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venerdì 30 gennaio 2015

MALATTIA : SIGNIFICATO ESOTERICO

      

     " UNI-VERSO "

 è un termine che viene dal latino : 

         


UNUS - VERTERE =     
                               RIVOLGERSI ALL'UNO

Infatti il nostro scopo (dharma) , in quanto esseri umani è quello di muoverci verso il ri-congiugimento con l'UNO . Tutto l'universo non è altro che la storia di un allontanarsi della coscienza dall'Uno , lo strapparsi dell'individuo ( parola che peraltro significa "in-diviso" ovvero "in-tero" ) dall'Uno per precipitare nella materia e affrontare la "dualità" (dvaita) soggetto/oggetto , cartesianamente parlando tra "rex cogitans e rex extensa" e  prendendo così coscienza di esistere .

 Nella fase successiva poi la coscienza (chitta) opera una ri-salita , una ri-unione che si compie e completa con la realizzazione finale dell'Uno , ma questa volta in maniera consapevole . I genitori nell'Eden non erano "consapevoli" di questa Unità (advaita) .



Ognuno di noi è già adesso l'UNO perchè , in verità, esiste solo l'Uno , ma lo ignoriamo in quanto identificati con una "personalità" , un apparato psico-fisico capace di percepire il mondo solo in maniera "duale" (dvaita) :

            l'io dentro il corpo e l'universo fuori dal corpo

Dal momento che il nostro scopo è tornare a sentirci UNO , ogni volta che abbiamo comportamenti e pensieri "duali" , cioè separativi , creiamo un attrito con lo scorrere dell'Esistenza  . Ogni volta che giudichiamo sbagliato qualcosa , in noi e fuori di noi , stiamo entrando in conflitto con l'esistenza , la quale si muove invece verso l'Uno e quindi tende all'Amore (agape) .

La malattia è il derivato patologico dell'attrito che creiamo sui piani emotivo e mentale nei confronti dell'Esistenza.
In realtà siamo tutti malati , chi più chi meno , a livello fisico o psichico .Ogni nostra sofferenza psicologica è sintomo che c'è qualcosa che non funziona nel nostro modo di percepire l'Esistenza : i nostri pensieri si dirigono verso la separazione anzichè verso l'Uno a l'Amore . E resteremo malati fino a quando non smetteremo di provare sentimenti separativi verso il mondo . LO stato"separativo" di fatto è uno stato "demoniaco" , asurico . Il "satana" in greco traduce il "separatore" , il "divoratore" , in quanto in questo stato le nostre energie maschili e femminili , solari e lunari , vengono "separate" , "divorate" .

Si può anche dire , e perchè no ? , che la malattia sorge da una mancanza d'amore . Tutte le volte che giudichiamo sbagliato qualcuno anzichè amarlo , ci stiamo allontanando dallo scopo per cui siamo venuti sulla Terra  - ri-tornare all'UNO - e stiamo gettando il seme (samskara) di un futuro disturbo , che può essere sia psichico che fisico . Da questo deriva e si evince che il problema della guarigione è un problema prevalentemente re-ligioso ( re-ligare = unire di nuovo ) , non solo prettamente scientifico . Tutte le guarigioni raccontate dai vangeli segnalano che si guarisce " per fede " e si guarisce "ri-unendosi" , ri-diventando UNO con il principio divino dal quale proveniamo. Il modo più sicuro per garantirsi una vita senza malattie è :

                AMARE IN MANIERA INCODIZIONATA

e sviluppare contestualmente la :

                           CAPACITA' DI PERDONARE  

sempre e comunque come fa il Cristo con le ultime parole sulla croce che prega il Padre così dicendo :

   < Padre perdona loro perchè non sanno quello che si fanno >

infatti la loro "ignoranza spirituale" (avidya)  non gli permetteva di essere consapevoli e li distanziava dall'Uno .
Ogni conflitto non risolto attraverso il perdono completo si trasformerà prima o poi in un disturbo psichico o fisico . Il perdona va a sciogliere i blocchi "emo-tivi" ( emo = sangue in cui ha sede la coscienza ; risentimenti , rimpianti , rancori , sensi di colpa, ecc) che sono in definitiva l'unica causa della malattia !

domenica 25 gennaio 2015

CONVERSIONE DI SAN PAOLO : UN KUMBAKA DI...TRE GIORNI !



La "Conversione di S. Paolo" è sicuramente uno degli episodi più emblematici che ci spinge ad interrogarci sul significato di parole come : conversione , illuminazione ,ecc...ecc...

Il racconto riportato negli " Atti degli Apostoli " e rappresentato pittoricamente dal Caravaggio in un famoso quadro visibile nella Chiesa di S. Maria Del Popolo in Roma narra della persecuzione contro i cristiani perpetrata da un fariseo di nome "Saulo" , che dopo la conversione assumerà il nome di "Paulus" , Paolo appunto , che in latino vuol dire "piccolo", minuto , in senso fisico , ma anche  "umile" , "da poco" , in senso morale ; infatti il trombone tronfio , saturo di teologia rabbinica , piccolo di statura , "manesco" e fondamentalista ante litteram si trasforma in un "umile" servitore di Cristo , dopo una rovinosa caduta da cavallo sulla famosa " via di Damasco". 

Già proprio una "caduta" e non solo di stile , ma sostanziale come lo sono le molte "cadute" della vita fisiche , morali e spirituali , che non portano "fratture" solo nelle ossa , ma anche nella e soprattutto nella coscienza e per ciò stesso costringono ad un "cambiamento" non solo di andatura e di abitudini , ma anche e soprattutto di "vita" , di modo di vedere le cose , e di formazione di nuove "sinapsi neurali" ; infatti la parola stessa "conversione" dal latino "cum-vertere" , " dirigersi con  " , indica un "nuovo percorso" indirizzato (con) idee diverse ancorchè opposte a quelle che caratterizzavano  la vita precedente , una vera "cesura" tra un "prima" obsoleto, e un "nuovo" tutto diverso .


