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venerdì 2 settembre 2011

IL MITO DI NARCISO...

          
            NARCISO  …. 
                             UN ARCHETIPO PER I PIACIONI



Narciso è una figura mitologica greca, figlio di Cefiso, divinità fluviale, e della ninfa Liriope.
Secondo il mito narrato da Ovidio nelle Metamorfosi Narciso era un bellissimo giovane, di cui tutti, sia donne che uomini, si innamoravano alla follia. Tuttavia Narciso preferiva passare le sue giornate cacciando, non curandosi delle sue spasimanti; tra queste era la ninfa Eco, condannata da Giunione a ripetere le ultime parole che le venivano rivolte, poiché le sue chiacchiere distraevano la dea, impedendole di scoprire gli amori furtivi di Giove. Rifiutata da Narciso la ninfa, consumata dall'amore, si nascose nei boschi fino a scomparire e a restare solo un'eco lontana.
Non solo Eco, ma tutte le giovani ed i giovani disprezzati da Narciso, invocarono la vendetta degli dei. Narciso venne condannato, da Nemesi, ad innamorarsi della sua immagine riflessa nell’acqua. Disperato perché non avrebbe potuto soddisfare la passione che nutriva, si struggeva in inutili lamenti, ripetuti da Eco.
Resosi conto dell'impossibilità del suo amore Narciso si lasciò morire. Quando le Naiadi e le Driadi cercarono il suo corpo per poterlo collocare sul rogo funebre, trovarono vicino allo specchio d'acqua il fiore omonimo.
Si narra che Narciso, quando attraversò lo Stige, il fiume dei morti, per entrare nell'Oltretomba, si affacciò sulle acque del fiume, sempre sperando di vedersi riflesso. Ma non riuscì a scorgere nulla a causa della natura torbida, limacciosa di quelle acque. In fin dei conti però, Narciso fu contento di non vedere la sua immagine riflessa perché questo veniva a significare che il fanciullo-sè stesso che amava, non era morto ancora.

Ognuno di noi è un Narciso : un’anima incarnata che ha scambiato la sua immagine per la totalità del suo essere. La nostra individualità ha steso una rete a maglie fittissime , attraverso le quali non passa più alcun ricordo di ciò che eravamo ( che siamo ) prima di avere un corpo.

Il narcisismo è un veleno sottile che rischia d’infiltrarsi in tutti gli archetipi  inquinandoli con quello che gli antichi padri dell’ortodossia chiamavano  in Greco : la philautia , cioè eccessivo “ amore di sè “  !
L’archetipo del Re saggio , infiltrato dall’amore narcisistico , si trasforma ben presto nel tiranno , nel dittatore , nel capoufficio che fa mobbing…quello ( l’archetipo ) dell’Eroe altruista , si trasforma narcisisticamente nel lato ombra del traditore e del codardo , nel giocatore baro , il Saggio eremita nel sordido falso maestro a caccia di denaro e di polli da spennare…ecc..ecc… insomma tutti gli archetipi in presenza di un narcisismo non metabolizato e rettificato rischiano il collasso nel loro “ lato ombra “.

La consapevolezza di Essere non ha immagine , è “ muta “ , “ fredda “ , “ vuota “ non ha nome , nè tempo : è una sorta di infinito spazio che tutto abbraccia ; un amore impersonale, che è il vero senso dell’UNO ; un Dio che non sta seduto da nessuna parte, perchè non ha parte in niente ( pur essendo la matrice di tutto ) essendo indiviso, imparziale , fuori dal tempo , spazio , oltre ogni immaginazione , oltre ogni pensiero ed intuizione .

Tale consapevolezza è alla disperata ricerca di un veicolo che possa manifestarla , ma uno dopo l’altro crea corpi , individui , esseri , che scordando di cantarne le lodi , anzichè armonizzare e dar vita ad Amore , disarmonizzano dando vita a proiezioni .
Il narcisismo può dirsi nato con l’uomo , fa parte della sua natura , a ben guardare non ne è esente neanche Dio stesso ; infatti crendo l’uomo , non si è forse ( Dio ) compiaciuto un pò di vedersi “ riflesso “ nella sua creatura ?

Figuriamoci se l’uomo , già tentato con successo nell’Eden , poteva sfuggire all’azione di questo tarlo ; infatti egli ( l’uomo )  cade nelle spire del narcisismo tutte le volte che si lascia avvinghiare dai mille riflessi  delle mille identità virtuali che altre persone gli rimandano , diventando così un evanescente riflesso di riflessi , al punto di affogarcisi dentro come il Narciso del mito , perdendo di vista la Vita Immortale che lo anima !

Il disperato tentativo di amare noi stessi attraverso tali identificazioni naufraga nel fallimento , perchè l’Amore vero è un oceano in cui riversano tutte queste forme fantasmatiche . E’ impossible amare se stessi  ; infatti l’Amore non è riflessivo, ma al contrario “ dilagante “ , creazione in fieri continua. Ogni centro di coscienza è una piccola parte di quella grande sinfonia , che è il gioco dell’assoluto cantato nel corso del tempo dai mille budda che hanno realizzato di esserLO .

Narciso è punito per non aver voluto-potuto amare , punizione questa per chi ha scelto di essere un corpo-chimico-biologico e basta , dimenticando di essere Amore , anzi chiudendosi definitivamente ad esso , perchè Narciso è chiunque non ama !

Nessuna epoca è stata esente dal narcisismo , elaborandone una personale configurazione, fino a giungere alla nostra , che presta la tecnologia più sofisticata (televisione , cinema , radio , giornali , internet ) al fine di moltiplicare I “ riflessi “ di un esasperato amore di se , giunto a sconfinare nella clonazione , forse il più narcisistico degli effetti , cioè ri-creare il “ simile a sè “ ,l’immagine onirica  di sè in cui si perde il Narciso caravaggesco .

Fra le categorie più a rischio ci sono  sicuramente quella della gente di spettacolo e dei politici , l’alto numero di divorzi che le caratterizza segnala questa difficoltà ad andare realmente verso l’altro .
Oggi forse stiamo assistendo alla più narcistica delle civiltà che si sono avvicendate nel corso dei secoli , caratterizata da una ossessione corporea , da una avida smania di autopossesso , che pre-annuncia un lento suicidio dell’io per mano dell’io stesso !
Narciso è niente , una effimera nuvola di vapore , un gioco inquietante di identità false che si avvicendano sul dorso di un serpente che morde la sua coda , un fiume prosciugato (sorte toccata al padre Cefiso ) , in cui ogni imagine svanisce nella vanità dell’effimero .
Le stesse religioni , lo yoga , risultano falsi , quando nascono dal compiacimento narcisistico , e molto New Age contemporaneo , molte sette pseudo religiose , nascono già morte , perchè è morto chi le genera !

Yogacharya Eknathananda

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