L’ansietà è collegata con la pazienza, è una modalità della pazienza, che a sua volta è un’espressione della carità, la carità deve essere paziente, “benigna è la carità”, dice San Paolo nell’Inno alla Carità nella lettera ai Corinzi.
L’ansietà può derivare
dal tuo temperamento, può derivare dalla mancanza di educazione umana e
spirituale, ma principalmente può derivare da una mancanza di amore, di
carità.
L’ansietà in fondo è un
pensiero alterato che produce emozioni, commozioni. Può essere un desiderio
alterato della volontà, può essere anche un’emozione
forte.
Qual è l’effetto di
questo impatto del pensiero alterato, anche da piccole cose (per esempio, il tuo
vestito non è stirato bene). Può essere, o per
temperamento o per mancanza di saggezza, mancanza di equilibrio, mancanza di
dominio di sé.
L’ansia guasta la mente,
la volontà e i sensi, e allora succede che le piccole cose possono diventare
oggetto di alterazione del pensiero, alterazione del desiderio e anche della
psiche, e di tutto il sistema sensitivo.
Questa alterazione, che
produce l’ansia, che effetto porta? L’alterazione della mente, della libertà,
volontà, della psiche e dei sensi, porta a una tempesta nella mente, per cui la ragione non riesce a trovare la corsia giusta della
rettitudine.
Egualmente anche la
volontà viene turbata da questa alterazione nelle scelte che vengono fatte o
date dagli altri.
Questo turbamento può
scatenare nella mente e nel cuore una tempesta, a volte un terremoto vero e
proprio per cui non riesci a trovare la scelta giusta da fare sul
momento: rispondere, tacere, pregare, accogliere la
sofferenza, prestare un servizio, ubbidire, usare carità, allontanarsi, non
partecipare o essere complice delle barzellette non buone, esser pronto a dire
la parola di consolazione, ecc.
Tutti questi movimenti
di scelta della volontà vengono turbati da questa tempesta che viene
dall’ansietà.
Sia la mente che la
volontà sono in difficoltà, la mente non riesce a individuare con saggezza
quello che devi dire, quello che devi fare.
I pensieri confusi
mettono in difficoltà la volontà e la libertà, nel senso che sei in difficoltà
per la scelta che devi fare in quel momento: se tacere, parlare, accogliere,
sorridere, allontanarsi, se stare ancora, se umiliarsi, ecc., è tutto un insieme
di cose, è un vero e proprio caos che sconvolge il cuore.
Egualmente anche
l’alterazione del mondo sensitivo è pericolosa,perché
tante volte noi siamo strani, cioè, ci allontaniamo
quando abbiamo reazioni sensitive di antipatia, e rimaniamo invece di
allontanarci, quando abbiamo sensazioni di simpatia che possono turbare
l’universo sensitivo.
Questo perché manca la
saggezza, l’equilibrio e il dominio di sé.
Qual è l’effetto in un
uomo saggio, in una donna equilibrata, che ha il dominio di sé? L’unica via d’uscita è abbandonarsi alla volontà di Dio; se in
quel momento il Signore ti chiama a dover soffrire per qualsiasi motivo e tu non
riesci a vedere, non riesci a trovare la via per una scelta giusta, non riesci a
dominarti,abbandonati alla volontà del
Signore.
Quest’abbandono che è un
dono dello Spirito Santo, quest’abbandono totale nelle mani del
Signore, si chiama il dono della
pietà.
I doni dello Spirito
Santo sono sette: consiglio, sapienza, fortezza e
intelletto, pietà, timor di Dio, scienza.
La fortezza come dono è
diversa dalla fortezza della volontà:quest’ultima
consiste in uno sforzo enorme che tu devi esprimere con tutta la tua persona:
anima e corpo, per resistere a fare il bene e allontanare il male; mentre la fortezza come dono dello Spirito Santo ha un altro
cammino, cioè è una resistenza amorosa a rimanere sempre nella volontà di Dio,
nella fiducia nell’aiuto di Gesù e della Madonna, per essere sempre nel cammino
che devi compiere.