Si può dire junghianamente che il Saulo  fino a quel momento dominato da "Animus" , il principio maschile , aggressivo , violento , persecutorio , dopo la "caduta" diventa il Paolo che conosciamo dalle scritture , animus in lui vine sostituito da "Anima" , principio femminile , materno , la dolcezza sostituisce l'aggressività , la generosità la violenza , l'affabilità la ruvidità , il discernimento l'ottusa cecità fondamentalista , il Vero Se , l'Anima , sostituisce il "piccolo se " della falsa personalità egoica identificata in una religiosità meccanica , farisaica , appunto senza anima , senza la poesia del femminile.

Significativamente quel cavallo che Caravaggio ci presenta di terga in qualche maniera simboleggia l'oscurità " Rajo-Tamasica" (vedi mio blog su tre guna) , l'"istintualità" dei primi tre chakra ( muladhara ; svadhisthana ; manipura ) in cui era nata e si era sviluppata la sua religiosità meccanica senza anima . Una religiosità o spiritualità dominate da rajo-tamas guna non possono mai dirsi "compiute" fintanto che non siano sostituite dal sattva-guna .

Appena Saulo viene "folgorato" ( Vajira ) si apre immediatamente il terzo occhio metafisico ( Ajina chakra ) e vede una "intensa luce" ( Sattva) , accecante , impossibile a guardarsi , pena il rimanere senza vista esteriore . 
Come era accaduto già a Mosè nel Roveto Ardente , anche Paolo fa le spese di questa "iniziazione spontanea" , non richiesta , non cercata , ma semplicemente " Gratia gratis data" . Si la Grazia è un dono insindacabile del Signore , un dono divino .

Anche lo scrivente sottoscritto non potrebbe meditare e scrivere queste cose se un giorno ormai lontano , ma sempre presente e vivo nel cuore , non avesse provato la bellezza e la gratuità di questa 

                                            GRAZIA 

Si possono percorrere tutte le vie evolutive del mondo , fare tutti i pranayama possibili e immaginabili , praticare tutte le Yoga e le asana più difficoltose , ma senza questa "gratuità" spirituale si resta a nuotare in un oceano immenso senza approdare a nessuna riva ; infatti la GRAZIA apre la porta d'accesso al " Dio interiore "  e fa emergere l'ANIMA che accende di "calore divino" (tapas) il corpo e attraverso di lui si manifesta inglobando e trasformando la personalità egoica che si può estinguere o repentinamente ( iniziazione spontanea ) o gradualmente ( iniziazione graduale pilotata da un guru ). Il passaggio ( pasquale) dalla personalità all'anima è il significato recondito della conversione che , lo abbiamo compreso , è un "ri-tornare" alla casa del Padre , all'UNO ( advaita = non duale) ; infatti l'anima (atman) riposa nell'UNO (brahman) , la personalità (riposa) nel "molteplice" (samsara) .

Paolo rimase "tre giorni" nell'oscurità di una camera , il tempo necessario per scendere dalla "macchina biologica" e salire su quella "ontologica" ,  come il Cristo alcuni anni prima era rimasto tre giorni nell'oscurità di una tomba e come il profeta Giona molti secoli prima era rimasto nell'oscurità della pancia di un pesce . Tre giorni , una "sospensione" del tempo , un "vuoto" dunque un 

                                  "KUMBAKA"  

Chi ha dimestichezza con il Pranayama sa benissimo che il "khumbaka" è la fase più importante del respiro ; infatti è proprio in questo "spazio" tra un respiro e l'altro , tra un pensiero e l'altro , che può "scoccare" il "fulmine" (vajira") di una "illuminazione" repentina che immette nell'a-spaziale e nell'a-temporale chi ne fa l'esperienza e verifica quanto dice il saggio  (rishi) taoista :

< In una stanza conta quello che non c'è ; in un castello conta quello che non c'è ; in una finestra conta quello che non c'è >

                                il VUOTO APPUNTO

quello del piccolo ego faraonico che finalmente tace , si ritira , per lasciare il posto all'

                                       IO SONO 

che quando "irrompe" cambia il percorso di ogni esistenza , e Paolo ne sa qualcosa ; infatti quel fatidico giorno egli , come molti altri "illuminati" che lo hanno preceduto e seguito , è uscito dalla "schiavitù" di Matrix / Maya satanica !



Yogacharya Ekanathananda

giovedì 22 gennaio 2015

MOKSA : LIBERARSI DEL CORPO DI DOLORE

<< Nei minerali Dio dorme ,
          Nei fiori Dio sogna ,
                Negli animali si sveglia ,
                      Negli uomini Dio si illumina >>                                                                                  (Tagore)




<< Tu sei Pietro e su questa "pietra" (kefa) edificherò la mia chiesa ......>> sono le parole con le quali il maestro Yeshuà si rivolge al pescatore Simone per fargli intendere che da quel momento egli diventa lo "strumento" di una missione divina ; infatti in ogni iniziazione che si rispetti l'imposizione e l'assunzione di un nome diversi da quello ricevuto alla nascita ha il preciso scopo di azzerare tutto il karma precedente accumulato nel nome anagrafico e di dare inizio ad una "nuova storia" , non più sotto l'insegna identificativa del piccolo ego faraone (ahamakara)  che si rappresentava in quel nome , ma all'insegna , bensì , dell'IO SONO , della nuova personalità divina che il "neofita" è chiamato a incarnare e a testimoniare . 

            Pietro ha preso il posto di Simone! 

I monaci al momento della consacrazione assumono un'altro nome , così come i pontefici al momento della elezione ; nel mio caso Maurizio è stato sostituito da Ekanath , il mio vero nome karmico contenente il messaggio che devo realizzare e testimoniare ...ecc...ecc. 

