verso la necessità di migliorare almeno un po' il mondo con la propria azione
• + bisogno di trascendere il sé immettendone una parte nell'altro
• ++ convinzione narcisistica di possedere l'unica verità.
Per ciascuno dei 7 archetipi i guna possono influenzare il Sé in tre modi:
• Tamas: completa inconsapevolezza delle possibilità di sviluppo e miglioramento
•
• Rajas: insoddisfazione perenne verso il sé attuale e anelito angoscioso e improduttivo verso il sé ideale
•
• Sattva: comprensione chiara e distinta degli obiettivi di sviluppo possibili nei 4 ingranaggi.
FUNZIONI DEL CERVELLO SINISTRO
uso della logica
cogliere il particolare
organizzare i fatti
parole e linguaggio
presente e passato
matematica e scienze
potere di comprensione
sapere
riconoscere
percezione ordine/modello
conoscenza dei nomi degli oggetti
basi della realtà
forme e strategie
pratica
sicuro
FUNZIONI DEL CERVELLO DESTRO
uso del "sentire"
visione d'insieme
immaginazione
simboli e immagini
presente e futuro
filosofia e religione
cogliere il significato delle cose
le credenze
apprezzare
percezione spaziale
conoscenza delle funzioni degli oggetti
fantasia
possibilità del presente
impetuosità
rischiare
IL LINGUAGGIO DEGLI ORGANI
Le malattie ed i sintomi altro non sono che messaggi inviati dal corpo ad una mente che si rifiuta di comprendere gli insegnamenti della vita. Quando parla il corpo non mente mai e ciascuno di noi è in grado di comprenderne intuitivamente il linguaggio, poiché parla con una lingua antichissima, esistita da sempre e destinata a non morire mai: quella dei simboli.
L'interpretazione in chiave simbolica, psicosomatica, delle malattie consente di integrarne il messaggio profondo a livello della coscienza, in questo modo si può eliminare la vera causa di un disagio ed il corpo può guarire. Viceversa se eliminiamo solo l'effetto di uno squilibrio interiore, cioè il sintomo, questo è destinato a ripresentarsi nello stesso organo o in un altro situato più in profondità (vicariazione regressiva).
Per interpretare correttamente un sintomo è necessaria una visione distaccata ed esterna, non scordiamoci, infatti, che il contenuto che esso trasporta è già stato rifiutato dalla coscienza, altrimenti non sarebbe necessario che il corpo lo manifesti. Una volta integratone completamente il contenuto conflittuale, qualsiasi malattia è in grado di guarire, ed il corpo ritorna al suo equilibrio abituale.
E' interessante notare che qualsiasi interpretazione data ad un paziente e da questi accettata di buon grado, o non è corretta o è troppo superficiale! L'interpretazione corretta è relativa ad un aspetto di sé che il paziente non vede, che tenderà quindi a negare più o meno aspramente qualora gli si presenti davanti (così come tenderà ad essere particolarmente irritato da quelle persone che lo manifestano apertamente nella propria vita: meccanismo dello specchio).
Per riuscire a interpretare i nostri sintomi dobbiamo chiederci che cosa mi fanno fare (che in condizioni normali non farei) e che cosa mi impediscono di fare (che in condizioni normali farei), in questo modo troviamo la finalità e dunque il messaggio.
La tabella che segue è una mappa sintomatologia e corporea per riuscire ad orientarsi in questa nuova visione delle malattie.
Buona lettura e buon viaggio alla riscoperta della Vostra anima!
SINTOMO / ORGANO
CONFLITTO PSICHICO / CHAKRA INTERESSATO
aborto
paura di vivere, paura di affrontare responsabilità (svadhisthana)
acne
conflitto interiore, paura del confronto con gli altri (svadhistana/muladhara)
afosi orale
collera o aggressività repressa (vishuddi)
aids
amore represso, negazione dell'io, senso di colpa nell'area sessuale (svadisthana)
alcolismo
senso di colpa, senso di inadeguatezza di fronte alla vita, fuga (muladhara)
alitosi
malevolenza, vendetta, disordini verbali (manipura)
allergie
isolamento, inflessibilità, difesa, evento che non abbiamo accettato presente nella nostra memoria emozionale (svadhisthana)
alluce valgo
mettersi da parte per soddisfare desideri o bisogni altrui (muladhara)
amenorrea
shock emozionali, fragilità, rigidità, rifiuto
amor proprio (mancanza di)
resistenza alle lezioni della vita (svadhisthana)
ANCHE
determinazione nell'andare avanti (muladhara)
anemia
incredulità, mancanza di gioia, paura di vivere, sentirsi incompresi dagli altri(svadisthana)
angina tonsillare
incapacità a chiedere, difficoltà di accettazione, sentimenti repressi (vishuddi)
angina pectoris
paura, sentimenti bloccati (anahata)
ano
rappresenta la fine di un processo, lasciar andare qualcosa o qualcuno (muladhara)
anoressia
confusione, fuga, rinuncia, negazione dell'io, grande paura, "ogni parola è cibo, niente entra, niente esce" (svadhisthana)
ansia
insicurezza, disapprovazione di sé, sfiducia nella vita (manipura )
anulare (dito)
legami ed unioni ( manipura / anahata )
APPARATO CIRCOLATORIO
blocco o fluidità eccessiva delle emozioni (svadhisthana)
APPARATO DIGERENTE
elaborazione errata degli avvenimenti (manipura/svadisthana)
APPARATO ESCRETORIO
paura di lasciar andare qualcosa (muladhara)
APPARATO MUSCOLARE
sovraffaticamento, andare oltre le proprie possibilità (muladhara)
APPARATO RESPIRATORIO
repressione delle espressioni ed emozioni vitali, senso di colpa (anahata)
APPARATO RIPRODUTTIVO
mancanza di creatività, di produttività, problemi sessuali (svadhisthana)
APPARATO SCHELETRICO
problemi agli organi corrispondenti, mancanza di sostegno nella vita (materiale, affettivo, sociale) (muladhara)
aritmia
riaffiorare di traumi passati non liberati (anahata)
arteriosclerosi
giudizio eccessivo, isolamento, grettezza (svadhistana)
articolazioni
rigidità eccessiva, troppo esigente nei confronti di se stesso (muladhara)
artralgia
resistenza ad un cambiamento ( muladhara)
artrite
rigidità, testardaggine, aggressività repressa, carenza d'amore (anahata/svadisthana)
artrosi
rigidità mentale con difficoltà a far fluire la vita, rancore che ha portato ad una chiusura di cuore (anahata)
ascesso
situazione che mi provoca collera e che non riesco a risolvere (manipura)
