SMANTELLARE UNA RETE NEURALE : VERA O FALSA INIZIAZIONE ?
Il termine greco “ metanoia ” indica un processo di metabolismo spirituale per cui l’interessato subisce un vero e proprio “ribaltamento” delle proprie convinzioni interiori ed una conseguente trasmutazione del proprio universo psichico e spirituale ,nell’ambito di un coinvolgimento che da ultimo si estende anche alla corporeità ; infatti questa ultima non rimane indifferente al nuovo grado di consapevolezza e di energia , liberate dall’accesso ad un “nuovo stato” di coscienza , prodotto dal passaggio da “Avidya” ( = ignoranza spirituale ) a “ Vidya “ , appunto retta conoscenza spirituale , saggezza !
La parola “ conversione ” traduce in italiano quella greca di metanoia , ma non le rende perfettamente giustizia , rimanendo su un piano di genericità , ben lontana dal significato reale del fonema greco ; infatti la metanoia è un processo “ iniziatico” , che può presentarsi con le caratteristiche di un “ cambiamento graduale “ , come nel caso di una iniziazione pilotata da un maestro , oppure con gli aspetti “ drammatici” di una iniziazione “ spontanea “ .
Glie esempi di una iniziazione graduale , sono forniti dalle “ catechesi “ , dai corsi di yoga , ecc….in cui predomina la figura di un maestro che gradualmente forma le menti dei discepoli all’apertura di nuove conoscenze spirituali…..senza provocare particolari “terremoti” interiori .
Nel caso invece delle “ iniziazioni spontanee “ le cose si presentano un po’ più complesse….; infatti l’interessato o l’interessata , si trova a passare dal giorno alla notte in un battibaleno e ciò procura non pochi trambusti interiori , che portano il soggetto sulla soglia della follia .
Riporto alla memoria alcuni dei casi di conversione più eclatanti , p.e. : la CONVERSIONE DI SAN PAOLO , quella di MOSE’ sul Monte Sinai , SAN FRANCESCO sul Monte Averna ,….l’elenco potrebbe proseguire ancora a lungo , ma bastino questi per testimoniare la differenza dei vari cammini e delle varie esperienze spirituali nel viaggio di avvicinamento all’esperienza del sacro , che non sempre è così lieve ed agevole come nel caso di una iniziazione graduale………al punto che la Scolastica antica accanto alla parola “ mysterium “ accompagnava la parola “ tremendum “……..che ha orecchi per intendere intenda !
Il soggetto , maschile o femminile , si trova di fatto a passare repentinamente da un “ mondo “ ad un “ altro “ con coordinate mentali , spirituali , spazio-temporali , completamente diverse e rimaste ignote fino a quel momento .
Gli “ Atti degli Apostoli “ nel caso di san Paolo , ci parlano di una “cecità” durata tre giorni , in cui ha soggiornato bendato in casa di Anania ( figura interessantissima di catechista ) , da un giorno all’altro il povero tapino ( S. Paolo ) si è trovato a passare da “ persecutore” ( dei cristiani ) a “perseguitato” …era un ebreo stretto osservante formatosi nell’ambito del “fariseismo” ( dotta corrente ebraica di esegeti ) e si è ri-trovato cristiano , seguace di Cristo !
Forse la famosa “ caduta da cavallo “ è stato meno dolorosa di quella che ha vissuto poi interiormente , nel famoso quadro di Caravaggio ( Chiesa di S. Maria del Popolo a Piazza del Popolo ) si intuisce appena il “ percorso drammatico “ che ne sarebbe seguito , rappresentato da quelle bende che per tre giorni sarebbero calate sui suoi occhi a simboleggiare l’impossibilità di sostenere la vista di quella “ luce “ sconvolgente che lo aveva folgorato , possiamo solo intuire che il suo sguardo per numerosi giorni è stato quello di un pazzo…insomma l “apertura” del terzo occhio ( = vista metafisica = Ajna chakra ) non sempre è “ indolore “ …..anzi….perchè passare dalla vista solo fisica e monoculare di Polifemo (= uomo grossolano , ignorante spiritualmente = non iniziato ) non è cosa di poco conto , e la dice lunga il fatto che molta moda New Age , ammantata di spiritualità ( o spiritualismo ? ) edulcorata da sane alimentazioni , tecniche dolci psicofisiche , ecc… insomma tutto un “trovarobado” pseudo-spirituale da consumare in posti ameni quali agriturismi , piscine termali e quantaltro al fine deliberato di mantenere il tapino nella sua condizione pre-esistente , cioè “bendato”………..evitandosi la caduta da cavallo ovviamente !
