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martedì 26 giugno 2012

MA GESU' ERA ....UNO YOGHI ?


Rispondere a questa domanda sicuramente richiede molto impegno ; infatti i vangeli ci dicono molto poco delle sue abitudini alimentari e tanto meno di una sua personale disciplina psicofisica in senso yogico , del tipo  : asana , pranayama , per citare tra le attività più fisiche . Mentre qualcosa di più affiora in merito a pratiche più interiori come : prathyara , dharana , dhyana , samadhi .
Di certo si evince dai vangeli che il suo corpo , da lui stesso definito " tempio " < Distruggete questo tempio e lo ricostruirò in tre giorni > , non viene lasciato in disparte dalla sua disciplina ascetica ( tapas = ardore spirituale) ; infatti quando , dopo il battesimo ricevuto dal Battista nel Giordano , si ritira in solitudine nel deserto (prathyara = ritiro dei sensi dal mondo esterno) Egli < digiunò per quaranta giorni>. 

Sappiamo , e la scienza ce lo conferma , che un corpo può sopravvivere per un mese senza cibo solido , ma di certo non più di tre giorni senza acqua , pertanto è ragionevole pensare che il Cristo ha attinto ad altre energie e conoscenze  per garantirsi la sopravvivenza in una situazione fisica così critica . La scienza spirituale dello Yoga c'informa su determinate tecniche psico-fisiche che permettono l'abbassamento del ritmo cardiaco , dei flussi corporei collegati e di conseguenza il "rallentamento" del metabolismo , il che comporta , come constato in numerosi yogi sottopostisi a prove di verifica , un minore consumo di ossigeno e quindi di lavoro cellulare , come avviene nei corpi degli animali che in inverno vanno in letargo e si ri-svegliano in primavera .
Il segreto di questa respirazione rallentata , oggi lo sappiamo , sta proprio nella pratica del " Kumbaka" (= sospensione respiratoria) ; infatti tale sospensione abbassa il ritmo cardiaco e crea le premesse di "accesso" ai così detti " stati alterati di coscienza " , in cui si possono esperire visioni , stati di trance o estatici indicati con il nome di samadhi .

Tra le pratiche sopra citate non ho menzionato gli Yama e i Nyama ( divieti e precetti ) che invitano  praticare la  verità (satya)  , la non violenza (ahimsà) , rifuggire dalla menzogna , non rubare (asteya) , non essere egoisti (aparigraha) , sviluppare la devozione a una divinità ( Ishvara Pranidhana),...ecc...ecc... tutte regole consigli spirituali che in pratica sono rintracciabili all'interno di tutti i dieci comandamenti , che Gesù da pio ebreo sicuramente conosceva e praticava al punto da  dichiarare apertamente : < di non essere venuto ad abolire la Legge , ma per portarla a compimento > . Gli Yama e i Niyama generalmente nell'attuale indirizzo dello yoga occidentale rimangono un pò dimenticati , in disparte , senza contare invece che una corretta pratica di yoga deve partire proprio da essi ; infatti sofisticate tecniche respiratorie (pranayama)  e altrettanto elaborati contorsionismi corporei (asana) non possono sostituire e tanto meno assicurare un equilibrato sviluppo interiore , psichico e da ultimo spirituale . Anzi il non osservarli comporta un aumento delle tossine psichiche e fisiologiche che possono portare a seri problemi e scatenare addirittura malattie di ogni genere .

Gesù conosceva queste tecniche ? Una risposta certa  non esiste , se non delle ipotesi che parlano di un suo viaggio in India , ipotesi più fantasiosa , e un'altra meno fantasiosa , che lo vuole iniziato presso la cerchia  degli Esseni , che  sicuramente ha frequentato  il Battista , una setta molto ferrea e blindata che aveva rapporti con i " terapeuti" , che avevano appreso tecniche sciamaniche di guarigione nell'ambito della potente magia ammonica di derivazione egiziana .
Dai vangeli apprendiamo che Gesù si nutriva di frutta (fichi , zuccherini e calorici) ; beveva vino a pasto , che qualche volta produceva Lui stesso  ( Pranzo di Cana) ; mangiava carne (agnello pasquale) , insomma si alimentava secondo le rinomate regole del "kasherut " ebraico . Le scritture non ci parlano di respirazioni particolari , ne tanto meno di esercizi corporei , ma il fatto che non praticasse questi ultimi , non significa che  egli non fosse uno yogi ; infatti solo l'Hatha Yoga , tra i tanti vari tipi di Yoga, propone una disciplina fisica (asana , pranayama,...) . La stessa cosa non è richiesta nell'ambito p.e. del Raja Yoga , o del Jinana Yoga , o del Bakthi Yoga , ecc...ecc.....