asma
mancanza di spazio, incapacità di dare amore, paura di essere abbandonati, senso di colpa per essere al mondo (anahata)
astenia
perdita di motivazione, mancanza di stimoli nelle proprie attività quotidiane (svadisthana)
balbuzie
insicurezza, problemi con l'autorità (vishuddi)
bocca e denti
mancanza di decisione, incapacita' o impossibilita' di afferrare, condizionamento da parte di altre persone, rabbia trattenuta (vishuddi)
borsite
ira repressa, collera trattenuta, mancanza di spontaneità (manipura)
Braccia
capacità di prendere, andare oltre le proprie possibilità, assumersi troppe responsabilità o volerle scaricare sugli altri, paura di non farcela in determinate situazioni (muladhara)
brividi
fuga da un lato di noi stessi, mancanza o perdita di ordine nella vita (ajina)
bronchi
capacità di prenderci il nostro spazio vitale (vishuddi)
bronchite
conflitti, rabbie, turbamenti familiari e del proprio ambiente, senso di soffocamento (muladhara)
bulimia
paura di una perdita, grave mancanza di accettazione, vomita addosso agli altri i suoi problemi e non vuole risolverli (nel linguaggio c'è la parola troppo) (manipura)
calcoli biliari
aggrapparsi a pensieri difficili e a esperienze amare, accumulo di paure o giudizi nei confronti di sé o degli altri (anahata)
cancro
profondo conflitto interiore, distacco dalla globalità della vita, accumulo di odio, grande dolore, ferite profonde (muladhara/svadisthana)
capelli
problemi nel prendere decisioni, mancanza di libertà, mancanza di forza (muladhara)
cataratta
sensazione che il futuro sia oscuro e brutto (ajina)
caviglie
flessibilità relativa a cambi di orientamento , il lato materiale in divergenza con quello spirituale (muladhara/ajina)
cefalea
perde filo del discorso, chiede spiegazioni (ajina)
cellulite
emozioni trattenute dal nostro passato (rimpianti, dolori, paure,…)(svadisthana)
cervello
processi mentali (pensieri malvagi, distorti, pensieri non benefici)(ajina)
cifosi
sentirsi schiacciati dalla vita, difficoltà a mantenersi eretti (muladhara)
cisti
problemi di crescita interiore, vecchie tematiche, antichi traumi (svadisthana)
cisti ovariche
solitudine, rabbia, ferite subite, dolore riguardo alla propria creatività o alla capacità di avere un figlio (svadhistana)
cistifellea
rabbia, amarezza, aggressività, difficoltà nell'accettare le esperienze e nell'imparare le lezioni che vengono impartite, aggrapparsi a pensieri difficili e a esperienze amare. (manipura)
cistite
isolamento, insicurezza, difficoltà a lasciar correre, grande collera, frustrazione o delusione proveniente da aspettative (manipura)
coliche biliari
invidia, gelosia, rabbia, orgoglio (manipura)
coliche renali
frustrazione, risentimento (svadisthana)
collo
incapacità di vedere più aspetti di una situazione, paura di fronteggiare una situazione, paura di fare scelte negative, necessità di controllo, rigidità nei pensieri, rifiuto di vedere il punto di vista o la prospettiva altrui (vishuddi)
colon
capacità di usare un'idea o un'esperienza per trarci ciò di cui si ha bisogno, potere di rilasciare ciò di cui non si ha più bisogno, senso di ripugnanza (svadisthana)
congestione
sovraccarico di vari organi quali polmoni (emozioni trattenute, accettazione di cose o persone, tristezza, depressione), testa (eccesso di preoccupazioni, dubbi, paure) (ajina)
cosce e glutei
difficoltà ad andare avanti nella vita, insicurezza rispetto al proprio potere e alla propria sessualità (svadisthana)
colite
paura di qualcuno o qualcosa che mi rappresenta l'autorità, cattiva gestione delle emozioni (svadistahana)
costipazione
rifiuto ad eliminare vecchie idee, emozioni, modelli che non sono più benefici (muladhara)
crampi
tensioni, paure, bisogno di liberare, mancanza di rilassamento, non lasciarsi andare, trattenere qualcosa (muladhara)
cuore
problemi con la parte emotiva di noi stessi, mancanza di gioia, antichi problemi emotivi, stress e tensioni (anahata)
cute
rappresenta gli sforzi che facciamo per vivere ed essere felici, mancanza di autostima, sensibilità eccessiva o carente, problemi con il mondo esterno (svadisthana)
denti
cambiamenti, difficoltà nel decidere (muladhara/ajina)
depressione (in generale)
colpevolizzazione per l'ira e l'aggressività espresse, rifiuto delle responsabilità, rifiuto di entrare nel nuovo (muladhara/svadisthana)
diabete
incapacità di accettare e dare amore insieme al forte desiderio di averlo rimpianto per ciò che non è stato (svadisthana /anahata)
diarrea
paura in generale, rifiuto, non accettazione e bisogno di abbandonare vecchie e nuove tematiche (svadisthana)
dismenorrea
vulnerabilità, bisogno d'amore, problematiche legate all'accettazione della propria femminilità (svadisthana)
dispepsia
rabbia, paure esistenziali, non ci si sente protetti (muladhara)
dita
dettagli della quotidianita'i
dolore
dolore acuto: brusco richiamo all'attenzione da parte del corpo
dolore cronico: rifiuto a cambiare, vecchie paure e comportamenti (muladhara/svadisthana)
eiaculazione precoce
senso di colpa nei confronti del ruolo sessuale maschile, problematiche con il partner (svadisthana)
emicrania
rifiuto di una situazione (ajina)
emorroidi
rifiuto, paura, ira (muladhara/svadisthana)
enfisema
bisogno di libertà, paura di vivere, carenza di amore verso sé stessi, non accettazione (anahata)
endometriosi
timore delle conseguenze della nascita di un figlio (muladhara/svadisthana)
epilessia
vuoto, bisogno d'amore, senso di persecuzione e di lotta, rifiuto della vita(svadisthana)
epistassi
perdita di gioia (vishuddi)
ernie
stress, confusione, tensioni, peso delle responsabilità
voler spezzare una struttura in cui ci sente prigionieri (muladhara)
ESOFAGO
difficoltà ad accogliere qualcuno o ad accettare una situazione (manipura)
Febbre
perdita di contatto con la spiritualità, congestione tossica con la materia fisica, sedentarietà, rabbia trattenuta, desideri inespressi (muladhara/svadisthana)
FEGATO
coinvolgimento eccessivo, ira, rabbia profonda, tendenza cronica a biasimare sé stessi e gli altri, emozioni negative, mancanza di stima, inquietudine o preoccupazioni rispetto a qualcosa in cambiamento (manipura/muladhara)
