Powered By Blogger

venerdì 2 settembre 2011

ALCHIMIA CRISTIANA : SCIENZA DELLA DIVINA TRASFORMAZIONE


                  

                             ALCHIMIA  CRISTIANA  : 
            SCIENZA DELLA DIVINA TRASFORMAZIONE

Tra le tante possibili interpretazioni della parola ALCHIMIA , ne esiste una che vuole farla risalire alla parola araba ELKHEMI , parola che indicherebbe “terra macerata” , “mota” , “terra nera “ , appunto come si presentava la terra dopo l’inondazione da parte delle acque del fiume Nilo e che ritirandosi lasciavano una “fanghiglia” maleodorante , il “ LIMO” , che però costituiva un fertilizzante eccezionale ; infatti giunta la stagione estiva quell’ammasso fangoso avrebbe lasciato il posto a immense distese chiomate di spighe di grano indorate e croccanti .
Insomma l”opera al nero” , che lascia il posto all”opera al rosso” , dopo tutte le fasi di “cottura” !
Un paesaggio di morte ,  di  ampie distese di terra ai bordi del Nilo , si trasformava magicamente in un paesaggio di VITA RISORTA , attraverso un complesso processo di “TRASFORMAZIONE”,  meraviglia delle meraviglie !
Morte che si trasforma in vita , vita che si trasforma in morte , un perenne divenire di morti e risurrezioni , come grande metafora del primo principio della termodinamica , per cui : < nulla si crea, nulla si distrugge , ma tutto si trasforma > .
In fondo la trasformazione è l’elemento caratterizzante , in bene o in male , di ogni avventura umana ; infatti se soltanto ci soffermassimo a guardare l’album fotografico della nostra vita , vedremmo a partire dall’ovulo fecondato , quante metamorfosi ha subito quella cellula primaria ed osserveremmo anche che ad ogni nuova forma incarnata dal nostro corpo si è accompagnata una “consapevolezza” differente ; infatti la consapevolezza che ha abitato il corpo di un bimbo , lascia il posto a quella dell’adolescenza , questa a quella del ragazzo/a , e poi a quella dell’adulto/a …ecc…ecc….si può dire , tanto più nel caso di chi pratica Yoga , che il corpo è la manifestazione della consapevolezza raggiunta .
Quando muta la forma ( RUPA )  muta anche la consapevolezza ; infatti la stessa parola trasformare deriva dal latino “ TRANS-FORMARE” , cioè passare da una forma all’altra .
Nella pratica Yoga  le Asana  ( = forme sacre ) rappresentano il passaggio del corpo da una forma all’altra  e più esattamente da una  forma umana ( = KAMARUPA = forma del desiderio carnale ) a una forma celeste (  SWARUPA = forma  del cielo ) .
Colui che pratica la divina  arte alchemica dello Yoga ,  per successive  trasformazioni transunstanzia la materia biologica ( nigredo ) del suo corpo in materia ontologica  (rubedo) riguadagnando di fatto la sua origine celeste e la Risurrezione operata dal Cristo è il modello archetipico di questo misterioso e strabiliante tragitto alchemico  nel quale l’uomo recupera completamente la sua “ tridimensionalità “, che gli dà l’accesso ad un corpo a-spaziale ed a-temporale .
Il quesito posto dalla Sfinge ad Edipo : < Chi è che cammina prima a quattro zampe , poi a due e da ultimo a tre ? >  , risolto con la risposta : < uomo > ….in realtà travisa il suo vero senso ontologico ; infatti si tratta dell’Uomo , non già dell’uomo semplicemente , cioè  dell’uomo che partendo dalla sua condizione animale ( da notare che in questa parola è contenuta la radice anima , dal greco anemon = soffio vitale ) a quattro zampe , realizza la condizione umana ( che non sempre è raggiunta ) su due gambe , verticale , quindi in grado di scorgere il divino in  sé e realizzatolo , cammina su tre gambe , laddove il “bastone” , non è quello della vecchiaia , ma bensì “SUSHUMNA “ , il “ Bastone del comando spirituale “ , il Pastorale , in cui l’energia di kundalini (=forza cosmica divina = Shekinnà = energia femminile di Dio ) ri-svegliata sale dal centro sacrale (= Muladhara chakra) e si ricongiunge alla Spirito nel terzo occhio ( Ajina chakra ) permettendo così nuovamente l’unione del Cielo con la Terra , unione che dona all’uomo “ potenza spirituale “….altro che nonnetto con il bastone !