Pietro da quel momento non sarebbe più appartenuto a se stesso in quanto chiamato al "servizio" totale della missione divina cui viene chiamato . Lui e gli altri 11 suoi compagni , per un totale zodiacale di 12 , diverranno il primo "collegio iniziatico" della storia nascente della chiesa . Tralascio qui di avventurarmi nel ginepraio di sottili disquisizioni teologiche che impegnano da secoli miriadi di teologi impegnati nella difesa o nell'accusa delle tesi sostenute al riguardo . 

Non mi interessano e volentieri ve le risparmio , i giochi intellettuali non conducono da alcuna parte , sono sterili e alla lunga dannosi perchè inficiano lo sviluppo spirituale che finisce per arenarsi sulle sabbie sterili prive di "rugiada divina" , di poesia , quella virtù dell'anima , che sola , permette l'accesso ad una comprensione del significato "mistico" degli eventi spirituali e questa "vocazione" ( dal latino vocare = chiamare) di Pietro e degli altri 11 indubbiamente lo è (evento).

Dunque Yeshuà "voca"(chiama , elegge) Pietro , ex Simone , si ri-volge a una "pietra" , a un minerale , già a un minerale , e Pietro sicuramente lo era al momento dell'investitura ; infatti i minerali nella simbologia alchemica indicano uno "stato"(= vritti ,  vedi mio blog) della coscienza , o ancora meglio lo stato di una "coscienza addormentata" . Pietro e gli altri undici vivono dentro la "matrix" (vedi mio blog sull'argomento matrix) di una quotidianità addormentata , anestetizzata  da una religiosità "normopatica" e resa tale dai sinedri di potere (caste sacerdotali) proprie di ogni religione istituzionale . 

Addormentare le coscienze , anestetizzarle , è lo sport preferito dei "poteri" propri di ogni tempo , siano essi politici o religiosi , variano solo i mezzi , ieri con le paure fiabesche di inferni , diavoli e tutto il meglio trovarobado pseudo spirituale di ogni fiaba con orchi , draghi e quant'altro ; oggi con l'invasione mediatica delle moderne tecnologie di i-phone , computers , televisioni , fiction , paure di spread , recessioni economiche ,guerre , terrorismo fisico e psichco... ecc...che hanno sostituito i diavoli di un tempo , ma il risultato è sempre lo stesso : 

ANESTETIZZARE , ADDORMENTARE , AVVILUPPARE TUTTO E TUTTI NELLE MAGLIE DELLA MAYA , DELL'ILLUSIONE COSMICA DELLA MENTE , DIETRO LA QUALE SI NASCONDE IL SOLERTE " MAGO DI OZ " IMPEGNATO A PRODURRE GLI INCANTESIMI DI MASSA !


Pietro e gli altri , dicono letteralmente i testi , al momento della chiamata < abbandonarono le loro reti e presero a seguire Yeshuà > . Erano lui (pietro) e gli altri "impigliati" in una "rete neurale" illusoria e Yeshuà li ha "pescati" nella sua , "liberandoli" (mukti = liberazione dalla mente egoica inferiore ) .

Pietro e i compagni , come i "personaggi pirandelliani" ( vedi mio blog) in cerca di"autore" , trovano il loro "autore" in Yeshuà, che donerà loro una nuova "sceneggiatura esistenziale " ; infatti il lavoro "iniziatico"dell'IO SONO è proprio quello di illuminare la "parti ombra" portandole alla luce . Solo quando avverrà il "contatto" con l'esposizione alla Luce Taborica ( Sattva) avverrà la loro "fusione" e la trasformazione da metalli "grezzi" in "ORO" .


Con Pietro , Yeshuà inizia la sua "ri-salità" lungo "sushumna" (asse cosmico) partendo dal primo chakra "MULADHARA" (elemento terra) , quindi dal minerale e nel minerale la coscienza è addormentata ,  a differenza dei vegetali in cui essa da primi segnali ridottissimi di presenza ; infatti gli strumenti scientifici hanno permesso di stabilire che le piante hanno capacità di "sentire" e variano i loro livelli di frequenza ondulatoria . 

La Shakti (coscienza cosmica) nella sua discesa ( vedi in Apocalisse la "caduta del dragone/kundalini) si annida definitivamente nella "oscurità" della materia , si "arrotola" ( tale è il significato di kundalini) e si addormenta nella base sacrale del corpo e lì rimane fintanto che non viene ri-svegliata da un maestro al momento dell'ASCENSIONE .

 Ora viene il bello: un individuo che ha manifestato tutto il suo Sé materiale, potrebbe mentre ha ancora un corpo fisico, ASCENDERE, cioè liberarsi di un gruppo di condizionamenti che lo resero umano; questi condizionamenti sono 12 e sono rappresentati, nel mito cristico, da quei 12 apostoli che Gesù, colui che simboleggia l'uomo-verità, sceglie tra la folla (delle aberrazioni) poichè sa che lavorando solo su quelle 12, egli si libererà di tutte le altre, poichè esse sono le madri di tutta la perversa condizione umana.

Un esempio: l'inevitabilità della morte è rappresentata dall'apostolo Tommaso il quale non credeva che Gesù potesse risorgere a meno che non lo avesse visto con i suoi occhi fino a toccarlo. Pietro rappresenta la dualità (Pietro non sopportava le donne), mentre la madre di tutte le aberrazioni, la base della base del problema, è il GIUDIZIO, rappresentato dall'apostolo GIUDA. È per questo motivo che tutte le filosofie di liberazione insistono sul fatto di non giudicare: Giuda=giudizio. 