Flebite
gioia bloccata (svadisthana)
Frattura ossea
senso di ribellione contro qualcosa e qualcosa, senso di colpa (muladhara)
Frigidità
paura dei propri desideri e passioni sessuali, non accettazione, paura di lasciarsi andare (svadisthana)
FRONTE
modalità di usare il proprio pensiero e di dirigere le idee (ajina)
GAMBE
incapacità a progredire, evolversi e sollevarsi, mancanza di direzione e di voglia di andare (ajina/muladhara)
gastrite
aggressività trattenuta, collera poiché non ci sentiamo apprezzati (manipura)
GENGIVE
dubbio o paura dei risultati e rimandare una decisione (muladhara)
GHIANDOLA PINEALE
uso inappropriato delle energie fisiche (sessuali) e mentali (ajina)
GHIANDOLA PITUITARIA
Indecisione (ajina)
GINOCCHIA
orgoglio, troppa ostinazione o inflessibilità (muladhara/ajina)
GLUTEI
capacità di esercitare il potere, sentirsi costretti a stare seduti dove non si vuole (muladhara/svadisthana)
GOLA
rabbia inespressa, creatività bloccata, caparbia ostinazione, difficoltà di comunicazione, difficoltà di comunicare per sostenere sé stessi, difficoltà o rifiuto di recepire (vishuddi)
GOMITI
incapacità a mutare direzione, troppa ostinazione, inflessibilità (muladhara/svadisthana)
Gonfiore
essere bloccati in vecchi schemi e idee, dilatare gli avvenimenti (svadisthana)
Gotta
impazienza, ira, ostilità, tendenza a forzare le cose secondo la propria volontà (muladhara)
Gozzo tiroideo
forti emozioni inespresse ( vishuddi)
Impotenza
paura di perdere il controllo, incapacità di dare, pressioni o tensioni sessuali ( svadisthana)
Incontinenza
forti emozioni, stress psichico (muladhara/svadisthana)
indice (dito)
tematiche con l'autorità (manipura)
infezioni
conflitto non risolto, incapacità di decidere, paura, ira, negatività, preoccupazioni (svadisthana)
Infiammazioni
reazione a situazioni negative, fastidio o irritazione nei confronti di persone o situazioni, rabbia e frustrazione represse, ipercriticità, rifiuto a cambiare vecchi schemi , resistenza alle lezioni della vita (muladhara/svadisthana)
Infortuni e Traumi
mettere in dubbio noi e il nostro operato, disistima (manipura)
INTESTINO
difficoltà ad assorbire ed eliminare elementi ed esperienze della vita, ripugnanza (manipura)
ipercolesterolemia
perdita del piacere di dedicarsi a cose gioiose (svadisthana)
irritazioni
senso di rabbia e di irritazione, desideri inespressi, voglie insoddisfatte, insoddisfazione in generale (manipura)
itterizia
giudizio eccessivo, tormento, intolleranza, amarezza (manipura)
labirintite
mancanza di pace interiore (anahata / vishuddi )
laringite
introversione, problemi con l'autorità, insoddisfazione (vishuddi)
lesioni
ira, senso di colpa (muladhara)
letargia
difficoltà di integrazione con la parte materiale ( anahata / svadisthana)
leucemia
rifiuto estremo e rapido della vita, insicurezza di esistere, vecchie barriere insuperabili,mancanza di gioia (svadisthana/anahata)
LINGUA
difficoltà ad esprimere ciò che pensiamo, problematiche legate al mangiare (vishuddi / muladhara)
lividi
insoddisfazione, senso di inferiorità (muladhara/svadisthana)
lombalgia
rigidità, paura per futuro e denaro, senso di inferiorità e inadeguatezza (muladhara/svadisthana)
mal di denti
paura dei risultati di fronte ad una decisione da prendere (muladhara/ajina)
mal di gola
paura di esprimersi, difficoltà nella comunicazione (vishuddi)
mal di testa
intransigenza, frustrazione nascosta, autocritica, trattenere le emozioni (svadisthana/ajina)
mal di schiena
cervicale: insicurezza, paura toracico: conflitto di affettività, farsi carico di sofferenza altrui, difficoltà a comunicare con gli altri (anahata)
lombare: preoccupazioni per il futuro, mancanza di sicurezza economica (svadisthana/muladhara)
mano
paura di dare (destra) o di ricevere (sinistra), insicurezza in ciò che si sta facendo, rifiuto di toccare o di essere toccati dagli altri, tenersi troppo stretti a qualcosa o qualcuno, sentirsi vittimizzati (muladhara/svadisthana)
mastite
paura nei confronti delle persone care, paura di non poter avere figli (svadisthana)
medio (dito)
tematiche di sessualità, piacere (svadisthana)
meningite
senso di colpa per essere al mondo (svadisthana)
mignolo (dito)
tematiche legate a famiglia e affetti (manipura)
Milza
difficoltà di accettazione, dipendenza, insicurezza, problemi legate a tappe finali lasciate in sospeso (svadisthana/manipura)
Miopia
timidezza, insicurezza, paura del futuro immediato (muladhara/ajina)
muscoli
impegno e motivazione (muladhara)
naso
mancanza di intuizione e senso di discernimento (muladhara/ajina)
nausea
accumulo di impulsi, necessità di liberazione, confusione, eccesso di sopportazione, rifiuto di cose o persone, mancanza di sicurezza (muladhara/manipura)
nevralgia
bisogno/difficoltà di perdono, sofferenza, emozioni che non vogliamo vivere (svadisthana)
obesità
bisogno di protezione, paura delle emozioni (muladhara/svadisthana)
occhi
capacità di vedere ed osservare le cose, gli altri, la vita, percezione distorta delle cose (vishuddi/ajina)
orecchie
paura di sentire, carenza di equilibrio interiore (svadisthana/vishuddi)
organi sessuali
difficoltà ad instaurare rapporti intimi, mancanza di creatività nell'ambito sessuale ( svadisthana/muladhara)
orzaiolo
rabbia collegata a qualcosa che è sotto i nostri occhi (manipura(ajina)
ossa
mancanza di supporto dagli altri e verso gli altri, sistema organizzativo in cui si vive (muladhara/svadisthana)
osteomielite
grande collera nei confronti de una autorità (manipura)
osteoporosi
scoraggiamento e svalutazione sopportata a lungo, mancanza di flessibilità, svalutazione personale (muladhara/manipura)
otiti
bisogno di non sentire, conflitto e confusione eccessiva (vishuddi/ajina)
ovaie
femminilità e creatività (svadisthana)
palpebre
riposo, quiete, distacco (vishuddi/ajina)
palpitazioni
problemi con l'emotività (svadisthana / anahata)
pancreas
