Maria , la madre di Gesù Cristo , indicata anche come Madonna , appellativo che la contraddistinguerà a partire dalla tradizione "gentile" del Dolce Stil Novo nel XIII° sec. , non si presenta come un personaggio molto loquace , anzi se viene fatta eccezione per il Vangelo di Luca , negli altri tre vangeli si può dire che passi addirittura sotto silenzio , sullo sfondo epifanico di un evento prevalentemente "cristocentrico".
Maria è la creatura del silenzio , dell'ascolto , parca di parole , di cui la più famosa resta il suo " FIAT " , il " COSI' SIA " che da l'accesso alla PAROLA nel suo ventre e ancora prima nella sua anima , che diviene "spazio totale" della ierofania divina.
Sono poche le sue parole ma tutte decisive ai fini della "dynamis sacra " che in lei si è innestata e che in lei porterà frutto , il "frutto del suo seno" che viene ricordato nella sua preghiera a lei dedicata dall'angelo annunciante , Gabriele .
Gli Yogin , i tantrici , adorano la Shakti e per questo sono chiamati "SHAKTA" , adoratori del " Femminile" , Potenza Cosmica , PRAKRITI che avvolge il "PURUSHA" , lo SPIRITO, da lei quindi portato , covato in grembo e per mezzo di lei solo si può manifestare , perchè senza il "vestito del corpo" , della materia , egli , lo Spirito , rimarrebbe immanifesto ( nirguna ) , con il corpo diviene "SAGUNA" , manifesto . Quindi il corpo di Maria è il punto di confine tra l'immanifesto (nirguna) e il manifesto (saguna) , il luogo d'incontro tra l'uomo/donna e Dio , solo entrando in contatto con Maria l'uomo/donna può accedere alla potenza della Grande Madre o Shakti Divina .
< Qual vuol miracolo e a te non ricorre , sua disianza è volar senz'ali >
dice Dante rivolgendosi a Maria come a dire che :
< chi desidera un miracolo e non ricorre a Te , il suo desiderio è come un uccello senza ali che non può volare >
Infatti solo la potenza della Kundalini / Shakti può operare il miracolo ed un episodio specifico del Vangelo di Giovanni , le famose "Nozze di Cana" , che ci presentano un Gesù riluttante , svogliato che ancora non si è manifestato pubblicamente e sa che nel momento che lo farà lo attende un "cammino", molto , molto impegnativo che si arresterà sulla croce del Golgota ; insomma se la vorrebbe prendere ancora un pò comoda , ma le insistenze della Madre / Prakriti che lo invita a provvedere al vino che era venuto a mancare ai commensali
< Non hanno più vino >
dice rivolgendosi a lui che risponde freddamente
< Che ho a che fare con te donna ? >
parole dure dette da un figlio , ma anche parole che ci restituiscono un figlio nella sua umanità quotidiana in cui ci può scappare qualche momento d'insofferenza filiale . Maria fa finta di non ascoltarlo, e con fare sicuro si rivolge ai servi con un invito deciso
< Fate come vi dirà >
sollecitandoli quindi ad ascoltare le sue direttive , convinta che il figlio avrebbe provveduto alla sua richiesta . Non c'è insistenza nelle sue parole , non ritorna sull'argomento , sarà fatto così , il Purusha , Spirito , non si tirerà indietro , punto !
Di fatto va evidenziato che il matrimonio tantrico , come quello cristiano , o quello ebraico o di qualsiasi altra tradizione è un sacramento a tutti gli effetti , una unione mistica in quanto in esso e tramite esso il maschile e il femminile ri-trovano la propria unità divina.
Il Dio immanifesto (nirguna) per manifestarsi e diventare saguna deve polarizzarsi , "dualizzarsi" , in maschio e femmina . Adamo ed Eva sono costretti a vivere nel dualismo (dvaita) e solo riunendosi ri-costituiscono l'unità divina (advaita) non duale , originaria , edenica . Questa è la gioia di Cana , sedere alla tavola di Cana significa vivere nella unità spirituale psico-corporea per cui siamo stati creati , vivere nella gioia , immergersi (baptizein in greco = battesimo=immergere) in una gioia creativa battesimale , eterna che non termina come una fiction .
Ma, ma , questo percorso matrimoniale scendendo inevitabilmente nel "samsara" di tutti i giorni si espone agli ostacoli interiori , i "GRANTHI" , o "NODI" e spesso i nodi diventano tanti , troppi , insormontabili , e occorre aiuto per "scioglierli" .
L'immagine che vedete raffigura Maria nell'atto di sciogliere un nastro che presenta numerosi nodi (granthi) dalla parte sinistra e che scompaiono , perchè sciolti , sul versante destro. La scena si svolge in cielo alla presenza di angeli .