Allora Kundalini/coscienza cosmica prende ad ascendere , a s-rotolarsi ascendendo di chakra in chakra , leggi di "cielo in cielo " , di "loka in loka" (stadi della coscienza) si libera (mukti) progressivamente delle sue aberrazioni o lati ombra; infatti Pietro di li a poco affermerà rivolto a Yeshuà : 

  < Tu sei il Cristo , il Figlio del Dio Vivente

Percepisce l'IO-SONO , "entra in una vita "altra" , uscendo dal samsara delle sue errate convinzioni (Avidya) . Passerà (pietro) nello svadishtana (inconscio) ; nel manipura (sub-conscio) ; nello anahata (conscio) ; nel vishuddi, quinto chakra  (sub-superconscio), questo in particolare , il  V° chakra corrisponde al quinto giorno il Venerdì . Il Venerdì Santo è il giorno della crocifissione e morte dello Yeshuà storico che prepara e lascia il posto al "CRISTO" della risurrezione . In sostanza nel vishuddi chakra avviene la definitiva liquidazione del piccolo ego empirico (ahamkara) , premessa di nascita per l'IO SONO trascendentale  ; nello ajina (superconscio) e infine si "scioglierà" nel cielo di sahasrara . Il Pietro dell'inizio  alla fine del tragitto "cristico" lungo sushumna , lascerà il posto al "mistico" Giovanni , il silenzioso discepolo che < Yeshuà amava > , il discepolo che scriverà uno dei più bei testi sulla "dissoluzione" della personalità egoica e cioè : 

                      l'APOCALISSE 

un sublime canto poetico della trasformazione interiore , che va dai piani istintuali e animali dei primi tre chakra ( muladhara , svadisthana, manipura) o chakra inferiori , ai chakra superiori , a partire da anahata (plesso cardiaco) in cui si realizza l'apertura del cuore ,l'attenzione a l'altro/a . Se nei primi tre prevale l'elemento materiale , il dominio , il possesso , il potere il sesso ; in anahata si apre la dimensione dell'amore che immette nell'empatia e nella solidarietà con il prossimo . In vishuddi come abbiamo visto si dissolve l'ego empirico , l'essere viene verbificato nell'IO SONO e preso in consegna da esso viene portato in cielo , in sahasrara , il settimo chakra , il settimo giorno della creazione , lo"shabbat" dell'anima che si riposa in Dio dopo la sua illuminazione avvenuta nel 6° chakra , Ajina !  

Nel Credo costantiniano leggiamo che < dopo tre giorni Yeshuà risuscitò da morte , discese agli inferi e salì al cielo > . Dunque Yeshuà  ri-sorto e asceso in sahasrara da qui ri-discese in muladhara , il mondo di oscurità , che nel corpo, guarda caso si trova proprio nella "zona" delle oscurità fecali , il bacino . Scese (Yeshuà) nella "miniera" delle coscienze "addormentate " e anestetizzate e di lì ri-salì portandosele dietro come annunciato nelle scritture : 

  < Quando sarò innalzato attirerò tutti a me

 Questa è la "risurrezione" , l'illuminazione dei nostri "lati ombra" ; infatti in questo contesto trasmutativo il corpo si trasforma in un "tempio" , una "chiesa" come promesso dall'IO SONO e cioè :

               <aedificabo ecclesiam meam>

 perchè solo lì , una volta che sia purificato ( il corpo) la Divinità può scendere e dimorare !

E' quello che accadde con Pietro e con tanti altri dopo di lui , allora come oggi disposti ad "arrendersi" , perchè il segreto della illuminazione è tutto qui : 

ARRENDERSI 

e dire :

                < FIAT VOLUNTAS TUA> 

Allora la "pietra tombale" composta dai minerali "cristallizati" dei nostri vizi e passioni , si sposterà e lascerà libera di "ri-sorgere" la coscienza/kundalini che si involerà nell'ALTO DEI CIELI tra gli osanna angelici e raggiungerà l'IO-SONO nel sahasrara chakra per formare con Lui ( Verbo ) la coppia divina che consuma le sue nozze nella "ghiandola pineale" ( vedi mio blog su tale argomento ) dove l'iniziale "roccia" in-forme lascia il posto a una "statua divina" vivente :

                            SWARUPA !


Yogacharya Eknathananda 




venerdì 16 gennaio 2015

RACCOMANDATI IN CIELO O IN TERRA ?


 Allora gli si avvicinò la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli, e si prostrò per chiedergli qualcosa. 21 Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Di' che questi miei figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno». 22 Rispose Gesù :

«Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?». 

<< 
Gli dicono: «Lo possiamo». 23 Ed egli soggiunse: «Il mio calice lo berrete; però non sta a me concedere che vi sediate alla mia destra o alla mia sinistra, ma è per coloro per i quali è stato preparato dal Padre mio24 Gli altri dieci, udito questo, si sdegnarono con i due fratelli; 25 ma Gesù, chiamatili a sé, disse: «I capi delle nazioni, voi lo sapete, dominano su di esse e i grandi esercitano su di esse il potere. 26 Non così dovrà essere tra voi; ma colui che vorrà diventare grande tra voi, si farà vostro servo, 27 e colui che vorrà essere il primo tra voi, si farà vostro schiavo; 28 appunto come il Figlio dell'uomo, che non è venuto per essere servito, ma per servire.......>> (Mt 20,28)

Ebbene si anche duemila anni orsono , anche in pieno vangelo , si praticava l'infausta usanza della       

                     "RACCOMANDAZIONE


a cui non si sottrasse neanche la madre di Giacomo e Giovanni , figli di quel Zebedeo , da cui derivò il detto popolare di :

                   "non rompere gli zebedei !

Anche il maestro Yeshuà , ahimè ,  subì questo sfinimento che mise a dura prova i suoi ... di zebedei , tanto era l'insistenza della madre nel richiedere un posto di "rango" e di visibilità sociale per i suoi due figli nel suo Regno .
Laconica , come nel suo stile fu la risposta del maestro che si riassume nella sua domanda : 

<
 Potete bere anche voi il calice che io sto per bere   ? >.