mancanza della gioia o dell'amore nella vita, mancanza di discernimento delle cose positive della vita, non saper convertire le esperienze di vita in lezioni da imparare ( manipura/svadisthana/anahata)
pancreatiti
ira, frustrazione, conflitti, assenza di dolcezza (svadisthana/manipura)
parestesie
conflitto con se stessi e con gli altri, rifiuto di andare avanti (muladhara)
pelle
problemi con gli altri, protezione e interfaccia con l'esterno (manipura)
pene
principio maschile, attivo e aggressivo (muladhara/svadisthana)
PIEDI
perdita di stabilità nella vita, difficoltà con la parte materiale, difficoltà con il futuro (muladhara)
POLLICE
mancanza di discernimento e di giudizio (ajina/muladhara)
POLPACCI
capacità di avanzare rapidamente (muladhara/svadisthana)
POLMONI
incapacità a certi livelli di assumere e di esprimere la vita e l'energia, senso di oppressione, problemi con lo spazio e con la capacità di accogliere la vita, depressione, dolore, disperazione (muladhara/anahata)
POLSI
flessibilità nell'eseguire gli ordini, qualità degli scambi, pressione sugli altri (muladhara/svadisthana)
presbiopia
paura di vedere le cose vicino a noi (ajina)
pressione alta
inflessibilità, stress, isolamento, rifiuto di affrontare e risolvere uno o più vecchi problemi (svadisthana)
pressione bassa
mancanza di stabilità, debolezza psicologica, mancanza di accettazione, problemi legati all'infanzia (muladhara/svadisthana)
prostata
rappresenta la potenza maschile, paura, pessimismo, senso di colpa (muladhara/manipura)
prurito
desideri insoddisfatti, rabbia, rimorso, nostalgia, ansia, impazienza (svadisthana)
Psoriasi
bisogno di amore, non sentirsi rispettati nei desideri o nei bisogni, sentirsi obbligato a soddisfare un'aspettativa (svadisthana/manipura)
RENI
mancanza di discernimento e di giudizio, capacità di conservare l'equilibrio, tematiche di coppia (svadisthana)
RETTO
capacità di trattenermi prima di rilasciare (muladhara/svadisthana)
Reumatismi cronici
rabbia, amarezza, frustrazione, vittimismo, vecchie carenze affettive (manipura / muladhara)
Ritenzione idrica
mancanza di saggezza, difficoltà di liberarsi di vecchi schemi, di pensieri, di qualcuno,paura di lasciarsi andare (svadisthana)
salpingite
collera nei confronti del partner (manipura / svadisthana)
SANGUE
forza vitale e voglia di vivere - problemi emotivi irrisolti o agitazione di lunga data (pressione alta), apatia e/o paura di muoversi nella vita (pressione bassa) ( svadisthana)
SCHIENA
protezione, passato, lati di ombra della personalità ( muladhara)
sciatica
rigidità, conflitto, paura per futuro e denaro (muladhara)
sclerosi multipla
volontà ferrea con inflessibilità, paura di non riuscire a controllare
tutto e tutti, durezza di cuore (anahata)
scoliosi
manifestarsi nella vita in un modo ed avere delle tendenze profonde opposte ( svadisthana / manipura )
scroscio alle dita
aggressività repressa ( muladhara )
SENI PARANASALI
disarmonia, irritazione, mancanza di "fiuto" (muladhara)
SENO
dolore, tristezza, perdita del figlio (sx) o del compagno (dx), mancanza di affetto, paura di crescere e di maturare (muladhara / svadisthana )
singhiozzo
inceppamento nei rapporti con gli altri, situazione che non riesco ad "ingoiare" (vishuddi)
sinusite
conflitto con una persona vicina, dipendenza (svadisthana / ajina )
SISTEMA NERVOSO
eccesso o mancanza di attività, ipersensibilità, mancanza di comunicabilità ( svadisthana / vishuddi )
sordità
rifiuto, isolamento, mancanza di comprensione, testardaggine (svadisthana / vishuddi )
SPALLE
sentire troppa responsabilità, assumersi le responsabilità altrui, rigidità nei pensieri ( anahata / muladhara )
stanchezza
disamore verso qualche aspetto delle attività o della vita (manipura)
sterilità
difficoltà con la parte materiale, paura della responsabilità, mancanza
di onestà con sé stessi (svadisthana / anahata )
stitichezza
trattenersi, avarizia, aggrapparsi a credenze che ci danno sicurezza (muladhara)
STOMACO
paura delle esperienze di vita, delle novità, disapprovazione di sé, situazioni che non abbiamo digerito (manipura )
SURRENI
mancanza di reazione ad avvenimenti importanti della vita (svadisthana)
TESTICOLI
principio maschile, creatività ( muladhara / svadisthana )
TIMO
eccessiva preoccupazione di questioni correlate agli altri, condizionamento (anahata)
TIROIDE
disequilibrio nella comunicazione, incompletezza, introversione, insoddisfazione, mancanza di equilibrio, difficoltà di espressione (vishuddi)
torcicollo
rifiuto di far fronte ad una situazione per paura di dover passare all'azione (manipura/ vishuddi )
tosse
malinconia, conflitti acuti, turbamenti ( vishuddi / svadisthana )
tracheite
impressione di sentirsi soffocati dagli eventi, dalle situazioni (vishuddi/manipura)
trisma facciale
controllo eccessivo, rigidità, forte difficoltà di espressione e di
comunicazione (vishuddi / svadisthana)
trombosi
emozione che ha bloccato la gioia di vivere (svadisthana/manipura)
ulcera duodenale
aggressività rivolta all'interno, problemi con il potere (manipura)
unghia incarnita
senso di colpa o rimpianto rispetto ad una direzione intrapresa (muladhara/manipura)
uretrite
rifiuto di passare da una situazione ad un'altra, collera o amarezza (svadisthana/manipura)
ustioni
collera, insoddisfazione, bisogno d'amore (manipura / anahata )
UTERO
famiglia, senso di maternita' (muladhara /svadisthana)
VAGINA
femminilità, recettività, accoglienza (svadisthana / muladhara )
vaginite
collera nei confronti del partner sessuale, difficoltà ad accettare il proprio ruolo femminile e sessuale - paura o senso di colpa (muladhara/svadisthana)
VENE
mancanza di cedevolezza, arrendevolezza, accoglienza (svadisthana)
verruche plantari
rimpianti di situazioni passate (muladhara)
vertigini
disequilibri, problemi con l'infanzia, variazione della situazione conosciuta (vishuddi / muladhara)
VESCICA URINARIA
ansia e nervosismo, paura in generale (svadisthana / muladhara )
vitiligine
provare un senso di vergogna (muladhara)
VOLTO
individualità, senso di sé (vishuddi /ajina )
vomito
rifiuto violento, bisogno di libertà, paura ( manipura/vishuddi )
Mudra
.
