Tutti più o meno sanno che cos’è il "Caduceo di Hermes", cioè una verga con due serpenti attorcigliati di opposto sesso che si guardano aggressivi, tenuta in mano dal messaggero alato Ermete. Simbolo antico dell’Oriente, si ritrova a Cartagine presso i Fenici, gli Hittiti, gli Ebrei, gli Egiziani. Negli Inni omerici (III,529) il caduceo ermetico è detto "aureo", con la virtù di fascinare gli occhi dei mortali e di addormentarli, di attrarre i morti dagl’inferi, di cambiare in oro gli oggetti toccati. È simbolo di prosperità e di pace anche presso i Romani.
In lingua greca vuol dire "araldo di pace". Ancora oggi il pastorale degli archimandriti, che è a forma di T, termina con due serpenti che si affrontano, talvolta sormontati da una croce; la verga o bastone ha sei nodi e poggia su una punta per designare lo sprone con cui il pastore punisce e incita al bene.
Il Padre Pavel Florenskij spiega qualcosa di più su questo simbolo episcopale, commentando una icona della Sofia: "Il caduceo (e non già il pastorale con la croce o con il monogramma di Cristo, almeno nella maggior parte dei casi) indica la potenza teurgica psicopompa, la forza misteriosa che esercita sulle anime. Il rotolo avvolto nella sinistra e stretto al cuore, organo della conoscenza superiore, indica la conoscenza dei misteri occulti."
È evidente che qualcosa di esoterico ancora sussiste nell’Ortodossia, anche se poco, ma la Chiesa Romana che fu a suo tempo bizantina, strada facendo ha perso il simbolismo antico delle grandi Iniziazioni, ed ha preferito il pedum (il pastorale romano) a cima ricurva alla maniera del pastore, mentre sarebbe stato meglio se avesse adottato i due serpenti sormontati dalla croce, a indicare la prudenza episcopale.
Nel suo "Symbolisme Hermétique", Oswald Wirth identifica i due serpenti attorcigliati sulla verga d’oro alle correnti di polarità contraria del grande agente magico, conosciuto dagli
occultisti sotto il nome di Luce Astrale. L’Iniziato deve saper captare queste forze, scrive il Wirth, allo scopo di utilizzarle a tempo e luogo per dominare la Natura e ottenere effetti che il volgo ritiene miracolosi. Nei riti massonici e cristiani esoterici noi attiriamo con la mano sinistra le forze diffuse nel Tempio (Etere, Mercurio dei Filosofi), e con la mano destra le concentriamo in noi (coagulazione e fissazione del Mercurio).
Circa il Caduceo, l’esoterico Dott. Rolt-Wheeler precisa:
"Questo Simbolo è puramente Ellenico; è Orfico, Eleusino e Pitagorico contemporaneamente. Il Simbolo Orfico è parzialmente fallico, con il bastone sormontato dal tirso o cono di abete, emblema della fecondità. Il Caduceo propriamente detto è il bastone magico di Ermete, il messaggero alato degli dèi. I due serpenti sono Dionisiaci, essi simbolizzano le due polarità, mascolina e femminina; anche le due forme di magia , così la mentalità cosciente e subcosciente. La croce è Orfica, essendo stato Orfeo crocifisso a un albero.
Il simbolo è diviso in sette piani. Così la parte inferiore dell’esagono è sul terzo piano, il rettangolo pitagorico è sul quarto piano, la parte superiore dell’esagono e le teste dei serpenti sono sul quinto piano. L’incrocio dei serpenti indica la Legge dell’Alternazione delle Polarità. Ciò che è maschile sul 1°, 3°, 5° e 7° piano, è femminile sul 2°, 4° e 6° piano. Una donna è così d’influenza mascolina sui piani pari. I piani sono chiamati: 1° Materiale; 2° Astrale; 3° Mentale; 4° Emotivo; 5° Causale; 6° Spirituale e 7° Divino."
In Oriente il simbolo dei due serpenti attorcigliati alla verga trova riscontro nelle due correnti, Pingala e Idâ che si avvolgono al Merudanda: la prima è di colore rosso, calda e secca, paragonata al Sole e allo Zolfo alchemico, mentre la seconda, Idâ, è fredda e umida come il Mercurio alchemico e viene correlata alla Luna per il suo argenteo pallore. Chi vuole ulteriori dettagli può cercarli nelle nostre vecchie opere, sempre valide dal punto di vista delle tecniche iniziatiche, benché il nostro attuale indirizzo sia Archeosofico e quindi più avanzato.
Le esercitazioni meditative sul Caduceo portano ad importanti scoperte circa l’Albero della Vita ed il risveglio di Kundalini , il Fuoco Serpentino, ma le esperienze della meditazione sui simboli sono più agevolate se vengono condotte inserendo i simboli stessi in una figura umana che allaccia la coscienza del mediante ad altri archetipi dei simboli che sono collegati l’uno all’altro dalle leggi della sinergia. Ottimo allenamento è un’icona a colori della Sofia creata. L’Ascesi è avvantaggiata da questo tipo di meditazione, alla quale hanno attinto Jacob Boehme, Soloviev, Pavel Florenskij, seguaci della gnosi russa.
Una esposizione dettagliata circa il modo di meditare sulla Sofia , secondo la Bibbia, è stata affidata a un’opera che speriamo di mettere a disposizione di quanti si interessano alla questione sofianica, uno degli aspetti più profondi e meno conosciuti del cammino iniziatico.
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