Al solito gli interlocutori del maestro parlano una lingua che segue le leggi delle loro categorie mentali espressione consolidata del loro "stato egocentrico" , tipico del samsara , in opposizione allo "stato mindful" del maestro (IO SONO ) invece fuori dal samsara , e solo chi è fuori dal samsara può vederlo in quanto dotati di vista spirituale , occhio metafisico o terzo occhio ( Ajina chakra) . La madre dei due quanto gli altri dieci discepoli sono dentro il samsara con tutti i piedi fino al collo , come del resto tutta l'umanità "irredenta" avvolta nelle spire illusorie di Maya (illusione cosmica della mente egoica) . 

Essi sono dei "Jivan" , anime individualizzate e identificate con la materia e quindi preda di ogni attaccamento e passione ( rajas)  al punto tale di pensare il regno del maestro come un regno semplicemente umano in cui gli altri sono al proprio "servizio"; mentre il maestro Yeshuà propone loro esattamente il contrario cioè : servire gli altri , il prossimo ! 


Se tanti sedicenti politici cristiani fossero solo un po coscienti di questo !

Questa è l'essenza contenuta nel calice di Cristo, corroborata dal vino spremuto dal legno della croce ; infatti la croce è il calice eucaristico di Cristo , la croce assimila il discepolo al maestro . La croce non prevede "scorciatoie" , o by-pass , come invece vorrebbe la donna . Il sannyasin (rinunciatario) che vuole raggiungere la "moksa" (liberazione dalla mente egoica illusoria) deve passare attraverso la "crocifissione" dell ego empirico . 

Questa è la proposta contenuta nell'asserzione "
dovete bere del mio calice . Non l'hanno compreso ne la donna ne gli altri discepoli che la redarguiscono , non tanto perchè hanno compreso il sign
Capireificato delle parole di Yeshuà , quanto perchè anche loro sotto sotto ambiscono a posti preminenti .

Capire e Comprendere non indicano la stessa cosa . Capire dal latino "capere" significa contenere , mettere dentro , far rientrare ; mentre comprendere sempre dal latino "cum-prehedere) indica portare con se , incamerare , fare proprio . I quaranta ladroni della fiaba chiusi nelle otri simboleggiano proprio questa realtà dell'uomo/donna chiuso/a in se stesso nei propri pregiudizi e malsane convinzioni .

Capire 
è tipico di colui/colei che si sforza di far "ri-entrare" il pensiero altrui nelle proprie categorie mentali , un pensiero che può subire addirittura un ri-modellamento sulla base delle proprie aspettative come la creta liquida che immessa in una "forma" , consolidandosi , ne assume i contorni dando così luogo al conformismo di massa che ha inquinato spesso le religioni istituzionali generando il fariseismo.

Il pensiero spirituale di Yeshuà entrando nelle "forme-pensiero" cristallizzate della cultura  farisaica del tempo non trova posto , è costretto a modellarsi secondo le sue attese che poi erano le attese di un avvento messianico forte , di un liberatore che li liberasse non dalle pastoie egoiche di se stessi , ma dal servaggio della colonizzazione romana , che altro non è che l'espressione della loro schiavitù interiore . 




Il ghetto delle schiavitù esterne è il riflesso del "ghetto" interiore in cui giacciono ancora oggi gli uomini/donne di ogni tempo e latitudine . In quel ghetto sono chiusi la povera donna e i suoi figli , compresi gli altri dieci discepoli vociferanti e tutti coloro che anche oggi si sforzano in tal senso sia nelle religioni istituzionali che nelle sette generando alla fine un dio idolatrico fatto a propria immagine e somiglianza .

Comprendere è portare dentro , fare proprio , incamerare il modello fino alla completa identificazione con esso . <
 Non sono più io che vivo , ma Cristo che vive in me > sono le parole dell' apostolo Paolo . Comprendere significa diventare l'ICONA (=Immagine) "VIVENTE" della realtà incamerata . I Santi , i Rishi , sono testimoni viventi di questa realtà divina , hanno incamerato il messaggio , si sono identificati con esso , non sono diventati cristiani normopatici (vedi mio blog su normopatia), fanno vivere l'archetipo .

Uno dei due fratelli , Giacomo , alla fine comprese , al punto tale che diventò il primo martire della nascente chiesa , bevve il calice e comprese , e piano piano lo bevvero tutti gli altri a partire da Stefano e poi Pietro e così via .......


I tantrici della "mano sinistra" (vama marga) si recano nei cimiteri (smashan) per effettuare la meditazione sulla morte (mrtyu) , effettuano così ascesi , austerità (tapas) spalmandosi addosso la cenere dei cadaveri (shava) per vincere così ogni attaccamento (vairagya) e passione  affermando il disprezzo per ogni illusione di Maya (mente egoica) . 

I primi secoli del nascente cristianesimo vedevano i fedeli riunirsi nei cimiteri (smashan) cristiani , meglio noti con il nome di catacombe, tra urne cinerarie e cadaveri posti nei loculi , la vita e la morte erano a un passo da loro , gomito a gomito . I cristiani si purificano , si rinnovano , si ri-generano con la croce , giungendo a volte al sacrificio (sacrum facere = rendere sacro )  stesso della vita , che sebbene non considerata una illusione , purtuttavia è considerata un "nulla" rispetto a ciò che si guadagna con la morte .

<
 Per me il morire è un guadagno > sono le parole dell'apostolo. Il giorno della morte un tempo era chiamato dai primi cristiani "Dies Natalis" , "giorno della nascita" . Come sono cambiati i tempi ! Oggi molti cristiani fanno gli scongiuri alla vista di un crocefisso . Non comprendono più , e ancora peggio ...NON CAPISCONO nemmeno il senso . Ma non importa è più importante la carriera , quanto a bere il calice è meglio rimandare ad altra data....magari sine die , dopotutto si sta così bene seduti su comode poltrone , la madre dei zebedei l'aveva capito !




Yogacharya Eknathananda 

YOGA & TECNOLOGIA : AMICI O NEMICI ?