Di sicuro , Egli , leggeva e meditava  le Sacre Scritture  (Svadhyaya) ; praticava "Pratyhara" il ritiro dei sensi dal mondo esterno ritirandosi frequentemente in solitudine sulle montagne  per la meditazione e la preghiera (Dhyana) ; praticava "Dharana" ( = concentrazione , il suo cuore e il suo pensiero erano costantemente "focalizzati" sul Padre , con cui Egli viveva in simbiosi spirituale affermando < Io e il Padre siamo UNO > , esperienza questa di " monismo spirituale " (= Advaita = non duale ) estesa al punto tale di portarlo spesso in stato di " samadhi " , stato unitivo dell'Essere , stato "Verginale"che apre l'accesso all" Ananda Maya kosha " ( = Corpo di Beatitudine) mostrato a Pietro , Giacomo e Giovanni sulla cima del Monte Tabor nell'episodio noto della " Trasfigurazione " , al culmine del suo Bakhti Yoga nei confronti del Padre Celeste .

Ma come si può parlare di Yoga , se non si parla della Kundalini ? E dove è rintracciabile essa nell'operato di Gesù ? Gesù la conosceva benissimo al punto tale che la cita (la kundalini) parlando della sua prossima passione e crocifissione ; infatti affermò che : < Quando sarò innalzato , attirerò tutti a me > ricordando l'episodio di Mosè che nel deserto aveva posto un "serpente di bronzo " su una " Tau " (croce) e chi avesse guardato verso di esso (il serpente=kundalini) sarebbe stato guarito dal morso dei serpenti e degli scorpioni ( = passioni = veleni dell'anima) .

Ma si Gesù aveva dimestichezza con il " potere di kundalini " , Egli conosceva come maneggiare il "potere serpentino " , perchè era Lui stesso incarnazione di quel potere . Le guarigioni miracolose che Egli operava , le operava proprio in virtù di quel potere ( Siddha ) , che Egli sapeva come "ri-svegliare" e far sollevare nel corpo degli afflitti che incontrava e quando la Kundalini sale lungo Sushumna (=canale centrale psico-energetico) brucia il "karma negativo" sedimentato nei vari Chakra-coscienza e avviene la guarigione contestualmente alla " illuminazione" ( = Diksa) che apre l'ingresso alla vita eterna in quanto riconduce il miracolato al suo stato unitivo (samadhi) originario , verginale !
( leggi mio Blog su Bios e Zoè).

Si , ora possiamo dirlo a ragione senza tema di essere smentiti : GESU' ERA UNO YOGHI...E CHE YOGHI !

Om shanti

Yogacharya Eknathananda


mercoledì 13 giugno 2012

LA DEPOSIZIONE DI CRISTO ( di Raffaello ) : UN REFRAMING ABORTITO

(Pala Baglioni -Raffaello - Galleria Borghese - Roma -particolare )


Il recente restauro della " pala Baglioni " di Raffaello , conservato alla Galleria Borghese di Roma , mi ha permesso per una serie di circostanze fortunate di "vivere" accanto a questa opera in maniera così  "ravvicinata" , da offrirmi l'opportunità di intense riflessioni legate al tema proposto dall'opera e cioè :  


                   LA DEPOSIZIONE DI CRISTO

Un tema caro alla tradizione pittorica di ogni tempo e sul quale si sono cimentati i "pennelli" più famosi di ogni tempo , come ad es. Rosso Fiorentino , Michelangelo (Pietà) , Caravaggio , ecc...ecc...
L'opera è datata al 1507 e fu commissionata a Raffaello dalla famiglia fiorentina dei Baglioni , da cui il suo titolo . Non è mia intenzione  trattenermi  sugli aspetti tecnici ed artistici dell'opera , la cui trattazione tralascio a esperti e storici dell'arte più esperti del sottoscritto in questo ambito , mentre concentrerò il "FOCUS" , mio e vostro , sul tema centrale che l'opera ci propone , la deposizione.