Indica un gesto, una posizione mistica
delle mani, un sigillo o persino un simbolo, ma vengono chiamate mudra anche alcune posizioni degli occhi, del corpo e delle tecniche di respirazione. Le posizioni simboliche delle dita, degli occhi e del corpo raffigurano alcuni stati o processi della consapevolezza.
Le mudra, nella disciplina yoga, sono uno dei tanti rituali per mettersi in contatto con le energie sottili del cosmo;un gioco silenzioso del corpo per ricaricarsi di prana, l’energia vitale, o per scaricare flussi negativi, nocivi al corpo e alla mente. Lo yoga attiva la salute del corpo e dello spirito attraverso molteplici dinamiche: la respirazione (pranayama), la postura del corpo (asana), la ripetizione di una parola o espressione (mantra), e l’esecuzione di alcuni gesti con le mani (mudra).
Le mudra impegnano alcune zone del cervello e dell’anima, e allo stesso tempo esercitano una specifica influenza su di esse. Le mudra sono efficaci a livello fisico: possiamo influenzare efficacemente corpo e mente piegando, incrociando, allungando le dita o facendole toccare tra loro, secondo certe posizioni specifiche. Tutto ciò porterà gradualmente a dei risultati concreti. Ad esempio, una persona che compie frequentemente e con passione il “mudra contro la paura”, (ricorrente nelle raffigurazioni di divinità indiane), sarà col tempo liberata dalla paura.
La nostra stessa vita quotidiana è caratterizzata da svariati gesti, la cui origine è praticamente sconosciuta al giorno d’oggi: incrociare le dita per qualcuno, battere le mani per applaudire, offrire una stretta di mano, tenersi per mano o muovere un dito per mostrare la nostra disapprovazione nei confronti di una persona, sono solo alcuni degli esempi possibili.
In India le mudra sono una componente riconosciuta di tutte le attività religiose, e insieme alle posizioni delle braccia, sono particolarmente significative nella raffigurazione degli dei induisti. Le mudra rappresentano anche le caratteristiche peculiari delle varie divinità, (in aggiunta alle posizioni e agli altri attributi del corpo). In questo modo, le persone in preghiera possono facilmente riconoscere in queste posizioni mistiche delle mani, speciali poteri e qualità.
Le mudra sono altrettanto familiari nella danza indiana, dove le mani, gli occhi, i movimenti del corpo, esprimono la narrazione senza bisogno di parole. Sono praticate anche nei rituali tantrici e svolgono un ruolo centrale nel buddismo, dove alcune mudra molto frequenti nelle raffigurazioni pittoriche del “Buddha Gautama”, sono strettamente collegate ai suoi insegnamenti e alla sua vita.
Secondo la cultura orientale, nelle mani e nelle dita sono posti numerosi centri energetici, che grazie alla pratica mudra, possono attivarsi, al fine di regolarizzare le energie che attraversano il corpo. In pratica, è come se le estremità superiori del corpo fossero predisposte per funzionare, all’occorrenza, come tante antenne riceventi e trasmittenti, sintonizzate con il cosmo, che è fonte inesauribile di vita. Un insieme di gesti che correttamente eseguiti produrranno calma, energia, fiducia, salute ed anche protezione dagli effetti indesiderati di ansia e paura.
Origini del mudra:
Pare che l’arte della pratica mudra sia nata in Cina più di duemila anni fa, per espandersi successivamente in tutto l’oriente. In India, questo termine risale al periodo post-vedico, durante il quale assume il significato di “sigillo”. I guaritori cinesi credevano che le funzioni vitali dell’organismo fossero mantenute non solo dal cibo, ma anche dall’energia che l’organismo riceve costantemente dal Cosmo. Questa energia circola lungo alcuni canali detti “meridiani energetici”, garantendone la distribuzione a tutti gli organi e ai tessuti del corpo. Se però il flusso di uno o più meridiani viene interrotto, anche il flusso di energia si interrompe, non raggiungendo più la destinazione stabilita e determinando un cattivo funzionamento degli organi interni. Le ragioni per cui ciò accade possono essere svariate: le avverse condizioni ambientali, lo stress, oppure problemi legati a fattori genetici. Ciò che è ovvio, è che naturalmente questi problemi produrranno sofferenza e salute cagionevole.
Il corpo umano viene percorso da 12 meridiani, i quali passano anche per le mani e le dita dell’uomo. I sei principali sono associati ai seguenti organi: cuore, polmoni, cervello, fegato, milza, sistema vascolare, intestino. Proprio per questo la mano ha un grande potere di guarigione! Muovendo le dita in un certo modo, secondo certe combinazioni, si può dunque intensificare lo scorrere dell’energia nei meridiani e ripristinare il corretto flusso energetico in tutto il corpo, eliminando il rischio che gli organi interni si possano ammalare.
Mudra nell’iconografia sacra Bizantina:
Come abbiamo visto, troviamo le Mudra in quasi tutte le culture religiose orientali ed anche in quelle occidentali, pervenute a noi in epoche diverse.L’iconografia sacra bizantina e cristiana, ci presenta sovente immagini del “Cristo Pantocratore”, il quale tiene con la mano sinistra il Libro sacro, mentre con la destra è intento a praticare un mudra, nello specifico l’Apana Mudra. Questa pratica mistica era ben conosciuta anche dai santi, per cui è opinione diffusa che la gestualità sacra raffigurata, fosse ben conosciuta sia in oriente che in occidente.
Anche i nostri antenati europei, nei loro rituali, erano certamente abituati a gesti specifici, che usavano per sottolineare e sigillare quello che pensavano e che volevano esprimere.Durante la cristianizzazione dei popoli nordici, molti gesti vennero inizialmente proibiti, come quello di invocare gli dei alzando le mani, ma più tardi vennero parzialmente integrati nel culto cristiano, tanto che se osserviamo, oggi, i vari gesti di un sacerdote durante la messa, possiamo avere un’idea di come si esprimevano i popoli antichi.
Dove e quando praticare le mudra:
Le mudra si possono eseguire quasi in ogni luogo e circostanza, ma solo se abbiamo maturato contemporaneamente la capacità di ritrarci in noi stessi, in qualsiasi contesto ci troviamo. Si possono imparare come qualsiasi altra cosa, eseguendole mentre camminiamo, sui trasporti pubblici o durante le pause di lavoro. Tuttavia, i momenti migliori per praticare il mudra sono: prima di alzarsi la mattina e prima di addormentarsi la sera, oppure prima o dopo i pasti.
L’effetto di una mudra può essere percepito immediatamente o solo dopo un certo periodo di tempo. Si incomincia a sentire un certo calore, il senso di disagio e il dolore svaniscono, l’umore migliora e la mente è più fresca; ma all’inizio può accadere esattamente l’opposto: ci si sente stanchi o infreddoliti. Anche questi però sono sintomi dell’azione positiva ed efficace della pratica mudra.
