è un termine che viene dal latino :
UNUS - VERTERE =
RIVOLGERSI ALL'UNO
Infatti il nostro scopo (dharma) , in quanto esseri umani è quello di muoverci verso il ri-congiugimento con l'UNO . Tutto l'universo non è altro che la storia di un allontanarsi della coscienza dall'Uno , lo strapparsi dell'individuo ( parola che peraltro significa "in-diviso" ovvero "in-tero" ) dall'Uno per precipitare nella materia e affrontare la "dualità" (dvaita) soggetto/oggetto , cartesianamente parlando tra "rex cogitans e rex extensa" e prendendo così coscienza di esistere .
Nella fase successiva poi la coscienza (chitta) opera una ri-salita , una ri-unione che si compie e completa con la realizzazione finale dell'Uno , ma questa volta in maniera consapevole . I genitori nell'Eden non erano "consapevoli" di questa Unità (advaita) .
Nella fase successiva poi la coscienza (chitta) opera una ri-salita , una ri-unione che si compie e completa con la realizzazione finale dell'Uno , ma questa volta in maniera consapevole . I genitori nell'Eden non erano "consapevoli" di questa Unità (advaita) .
Ognuno di noi è già adesso l'UNO perchè , in verità, esiste solo l'Uno , ma lo ignoriamo in quanto identificati con una "personalità" , un apparato psico-fisico capace di percepire il mondo solo in maniera "duale" (dvaita) :
l'io dentro il corpo e l'universo fuori dal corpo
Dal momento che il nostro scopo è tornare a sentirci UNO , ogni volta che abbiamo comportamenti e pensieri "duali" , cioè separativi , creiamo un attrito con lo scorrere dell'Esistenza . Ogni volta che giudichiamo sbagliato qualcosa , in noi e fuori di noi , stiamo entrando in conflitto con l'esistenza , la quale si muove invece verso l'Uno e quindi tende all'Amore (agape) .
La malattia è il derivato patologico dell'attrito che creiamo sui piani emotivo e mentale nei confronti dell'Esistenza.
In realtà siamo tutti malati , chi più chi meno , a livello fisico o psichico .Ogni nostra sofferenza psicologica è sintomo che c'è qualcosa che non funziona nel nostro modo di percepire l'Esistenza : i nostri pensieri si dirigono verso la separazione anzichè verso l'Uno a l'Amore . E resteremo malati fino a quando non smetteremo di provare sentimenti separativi verso il mondo . LO stato"separativo" di fatto è uno stato "demoniaco" , asurico . Il "satana" in greco traduce il "separatore" , il "divoratore" , in quanto in questo stato le nostre energie maschili e femminili , solari e lunari , vengono "separate" , "divorate" .
Si può anche dire , e perchè no ? , che la malattia sorge da una mancanza d'amore . Tutte le volte che giudichiamo sbagliato qualcuno anzichè amarlo , ci stiamo allontanando dallo scopo per cui siamo venuti sulla Terra - ri-tornare all'UNO - e stiamo gettando il seme (samskara) di un futuro disturbo , che può essere sia psichico che fisico . Da questo deriva e si evince che il problema della guarigione è un problema prevalentemente re-ligioso ( re-ligare = unire di nuovo ) , non solo prettamente scientifico . Tutte le guarigioni raccontate dai vangeli segnalano che si guarisce " per fede " e si guarisce "ri-unendosi" , ri-diventando UNO con il principio divino dal quale proveniamo. Il modo più sicuro per garantirsi una vita senza malattie è :
AMARE IN MANIERA INCODIZIONATA
e sviluppare contestualmente la :
CAPACITA' DI PERDONARE
sempre e comunque come fa il Cristo con le ultime parole sulla croce che prega il Padre così dicendo :
< Padre perdona loro perchè non sanno quello che si fanno >
infatti la loro "ignoranza spirituale" (avidya) non gli permetteva di essere consapevoli e li distanziava dall'Uno .
Ogni conflitto non risolto attraverso il perdono completo si trasformerà prima o poi in un disturbo psichico o fisico . Il perdona va a sciogliere i blocchi "emo-tivi" ( emo = sangue in cui ha sede la coscienza ; risentimenti , rimpianti , rancori , sensi di colpa, ecc) che sono in definitiva l'unica causa della malattia !