Isacco , figlio unico di una coppia di genitori anziani , Abramo e Sara , si presenta alla ribalta della storia biblica privo della grande cornice teologica che ha caratterizzato invece il rapporto del padre con il Signore suo Dio ; infatti di non ci rimangono tracce di colloqui con il Signore , nè tanto meno particolari preghiere , Isacco non è angustiato dalla ricerca spirituale così intensa invece nel suo genitore . E' il figlio in ombra di un padre protagonista ! Raramente se ne ascolta la voce , addirittura neanche sceglie la moglie , Rebecca , scelta in sua vece dal padre appunto . Ha tutte le caratteristiche , dell'archetipo dell'orfano , di quei figli che crescono all'ombra di padri "pellegrini" , sempre in giro nel mondo , molto spesso " uomini di potere " politico , economico , fuori casa , quanto deboli o "imprendibili" fra le mura domestiche , frequentate molto raramente , di quegli uomini che si accorgono dei figli solo quando sono divenuti grandi , ma ormai è troppo tardi .
Per cui questi figli molto spesso ri-cercano l'autorità paterna appellandosi ad istituzioni "forti" , dogmatiche , o rifugiandosi al seguito di sedicenti guru o riparando all'ombra di una spiritualità religiosa istituzionale vissuta come riparo alle proprie insicurezze ed evitando di accollarsi scelte di responsabilità troppo impegnative , cause queste che ai nostri giorni fanno parlare di "latitanza" della figura paterna e di figli sempre più numerosi "orfani" che si aggirano di notte per le strade con le "bottigliette" in mano .
Per cui questi figli molto spesso ri-cercano l'autorità paterna appellandosi ad istituzioni "forti" , dogmatiche , o rifugiandosi al seguito di sedicenti guru o riparando all'ombra di una spiritualità religiosa istituzionale vissuta come riparo alle proprie insicurezze ed evitando di accollarsi scelte di responsabilità troppo impegnative , cause queste che ai nostri giorni fanno parlare di "latitanza" della figura paterna e di figli sempre più numerosi "orfani" che si aggirano di notte per le strade con le "bottigliette" in mano .
Isacco non ha un"caratteraccio" , anzi non ha proprio carattere , senza ne sta nel suo cantuccio in casa , non esce mai , non ha l"energia maschile" (yang) , il padre non gli l'ha trasmessa , non ne aveva il tempo . Isacco genera due figli maschi , Esaù , il primogenito , molto maschile , verso cui va la sua indubitabile ammirazione , Esaù in fondo è il suo "lato ombra" , il cacciatore , il guerriero , archetipo che non ha mai potuto esprimere con il suo padre Abramo , che addirittura lo aveva messo su una pira per sacrificarlo su richiesta del suo Dio , e sicuramente qualche segno indelebile questo tremendo episodio lo ha lasciato nella sua psiche di fanciullo ; il secondogenito Giacobbe , più femminile (yin) , sempre a casa , intellettuale , vero "cocco" di mamma , Rebecca , che ne inventa di tutti i colori , manipolando in ogni modo il povero Isacco , pur di far pervenire i benefici della primogenitura all'adorato Giacobbe , che poi diventerà Israele .
Isacco è un vero strumento di manipolazione della moglie Rebecca , in fondo rimane nel suo ruolo di vittima sacrificale in cui lo ha configurato il padre , un uomo senza iniziativa , incapace di dare forma , cornice (frame) , alla propria vita . Era accaduto già con sua madre , Sara , che aveva imposto ad Abramo la cacciata del fratellastro Ismaele , che si portò nel deserto anche una parte "ombra" di Isacco , che non avrebbe mai più potuto vivere . Si era aperta con Ismaele una conflittualità ( da Ismaele guarda caso discendono gli attuali arabi sempre in conflitto con Israele) , che sarebbe poi ri-affiorata nel rapporto dei figli , Esaù e Giacobbe , che appena concepiti nel grembo di Rebecca già facevano a pugni e litigavano . Nel finale di vita , alla sua morte , però Isacco ebbe la soddisfazione di ri-vedere ri-appacificati i due fratelli e potè chiudere gli occhi in pace.