E’ utile praticare ogni esercizio 5/6 volte al giorno per un tempo di 5-10 minuti per volta. Il tempo ideale per l’esecuzione di ogni mudra è di circa 45 minuti. Se durante l’esercizio si avvertono dei fastidi, bisognerà interrompere subito il mudra e fare una pausa. In seguito si potrà riprovare con un mudra diverso, che abbia le stesse indicazioni terapeutiche del precedente.
Libri sull'argomento
Mudra “La conchiglia”.
Il segno “Conchiglia” é attributo della dea Shiva.
Indicazioni: Tutte le malattie della gola, laringe, raucedine. Quando si pratica questo mudra migliora la voce e quindi é particolarmente indicato per cantanti, artisti, insegnanti.
Metodo di esecuzione: Le due mani unite rappresentano la conchiglia. Quattro dita della mano destra abbracciano il pollice sinistro. Il pollice della mano destra tocca il dito medio della mano sinistra.
Mudra della “Mucca”.
In India la mucca e’ considerata un animale sacro.
Indicazioni: Trattamento dei dolori reumatici e dell’artrite.
Metodo di esecuzione: Il mignolo della mano sinistra tocca il dito anulare della mano destra, il mignolo della mano destra tocca il dito anulare della mano sinistra. Allo stesso tempo, collega il dito medio della mano destra con il dito indice della mano sinistra e il dito medio della mano sinistra con il dito indice della mano destra. Pollici dritti.
Mudra della “Conoscenza”.
Questo segno è uno dei più importanti. Elimina lo stress emotivo, ansia, inquietudine, malinconia, dolore, tristezza e depressione. Migliora il pensiero e rende attiva la memoria.
Indicazioni: Insonnia o sonnolenza eccessiva, pressione alta. Questo segno vi ravviva. Molti filosofi, pensatori e scienziati hanno usato e stanno usando questo segno.
Il metodo di esecuzione: L’indice si collega facilmente al polpastrello del pollice. Le restanti tre dita distese (non rigide).
Mudra del “Cielo”.
Il cielo è collegato con le potenze superiori.
Indicazioni: Per le persone affette da malattie delle orecchie, abbassamento dell’udito.
L’utilizzo di questo mudra in alcuni casi porta ad un miglioramento molto rapido dell’udito. I Risultati di un esercizio prolungato sono un veloce recupero/cura di molte malattie dell’orecchio.
Metodo di esecuzione: Pollice poggiato sulla seconda falange del dito medio, le altre dita dritte.
Mudra “dell’Aria”
Nella medicina cinese l’aria é considerata uno dei cinque elementi. Trascurare questo “elemento” provoca le malattie ad essa collegate.
Indicazioni: Reumatismi, lombalgie, tremore delle mani, dolori alla cervicale, collo e testa. Praticando il mudra in pochi ore si noterà un miglioramento significativo. Nelle malattie croniche il mudra deve essere alternato con il mudra “il Segno della Vita”. L’esercizio può essere sospeso dopo il miglioramento e l’inizio della scomparsa dei segni della malattia.
Metodo di esecuzione: Il pollice si poggia sulla seconda falange del dito indice, che a sua volta si poggia alla base del pollice. Le altre dita sono dritte.
Mudra “Sollevamento”.
Indicazioni: Per qualsiasi raffreddore, mal di gola, polmonite, tosse, naso che cola. L’esecuzione di questo segno aumenta le difese dell’organismo, migliora l’immunità e facilita il recupero. Se siete in sovrappeso é necessario ristabilire il peso ideale. Contemporaneamente con l’esecuzione di questo segno si dovrebbe osservare la dieta seguente: durante il giorno bere almeno 8 bicchieri di acqua bollita. La dieta quotidiana deve comprendere la frutta e il riso. L’uso prolungato e frequente del mudra può causare apatia e anche letargia, non esagerare!
Metodo di esecuzione: Entrambe le mani giunte, dita incrociate tra loro. Il pollice é raddrizzato ed é circondato dal pollice e l’indice dell’altra mano.
Mudra “Salva la Vita”.
Tutti dovrebbero conoscere questo mudra e praticarlo poichè il suo uso può salvarvi la vita, quella dei vostri cari, dei parenti e dei vostri amici.
Indicazioni: Dolori cardiaci, attacchi cardiaci, Angina pectoris, palpitazioni, disturbi al cuore come l’ansia e la depressione, infarto del miocardio. In questi stati attivarsi immediatamente e praticare il mudra con entrambe le mani. L’effetto benefico é quasi immediato.
Metodo di esecuzione: L’indice si curva in modo da toccare la falange terminale della base del pollice. Allo stesso tempo, il pollice deve toccare il medio e l’anulare. Il mignolo deve rimanere dritto.
Mudra della “Vita” .
L’attuazione del mudra allinea il potenziale energetico di tutto l’organismo, migliora la sua vitalità. Aumenta la produttività, rende allegri! Migliora la salute generale e la vista.
Indicazioni: In condizioni di stanchezza, debolezza, visione offuscata, migliora la qualità visiva, é utile per il trattamento delle malattie degli occhi.
Il metodo di esecuzione: Le punte del dito anulare e del mignolo si toccano con il pollice. Indice e medio dritti. Si pratica con entrambe le mani simultaneamente.
Mudra della “Terra”.
Secondo la filosofia cinese la Terra é uno degli elementi primari di cui é costruito il nostro corpo, uno degli elementi che determina il tipo di personalità e la predisposizione a determinate malattie.
Indicazioni: Deterioramento dello stato mentale e fisico dell’organismo, stato di debolezza mentale, stress.
L’esecuzione di questo Mudra migliora la propria personalità e credibilità, ma fornisce anche la protezione dagli impatti negativi con l’energia esterna.
Metodo di esecuzione: L’anulare e il pollice si uniscono con poca pressione. Le dita restanti dritte. Viene praticato con entrambe le mani.
Mudra “dell’Acqua”.
Nella mitologia indiana, il dio delle acque viene chiamato Varuna. L’acqua é uno dei cinque elementi principali che compongono il nostro corpo e il pianeta. L’acqua é il fondamento della vita sul pianeta.
Indicazioni: In presenza di eccesso di umidità nel corpo o di muco nei bronchi o acqua nei polmoni, stomaco, ecc. L’eccessivo accumulo di muco nel corpo può, secondo concetti orientali, bloccare l’energia dell’organismo. La pratica di questo Mudra é consigliata anche per le coliche epatiche e la distensione addominale.