                                          
< …Matrix è il mondo che ti è stato messo davanti agli occhi per nascondere la verità. Quale verità? Che tu sei uno schiavo…nato in una prigione che non ha sbarre, che non ha mura, che non ha odore. Una prigione per la tua mente. Ma nessuno di noi può descrivere Matrix agli altri. Devi scoprire coi tuoi occhi che cos'è >

Con queste  parole , Morpheus , uno dei protagonisti principali del famoso film “ Matrix “ (1999) introduce il protagonista principale , Neo , alla conoscenza della Matrix , il mondo illusorio prodotto dall’io empirico che ingabbia e rende prigioniera la mente che scambia per reale ciò che reale non è . Se si vuole , visto che siamo nell’ambito dello Yoga , la Matrix  , mutatis mutandis , è l’equivalente della Maya degli Yogin , che appunto praticano lo Yoga per sfuggire da essa e così liberarsi , Mukti , dalla ruota delle rinascite prodotte dagli attaccamenti , essi pure illusori , in quanto sensuali , veicolati cioè dai sensi , facilmente preda del godimento , “Bhukta” , che come la “mela” dei genitori adamitici , diventa  facilmente elemento di schiavitù , che poi si trasmette per via “neurale” ai discendenti , che per ri-trovare il paradiso perduto devono imparare e fare lo Yoga , cosa che forse volentieri eviterebbero di fare , se non si trattasse che il territorio e la permanenza nel “SAMSARA” , il mondo egoico della prigionia , in cui Adamo ed Eva sono stati catapultati è contrassegnato da malattia , dolore , cataclismi naturali , disturbi psichici , elementi che certo non favoriscono un placido soggiorno , almeno per i più , se si aggiungono poi gli inevitabili appesantimenti karmici , beh alla fine lo Yoga diventa quasi un obbligo e gli Avatara quando vedono la situazione ad un estremo limite arrivano proprio per ricordarci che è tempo di “cambiare strada” .

Quindi lo Yoga nato molto millenni orsono , è una “Via” (marga) per uscire dal samsara . Anche ai nostri giorni è così , basti guardare lo sviluppo che tale disciplina ha avuto in questi ultimi decenni e l’espansione nel mondo di tante scuole per realizzare il suo successo .
Più che di Yoga bisognerebbe parlare delle Yoga come un tempo si chiamavano le Indie ; infatti se uno è lo Yoga è pur vero che tante sono le scuole e le “vie” (sadhana) per praticarlo . Nascono come i funghi stili e scuole diverse con i nomi più esotici ( non li cito per non fare indebita pubblicità , ma li conosciamo tutti benissimo , basta solo aver partecipato a uno Yogafestival e aver visto tutti gli stands della varie scuole ).

E sempre nell’ambito di queste simpatiche manifestazioni corali si può anche realizzare come si sia infiltrata la “tecnologia” più moderna ed avanzata , oriente ed occidente tentano un incontro neurale interattivo , quasi un matrimonio mistico delle rispettive conoscenze maturate in ambiti di ricerca diversi, ma comunque finalizzate al recupero “olistico” di Adamo ed Eva .
Già olistico , dal greco “ Holos “ che vuol di re “intero” , un termine sempre più utilizzato nell’ambito dello Yoga spesso usato , ancor più forse abusato . Che cosa vuol dire Yoga Integrale ? Uno Yoga fatto di farina integrale ? E gli altri tipi di Yoga , cosa sono non-integrali , parcellizzati ? Il fornaio alla richiesta di una pagnotta spesso risponde con l domanda : < La vuole sana o tagliata? >. Quindi la salute presuppone l’interezza, la malattia all’opposto una “scissione”, esattamente come una pagnotta o siamo sani o siamo spezzati !

Alimentazione olistica , Yoga olistico , ginnastica olistica , dieta olistica e tutto questo per assicurare bene-essere e salute . Ma attenzione il termine “salute”  deriva etimologicamente  dalla parola latina “SALUS” , ma si tratta di una traduzione impropria perché il termine significa letteralmente “SALVEZZA” e non si limita al solo ambito fisico per assenza di malattia , ma anche è soprattutto all’ambito psichico e spirituale . Ben noto è il detto latino < Mens sana in corpore sano > , più olistico di così !

Ben venga dunque l’incontro tra Yoga e Tecnologia . Non appartengo alla schiera dei dogmatici ad oltranza , però è necessario osservare , buddisticamente   parlando , la “via di mezzo” o sempre come dicevano i saggi-rishi latini : < In medio est virtus> < La virtù risiede nel mezzo > ; infatti gli estremi non sono mai auspicabili , si può sbandare facilmente nel “soggettivismo” di tanto mondo Yoga che dequalifica la “materia” (prakriti) estremamente “oggettivisti” più portati a squalificare lo “spirito” (purusha) .
Non sono un anti-allopatico , ne sono un anti-omeopatico , o un estremista ayurvedico , o cultore estremo dell’agopuntura . Dico più semplicemente che ogni uomo/donna ha una sua maturazione karmica e una consapevolezza più o meno profonda del suo corpo , ed è in base a queste maturazioni che deve optare per un tipo di medicina , di Yoga o quant’altro , badando bene di non andare mai contro le sue convinzioni personali . Non si può andare dal medico allopatico o da quello omeopatico e ayurvedico con idee pre-concette . 

Dico subito che al Pronto Soccorso non c’è spazio per scelte alternative , c’è l’urgenza e li non si può stare a sottilizzare con una medicina o con l’altra , semmai c’è da chiedersi in seguito , a emergenza finita , quale situazione esistenziale , conflittuale non risolta abbia messo in crisi questo o quell’organo e quale è il messaggio che il corpo mi ha inviato attraverso quel sintomo . Già perchè il sintomo , non dimentichiamolo , è un messaggero , è il “precipitato” nel corpo di un problema psichico o spirituale non risolto a monte .
Quindi una medicina sia essa allopatica ,  ayurvedica , agopunturistica , che non si ponga il problema di risalire alla causa , rimane confinata in una sorta di “prigione” che si limita a mantenere il “male-essere” in un ambita di semplice “contenimento” , ma non certo di “ri-soluzione”.

