< …Matrix è il mondo che ti è stato messo davanti agli occhi per nascondere la verità. Quale verità? Che tu sei uno schiavo…nato in una prigione che non ha sbarre,
che non ha mura, che non ha odore. Una prigione per la tua mente. Ma nessuno di
noi può descrivere Matrix agli altri. Devi scoprire coi tuoi occhi che cos'è
>
Con queste
parole , Morpheus , uno dei protagonisti principali del famoso film “
Matrix “ (1999) introduce il protagonista principale , Neo , alla conoscenza
della Matrix , il mondo illusorio prodotto dall’io empirico che ingabbia e
rende prigioniera la mente che scambia per reale ciò che reale non è . Se si
vuole , visto che siamo nell’ambito dello Yoga , la Matrix , mutatis mutandis , è l’equivalente della
Maya degli Yogin , che appunto praticano lo Yoga per sfuggire da essa e così
liberarsi , Mukti , dalla ruota delle rinascite prodotte dagli attaccamenti ,
essi pure illusori , in quanto sensuali , veicolati cioè dai sensi , facilmente
preda del godimento , “Bhukta” , che come la “mela” dei genitori adamitici ,
diventa facilmente elemento di schiavitù
, che poi si trasmette per via “neurale” ai discendenti , che per ri-trovare il
paradiso perduto devono imparare e fare lo Yoga , cosa che forse volentieri
eviterebbero di fare , se non si trattasse che il territorio e la permanenza
nel “SAMSARA” , il mondo egoico della prigionia , in cui Adamo ed Eva sono
stati catapultati è contrassegnato da malattia , dolore , cataclismi naturali ,
disturbi psichici , elementi che certo non favoriscono un placido soggiorno ,
almeno per i più , se si aggiungono poi gli inevitabili appesantimenti karmici
, beh alla fine lo Yoga diventa quasi un obbligo e gli Avatara quando vedono la
situazione ad un estremo limite arrivano proprio per ricordarci che è tempo di
“cambiare strada” .
Quindi lo Yoga nato molto millenni orsono ,
è una “Via” (marga) per uscire dal samsara . Anche ai nostri giorni è così ,
basti guardare lo sviluppo che tale disciplina ha avuto in questi ultimi
decenni e l’espansione nel mondo di tante scuole per realizzare il suo successo
.
Più che di Yoga bisognerebbe parlare delle
Yoga come un tempo si chiamavano le Indie ; infatti se uno è lo Yoga è pur vero
che tante sono le scuole e le “vie” (sadhana) per praticarlo . Nascono come i
funghi stili e scuole diverse con i nomi più esotici ( non li cito per non fare
indebita pubblicità , ma li conosciamo tutti benissimo , basta solo aver
partecipato a uno Yogafestival e aver visto tutti gli stands della varie scuole
).
E sempre nell’ambito di queste simpatiche
manifestazioni corali si può anche realizzare come si sia infiltrata la “tecnologia”
più moderna ed avanzata , oriente ed occidente tentano un incontro neurale interattivo
, quasi un matrimonio mistico delle rispettive conoscenze maturate in ambiti di
ricerca diversi, ma comunque finalizzate al recupero “olistico” di Adamo ed Eva
.
Già olistico , dal greco “ Holos “ che vuol
di re “intero” , un termine sempre più utilizzato nell’ambito dello Yoga spesso
usato , ancor più forse abusato . Che cosa vuol dire Yoga Integrale ? Uno Yoga
fatto di farina integrale ? E gli altri tipi di Yoga , cosa sono non-integrali
, parcellizzati ? Il fornaio alla richiesta di una pagnotta spesso risponde con
l domanda : < La vuole sana o tagliata? >. Quindi la salute presuppone
l’interezza, la malattia all’opposto una “scissione”, esattamente come una
pagnotta o siamo sani o siamo spezzati !
Alimentazione olistica , Yoga olistico ,
ginnastica olistica , dieta olistica e tutto questo per assicurare bene-essere
e salute . Ma attenzione il termine “salute”
deriva etimologicamente dalla
parola latina “SALUS” , ma si tratta di una traduzione impropria perché il
termine significa letteralmente “SALVEZZA” e non si limita al solo ambito
fisico per assenza di malattia , ma anche è soprattutto all’ambito psichico e
spirituale . Ben noto è il detto latino < Mens sana in corpore sano > ,
più olistico di così !
Ben venga dunque l’incontro tra Yoga e
Tecnologia . Non appartengo alla schiera dei dogmatici ad oltranza , però è
necessario osservare , buddisticamente parlando , la “via di mezzo” o sempre come
dicevano i saggi-rishi latini : < In medio est virtus> < La virtù
risiede nel mezzo > ; infatti gli estremi non sono mai auspicabili , si può
sbandare facilmente nel “soggettivismo” di tanto mondo Yoga che dequalifica la
“materia” (prakriti) estremamente “oggettivisti” più portati a squalificare lo
“spirito” (purusha) .