Metodo di esecuzione: Il mignolo della mano destra si piega in modo tale da toccare la base del pollice, che leggero si poggia sul dito mignolo. Con la mano sinistra stringe in basso la mano destra, il pollice sinistro si poggia sopra il pollice destro. Le restanti dita circondano esternamente la mano destra.
Mudra “Apana” o “dell’Energia”.
L’intero universo é permeato da questo campo di energia e dalle sue vibrazioni. La vita stessa é un riflesso della sua manifestazione. Gli Indù chiamano il flusso di energia Prana, i cinesi Qi, i giapponesi Ki. Questa energia, se concentrata e canalizzata, é in grado di compiere dei veri miracoli di guarigione e aiuta ad eliminare dal nostro corpo l’accumulo di tossine e veleni.
Indicazioni: Produce un effetto analgesico ed contribuisce alla eliminazione delle tossine che avvelenano il nostro corpo. Il Mudra é anche indicato nelle cure delle malattie del sistema genito-urinario e della colonna vertebrale.
Il mudra Apana serve a radicarvi con l’energia della terra onde evitare che ci si senta volubili e poco equilibrati.
Metodo di esecuzione: Medio ed Anulare incurvate che toccano il pollice. Indice e mignolo dritti.
Segno “Finestra della Saggezza”.
Questo Mudra apre i centri vitali, promuove lo sviluppo del pensiero, e facilita l’attivazione mentale.
Indicazioni: Problemi cerebrovascolari, sclerosi cerebrale.
Metodo di esecuzione: Anulare piegato nel palmo della mano, pollice che poggia sulla seconda falange dell’anulare. Le altre dita distese. Si pratica simultaneamente con entrambe le mani.
Mudra “Tempio del Drago”.
Nella mitologia orientale, il drago é un’immagine che collega i cinque elementi, terra, fuoco, metallo, legno, acqua. Il Drago simboleggia la forza vitale, la longevità, la saggezza. Il tempio rappresenta la somma di tutte le facoltà come la forza, l’intelligenza, la santità e la disciplina. Combinando tutto questo in una sola cosa si crea l’unità del pensiero e della mente, la natura e il cosmo. L’attuazione di questo segno dirige le nostre azioni sulla via della conoscenza e del culto della ragione suprema e delle opere buone.
Indicazioni: Problemi e disturbi legati al cuore, aritmie. Favorisce la calma e la concentrazione. Migliora la propria energia e sviluppa le idee.
Metodo di esecuzione: Le dita medie di entrambe le mani sono piegate una sull’altra, all’interno del palmo della mano. Le altre dita della mano destra e sinistra sono unite in una posizione diritta.
Mudra “Tre colonne dell’universo”.
Il mondo é costituito da tre livelli: basso, medio e superiore, che simboleggiano anche il passato, il presente e futuro. L’unità di queste tre basi determina nascita, vita e morte.
Indicazioni: In caso di alterazioni metaboliche, di abbassamento della soglia immunitaria e la carenza di energia.
Metodo di esecuzione: Poggiare il medio e l’anulare della mano destra sulle stesse dita della mano sinistra. Il mignolo della sinistra intrecciato alla base del dorso della destra tra indice e mignolo. La punta del dito indice della mano destra é pressata dal pollice e l’indice della mano sinistra.
Mudra “La scala del tempio del cielo”.
La vita di ogni giorno é fatta di continui rapporti sociali ed umani dove si incontrano idee, emozioni e relazioni.
Indicazioni: Disturbi mentali, depressione. La pratica del mudra migliora l’umore, allevia lo stato di tristezza, migliora e regola i rapporti umani…
Metodo di esecuzione: Le punte delle dita della mano sinistra pressate tra le dita della mano destra. I mignoli di entrambe le mani dritti.
Mudra della “Tartaruga”.
La Tartaruga viene considerata un animale sacro e longevo. Questo mudra serve per evitare perdite di energi, che possono essere invece usate in particolari momenti di necessità.
Indicazioni: Affaticamento, disfunzioni del sistema cardiovascolare.
Metodo di esecuzione: Le dita della mano destra si fondono con le dita della mano sinistra. I pollici di entrambe le mani uniti uno a fianco dell’altro, formando un testa di “tartaruga”.
Segno “Denti del Drago”.
Nei miti orientali “il dente di dragone” simboleggia la forza e la potenza. Questo mudra permette di accrescere la spiritualità e la coscienza.
Indicazioni: in caso di confusione mentale, scarsa coordinazione dei movimenti, stress e instabilità emotiva.
Metodo di esecuzione: I pollici di entrambe le mani premuti contro la superficie interna delle palme. Le altre dita sono piegate e schiacciate contro il palmo della mano. Gli indici di entrambe le mani stanno dritti.
Mudra “Calice Chandmana” (“I nove gioielli”).
Nella mitologia orientale “I nove gioielli” rappresentano la ricchezza spirituale della vita. La raccolta di tutti e nove i gioielli in un calice, rappresenta l’unità dell’anima e del corpo con il cosmo. Il calice pieno vuole simboleggiare la ricchezza e la prosperità .
Indicazioni: Favorisce la digestione, elimina le stagnazioni nel corpo.
Metodo di esecuzione: Quattro dita della mano sinistra: indice, medio, anulare e mignolo che sostengono le stesse dita della mano destra. I pollici aperti di entrambe le mani sono la rappresentazione dei manici del calice.
Mudra “Shakya-Muni”.
Indicazioni: Contro la depressione e le patologie vascolari del cervello.
Metodo di esecuzione: Il pollice, il medio e il mignolo di entrambe le mani si toccano stando dritti, mentre l’indice e l’anulare sono piegati su se stessi all’interno del palmo della mano, in contatto con le stesse dita della mano opposta.
Mudra “Testa del Drago”.
Nel Tibet, la testa de drago é associata alla spiritualità.
Indicazioni: Trattamento di tutte le malattie dei polmoni, delle vie respiratorie superiori, riniti, rinofaringiti e malattie da raffreddore in genere.
Metodo di esecuzione: Il dito medio della mano destra avvolge e preme l’ultima falange del dito indice della mano stessa. Stessa combinazione con la mano sinistra. Collegare entrambe le mani. I pollici di entrambe le mani sono paralleli l’uno all’altro. Le altre dita sono incrociate tra loro.
Mudra “Freccia Vajra”.
Vajra è la Freccia, l’arma del dio Indra. Essa simboleggia la forza e la potenza dello spirito, é anche rappresentata dal fulmine che porta con se una grande “Energia”.
Indicazioni: Questo segno é molto efficace per le persone che soffrono di disturbi cardiovascolari, ipertensione, insufficienza circolatoria.
Metodo di esecuzione: I pollici delle due mani uniti lateralmente. da loro superfici laterali. Gli indici dritti uno affianco all’altro. Le altre dita sono incrociate tra loro.