Partendo proprio dall'etìmo della parola latina , "de-ponere" , "mettere giù" , "mettere via" , " mettere da parte " , "lasciar andare" , perchè è questa l'azione che i personaggi stanno compiendo , dopo aver tolto Cristo dalla croce , si apprestano a de-porlo nella tomba . Nel particolare proposto si possono osservare partendo da destra : Grifonetto Baglioni che trattiene il lenzuolo (personaggio violento e morto prematuramente ucciso e la cui madre per il dolore ha commissionato a Raffaello il dipinto ) , la Maddalena al centro , San Pietro e Giuseppe di Arimatea ( il ricco possidente che ha messo a disposizione la tomba ) che trattengono il lenzuolo all'altro capo , e tra i due Giovanni , il discepolo mistico , che osserva la scena . Non si vedono nel particolare , ma a lato ci sono anche una straziata Maria assistita dalle " pie donne " , tutte in lacrime .


La scena centrale è occupata dal corpo "luminoso" del Cristo che non presenta la "nigredo" de-compositiva di un cadavere comune ( shava = cadavere = morto al "mondo"= libero dalle pastoie della mente egoica inferiore) , intorno al quale si affannano addolorati tutti gli altri personaggi accomunati e straziati dall'identico dolore , un dolore che si estende ancora a distanza di secoli in ogni anima che perde il suo contatto con Cristo , cioè con la propria natura divina ; infatti la perdita , o meglio l'obnubilamento del " Purusha" (Spirito Divino  , psicologicamente indicato come " Vero Sè ") ,  da parte di " prakriti " (materia) a causa di " Avidya" ( ignoranza spirituale ) , rende la natura umana , qui rappresentata dai personaggi addolorati ,  in particolare la Maddalena , priva di " senso " , in-sensata , in quanto privata come la "Sposa smarrita " dello stupendo biblico " Cantico  Dei  Cantici "del suo Signore/Purusha (raccomando  una approfondita ri-lettura di questo testo biblico ) . Il dan Brown del " Codice da Vinci " ha individuato bene nella Maddalena (prima testimone e aralda della Risurrezione ) un personaggio chiave della vicenda terrena del Cristo   , con l'unico difetto di averlo  proposto in una prospettiva profana di relazione  carnale ( determinante ai fini del successo del libro)  , che trasforma la Maddalena nel " graal " fisico del "seme divino" , che troverà accoglienza nel sangue ( sangre real = sangraal = graal) che darà luogo alla stirpe dei Merovingi , ben lungi dal suo significato metafisico .



Non si tratta di un evento "biologico" , ma " ontologico" ; infatti la "gravidanza " è "mistica" , ed il tantrismo orientale aiuta a comprenderla molto bene , al di là di ogni "dogma" , inventato per rendere accessibile per fede ciò che non è spiegabile in termini " fisici " . La natura umana rimane orfana, dis-orientata quando perde il suo "focus" , il suo centro , ovvero la sua origine spirituale ; infatti sostengono i "rishi " ( = saggi ) orientali che : < la materia è lo spirito al suo livello più basso , e lo spirito è la materia al suo livello più alto > . La scissione tra queste due "entità" determina di fatto la "caduta " dallo stesso edenico , stato "unitivo"(advaita = non-duale ) , dove il maschile (yang) e il femminile (yin) non sono scissi . La scissione comporta l'ingresso nello stato di coscienza " duale" ( dvaita ) , uno stato "diabolico , questo significano le " due corna " del diavolo , la natura divina ( purusha ) e quella umana (prakriti) non sono più " UNO " ma "DUE" , in conflitto , insomma la natura umana cade in bocca alla mente egoica inferiore , all'ego personale , perdendo il contatto con l'Io trascendentale .


I personaggi coinvolti nella scena ( a parte Grifonetto ) sono citati nei vangeli canonici , come coloro che accompagnano Gesù Cristo nel sepolcro , portando con se <profumi e balsami per la sepoltura> per cospargerne il corpo del morto . Non sperano nella " Risurrezione" , di cui tante volte aveva loro parlato il maestro in vita . Sono straziati perchè il loro stato di coscienza non è maturato , nonostante tutta la catechesi ricevuta direttamente dal Cristo . Sono "sconfitti " semplicemente perchè sono preda "sottilmente" del loro "ego inferiore" , vedono e piangono non con gli occhi dell'Io Trascendentale , ma con gli occhi di Maya , la grande illusione , che aveva inventato per loro un Cristo "onnipotente " , un Dio invincibile e vittorioso su tutto e su tutti , che avrebbe imposto la sua forza più che la sua debolezza. E quando  quel Cristo è comparso tumefatto al loro sguardo , livido , annichilito nella morte, hanno pensato solo a trovargli una " tomba" e a " imbalsamarlo" con sostanze aromatiche , incenso , mirra...ecc...ecc...
( Pietà di Michelangelo )


