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lunedì 2 marzo 2015

NOLI ME TANGERE : RESURREZIONE = FINE DEGLI ATTACCAMENTI EGOICI !

< NOLI ME TANGERE > recitava in latino il brano evangelico indicando le parole con cui Yeshuà accanto al sepolcro la mattina della resurrezione invita Maria Maddalena protesa verso di lui nell'atto di "trattenerlo" . Una antica tradizione traduceva il testo latino con le parole " NON MI TOCCARE " , ma quella più recente della CEI ha rimesso a posto le cose sostituendo il " NON MI TOCCARE " con il più rispondente " NON MI TRATTENERE "; infatti tra il "toccare " e il " trattenere " c'è una bella differenza di significato , in quanto il "toccare" che impegna il senso del "tatto" comporta più l'idea di una verifica , quella che qualche giorno dopo compirà un'altro discepolo , Tommaso , che tocca con il dito il costato di Yeshuà per vedere se era veramente "Ri-sorto"  e la Maddalena sconsolata e confusa potrebbe anche lei far pensare alla stessa operazione di "verifica" . 

Ma ...ma..non è così la Maddalena dopo aver udito la "VOCE" , il VERBO / OM ri-suonare (Katechesis in greco = risuonare) sperimenta il "risveglio" immediato della Kundalini (coscienza cosmica ) dentro di lei e non nutre più dubbi , ma tanto forte è il piacere (bhoga) di quella esperienza , che come accade per tutte le esperienze belle e travolgenti  della vita , non vorrebbe che finisse mai , vorrebbe trasformare quell"attimo fuggente" in eternità, perchè di fatto è un incontro con l'eternità , vorrebbe

                      "TRATTENERLO

indefinitivamente con se ;  quindi la scelta della parola trattenere appare sicuramente più adeguata .

Il bel quadro in alto "fissa" nel gesto e negli atteggiamenti dei protagonisti la situazione con il gesto emblematico della Maddalena nell'atto di voler trattenere e Yeshuà nell'atto di fermarla .
Emblematiche sono anche le tinte cromatiche del quadro nel quale risaltano soprattutto " tre colori " e cioè :

                  il bianco , il rosso e il nero !

Che sono poi i colori delle " tre guna " ( vedi mio blog sull'argomento ) ; infatti sullo sfondo dei personaggi domina il "nero" , la 

                   "NIGREDO"(Tamas) 

la morte , il regno dell'oscurità che per " tre giorni" ha "trattenuto" Yeshuà colà deposto dopo la crocifissione .
Ma l'oscurità riflette anche l'ocurità ( Avidya ) della coscienza della Maddalena che si recava a trovare al sepolcro un morto e invece ha trovato un "vivo" ; infatti il Cristo , il Vero Se Divino , era ancora , avvolto , infasciato nelle bende della sua coscienza addormentata come quella della fiaba della "bella addormentata" la cui Kundalini giaceva "arrotolata" ( tale è il significato sanscrito di kundalini = arrotolata su stessa ) . Ella non aveva compreso ( cum prehendere = fare proprio = portare con se ) il significato profetico delle parole del maestro

 <Distruggete questo tempio e lo ri-costruirò in tre giorni > . 

La sua  nigredo (della Maddalena) si dissolverà nell"ALBEDO" di quella mattina fatidica ( vedi mio blog su simboli dell'Alchimia ) , tanto è vero che la prima domenica dopo Pasqua si celebra la "DOMENICA IN ALBIS " che celebra proprio questo incontro . Sempre nel quadro domina poi il "rosso" ( Rajas) del vestito femminile che segnala si il risveglio della coscienza , ma anche la permanenza ancora di una "passionalità" sensuale , cioè non ancora separata da certi "attaccamenti" terreni che la spingono , anche se in buona fede , a voler " trattenere " il "SATTWA" , la luce dello Spirito ( Purusha) con se definitivamente , ma come nel mito di "Amore e Psichè " lo Spirito appena si sente scoperto si ritira rendendosi invisibile , perchè la sua missione nella materia (Prakriti) è di rendersi visibile per il breve tempo di suscitare l'Amore (Prema) e scomparendo lasciare il desiderio di essere ri-trovato attraverso un percorso di purificazione catartico evolutivo e progressivo che costituisce la base dello Yoga , che appunto vuol dire "unione" , unione con il Purusha , del femminile con il maschile , dell'uomo/donna con Dio .

 L'inquietudine di tante ambasce umane trova in questa vicenda l'espressione della "radice" (mula) di provenienza ; infatti fintanto che Prakriti non si ri-congiunge con Purusha (Spirito), essa (materia) rimane in sofferenza  , ansiosa come la sposa del biblico " Cantico dei Cantici" che , disperata , si aggira per le strade della città in cerca del suo "amante".

Quante anime dis-perate si aggirano nelle strade e nelle piazze delle città del mondo sciamando nelle "movide" notturne alla ricerca inconsapevole dello Spirito , che però non è quello sattwico della mattina pasquale , ma quello tamasico e rajasico senza luce delle bottigliette di birra !

La "nuttata" della Maddalena è "passata" , la sua kundalini ha abbandonato i "piani" (loka=stati di coscienza) bassi della coscienza , i chakra istintuali , passionali , hanno lasciato il posto ai "piani alti" , ormai Maria di Magdala si è trasferita in Ajina chakra , si "alza" , diventa spiritualmente attiva , corre dagli altri discepoli ancora "chiusi dentro casa" incapaci loro anche di comprendere il senso profetico dell'avvenimento e a questi esterrefatti dichiara:

               < HO VISTO IL SIGNORE

il suo terzo occhio è aperto ( Ajina chakra ) , ormai vede metafisicamente , la prima missionaria della nascente Chiesa è una "donna" perchè Prakriti ri-conosce subito il suo Purusha dal momento che lo ha portato e lo porta in grembo da sempre !

      < GRATIAM SUPPONIT NATURAM
                 ( S. Tommaso d'Aquino ) , 

lo Spirito (gratiam) suppone la materia (naturam) e questa senza lo Spirito giace inerte , morta (shava) , solo lo Spirito può farla 

                           RISORGERE !

La resurrezione è la transustanziazione della materia ad opera dello Spirito che la asume e la trasfigura , un vero prodigio quantico 
Dopo tutto la materia è lo Spirito alle sue vibrazioni più basse e lo Spirito è la Materia alle sue vibrazioni più alte ,

               < Come in cielo così in terra >

 Yogacharya Eknathananda

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