Ma…ma….si tratterà di “ vera iniziazione “ ?
Se non segue un vero cambiamento interiore , lo yoga al pari della psicoanalisi si limita a una terapia di contenimento ed autoaccettazione propria della impostazione freudiana e pertanto cara sia al potere temporale che a quello “ spirituale “ , che in caso contrario vedrebbero seriamente minacciati i loro privilegi , vedi il caso del politico Pilato , del politico Erode , e dei religiosi del Sinedrio ( potere sacerdotale di ogni tempo e di ogni religione ) che si accordarono per accoppare il Cristo , che come maestro , ebbe il torto di ri-dare la “ vista ai ciechi “….perchè questa è stata , è e sarà la funzione di ogni maestro o guru che si rispetti sotto qualsiasi latitudine si trovi .
Domanda : quale è il fine di ogni vero maestro che si rispetti ?
Risposta : smantellare la rete neurale !
Già…..ma cos’è una “ rete neurale “ ? Vediamo un po’ di fare chiarezza su questa parola e soprattutto per quale motivo è in relazione allo yoga e alle religioni in genere .
Ora quando si parla di discipline spirituali , yoga , religioni in genere , si finisce facilmente per scivolare in astratte teorie e filosofie , allontanandosi di fatto dal “materiale” , cioè dal corpo e dai suoi processi fisiologici , chimici , ecc…ecc….ambito nel quale invece è necessario rimanere , perché tutte le nostre conoscenze possibili , sono tali solo se contenute nel corpo .
Per motivi di spazio e anche per evitare un trattato di fisiologia medica , lontano dagli obiettivi di questo articolo , mi limiterò a dire quanto segue : NEURALE deriva il suo etimo dai “NEURONI”, cellule nervose presenti nel globo cerebrale , con la funzione di “trasmettere” informazioni tra di loro , utilizzando dei condotti , che vanno sotto il nome di “ SINAPSI “.
Visto al microscopio questo mondo sub-atomico si presenta come una fitta rete , appunto rete neurale , somigliante a tanti “calamaretti” , i dendriti , collegati gli uni con gli altri , in cui si svolge una intensa attività “bio-elettrica” , determinata da cariche positive al loro interno e negative all’esterno , che si scaricano al momento del passaggio della comunicazione da una cellula all’altra , informazioni che viaggiano su “onde” , quelle cerebrali appunto , che variando producono “stati di coscienza “ nel corpo , veglia , sonno , sonno profondo…ecc…ecc…..
Come si “creano” queste sinapsi dunque ? Esse sono il risultato di esperienze che accumuliamo a partire dalla vita pre-natale nell’utero materno , in quella post-natale , dai pensieri ripetuti che formuliamo , dalle educazioni familiari , sociali , dalle relazioni di lavoro , affettive , dalle esperienze di piacere o di dolore , e perché no ? Anche dal retaggio di accumulo karmico ( se si accetta il principio della reincarnazione ) , ma anche dal retaggio ( questo ce lo conferma il pensiero scientifico ) del DNA , la memoria cellulare , che in pratica ci porta le informazioni di tutta l’umanità che ci ha preceduto a partire da Adamo .