                                                           ( Roso Fiorentino - deposizione )


Il loro sguardo era fisso più nel "Muladhara chakra" che non nell' Ajina Chakra, luogo del discernimento (Viveka ) spirituale  , la vista metafisica ancora non era "maturata" in loro , altrimenti non sarebbero rimasti li in lacrime a imbalsamare un corpo che sarebbe risorto . Quegli stessi personaggi di li a tre giorni < avrebbero mutato il loro pianto in gioia > , come aveva loro promesso il maestro durante il commiato dell'Ultima Cena : < Ancora un pò e non mi vedrete , ancora un pò e mi vedrete > . Cosa è successo in quei tre fatidici giorni ? Era successo che quella morte li aveva liberati di tutte le loro " false proiezioni " che avevano effettuato su di Lui ; li aveva "liberati" ( Moksa ) dalla mente egoica e dualista inferiore , riconducendoli all'Unità originaria , ri-unificando il loro maschile e femminile aveva restituito loro la "verginità" iniziale , premessa fondamentale per la nascita e la crescita del Cristo interiore . Lo spirito (purusha) s'incarna in prakriti (Maria) ogni volta che questa risponde "fiat " , cioè allinea la sua volontà umana con quella divina .


                                                    ( Pontormo : Deposizione ) 


Ma Maya , l'illusione egoica , non molla facilmente la sua presa e quindi spinge al dolore , alla dis-perazione , inventa balsami , essenze , incensetti , liturgie , pur di "cristallizzare" il dolore , ottimo alleato di multinazionali delle religioni , dell'industria sanitaria , medica , cosmetica , ecc...ecc....gli Egiziani sono stati i primi a canonizzare e regolamentare il " processo imbalsamatorio " e quelli che sono venuti dopo hanno imparato bene , fino al punto di voler imbalsamare , mummificare , ingessare  il Cristo  , utilizzando sagrestie , conventi , ashram , processioni , medagliucce e quant'altro ...Ma , ma , il Dio interiore non è un Dio che si fa " rinchiudere " facilmente , anzi " RI-SORGE " sempre dalle sue "CENERI " (Vibbhuti ) , perchè è  : < un Dio dei vivi e non dei morti > e di sicuro non abita nei cimiteri , perchè è un Dio che ama sconcertare , non è un tranquillizzante per depressi psichici , con Lui la vita è una avventura , un viaggio che libera la spiritualità dalle pastoie di inutili e svuotati rituali ridotti a mere e stanche cerimonie . Quel Cristo rimarrà nella tomba , mummificato da coscienze anestetizzate da Maya !


Quella sepoltura rappresenta il fallimento della spiritualità , la possibilità di un " REFRAMING " (Rinnovamento) , di un appuntamento per molti mancato , quando non ci si libera dai propri pre-giudizi e modi di pensare errati . Con la nostra vita profumiamo un Cristo vivo e risorto , o imbalsamiamo semplicemente un cadavere ?



( Caravaggio - Deposizione )



lunedì 4 giugno 2012

DAVIDE....UN REFRAMING IMPOSTO


Davide (in ebraico דָּוִד בֶּן יִשַׁי David ben Yeshay, Davide figlio di Iesse) è stato il secondo re d'Israele durante la prima metà del X secolo a.C.: le sue vicende, risalenti all'epoca ebraica, sono raccontate nel primo e nel secondo libro di Samuele, nel Primo libro dei Re e nel Primo libro delle Cronache.
Valoroso guerriero, musicista e poeta, accreditato dalla tradizione di molti salmi, Davide viene descritto nella Bibbia come un personaggio dal carattere complesso, capace al contempo di grandi crudeltà e generosità, dotato di spregiudicatezza politica e umana ma al tempo stesso in grado di riconoscere i propri limiti ed errori.
La vita di Davide è di particolare importanza nell'ebraismo, nel cristianesimo e nell'islam. Nell'ebraismo, Davide è il re di Israele e da lui discenderà il Messia. Nel cristianesimo, da Davide discende Giuseppe, padre putativo di Gesù. Nell'islam, Davide è considerato un profeta.
Davide è il più grande guerriero della storia di Israele , ed è anche il più grande re . L'archetipo del Re concentra in se tutti gli archetipi , tutti li contiene e Davide da mostra di contenerli tutti ; infatti è guerriero ( Virat ) , ma anche poeta , cantore , danzatore , sa combattere , ma anche amare teneramente , il maschile (yang) e il femminile (yin) sono meravigliosamente ed armonicamente fusi in lui, che oltretutto si mostra grande anche nell'amicizia , quella nutrita per l'amico Gionata (figlio di Saul) , che < amava Davide , più della sua propria vita > e di cui Davide scrive uno straziante canto funebre in occasione della sua tragica fine e cioè  :   < Il dolore è caduto su di me , tu mi eri assai caro , il tuo amore era per me più prezioso dell'amore delle donne >. 