Il nonnetto Mosè quando riceve quel bastone dalle mani di Dio , conduce un popolo fuori dalla schiavitù del faraone !
Insomma il viaggio iniziatico dell’uomo è un viaggio che và dalla forma terrestre ( kamarupa) alla forma celeste (swarupa) . Queste tappe di progressiva divinizzazione sono accompagnate nelle varie religioni da “riti di passaggio” , che nel caso specifico del cristianesimo sono rappresentati dai “sacramenti” ; infatti la parola stessa sacramento in latino significa : sacrum facere , cioè “ rendere sacro” , in quanto attraverso di essi si comunica all’uomo/donna la vita stessa di Dio , che nell’Eucarestia raggiunge il suo apice di pienezza sacramentale .
I sacramenti  innescano un processo trasformante nella vita di colui/colei che si mette alla “sequela” di Cristo , processo che si conclude quando < Non sono più io che vivo , ma Cristo vive in me > , come dice l’apostolo Paolo ; infatti Cristo è la Pietra Angolare , la Pietra Filosofale  che trasforma  l’uomo/donna da essere biologico in essere ontologico ( = divino) .
A questo scopo sono da meditare gli incontri di Gesù con gli uomini e le donne dei racconti evangelici , incontri che avvengono nella vita di tutti i giorni , e che hanno in un comune denominatore : la Trasformazione …….!
Pietro , Giacomo , Giovanni , Andrea , la Samaritana , l’emorroissa , il cieco Bartimeo , il paralitico, ecc…ecc….rappresentano tutte le psicologie umane in disagio , che dopo questo incontro con il Cristo non saranno più gli stessi di prima ; infatti la loro vita assume connotazioni nuove e si sviluppa in un modo diverso dagli altri . Ci troviamo di fronte ad una “ri-creazione”  diversa ed originale da individuo a individuo . Nessuno è violentato nelle proprie caratteristiche personali , non subisce alcun lavaggio cerebrale , viene semplicemente restituito alla sua Immagine Divina , immagine oscurata dalla ignoranza spirituale , sepolta sotto la polvere dei peccati ( = Klesa) . Gesù spolvera quell’immagine offuscata , che torna a “riflettere”  la luce taborica del mondo celeste .
Dante nelle sue “Rime Petrose” parla di un misterioso “colpo della pietra” , e si tratta di quel colpo che il Maestro dà al discepolo per rompere il “chicco” indurito dall’egoismo del suo piccolo – io . che una volta schiacciato permette la ri-nascita ad una “nuova visione di vita “, permette di vedere i “nuovi cieli e le nuove terre” dell’Apocalisse . Allora la vita del discepolo si trasforma veramente in un “sacrificio prenne a Dio gradito “ , perché ormai l’ESSERE si è insediato in lui ( il discepolo) e tutte le sue azioni sono in sintonia con la “ Volontà “ di Dio , allora veramente egli è “uno con il Padre” , già ri-sorto fin da questa vita ed in attesa di unirsi definitivamente alla Gloria del Padre in quella eterna che subentrerà !
La garanzia di ogni credo religioso , di ogni cammino iniziatici è solo una : la TRASFORMAZIONE !
Se non c’è questa , significa che ci stiamo muovendo  nella direzione sbagliata…perché…perché….l’AMORE TRASFORMA !
L’Amore è il Divino Alchimista !

                                                     PRATICA MEDITATIVA

-       Seduto in Sukkasana  osservo il mio respiro pronunciando interiormente al suo ritmo : jesus (insp) e Cristus ( esp) ……..
-       Mi osservo davanti ad una sorgente di acqua limpida , m’immergo nelle sue acque e rivivo il mio Battesimo quando sono stato  inondato dall’acqua lustrale ed immerso nella vita del Cristo…. Da cui spesso sono uscito per correre dietro alle mie passioni…osservo quei momenti che mi hanno allontanato……..e poi sussurro interiormente qualche parola che ricordo detta dal Maestro …es. : < Non temere >….quindi rimango così in silenzio .

Nessun commento:

Posta un commento