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venerdì 2 settembre 2011

ASANA...UNA FORMA PER RIENTRARE IN FORMA







            ASANA… UN FORMA PER ….. RIENTRARE IN FORMA  !

Le copertine patinate di tante riviste dedicate all’argomento della salute , del benessere psicofisico , del fitness , dello yoga , ecc…ecc… ci presentano spesso corpi statuari , vitaminizzati , palestrati , ripresi in plastiche e complesse “posizioni” ( asana ) , che mettono in crisi non pochi praticanti dello yoga , come se tale disciplina fosse limitata soltanto alla “perfetta” esecuzione plastica della “ forma “ .
Una premessa è necessaria : alla fine degli anni cinquanta , ed all’inizio dei sessanta , sotto la spinta dei “ figli dei fiori “ , che si recavano in Oriente alla ricerca dell’esperienza mistica ( Beatles ) , le multinazionali del benessere hanno subito fiutato il “ business “ legato a queste discipline ed alle medicine cosìdette alternative , con la conseguente comparsa sul mercato dei “ derivati “ dello yoga ( training autogeno , stretching , pilates , ecc…) , celebrati attraverso spot televisivi che decantano il prodotto attraverso aerei corpi che gallegiano nell’aria , con lo sfondo di mari tropicali , sorgenti e natura incontaminata .
Chi ha viaggiato in India e potuto vedere i luoghi dove si ritirano e praticano yoga i “ sadhu “ , sa benissimo quanto sia lontana la realtà degli spot pubblicitari  e ciò perché lo yoga è una disciplina “ iniziatica “  e non una estitazzante cultura del corpo più vicina al body building che non alla trascendenza spirituale .
Se il Medioevo può dirsi il secolo dello “ spirito “ a detrimento del corpo , l’attuale civiltà può dirsi l’era della “ materia “ a detrimento dello “ spirito “ ; si tratta di “ idolatria “ in entrambi i casi e ci cascano tanti gli “ spiritualisti “ , che i “ materialisti” !
Anche in India , nelle grandi fiere di mercato , è possibile incontrare abili acrobati che si esibiscono in complesse asana, ma ciò non vuol dire che stiano veramente praticando yoga ; infatti  praticare una asana senza “calore” ( tapas / tejas ) interiore , equivale ad eseguire una perfetta “ liturgia “ (azione religiosa ) meccanicamente , senza partecipazione , arida , vuota di ogni sentimento religioso , con la conseguenza di non produrre alcun effetto catartico ( purificante ) tanto nell’involucro grossolano ( annamayakoscia ) , quanto in quelli sottili ( pranomaja , vijnanamaja, manomaja , koscia ) .
Insomma il fariseismo ( = vuota cerimonialità ) è sempre in agguato , e come vuole l’etimo stesso della parola ( in ebraico farisim = separato ) “ Purusha “ (Spirito ) finisce per rimanere “separato” da  “ Prakriti “ ( Natura )  , Adamo da Eva , Yin da Yang , il Sole dalla Luna , … e l’asana in queste condizioni risulta diventare solo una “ bella statuina “ , avendo perduto il suo pigmalione e cioè :  lo  Spirito , il fuoco interiore ( prana ) .
La forma ( Rupa ) del corpo è il risultato del desiderio ( Kama ) concretizzatosi nell’unione dei genitori ed è da questa forma , ricevuta dall’oceano increato della “ pura potenzialità “ , che l’uomo è chiamato attraverso lo Yoga a percorre le tappe successive della sua evoluzione spirituale , guadagnando da prima la “ forma celeste “ ( Swarupa ) , e da ultimo la sua definitiva integrazione nel “ Nome Divino “ ( namarupa ) .
Guadagnare Swarupa , significa realizzaare l’archetipo celeste ; infatti i dodici “ glifi “ zodiacoli , i dodici apostoli , le dodici tribù d’Israele , altro non sono che questi archetipi !
Lo yoghi con l’asana , realizza quindi una  “ forma sacra “ , al fine di recuperare la sua forma primigenia , il suo corpo si “ trasfigura “ , la sua “ hylè “ ( materia ) si spiritualizza , diviene un essere “ pneumatico “ , spiritualizzato !
Recita un verso del Vangelo di Tommaso : < Meraviglioso è lo spirito che si fa carne , ma ancora più meraviglioso la carne che diviene spirito > .
Kamarupa trasfigura in Swarupa , e quest’ultimo in Namarupa, ed ogni trasformazione catartica avviene attraverso l’archetipo dell’asana , sostenuta dal pranayama , dal mantra , dal prathyara , dal dhyana , dal samadhi .
La “ trasfigurazione “ di Raffaello ci da una “ visione “ pittorica di questa trasmutazione : in basso sulla tela si vede l’umanità tamasica e sofferente del Kamarupa , al centro Swarupa, quella trasfigurata nel corpo del Cristo , e più sopra non visibile Namarupa , l’umanità definitivamente assorbita nel Padre , il Nome Supremo .
“ Solve et coagula “ dice l’antico andante alchemico , sciogli e riconcentra , questa è l’arte dello Yoga , sciogliere un’ asana ed entrare in un’altra , realizzare una forma , scioglierla , ed entrare in un’ altra … il corpo è composto materia e luce , e questi sono il risultato di energia ed informazione attinte al mare della “ pura potenzialità “ , da dove nasce ogni “ forma “ e più un corpo è cosciente e più aumenta la sua energia… l’asana è solo un momento di grazia per “ fissare “ la coscienza nel corpo .
Insomma per stare in “ forma “ , è necessario realizzarla , con amore , con tapas , con tejas , con ojas , altro che belle esecuzioni pubblicitarie !

Om ShantI

Yogacharya Eknathananda


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