Una amicizia che ricorda un'altra grande amicizia storica e cioè : quella di Achille verso Patroclo, storia  in cui qualcuno ha voluto scorgervi una sottile vena di omosessualità , che nulla toglie alla profondità di questo sentimento profondamente emozionale ma mai cameratesco . Si , Davide è un prisma luminoso che emana l'iridescenza smagliante di valori e di virtù guerrierre ed artistiche ad un tempo ; infatti egli , oltre a saper combattere ,  sa cantare e suonare accompagnandosi con il "salterio" (strumento musicale a corde assimilabile alla lira o all'arpa ) con il quale viene raffigurato nell'iconografia di molti dipinti. Si può dire che Davide sia il padre della musicoterapia in quanto  veniva chiamato da Saul , primo re d' Israele , al suo capezzale quando era preda di attacchi epilettici , che venivano sedati dal suo suono e dalla voce melodiosa  .
La storia di Davide , settimo di sette fratelli (chakra ?) inizia dal "muladhara" ( radici) ; infatti non nasce figlio di re , fa il mandriano , cammina dietro il loro muladhara , sente l'odore della loro nigredo corporea (feci) , il suo ego non sogna grandi orizzonti , conquiste di potere , corti , palazzi regali , ecc...ecc....sarà la mano di Dio , attraverso un profeta ( Samuele ) a toglierlo dallo sterco e farne un re . Dio ( Intelligenza non-locale) è sempre così , si comporta secondo indirizzi quasi sempre opposti alle scelte dell'ego umano ( mente locale ) più indirizzato a far cadere le scelte sul più "forte" , almeno dal suo punto di vista  .
L'esordio ufficiale di Davide , avviene con l'abbattimento e la decapitazione del gigante filisteo Golia , che seminava terrore nelle fila israelitiche . Davide si presenta senza armi , forte solo di una fionda e senza corazza, forte solo della assistenza divina . Il sasso centra la fronte di Golia , che ricorda il "mono-oculare" Polifemo (vedi mio blog in merito) abbattuto a suo tempo da un'altro "virat" , Ulisse . L'area fisica e meta-fisca interessata è sempre la fronte " Ajina Chakra " ; infatti è in quest'area  che si realizza la "visione" (Viveka) spirituale e l'accesso alla "reale conoscenza" delle " leggi divine " ( dharma) che il " Virat" è chiamato per realizzare  la salvezza del suo popolo . In realtà i due , Davide e Ulisse , vincono la loro natura inferiore legata alla " mente egoica" ( se locale)  , condizione necessaria per passare dalla condizione profana a quella sacra ( Se non-locale) . Le "decapitazioni" bibliche fino a quella ultima e famosa del Battista , stanno proprio a significare questo e cioè : bisogna cambiare testa e sinapsi per accedere alle verità divine , solo allora può comparire e trasparire la natura divina , quando non è più ostacolata dalla mente egoica inferiore e dalle sue illusorie ( maya) proiezioni , il se-locale è il grande ostacolo , Golia , da abbattere  .
Una storia di successi quella di Davide , che guidato dal Signore subisce un "reframing" imposto dall'alto che lo trasforma da umile pastore( piombo)  in un re saggio , magnanimo e rispettoso (oro)  . Però anche lui come il "Frodo" protagonista del " Signore degli anelli " , pur non avendo cercato il potere , se lo ritrova addosso imposto e alla fine comincia a subirne il fascino ; infatti la mente egoica inferiore (se locale)  , dualista (dwaita) per natura , seppur domata , non è mai cancellata del tutto e può sempre ri-emergere quando meno ce se lo aspetta e Davide non ne sarà esente . 