Mudra la “Difesa di Shambhala”.
Shambhala é un paese leggendario, invisibile alle forze del male ed é anche il luogo dove viene custodita la saggezza. Shambhala rappresenta la longevità, la gentilezza e l’eternità ed é il centro della spiritualità del pianeta. Lo scudo simboleggia la protezione della propria vita, la salute e il benessere. Questo mudra protegge chi lo pratica dalle energie e influenze negative. Contribuisce a ridare forza e resistenza all’organismo, salute, ricchezza, prosperità.
Indicazioni: Il mudra “Difesa Shambhala” ti protegge dagli effetti negativi di energie esterne.
Metodo di esecuzione: Le dita della mano destra piegate a formare un pugno. Braccio sinistro teso e dita della mano distese. Il pollice poggia sul dito indice. Premete il pugno formato con la mano destra dentro il palmo della mano sinistra.
Mudra “Il loto che s’innalza”.
La pianta del loto ha le sue radici nella terra, il suo stelo cresce nell’acqua e il suo fiore si apre a contatto con l’aria e si sviluppa sotto i raggi del sole infuocato. Questa pianta é la rappresentazione del mondo e dei cinque elementi che lo compongono. Lotus (loto) é anche simbolo dello Spirito ed é strettamente collegato con il simbolismo della Grande Madre. Il fiore di loto é il trono degli dei. Esso simboleggia il coinvolgimento del Buddha e l’origine divina. Il fiore incarna il principio della purezza, della saggezza, della fertilità e porta con se la felicità, la prosperità, la freschezza e l’eterna giovinezza.
Indicazioni: Nelle malattia ginecologiche (infiammazioni), nonchè nelle malattie degli organi cavi (utero, stomaco, intestino, vescica biliare). L’uso regolare del mudra vi aiuterà a sbarazzarvi delle malattie degli organi genitali e a normalizzare le loro funzioni.
Metodo di esecuzione: I pollici gli indici e i medi delle due mani sono poggiati dritti gli uni di fronte gli altri. Il dito anulare e il mignolo delle due mani vanno incrociati.
Mudra “Flauto Maitreya”.
Indicazioni: Malattie respiratorie e dei polmoni, stati di angoscia e di dolore. Questa tecnica regola il meridiano del Triplice Riscaldatore, facendo in modo che l’energia circoli liberamente e senza ostacoli. Se l’energia circola bene, il corpo é in salute e non sviluppa malattie… anzi i disturbi presenti scompaiono. Il Triplice Riscaldatore é il meridiano guerriero che, quando sente la necessità del combattimento (stress), requisisce l’energia agli altri meridiani. Va praticato di prima mattina. Questo sigillo lavora contro tutte le malattie polmonari e malattie respiratorie acute, cosଠcome sulle emozioni come la nostalgia e la tristezza.
Metodo di esecuzione: I pollici delle due mani unite. Il dito indice della mano sinistra poggia sulla base del dito indice della mano destra. Il dito medio della mano destra é sul dito medio e mignolo della mano sinistra. Il dito anulare della mano sinistra sotto il medio e anulare della mano destra. Il mignolo della mano destra poggiato sulla falange terminale del dito medio della mano sinistra. Il Mignolo della mano sinistra si trova a metà e l’anulare della mano destra é sotto il dito medio destro, che si trova su di esso.
Segno da utilizzare per mantenere la salute.
Questo Mudra é utilizzato come profilassi preventiva e complementare per varie malattie.
Metodo di esecuzione: Collegare le punte dei pollici e le punte dei mignoli. Gli anulari di entrambe le mani piegate all’interno della mano stessa. Mettere il dito indice della mano sinistra tra il medio e l’anulare della mano destra mentre il dito indice della mano destra dovrà rimanere dritto.
Mudra da utilizzare per il trattamento del sistema nervoso.
Il segno viene utilizzato come strumento terapeutico in caso di un indebolimento generale del sistema nervoso.
Metodo di esecuzione: La sua mano destra poggia rovesciata sulla mano sinistra Collegare la punta del dito medio e il pollice di ogni mano separatamente. Gli indici di entrambe le mani si toccano nella falange superiore (incrociati su se stessi). Allo stesso modo i mignoli di entrambe le mani mentre gli anulari rimangono liberi.
Il segno per il trattamento dell’intestino.
Questo mudra viene usato come strumento terapeutico per malattie derivanti da ‘infiammazioni generali.
Metodo di esecuzione: Mano sinistra: Collegare l’estremità del dito anulare al pollice. Collegare la punta del dito medio e il pollice della mano destra. Poggiare il mignolo della mano destra sulla falange dell’anulare della mano sinistra. Il dito anulare della mano destra si poggia sulla punta del dito medio della mano destra. Mignolo della mano sinistra dritto e cosi per gli indici di entrambe le mani.
Mudra per il trattamento della tracheite.
Questo Mudra é utilizzato nel trattamento delle infiammazioni della trachea.
Metodo di esecuzione: Collegare il pollice sinistro con la punta del dito indice della stessa mano. Premere il dito medio della mano destra alla base del pollice della mano destra. Collegare il pollice destro con la punta del dito medio della mano sinistra. Il dito anulare della mano sinistra poggiato sul dito indice della mano destra. Il dito anulare della mano destra poggiato sul dito anulare della mano sinistra. Il mignolo della mano sinistra verrà messo tra l’anulare e il mignolo della mano destra. Il mignolo della mano destra poggiato sulla parte superiore del dito mignolo della mano sinistra.
Il Mudra per ridurre la pressione sanguigna.
Questo Mudra é utilizzato come mezzo terapeutico per ridurre l’ipertensione, malattia cronica, caratterizzata dal continuo aumento o intermittenza della pressione arteriosa, associata al disturbo del regolamento nervoso.
Metodo di esecuzione: Dito medio, anulare, il mignolo della mano destra e sinistra incrociati tra loro. Il mignolo della mano destra dovrebbe essere il dito esterno. Raddrizzare il dito indice della mano sinistra. Raddrizzare il pollice sinistro. Piegare il dito indice della mano sinistra poggiato energicamente alla base del dito indice della mano destra passando sopra il pollice della mano destra.
Il Mudra fondamentale per il trattamento della bradicardia. (rallentamento del battito cardiaco).
Metodo di esecuzione: Collegare le punte dei pollici destro e sinistro. Il dito indice della mano destra incrociato sul dito indice della mano sinistra sotto il dito medio della mano sinistra. Medio e anulare della mano destra poggiati sul dito medio della mano sinistra e sotto il dito anulare della mano sinistra, il mignolo della mano sinistra sarà sotto il medio e l’anulare della destra. mettendo i loro suggerimenti per il mignolo della mano sinistra. Il mignolo della mano destra rimarrà dritto.
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