La vita di Isacco è "lineare" , non presenta scossoni , si limitò al ruolo assegnatogli cercando di svolgerlo nel migliore dei modi , una vita che oggi definiremmo piatta , resa animata solo dalle trame imbastite da Rebecca per imporre Giacobbe , l'imbroglioncello che nasce attaccato alle "calcagna" del fratello , di qui l'etimologia del suo nome .
Nella vita di Isacco non registra alcun " REFRAMING" che ci permetta di vederlo sotto un aspetto diverso , rimane orfano , mai veramente padre , e ciò anche sicuramente dovuto al suo rapporto con Rebecca , una moglie che altri hanno scelto per lui , ma non da lui scelta, il che toglie ad ogni rapporto quella grande possibilità "alchemica" costituita dall'amore , in mancanza del quale non si innesta quel rapporto erotico e trasformante necessario ad ogni relazione sentimentale che si rispetti e che permette anche quella sottile lotta tra i sessi che rende il rapporto vivo e vivace , per cui il maschile ed il femminile si confrontano , lottano , si arricchiscono.
Mancano in Isacco totalmente l'archetipo del guerriero , dell'amante , rimane (Isacco) intrappolato in quello dell'innocente e dell'orfano . Ci penserà Giacobbe a ri-appropriarsi delle energie maschili sopite nel padre !
Isacco non ha avuto la possibilità di formarsi un "ego" robusto come il padre Abramo , provato da tante lotte e vicissitudini . E' significativo che egli muoia nella stessa terra in cui è nato , non muove guerre , muore in pace , fedele alla parte che gli è stata assegnata ; in fondo non aveva bisogno di un REFRAMING , essendo concepito già divino nel "grembo" della madre Sara ( il suo nome significa in ebraico " sorriso di Dio " ) , egli nasce già come " Vero Se " , non ha bisogno di maschere , si nutre di "silenzio" (muni) , è amabile , desidera servire Dio nel rispetto della tradizione (= Dharma) ; è perfettamente "obbediente " a conferma che il REFRAMING è necessario per coloro che finiscono , fuori-strada , fuori " dharma " , e cadono nella ignoranza spirituale ( Avidya) .
La " terra promessa " , quella da cui non si è mai allontanato , e in cui muore , è il luogo della " COSCIENZA DIVINA " , e solo il " VERO SE' " e coloro nei quali è realizzato possono " abitarvi " , tutte le altre terre sono abitate da AVIDYA ( = Ignoranza spirituale) , lì regnano incontrastati gli "asura " ( = demoni ) "figli della cecità spirituale , uomini-ombra, sudditi vessati del piccolo/ego/erode/faraone !
Isacco non ha avuto la possibilità di formarsi un "ego" robusto come il padre Abramo , provato da tante lotte e vicissitudini . E' significativo che egli muoia nella stessa terra in cui è nato , non muove guerre , muore in pace , fedele alla parte che gli è stata assegnata ; in fondo non aveva bisogno di un REFRAMING , essendo concepito già divino nel "grembo" della madre Sara ( il suo nome significa in ebraico " sorriso di Dio " ) , egli nasce già come " Vero Se " , non ha bisogno di maschere , si nutre di "silenzio" (muni) , è amabile , desidera servire Dio nel rispetto della tradizione (= Dharma) ; è perfettamente "obbediente " a conferma che il REFRAMING è necessario per coloro che finiscono , fuori-strada , fuori " dharma " , e cadono nella ignoranza spirituale ( Avidya) .
La " terra promessa " , quella da cui non si è mai allontanato , e in cui muore , è il luogo della " COSCIENZA DIVINA " , e solo il " VERO SE' " e coloro nei quali è realizzato possono " abitarvi " , tutte le altre terre sono abitate da AVIDYA ( = Ignoranza spirituale) , lì regnano incontrastati gli "asura " ( = demoni ) "figli della cecità spirituale , uomini-ombra, sudditi vessati del piccolo/ego/erode/faraone !
Yogacharya Eknathananda