La junghiana " inflazione dell'io " o " OMBRA " si farà sentire anche con lui , che invaghitosi della bella Betzabea , moglie di un suo generale , Huria l'Hittita , lo condurrà a "manipolare" la situazione fino a mandare in guerra a morire il suo generale . Sarà l'inizio di una stagione dolorosa per Davide ; infatti il Signore lo colpirà con diverse disavventure , quando viene toccato il " dharma" (legge divina) sono guai per tutti e Davide vedrà morire il suo primo figlio , vedrà la ribellione del suo figlio violento Assalonne che usurperà il regno e si dichiarerà re al posto del padre , una figlia stuprata da un'altro suo figlio , lotte in famiglia e dissidi ogni genere , al punto che è costretto ( Davide) a fuggire da Gerusalemme , irriso dai suoi stessi sudditi che lo stimano un debole . Ma non è così , proprio in questo tragico frangente egli dimostra le sue più alte virtù di magnanimità e di regnante . Pur di non uccidere il figlio è pronto a farsi da parte. Capisce in questo frangente la "lezione" della vita e cioè che non si può abusare impunemente del potere ( contro-iniziazione)  e quindi ammette la propria colpa davanti a Dio e agli uomini , si mostra responsabile , invitato dal profeta Natan a riconoscere il suo comportamento errato , non rimuove la sua colpa come fanno certi uomini politici "irresponsabili" , ma anzi la riconosce e ne fa tesoro per il futuro . Chi si getta nella battaglia della vita e chi assume responsabilità per altri , sperimenterà sempre i suoi limiti !

Il "lato ombra" non l'ha vinta su Davide , quel lato che produce il tiranno, che per regnare sugli altri deve aumentare la sua debole autostima , deve rendere piccoli gli altri per potere credere alla propria grandezza , come hanno fatto i tanti Hitler , Erodi , Neroni della storia tanto per citare i più famosi  . Le azioni di tali tiranni < sono caratterizzate da tattiche di intimidazione , costrizione , manipolazione , grettezza e paranoia > ( arnold) . Dove regna questa tipologia ,  cresce l'aridità creativa alimentata dalla disciplina ferrea e ottusa . L'uomo subisce sempre questa grande tentazione di trasformarsi nell'archetipo negativo del re . L'altra tentazione è di rifiutare ogni responsabilità e rimanere un " puer aeternus " , un eterno adolescente , un Peter Pan , immagine del giovane che non crescerà mai , che vive in un mare di possibilità ( pan in greco significa tutto) e indisponibile pertanto a impegnarsi in una cosa o in un affare , per non mettere in gioco la possibilità successiva che può offrirsi dopo . 




Una immagine quella del " puer aeternus" molto in voga nel nostro tempo e coccolata dalla pubblicità della cultura pop ( si pensi ad un Michael Jackson , vera icona di questa cultura della puerilità) e che produce sempre più uomini eternamente adolescenti de-responsabilizzati che ben difficilmente concorreranno al miglioramento della società futura . L'eterno adolescente simbolizza l'uomo/donna che non è riuscito/a a superare l'iniziazione e che raggiunto il "mezzo del cammin di nostra vita" ha molte probabilità di trovarsi in una midlife-depression , perchè la vita gli è passata accanto e non se ne è accorto/a.
Davide non è sin dall'inizio un illuminato e clemente , ma la sua alchimia è progressiva e coerente con tutte le varie situazioni di vita piacevoli e drammatiche che lo coinvolgono , ma che mai disattivano questa sua "dualità" guerriera (maschile)  e artistica (femminile)   che lo contraddistinguono ; infatti solo chi fonde ambedue i due poli , l'elemento ludico con quello della responsabilità , il sentimento e l'intelletto con la volontà , perviene a quella maturità che contraddistingue il vecchio saggio re Davide , che dopo aver intergrato tutte le sue parti animali , quando faceva il mandriano , integra , da re , le sue parti umane sposandole a quelle divine , attraverso l'applicazione oculata del dharma , della legge . 


L'io divino di Gesù , di cui Davide è avo progenitore in linea dinastica ( Figlio di Davide ) , alla stregua del predecessore non ha cercato il potere e si è "sdraiato" sul trono della croce , dove ha inchiodato la mente egoica inferiore o o " se locale " , vero " principe di questo mondo "  ; infatti il regno della coscienza cristica ( Sè Non-locale ) non è di questo "mondo" ( se locale) . Nel cristianesimo l'unzione battesimale significa essere unti re , cioè : consapevoli della dignità originaria divina , che si rivela nell'archetipo del re , per cui il "virat" , l'eroe spirituale , è immesso nel cammino che conduce alla " libertà interiore " ( Moksa ) , che rende responsabili per quella quota di terra che viene affidata alla custodia del neofita e sulla quale è chiamato a regnare con giustizia .