Il grande saggio e maestro indiano Shivananda afferma che : < Formula un pensiero e raccoglierai un atto , formula un atto e raccoglierai una abitudine , formula una abitudine e raccoglierai un carattere , formula un carattere e raccoglierai……un destino ! >
Infatti formulando un pensiero e attualizzandolo ripetutamente creiamo una SINAPSI ; p.e. una volta creata una abitudine all’alcool , o alla droga , o al mangiare smodato , ecc…ecc…..formatasi che sia la relativa Sinapsi , sarà ben difficile , e doloroso , cancellarla e sostituirla con abitudini più sane ; infatti quando la “rete neurale “ è creata , essa prende a viaggiar da sola , dando luogo ad un “determinismo” psichico indipendente dalla volontà della persona ormai incapace a controllarla , anzi finendo per diventarne “schiava” , prigioniera nell’anima di “forze create” da noi stessi e per gran parte ricevute in eredità karmica….così l’uomo/donna diventa “cattivo” , termine da non interpretare secondo istanze morali , ma secondo il suo etimo latino e cioè : CAPTIVUS = prigioniero , schiavo )…….questo perché nasciamo in un sistema neurale di “cattività” , altrimenti che senso avrebbe il proliferare di tante religioni , vie iniziatiche e non ultimo lo Yoga ?
Sistemi spirituali per “liberare “ ( = Moksa ) gli uomini/donne di ogni tempo al fine di farli trascendere da un sistema neurale di prigionia , di sopravvivenza , ad un sistema neurale di AMORE , questa è la conversione appunto , la metanoia , il passaggio ( in ebraico Pesach = Pasqua ) ad una nuova “visione” di vita , ottenendo la cancellazione delle vecchie sinapsi ( purificazione , Grazia ) e l’instaurazione di un nuovo sistema neurale , di AMORE , in cui non regnino più le paure ( morte , vecchiaia , malattie , ansie , attacchi di panico , depressioni , paura del futuro ,successo , fallimento ,pregiudizio ,ecc..ecc) , paure che peraltro costituiscono un forte cespite di entrata finanziaria per le multinazionali delle industrie farmaceutiche , pei professionisti della salute , per i professionisti della politica , per le finanziarie , le assicurazioni , le banche , non ultimo per i professionisti dello spirito che sfruttano la più grande di tutte le paure , ed in fondo la madre di tutte, e cioè : la Morte !
La rete di sopravvivenza è caratterizzata da lotte , conflitti , guerre , ecc…ecc….propri della natura ancora non-redenta ed egoica , mentre la rete di Amore si caratterizza per mitezza , comprensione , beatitudine , serenità in ogni situazione , propri della natura redenta e liberata dalla “cattività” .
Una rete , quella della sopravvivenza , sarà sempre contrassegnata dalla “mancanza” ….(mancanza di amore , mancanza di denaro , mancanza di successo , mancanza di salute …qualità che se anche presenti tutte sono richieste in quantità sempre maggiore , perché mai sufficienti….) , l’altra rete , quella di Amore , invece contrassegnata da “abbondanza” , che non vuol dire la presenza in eccesso delle qualità precedenti , ma la presenza abbondante della Grazia , che pone l’uomo in una visione differente da quella profana e fiduciosa nella Provvidenza , se posso ( ed è dimostrato ) pre-ordinare il mio destino con la qualità delle mie intenzioni , va da se che a seconda che le mie intenzioni nascano sotto l’egida dell’una o dell’altra rete , figlie dell’ego o dell’Amore divino , ben diverso sarà il risultato ; infatti solo e soltanto in questo ultimo caso possiamo parlare di “libero arbitrio “ in quanto sviluppatesi in un ambiente “interiore” di libertà dall’ego e dalle sue passioni , motivo per cui il maestro cristiano sulla croce ebbe parole di richiesta di perdono per quei “poveri” che vedeva assoggettati alla “rete di sopravvivenza” : < Padre perdona loro , perché non sanno quello che si ( si badi bene questo “si”) fanno ! >
E’ per questo motivo che in altra occasione sempre lo stesso maestro ( Gesù) rivolgendosi agli astanti ebbe a dire : < Se non vi convertirete perirete tutti > , non volendo con ciò esprimere la condanna di un Dio punitivo , ma semplicemente far costatare che se ci si ostina nella difesa di un ambito puramente “biologico” senza smantellare la ruggine della vecchia rete neurale , si ostacolerà di fatto l’accesso ad una vita “ontologica” , cioè redenta e ri-collegata con la sua matrice divina , quindi nessuno ci condanna , piuttosto ci si autocondanna.