Ora qui ri-torna a galla la “ Matrix/Maya “ di cui ho parlato all’inizio . Essa lo sappiamo è il prodotto delle proiezioni egoiche del piccolo se empirico , letteralmente terrorizzato dall’idea della morte e siccome quando muore l’ego ( è un passo dolorosissimo sulla via iniziatica ) si trascina dietro Matrix/Maya che si alimenta di quel terrore ; un terrore  che fa defluire nelle casse di  BIG-FARMA , la grande organizzazione multinazionale dei farmaci  , fiumi di denaro procurato attraverso campagne mediatiche terrorizzanti ( vaccini , ebola , influenza aviaria , mucca pazza , ecc…ecc…) . Matrix/Maya prima cerca di sedurre con la materia e i suoi status symbol e quando questa attrazione non funziona più , tenta la via dello spirito . New age , eco-spiritualità , medicine alternative , aromaterapia , musicoterapia ; vie che di certo mon conducono alla “liberazione” (dall’ego o Moksa) ma che creano un altro stato di schiavitù , però dolcemente mascherato . Ormai lo Yoga nel mondo costituisce una bella fetta di mercato e Matrix/Maya non se lo lascia sfuggire , la creatività non gli manca certo !

La guarigione è il risultato che si ottiene quando il "prana" ( non a caso si parla di pranoterapia) scorre libero nel corpo , e ciò avviene solo quando l'anima si esprime liberamente in esso una volta che essa si è liberata degli attaccamenti del corpo "addormentato" dentro matrix/maya . Se lo Yoga , qualsiasi Yoga , non parte da questo presupposto e non opera il "miracolo" , allora ci troviamo davanti a un succedaneo dell Yoga e la pagnotta rimarrà comunque "spezzata", il corpo sognerà la guarigione esattamente come prima aveva sognato la malattia !

Yogacharya Ekanathananda


sabato 10 gennaio 2015

IL CORPO : UN TEMPIO O UN RIFUGIO DI SFOLLATI ?


(Ez 47,1-2.8-9.12)

<< In quei giorni, [un uomo, il cui aspetto era come di bronzo,] mi condusse all'ingresso del tempio e vidi che sotto la soglia del tempio usciva acqua verso oriente, poiché la facciata del tempio era verso oriente. Quell'acqua scendeva sotto il lato destro del tempio, dalla parte meridionale dell'altare. Mi condusse fuori dalla porta settentrionale e mi fece girare all'esterno, fino alla porta esterna rivolta a oriente, e vidi che l'acqua scaturiva dal lato destro.


Mi disse: «Queste acque scorrono verso la regione orientale, scendono nell'Àraba ed entrano nel mare: sfociate nel mare, ne risanano le acque. Ogni essere vivente che si muove dovunque arriva il torrente, vivrà: il pesce vi sarà abbondantissimo, perché dove giungono quelle acque, risanano, e là dove giungerà il torrente tutto rivivrà. Lungo il torrente, su una riva e sull'altra, crescerà ogni sorta di alberi da frutto, le cui foglie non appassiranno: i loro frutti non cesseranno e ogni mese matureranno, perché le loro acque sgorgano dal santuario. I loro frutti serviranno come cibo e le foglie come medicina». 




(1Cor 3,9c-11.16-17)

Fratelli, voi siete edificio di Dio. Secondo la grazia di Dio che mi è stata data, come un saggio architetto io ho posto il fondamento; un altro poi vi costruisce sopra. Ma ciascuno stia attento a come costruisce. Infatti nessuno può porre un fondamento diverso da quello che già vi si trova, che è Gesù Cristo.

Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi ? Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui. Perché santo è il tempio di Dio, che siete voi.






VANGELO (Gv 2,13-22)

Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.

Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete.



Yeshuà e i banchieri
Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!».

I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà».

Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo.

Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù >

Dei quattro profeti maggiori Ezechiele si pone forse  come il più "visionario" di tutti ; infatti le sue visioni pullulano di elementi straordinari come : deserti disseminati di ossa inaridite che sotto l'effetto della "VOCE" divina si riuniscono , si rimpolpano , si rivestono di carne : angeli cherubici con sei ali che salgono e scendono nell'etere ; ruote infuocate vorticanti per ogni dove , un mulinare sfolgorante di chakra in libertà , ecc...ecc... beh veramente strabiliante  bisognerà attendere circa duemila anni per vedere questi "effetti scenografici" realizzati dalla mirabolante tecnologia cinematografica in 3d . Ezechiele è indubbiamente un mago e come tutti i maghi sa utilizzare al meglio lo "stato di sonno (nidra)  con sogni" (Svapnasthana) . 

L'immagine potentissima che ci offre in apertura è quella del "TEMPIO" , della porta davanti alla quale lo conduce il Signore e dalla cui soglia , nella parte orientale dove sorge "surya" il sole , la coscienza , egli vede uscire un'acqua cristallina che "vivifica" tutta la  natura circostante fino a raggiungere il mare che viene purificato anch'esso . Ci troviamo davanti ad una chiara liturgia "lustrale" , battesimale .

L'immagine del  fiume (nadi) è utilizzata frequentemente nella sacre scritture ; infatti  nella simbologia "sottile" del corpo  di tutte le tradizioni  l'acqua (apas) si associa alle emozioni , parola che in latino è formata dall'associazione di "emo" (sangue) e "movere" (muovere) , cioè a indicare ciò che si muove dalla coscienza più profonda quindi dal sangue che la contiene e la trasporta in tutto il corpo , emozioni che non più controllate si trasformano facilmente in tempesta , in acque limacciose , in onde furiose che si abbattono sulle vite dei malcapitati che non hanno saputo controllarle ( le emozioni) ; all'opposto le acque possono presentarsi tranquille , fresche sorgenti che sgorgano da sotto la soglia del tempio come nel caso di Ezechiele portando la freschezza tranquillizzante della presenza divina , l'ordine del cosmo , dopo il dis-ordine del caos .

