- A R C H E T I P I
- U N A V I A V E R S O L A L U C E
- La parola “ archetipo “ deriva dal greco Arketipon , che vuol dire primo tipo , prima forma , modello ; un significato molto simile a quello di “ idea “ platonica che sta a significare “ modello ideale “ .
- Fu C.G. Jung all’inizio del ‘900 con il suo studio sugli “ archetipi dell’inconscio collettivo “ a evidenziare il ruolo fondante ed informativo degli archetipi nell’ambito della evoluzione interiore dell’individuo nel suo percorso dall’oscurità della sua “ ombra “ verso la piena “ luce “ della coscienza ; in fondo gli archetipi dei miti greci , delle fiabe , dei tarocchi , della cabala , delle religioni in genere , che altro sono se non l’esplicitazione di potenti energie contenute nel “ cono d’ombra “ di ogni individuo , chiamato dalla “iniziazione “ a renderle consce ed “ operative “ ?
- GLI ARCHETIPI FONDANO IL CREATO E LO PROGRAMMANO !
- Uno studio a parte merita il discorso su ciò che “ permette “l’accesso agli archetipi e li rende “ operativi !
- < L’incontro con se stessi è una delle esperienze più sgradevoli alle quali si sfugge proiettando tutto ciò che è negativo sul mondo circostante . Chi è in condizione di vedere la propria ombra e di sopportarne la conoscenza ha già assolto una piccola parte del compito > ( C.G. Jung )
- Questa proposizione junghiana può essere visualizzata con l’archetipo del dio Giano , il dio bifronte , con una zona in luce, parte anteriore , ed una in ombra , parte posteriore .
- Ogni essere nascendo , già incarna questo archetipo ( Giano), in cui nella parte luminosa espliciterà tutto il “ compiuto “ della sua personalità , mentre nella parte in ombra è “ celato “ tutto l”incompiuto” che dovrà manifestarsi nella sua (dell’individuo) evoluzione karmica , ed il passaggio dall’incompiuto ( pura potenzialità ) , al compiuto (manifestazione) , si realizza proprio per mezzo degli “ archetipi “ !
- E’ per questo motivo che il Cristo morente sulla croce (archetipo dell’Adam Kaidmon cabalistico = l’Uomo Cosmico , e quindi riassuntivo di tutti gli archetipi ) pronuncia come ultima frase : < Tutto è “ compiuto “ > ; infatti Egli ha portato a compimento la missione affidatagli dal Padre , cioè : di manifestare tutta la potenzialità divina , ancora non portata a compimento da tutti gli altri suoi archetipi predecessori , a partire da Abramo , Isacco , Giacobbe , ….ecc…così via dicendo fino a Giovanni il Battista , che conclude la grande stagione degli archetipi biblici passando il testimone a Colui che avrebbe “ compiuta “ la Bibbia con il sacrificio del suo corpo , che perforato dalla lancia del centurione , permetterà lo “ squarciamento del “ velo “ che nascondeva il “ Sancta santorum “ del tempio , la parte più riposta , in cui è celato “ l’incompiuto “ dell’uomo , di ogni uomo , fintanto che non abbia raggiunto la sua piena “ realizzazione cosmica “ .
- L’incontro con l”ombra” corrisponde alla “ discesa negli inferi”, alla “ nigredo” degli alchimisti , l’inizio della “ Opera “ (Opus) , ben noto a quanti hanno conosciuto…..questa tribolazione , peraltro premessa di “ ri-nascita “.
- Quando nella psiche di una persona iniziano ad affiorare gli archetipi , vuol dire che la “ ricerca “ si è spinta oltre la sfera personale e ciò , se da un canto è positivo , dall’altro comporta il pericolo di soccombere all’affascinante “influsso” degli archetipi , pericolo ancor più concreto se non rendiamo consce a noi stessi le immagini archetipiche , che possono trasformarsi in una vera “possessione” diabolica e distruttiva dell’individuo coinvolto ; infatti i “ virus emozionali “ all’interno della persona . se non eliminati , determinano una attuazione dell’archetipo in maniera distruttiva .
- Se l’archetipo del RE , per esempio , trova “ virus emozionali“ distruttivi non risolti , si trasforma facilmente nell’archetipo del Tiranno , con le conseguenze a tutti note…l’eroe , si trasforma in codardo traditore , il Saggio , in falso maestro,...ecc…
- La gestione quindi degli archetipi è alla base di ogni seria “ via iniziatica “ , che miri a dominare tali forze ed a integrarle nella coscienza , cioè anziché lasciare che l’archetipo irrompa inatteso ed autonomamente , avvicinarsi ad esso , “evocarlo” con la meditazione , quasi come facevano i vecchi alchimisti servendosi di supporti “simbolici” , atti a sostenere tali “forze numinose “ .
- Si tratta di avvicinare gli archetipi con estro poetico e creativo , accoglierli con il suono creativo dell’arpa interiore accordata dal respiro della meditazione , capace di far vibrare la potenzialità divina (degli archetipi) ; infatti < il processo creatore per quanto possiamo seguirlo , consiste in una animazione inconscia dell’archetipo…il dare forma all’immagine primordiale è in certo senso tradurla nella lingua d’oggi . ed è per mezzo di questa traduzione che ognuno può ritrovare l’accesso alla fonti più profonde della vita > (C.G.Jung)
- Nello Yoga , realizzare una Asana , equivale esattamente a ciò: dare vita ad un archetipo !
Yogacharya Eknathananda
Nessun commento:
Posta un commento