….ma la misericordia ( è una mia profonda convinzione ) si estende a quanti sono ignoranti ( spiritualmente ) proprio perché “agiti” ( e non agenti) da una rete oscurata dall’ego a loro insaputa , quindi anche con un “ minimo sindacale” di messe domenicali , sognando più che vedendo , alla fine forse se la caveranno pure loro in virtù di quella amorevole richiesta . ( < Padre perdona loro…….>)
Tutte le tradizioni spirituali e religiose di oriente ed occidente forniscono tecniche , preghiere , mantra , salmi , versetti , sure , sutra , ecc…ecc…per procurare questo passaggio da una rete all’altra…..quando tale trattamento viene sviluppato fuori dal contesto delle religioni istituzionali , cioè nelle sètte , si chiama “lavaggio cerebrale” , ma in questo caso il risultato ( ma non ne sono immuni neanche aree di quelle istituzionali ) spesso è il passaggio da un sistema “schiavistico” ad un altro della stessa risma…. Ma cari amici alle nostre sinapsi non attentano solo le sètte ma anche e soprattutto i media che , conoscendo il “trucchetto” ci bombardano ogni giorno per creare sinapsi “induttive” e comportamentali…….be care !
Segnalo un interessante dialogo nel Vangelo di Giovanni al Capitolo 3 , dialogo che si svolge tra Gesù e Nicodemo , un maestro del Sinedrio , quindi facente parte della “intellighenzia” farisaica .
Nicodemo non sente avversione per Gesù , in qualche maniera ne avverte la “diversità” del suo insegnamento , ma ne è attratto , però va da Lui di notte , per non farsi vedere dai suoi , simbolo di una coscienza non ancora giunta alla piena maturità , però in via di conversione .
In sostanza Gesù gli dice che un uomo : < Se non rinasce dall’alto non può vedere il regno di Dio > dal suo canto Nicodemo abietta : < Come può un uomo rientrare nel seno di sua madre quando è già vecchio ? >
Il dialogo si svolge tra due individui che abitano due “piani” di coscienza diversi , Gesù è collocato nel piano sattvico ( luminoso ) di , Nicodemo nel piano tamasico ( ignoranza spirituale ) di muladhara chakra , quindi si può dire un “ dialogo tra sordi “ , certamente nel caso di Nicodemo , che è ancora imbrigliato nelle maglie di una rete di sopravvivenza fornitagli dalla sua area culturale , con tutti gli annessi e connessi di pre-giudizi che si possono facilmente immaginare e che rendono il dialogo in questione , per certi versi , anche un po’ umoristico , se soltanto si usa un po’ di immaginazione creativa e forse sotto sotto una risatina sotto i baffi ( o la barba ? ) ci è scappata anche da parte di Gesù….ma vai a spiegare in quell’epoca a Nicodemo le “ reti neurali sinapsiche “….già è difficile oggi , figuriamoci allora !
Però una battuta sul tema Gesù la fa dicendo a Nicodemo : < Come ? Sei Maestro in Israele e non sai certe cose ? > ( Come si fa cioè a nascere dall’alto , i “ nati due volte “ della tradizione indiana ).
La meditazione su questo dialogo offre l’opportunità per comprendere sotto quale delle due reti viviamo , se sotto quella della sopravvivenza o sotto quella dell’Amore e ciò potremo facilmente verificarlo interrogandoci con sincerità su cosa è focalizzata la nostra esistenza ed una volta verificata la bandiera di appartenenza decidere sotto quale condurre il nostro percorso esistenziale , perché va detto , non tutti vivono male in “ questo mondo “ , anzi qualcuno vuole tenerselo pure stretto e guai a chi glielo tocca…. In fondo perché dovrebbe ri-nascere due volte ? Troppa fatica, chi ha orecchi per intendere intenda !
Yogacharya Eknathananda
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