Questa visione avviene a livello del secondo chakra , Svadisthana , il centro energetico legato all'elemento acqua , alla sessualità che quando è dominata da influssi rajo-tamasici è preda di passioni incontrollate e foriera di acque , molto , molto , "agitate" , che solo la presenza "sattvica" , luminosa, della Parola Divina può ricondurre nell'alveo del fiume (Sushumna) che collega il cielo alla terra , restituendo al corpo la sua vera identità di dimora divina , di tempio appunto !
Gli avatara come Gesù nella fattispecie scendono per ri-donare agli uomini/donne afflitti da "avidya" (ignoranza) questa coscienza e cioè che :

                   IL CORPO E' UN TEMPIO

una dimora divina , che però facilmente per opera maldestra di uomini/donne "asurici"  (demoniaci) può trasformarsi in un condominio "coatto" di sfollati demenziali catturati ( captivos = cattivi=prigionieri) del "samsara" dominato dai Sauron di turno che si avvicendano di epoca in epoca nel regno innaturale della mente egoica inferiore alimentato dai conflitti tra le parti "redente" , o Figli della Luce ( Pandava) e parti "irredente" , o Figli della Tenebre (Kaurava). Tutte le battaglie della Bibbia o della Bagavhad-Gita , ci narrano solo e soltanto di questa eterna guerra che da sempre impegna l'umanità ,una guerra che , guarda caso , viene combattuta su un campo di battaglia , il "kurushestra" ( Bagavhad-Gita) , che altri non è se non il "corpo" , questo è il campo su cui si affrontano le forze "creative" del Bene e quelle "distruttive" del Male . 

Il piccolo ego faraonico non vuole cederlo e inventa tutte le  più possibili e inimmaginabili tecnologie ( chirurgia plastica , medicine , cosmesi , ecc...ecc...) al fine di conquistarsi una impossibile immortalità biologica ; infatti il tapino (ego empirico) non comprende ( e quando mai potrebbe ? ) che "prakriti" ( materia) non può essere separata da "purusha" (spirito) . Lo spirito necessita della materia per rendersi "manifesto" (saguna) e la materia necessita dello spirito immanifesto (nirguna) che è suo sostentamento spirituale , "pietra d'angolo" , secondo il linguaggio alchemico , che sostiene l'edificio spirituale , il tempio appunto , < a Dio gradito > , un condominio di tutte le divinità (Pantheon) , che vritti e klesha rajo/tamasiche spesso riducono a spelonca satanica di sfollati impegnati in Rave e Movide senza fine con conseguenze letali per il corpo . 

Il fiume (nadi) della vita si ritira allora da lui , l'acqua di vita (Acquam-Vitae= acquavite) non scorre più in lui e presta la terra di cui è fatto inaridisce , i deserti si riempono di ossa , perchè il divino è "Satya" ( verità) e la Verità non può convivere con la menzogna ; il divino è giustizia , non violenza , amore , e non puo' convivere con l'ingiustizia , con la violenza e con l'odio , tutti veleni che conducono alla morte spirituale e fisica . Gli scorretti "stili di vita" non riguardano solo l'alimentazione , altrimenti un pugno di nutrizionisti risolverebbe subito il problema ; ma anche la qualità dei pensieri , dei comportamenti etici , dell'attenzione al prossimo sono le medicine sottili che portano salute e longevità .

Il profeta vede un gran flusso d'acqua fuoriuscire dal tempio , ma nulla ci dice della fonte di provenienza posta al di la della porta , ci parla del "manifesto" , l'acqua , ma non dell"immanifesto" da dove essa proviene così in abbondanza . Noi vediamo il corpo , l'aspetto manifesto , ma non l"immanifesto" che esso pur contiene e di cui è espressione conclamata . Cosa regola il nostro respiro , chi respira al nostro posto durante la notte , chi regola il flusso del nostro sangue , chi ritma i battiti del cuore, chi è l'occulto maestro di questa grande orchestra che si chiama corpo ? Chi produce l'acqua dietro la porta del tempio ? 

L'immanifesto appunto, e l'immanifesto quando "fluisce" porta la vita  , i campi fioriscono , la natura esulta , le ossa riprendono vigore , quando Dio ( El) , fluisce (Resh) nell'uomo/donna ( Ish/a) , le tre parole ebraiche diventano Ish , Resh, El stanno a significare ISRAEL , ovvero Dio scorre nell'uomo/donna , l'immanifesto fluisce nel suo tempio non più ostacolato dai nostri veleni interiori (Klesha) , che non producono più "vritti" ( agitazioni mentali) e allora possiamo cogliere l'immanifesto in noi e negli altri e comprendere che non siamo più separati ma "UNO" in tutti e in tutto , ciò che sta dentro (immanifesto) è esattamente come ciò che sta fuori (manifesto) 

                     < come in cielo così terra > !

Il corpo in fondo è il punto di confine tra l'immanifesto e il manifesto , è materia al suo stato più denso , ed è spirito al suo stato più "sottile" . E' esso stesso la "porta" di comunicazione tra le due dimensioni che confluiscono incessantemente  l'una nell'altra e per questo può  e deve essere considerato un "tempio" a tutti gli effetti , un "locus sacer" , luogo sacro a tutti gli effetti , un "altare sacrificale" , ovvero luogo del "sacrum facere" , cioè dove si "fa (facere) il sacro (sacrum)" , quando l'immanifesto si "ritira" dal corpo , si verifica la morte , prima spirituale e poi biologica .

Ekanantananda