La fortezza quindi è un
dono che ti fa stare sempre stabile quando ci sono difficoltà e problemi, senza
che tu faccia sforzi eccessivi.
Se tu vai in fondo
all’ansia, vedi che può essere un momento di una duplice espressione: o di una
mancanza di educazione, di formazione spirituale, oppure di una altissima
educazione e formazione spirituale.
Quando non c’è una vita
di fede, di speranza e di amore, l’ansia ti rende insipiente: dici parole fuori posto, puoi anche cadere nella critica, gelosia,
e invidia.
Se manca la formazione
spirituale, l’ansia non bene accolta, può aprire le
porte a tutte le belve che stanno dentro la tua persona:la mente pensa male, la volontà sceglie facilmente ciò che non è
buono, e così fai del male agli altri, perché non sei capace di sopportare
l’urto che ti provoca un’insipienza, che ti fa perdere il dominio di te; per cui
tu reagisci con parole ingiuriose.
Questa insufficienza di
vita spirituale conduce appunto all’impotenza ad accogliere il momento della
difficoltà.
L’ansia si può sentire,
anche un santo può sentirla, ma appena appare nella persona, occorre reagire con
la mente, con la fede, con la volontà e con la speranza dei farcela. Il cuore
poi, reagendo con l’amore, genera equilibrio e saggezza. Tutto questo avviene
all’istante per un santo.
Se uno invece non ha una
formazione spirituale, quando appare l’ansia, perde l’equilibrio e il dominio di
sé. Se ti accorgi che non riuscirai a dominarti, chiedi aiuto alla Madonna,
prega e invoca il dono dello Spirito Santo.
Così è avvenuto a Gesù
nella sua Passione e morte: non cadde nell’insipienza, nello squilibrio, nella
mancanza di dominio di sé, Lui non aprì bocca, perdonò il buon ladrone, parlò
con la Mamma, con Giovanni, perdonò a tutti, si rivolse al Padre che lo
abbandonò, in quel momento fu esaudito.
Ci può essere l’ansia
umana e l’ansia soprannaturale come per
es.l’ansia di vedere Gesù, di vedere la Madonna, di
parlare con Gesù, queste
ansie non vengono da Dio.
Le ansie umane quando non
sono fagocitate dalla vita divina, dalla fede, dalla speranza e dalla carità,
possono provocare disordini anche continui.
Quando scatta l’ansia, se
non la domini subito, può venir fuori di tutto: la
gelosia, l’invidia, le parolacce, la critica, la mormorazione, l’impurità,
l’orgoglio…. L’ansia è passe-partout che apre tutte
le porte della cattiveria, della malizia, della menzogna e dell’azzeramento
della vita spirituale.
Anche nel campo
soprannaturale, può creare delle attese disordinate: vedere ciò che non si vede,
sentire ciò che non si sente, avere intuizioni che non ci sono.
Quindi bisogna regolare
bene questa vipera: ubbidisci alla volontà di Dio
senza sbuffare, usa carità senza mormorare. L’ansia, quando entra nelle tue
occupazioni, le trasforma in preoccupazioni.
La preoccupazione, per
natura sua, tenta sempre di bruciare l’amore, per cui alla fine senti di aver
operato inutilmente.
Anche allora il Signore è
sempre saggio, equilibrato, pieno d’amore, di paternità, di misericordia. Lui
vuole che noi ritorniamo a fare la Sua volontà, a metterci in pace con Lui, e
con i fratelli.
Don
Vincenzo
|
Meditazioni iniziatiche tra Oriente e Occidente, a cura del Maestro Maurizio Dickmann (Yogacharya Ekanathananda) …Matrix è il mondo che ti è stato messo davanti agli occhi per nascondere la verità. Quale verità? Che tu sei uno schiavo…nato in una prigione che non ha sbarre, che non ha mura, che non ha odore. Una prigione per la tua mente. Ma nessuno di noi può descrivere Matrix agli altri. Devi scoprire coi tuoi occhi che cos'e' !
lunedì 23 febbraio 2015
ANSIA E DOMINIO DI SE ......
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