Non sono un anti-allopatico , ne sono un
anti-omeopatico , o un estremista ayurvedico , o cultore estremo
dell’agopuntura . Dico più semplicemente che ogni uomo/donna ha una sua
maturazione karmica e una consapevolezza più o meno profonda del suo corpo , ed
è in base a queste maturazioni che deve optare per un tipo di medicina , di
Yoga o quant’altro , badando bene di non andare mai contro le sue convinzioni
personali . Non si può andare dal medico allopatico o da quello omeopatico e
ayurvedico con idee pre-concette .
Dico subito che al Pronto Soccorso non c’è spazio per scelte alternative , c’è l’urgenza e li non si può stare a sottilizzare con una medicina o con l’altra , semmai c’è da chiedersi in seguito , a emergenza finita , quale situazione esistenziale , conflittuale non risolta abbia messo in crisi questo o quell’organo e quale è il messaggio che il corpo mi ha inviato attraverso quel sintomo . Già perchè il sintomo , non dimentichiamolo , è un messaggero , è il “precipitato” nel corpo di un problema psichico o spirituale non risolto a monte .
Dico subito che al Pronto Soccorso non c’è spazio per scelte alternative , c’è l’urgenza e li non si può stare a sottilizzare con una medicina o con l’altra , semmai c’è da chiedersi in seguito , a emergenza finita , quale situazione esistenziale , conflittuale non risolta abbia messo in crisi questo o quell’organo e quale è il messaggio che il corpo mi ha inviato attraverso quel sintomo . Già perchè il sintomo , non dimentichiamolo , è un messaggero , è il “precipitato” nel corpo di un problema psichico o spirituale non risolto a monte .
Quindi una medicina sia essa allopatica
, ayurvedica , agopunturistica , che non
si ponga il problema di risalire alla causa , rimane confinata in una sorta di
“prigione” che si limita a mantenere il “male-essere” in un ambita di semplice
“contenimento” , ma non certo di “ri-soluzione”.
Ora qui ri-torna a galla la “ Matrix/Maya “
di cui ho parlato all’inizio . Essa lo sappiamo è il prodotto delle proiezioni
egoiche del piccolo se empirico , letteralmente terrorizzato dall’idea della
morte e siccome quando muore l’ego ( è un passo dolorosissimo sulla via
iniziatica ) si trascina dietro Matrix/Maya che si alimenta di quel terrore ;
un terrore che fa defluire nelle casse
di BIG-FARMA , la grande organizzazione
multinazionale dei farmaci , fiumi di
denaro procurato attraverso campagne mediatiche terrorizzanti ( vaccini , ebola
, influenza aviaria , mucca pazza , ecc…ecc…) . Matrix/Maya prima cerca di
sedurre con la materia e i suoi status symbol e quando questa attrazione non
funziona più , tenta la via dello spirito . New age , eco-spiritualità ,
medicine alternative , aromaterapia , musicoterapia ; vie che di certo mon
conducono alla “liberazione” (dall’ego o Moksa) ma che creano un altro stato di
schiavitù , però dolcemente mascherato . Ormai lo Yoga nel mondo costituisce
una bella fetta di mercato e Matrix/Maya non se lo lascia sfuggire , la
creatività non gli manca certo !
La guarigione è il risultato che si ottiene quando il "prana" ( non a caso si parla di pranoterapia) scorre libero nel corpo , e ciò avviene solo quando l'anima si esprime liberamente in esso una volta che essa si è liberata degli attaccamenti del corpo "addormentato" dentro matrix/maya . Se lo Yoga , qualsiasi Yoga , non parte da questo presupposto e non opera il "miracolo" , allora ci troviamo davanti a un succedaneo dell Yoga e la pagnotta rimarrà comunque "spezzata", il corpo sognerà la guarigione esattamente come prima aveva sognato la malattia !
La guarigione è il risultato che si ottiene quando il "prana" ( non a caso si parla di pranoterapia) scorre libero nel corpo , e ciò avviene solo quando l'anima si esprime liberamente in esso una volta che essa si è liberata degli attaccamenti del corpo "addormentato" dentro matrix/maya . Se lo Yoga , qualsiasi Yoga , non parte da questo presupposto e non opera il "miracolo" , allora ci troviamo davanti a un succedaneo dell Yoga e la pagnotta rimarrà comunque "spezzata", il corpo sognerà la guarigione esattamente come prima aveva sognato la malattia !
Yogacharya Ekanathananda
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