LA DEPOSIZIONE DI RAFFAELLO : UN REFRAMING ABORTITO
(Pala Baglioni -Raffaello - Galleria Borghese - Roma -particolare )
Il recente restauro della " pala Baglioni " di Raffaello , conservato alla Galleria Borghese di Roma , mi ha permesso per una serie di circostanze fortunate di "vivere" accanto a questa opera in maniera così "ravvicinata" , da offrirmi l'opportunità di intense riflessioni legate al tema proposto dall'opera e cioè :
LA DEPOSIZIONE DI CRISTO
Un tema caro alla tradizione pittorica di ogni tempo e sul quale si sono cimentati i "pennelli" più famosi di ogni tempo , come ad es. Rosso Fiorentino , Michelangelo (Pietà) , Caravaggio , ecc...ecc...
L'opera è datata al 1507 e fu commissionata a Raffaello dalla famiglia fiorentina dei Baglioni , da cui il suo titolo . Non è mia intenzione trattenermi sugli aspetti tecnici ed artistici dell'opera , la cui trattazione tralascio a esperti e storici dell'arte più esperti del sottoscritto in questo ambito , mentre concentrerò il "FOCUS" , mio e vostro , sul tema centrale che l'opera ci propone , la deposizione.
Partendo proprio dall'etìmo della parola latina , "de-ponere" , "mettere giù" , "mettere via" , " mettere da parte " , "lasciar andare" , perchè è questa l'azione che i personaggi stanno compiendo , dopo aver tolto Cristo dalla croce , si apprestano a de-porlo nella tomba . Nel particolare proposto si possono osservare partendo da destra : Grifonetto Baglioni che trattiene il lenzuolo (personaggio violento e morto prematuramente ucciso e la cui madre per il dolore ha commissionato a Raffaello il dipinto ) , la Maddalena al centro , San Pietro e Giuseppe di Arimatea ( il ricco possidente che ha messo a disposizione la tomba ) che trattengono il lenzuolo all'altro capo , e tra i due Giovanni , il discepolo mistico , che osserva la scena . Non si vedono nel particolare , ma a lato ci sono anche una straziata Maria assistita dalle " pie donne " , tutte in lacrime .
La scena centrale è occupata dal corpo "luminoso" del Cristo che non presenta la "nigredo" de-compositiva di un cadavere comune ( shava = cadavere = morto al "mondo"= libero dalle pastoie della mente egoica inferiore) , intorno al quale si affannano addolorati tutti gli altri personaggi accomunati e straziati dall'identico dolore , un dolore che si estende ancora a distanza di secoli in ogni anima che perde il suo contatto con Cristo , cioè con la propria natura divina ; infatti la perdita , o meglio l'obnubilamento del " Purusha" (Spirito Divino , psicologicamente indicato come " Vero Sè ") , da parte di " prakriti " (materia) a causa di " Avidya" ( ignoranza spirituale ) , rende la natura umana , qui rappresentata dai personaggi addolorati , in particolare la Maddalena , priva di " senso " , in-sensata , in quanto privata come la "Sposa smarrita " dello stupendo biblico " Cantico Dei Cantici "del suo Signore/Purusha (raccomando una approfondita ri-lettura di questo testo biblico ) . Il dan Brown del " Codice da Vinci " ha individuato bene nella Maddalena (prima testimone e aralda della Risurrezione ) un personaggio chiave della vicenda terrena del Cristo , con l'unico difetto di averlo proposto in una prospettiva profana di relazione carnale ( determinante ai fini del successo del libro) , che trasforma la Maddalena nel " graal " fisico del "seme divino" , che troverà accoglienza nel sangue ( sangre real = sangraal = graal) che darà luogo alla stirpe dei Merovingi , ben lungi dal suo significato metafisico .
Non si tratta di un evento "biologico" , ma " ontologico" ; infatti la "gravidanza " è "mistica" , ed il tantrismo orientale aiuta a comprenderla molto bene , al di là di ogni "dogma" , inventato per rendere accessibile per fede ciò che non è spiegabile in termini " fisici " . La natura umana rimane orfana, dis-orientata quando perde il suo "focus" , il suo centro , ovvero la sua origine spirituale ; infatti sostengono i "rishi " ( = saggi ) orientali che : < la materia è lo spirito al suo livello più basso , e lo spirito è la materia al suo livello più alto > . La scissione tra queste due "entità" determina di fatto la "caduta " dallo stesso edenico , stato "unitivo"(advaita = non-duale ) , dove il maschile (yang) e il femminile (yin) non sono scissi . La scissione comporta l'ingresso nello stato di coscienza " duale" ( dvaita ) , uno stato "diabolico , questo significano le " due corna " del diavolo , la natura divina ( purusha ) e quella umana (prakriti) non sono più " UNO " ma "DUE" , in conflitto , insomma la natura umana cade in bocca alla mente egoica inferiore , all'ego personale , perdendo il contatto con l'Io trascendentale .
I personaggi coinvolti nella scena ( a parte Grifonetto ) sono citati nei vangeli canonici , come coloro che accompagnano Gesù Cristo nel sepolcro , portando con se <profumi e balsami per la sepoltura> per cospargerne il corpo del morto . Non sperano nella " Risurrezione" , di cui tante volte aveva loro parlato il maestro in vita . Sono straziati perchè il loro stato di coscienza non è maturato , nonostante tutta la catechesi ricevuta direttamente dal Cristo . Sono "sconfitti " semplicemente perchè sono preda "sottilmente" del loro "ego inferiore" , vedono e piangono non con gli occhi dell'Io Trascendentale , ma con gli occhi di Maya , la grande illusione , che aveva inventato per loro un Cristo "onnipotente " , un Dio invincibile e vittorioso su tutto e su tutti , che avrebbe imposto la sua forza più che la sua debolezza. E quando quel Cristo è comparso tumefatto al loro sguardo , livido , annichilito nella morte, hanno pensato solo a trovargli una " tomba" e a " imbalsamarlo" con sostanze aromatiche , incenso , mirra...ecc...ecc...L'uomo che seppellivano non rispondeva alle loro attese , o meglio a quelle del loro piccolo ego !
Yogacharya Eknathananda
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