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giovedì 26 febbraio 2015

ABBANDONARE IL CORPO DI SOFFERENZA PER IL CORPO DI AUTENTICITA'

Tra i tantissimi e molteplici racconti disseminati negli scritti della tradizione vedica orientale e che riguardano vicende e avventure del dio Shiva ne figura uno molto significativo che spiega anche il colore bluastro della sua gola quando apre la bocca ; infatti si narra che durante la lotta tra i Sura (Angeli) e Asura (Demoni) intenti a tirare la corda dalla propria parte per produrre il movimento della "Montagna d'oro", un vero "frollino cosmico" immerso in un oceano di latte così da produrre l'"Amrita" , il "Soma" , il sacro Elisir dell'immortalità . Però questa operazione mal-condotta finì per produrre "veleno" , il " kalakuta " , che avrebbe avvelenato tutti , Dei compresi , se non fosse intervenuto provvidamente Shiva che ingoiò tutto il veleno in un sorso . 


Un bel racconto dunque che ricorda un pò quelle fiabe che finiscono con il famoso  < e vissero tutti felici e contenti > che accompagnava le palpebre dei nostri occhi di bambini verso il sonno ristorante della notte . Già , ma come sappiamo bene , tutte le fiabe contengono un significato "nascosto" , che anche in questo caso non manca ; infatti il racconto ci dice che le nostre "frizioni" interiori , i conflitti esistenziali che ci "tirano" come una corda da una parte e dall'altra , che stressano il nostro corpo e la nostra psiche , alla lunga producono "veleni" biologici che attaccano i nostri organi e li squilibrano , e così invece di bere il "soma della vita" , finiamo per bere il veleno, che si travasa poi anche nei nostri rapporti con l'esterno , nelle relazioni sociali , affettive , ecc...ecc...con le conseguenze che si possono facilmente immaginare , guerre familiari , conflitti bellici , inquinamento atmosferico ,psichico, ecc....ecc..  

In questo contesto va da se che il corpo è il campo di battaglia (Kurushestra) di questo scontro/incontro tra angeli e demoni , tra le nostre parti/luce e le nostre parti/ombra . Shiva in questo ambito diventa quindi il protagonista della risoluzione di questo psicodramma venefico ; infatti egli rappresenta il "ris-veglio" del " Dio interiore " , l'attivazione della parte divina , la sola capace di "immunizzare" il nostro corpo , un vero antidoto  è dunque conservato nella nostra piccola farmacia interiore , ma che per il più rimane inutilizzato , intrappolato , blindato , piombato , nel nostro "corpo di dolore" ( vedi mio blog sull'argomento) . L'eliminazione di questo "veleno" (egoico) permette di raggiungere il 

                        "CORPO DI AUTENTICITA' "

Tutte le pratiche iniziatiche , sottili , come lo Yoga , le danze sciamaniche , i mantra , i riti sacri correttamente effettuati hanno come meta il raggiungimento di questo " CORPO " , che a tutti gli effetti può essere assimilato ad una "Risurrezione" , un " passaggio " ( pasquale ) da un corpo "addormentato" a un " corpo ris-vegliato".

Lo Yogin che si prepara alla meditazione con il pranayama e le asana , sta compiendo in effetti una danza sciamanica di risveglio energetico ; infatti passa da una asana (forma/rupa) ad un'altra rappresentando così una metamorfosi non solo fisica ma anche pschica e spirituale , risvegliando ora l'energia della Tigre ( viagrasana) ; ora quella del Leone (simbhasana) ; ora quella dell'Aquila ( garudasana) ; ora quella della Scimmia ( hanumasana) ...ecc..ecc...; queste energie così risvegliate salgono in superficie , sulla pelle , e si manifestano utilizzando il prana accumulato nella concentrazione e procurando quindi una trasformazione del corpo "plumbeo" di dolore rivestito di maschere egoiche ,  in un corpo "cristallino" di autenticità , espressione sacra del Vero Se cristico .

Molto importante in questo lavoro di "raffinazione" è l'affiancamento di tecniche di "visualizzazione" creativa . Creare immagini "forti" , come fiumi irruenti carichi di energia , di rapide , oppure onde di oceani che si sollevano , o il volo alto di Condor, Aquile , o fonti cristalline che zampillano combinandosi con il canto degli uccelli in una cornice di campi dorati e carezzati da vivificanti venti primaverili . Immagini che si esprimono nel movimento delle nostre asana che così prendono vita come la statua femminile di Pigmalione , il re che si innamorò perdutamente della statua che aveva scolpito al punto tale di farla vivere , muovere , davanti a se , innamorata del suo re creatore , come la materia (prakriti) è innamorata del suo creatore (purusha) . 

Un corpo "vivo" è ben altra cosa che un corpo "addormentato"!

I veleni si trasformano in virtù , le pietre grezze in pietre luminescenti , quarzi , ametiste , smeraldi , diamanti , ecc...ecc...; l'aggressività della tigre e del leone  si trasforma in "coraggio" ; la rapacità dell'Aquila in generosità sacrificale ; la pesantezza in leggerezza e agilità della scimmia (hanuman);ecc...ecc.....: tutto questo significa incontrare e danzare con gli archetipi ( vedi mio blog su tale argomento) con le loro energie sopite magari nel nostro "lato ombra" pronte a manifestarsi come veleno ; p.es.  "Bujangasana" (cobra) suggerito dal nostro "lato ombra" non purificato porta in superficie una energia velenosa e niente affatto illuminante .

Questo è il "lavoro iniziatico" , una "transustanziazione" dei nostri veleni in virtù , opera che deve nascere dal nostro "centro divino" , dal nostro "asse" cosmico ri-trovato (Merudanda) , Vero Se al centro del nostro "pranayama" , soffio divino , che anima le nostre asana con il "tapas" (calore mistico) e con la nostra devozione ( bhakti) ad Ishvara ( Dio interiore ) !

Yogacharya Ekanathananda    

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