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venerdì 2 settembre 2011

EOLO...IL DIO DEL PRANAYAMA



                              


                                 EOLO  --  IL DIO DEL PRANAYAMA

Figlio di Poseidone , Dio del mare e di tale Melanippa , Eolo ebbe vita travagliata e avventurosa e finì dopo numerose fughe per riparare nella sua ultima dimora , in quelle isole che da lui presero il nome , le isole Eolie , dove Zeus , che lo ebbe particolarmente caro lo pose a guardia dei venti , eleggendolo Dio di questi ultimi , cosa non gradita a suo padre Pçoseidone , che non contento di essere re del mare , voleva estendere il suo regno anche all’aria……..a conferma del fatto che gli dei  , quanto gli uomini che ne seguono l’esempio , non  si contentano mai e desiderano sempre più potere !

Eolo fa una comparsa chiave nel capitolo X dell’Odissea ; infatti dona ad Ulisse , con la raccomandazione di non aprirlo in alcuna occasione , l’otre contenente i venti impetuosi , che se liberati avrebbero ostacolato il suo ritorno ad Itaca , lasciando solo libero un vento , il dolce zefiro , che avrebbe spinto in poppa il suo vascello e lo avrebbe fatto giungere tranquillamente nella sua terra natìa .

L’omerico eroe lo ringrazia , si congeda dal ventoso dio e consegna l’otre nelle mani dei suoi sciagurati compagni , che di lì a poco , curiosi come Adamo ed Eva nel paradiso terrestre , sturano l’otre e cominciano i guai per Ulisse e compagni sballottati da furiose acque e tempeste da ogni parte ed il tanto sospirato ritorno in patria invece di durare poche settimane , si allungò per molti dipanandosi attraverso sventure di ogni genere , tanto che Ulisse li perderà tutti ( i compagni ( e giungerà in patria da solo…. ma tant’è quando si usano impropriamente ed egoisticamente i “doni” divini   !

Nell’ambito del “viaggio iniziatico” il tema della tempesta simboleggia sempre lo scatenarsi delle passioni , dei conflitti interiori , basti pensasre all’episodio biblico del “ Diluvio Universale “ , punizione decretata da Dio a causa della condotta  immorale degli uomini ; oppure al noto episodio evangelico della tempesta sul lago di Tiberiade , sedata da Gesù con un imperioso comando ai venti ed alle acque di arrestarsi , suscitando la meraviglia dei suoi discepoli che si domandano : < ma chi è costui che comanda alle acque ed ai venti ? >.

Insomma quando manca il maestro … sono guai perché i compagni o discepoli che dir si voglia diventano facilmente preda di insane passioni e l’iniziazione subisce una cesura traumatica giungendo financo alla perdita della vita ; infatti basta che Ulisse distolga lo sguardo per un attimo perché gli improvvidi compagni finiscano preda delle droghe mangiando i fiori di loto , oppure vengano trasformati in porci dalla lussuria scatenata in loro dalle malìe della Maga Circe…insomma Ulisse stai più attento !

Ma dirà a questo punto il mio (spero) attento lettore : cosa ci azzecca ( perdonatemi l’eufemismo dipietr-ano) tutto ciò con lo Yoga ? Eolo , i venti , Ulisse , i compagni….le passioni …ecc?
C’entra …c’entra…..eccome !
Infatti chi ha pratica con lo Yoga , sa che esiste tutta una branca di questa disciplina psico-fisica , che và sotto il nome di “pranayama” , che si può tradurre come : controllo della respirazione ; controllo del prana ; controllo dell’energia vitale …..ecc….a me ancora meglio  un arte della respirazione !

Il nostro corpo è un esteso territorio di energia pulsante dove atomi che si agglomerano continuamente danno vita a cellule , che a loro volta si costituiscono in organi e membra , dando luogo ad un campo energetico unificato in cui scorre l’energia ( = prana ) attraverso una fitta rete di canali sottili (= nadi= fiumi interiori)…energia che può aumentare o diminuire a seconda dei nostri processi di respirazione più o meno controllati attraverso il pranayama appunto .

Nel vasto panorama del pantheon religioso orientale il dio “ Vayu “ è il corrispettivo di Eolo , anche Vayu è indicato come Signore dei Venti e svolge più o meno le stesse funzioni nella regolazione di uragani e tempeste , nelle pratiche di pranayama , si considerano 5 pranavayu  o soffi vitali o  correnti dei chakra e cioè : pranavayu , apanavayu , samanavayu , udanavayu , e vyanavayu .

Se Ulisse e i suoi compagni avessero conosciuto le funzioni “vitali” di questi soffi interiori ed il loro controllo , si può stare certi che si sarebbero ben guardati dall’aprire così sconsideratamente l’otre ricevuta da Eolo ; infatti questi “ aliti interiori “ regolano e cointrollano tutte le attività corporee dalle più grossolane , alle più sottili ; infatti Pranavayu è l’alimentazione energetica della parte corporea compresa nella fascia pettorale che comprende il cuore , quindi energia ascendente ; Apanavayu , corrente vitale discendente , compreso nella fascia sottoombelicare , presiede alle funzioni escretive liberando il corpo dalle tossine , trasformate in feci ; Samanavayu , corrente vitale localizzata nella fascia corporea compresa nella zona addominale sovraombelicare , presiede i fuochi gastrici e controlla il processo digestivo ; Udanavayu , corrente ascensionale , che si colloca nell’area della gola in collegamento con il diaframma , s’incarica di richiamare verso l’alto tutte le correnti vitali sottostanti ( pranavayu, apanavayu , samanavayu ) ; infine  Vyanavayu , energia onnipervadente che prevale nel corpo intero rivitalizzando i tessuti cellulari e controllando la circolazione adeguata dell’energia .

Come si può constatare , Eolo o Vayu che dir si voglia , hanno il loro bel da fare per regolare tutti questi “ venti “ presenti nel corpo umano , ma…ma…essi sono dei , quindi conoscono molto bene l’arte del pranayama !

Al contrario , gli uomini sicuramente più maldestri , soprattutto quando non hanno imparato a moderare e controllare le loro “insane” passioni perché prede di egoismo , lussuria , invidia , ira , pigrizia spirituale , avarizia , gola , ecc…..squilibrano questi soffi vitali e gli effetti negativi delle tempeste interiori si “somatizzano” subito nel corpo , sotto forma di malattie spirituali , psichiche , fisiche , che hanno come conseguenza inevitabile il “dolore”. Eh già cari amici , proprio così , se funziona male pranavayu , facilmente insorgeranno disturbi cardiaci o respiratori ; se funziona male samanavayu possono verificarsi gastriti , ulcere , pancreatiti , insufficienzeepatiche , ecc…; se apanavayu , insorgono disfunzioni escretorie , diverticoliti , spasmi al colon , infiammazioni alle ovaie , disturbi alla sessualità…ecc ; se udanavayu , insorgono malattie psichiche  ; se vyanavayu si vive uno stato generale di spossatezza e fiacchezza che rendono la vita un tunnel di fatica , quindi cari amici se per caso vi capita di fare  un viaggio in Grecia e di salire sul monte Olimpo , nel caso che incontraste Eolo e lui vi regalasse un otre, beh , prima di aprirla …IMPARATE A PRATICARE BENE IL PRANAYAMA….in questo modo vi assicurerete un felice ritorno nella patria d’origine………quella CELESTE  !

OM SHANTI


YOGACHARYA EKNATHANANDA

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