Il dipinto fu commissionato nel '700 a un pittore tedesco da un signorotto austriaco come ringraziamento a Maria per grazia ricevuta in merito ad una difficoltà matrimoniale , un nodo esistenziale dunque di quelli che tante coppie si trovano a dover affrontare nel corso del loro cammino sponsale .
L'immagine fu vista dall'allora cardinale argentino Bergoglio divenuto poi l'attuale Papa FRANCESCO , che riportò in patria una copia della immagine proponendola al culto dei fedeli locali della parrocchia di un suo amico sacerdote . Il culto si è esteso via via accompagnato da una NOVENA intitolata appunto alla " MADONNA DEI NODI " . Le novene sono forme di preghiera molto in voga presso i fedeli di un tempo e da un punto di vista yogico si può dire che esse sono delle forme molto "forti" di " TAPASYA " . Fare Tapas presso gli yogin significa fare "ascesi" , " sviluppare calore spirituale " , fare sacrificio dal latino " sacrum facere " , "fare il sacro" ; infatti quando si pratica "austerità" si condiziona il piccolo ego empirico o "falso se" , terreno , quindi quanto più si "chiude" in basso , tanto più si apre l"alto" , i cieli , e la Grazia scende per esaudire la richiesta fatta di un miracolo , di una guarigione spirituale o materiale , di richiesta di crescita interiore , o di qualsiasi altro genere .
Sarebbe riduttivo e anche spiritualmente infantile limitare il significato delle novene ( così dette perchè si devono praticare per nove giorni consecutivi rispettando gli impegni spirituali che esse richiedono , digiuni , offerte , preghiere , ecc...ecc.. ) a semplici ed egoistiche richieste per necessità del momento . In questo caso è evidente l'influsso interessato dell'ego che svilisce la pratica ad un meccanico gesto apotropaico più vicino alla superstizione che non ad una verace spiritualità frutto di intenso tapas interiore , pericolo che Yeshuà ha segnalato dicendo ai suoi che si lamentavano della mancata risposta divina alle loro preghiere :
< Pregate e non ottenete perchè pregate male >
come a dire che nelle loro preghiere ci sono tracce di ego che vanificano la richiesta di miracolo . Così pregano i pagani con superstizione . La stessa parola superstizione la dice lunga ; infatti viene dal composto latino "super testes" ovvero tradotto letteralmente " oltre i testimoni" , come a dire una fede "cieca" non basata sui sacri "testi" (testes) , ma sulle dicerie affabulatorie ricevute da altri , nonni , zii , parenti in genere senza alcun riscontro di sorta . Mentre la fede si basa sulla parola di testimoni veraci come profeti ,santi , rishi , ecc...ecc....
La novena alla " Madonna dei nodi " si sviluppa attraverso un percorso di preghiera molto intenso basato sulla recita del santissimo rosario (Japa) con i suoi cinque Padrenostri e cinquanta Ave Maria articolati intorno ai venti misteri della vita di Yeshuà.
Dopo la recita delle prime tre decine ci si ferma per recitare la formula alla Madonna dei Nodi e quindi si riprende con le ultime due decine rimanenti e si conclude normalmente con il Salve Regina e la recita delle "Litanie Lauretane" .
Questa ultima parte , le Litanie , da un punto di vista yogico è molto interessante e spiritualmente molto "tapasica" (calorosa); infatti le litanie recitano gli "ATTRIBUTI" della Kundalini / SHAKTI DIVINA , sono quaranta in tutto e ve ne ricordo solo alcune :
< Madre di Dio , Madre di tutti santi (rishi) , Madre purissima , Madre castissima , Madre del Divino Amore (Hiranyagarbha) , Madre in cielo assunta , Vergine potente , Vergine clemente , Vergine concepita senza macchia originale (prakriti) , Rosa mistica (padma) , Salute degli infermi, Rifugio dei peccatori , Regina di tutti santi , Regina degli apostoli , Regina del santissimo Rosario , ecc...ecc....>
in pratica tali attributi connotano tutta la "potenza" della divina shakti , che la novena , se ben fatta con purezza d'intenti e di cuore , è capace di "attivare" e "spingere" la Grande Madre a rivolgersi al Figlio divino per invitarlo a "intervenire" come quel giorno a Cana che ha visto sciogliere un "nodo" ( la mancanza di vino) che avrebbe potuto intristire quel matrimonio.
Quanti matrimoni oggi sono intristiti dalla mancanza di "vino mistico" , illanguiditi e inariditi nelle spire di un samsara che li allontana sempre di più dalla tavola del Maestro (Vero Se) e li fa sedere alle tavole di pub profani dove regna sovrano il "non senso" che li "annoda" serpentinamente in una spirale che "striscia" a terra come il serpente kundalini sotto i piedi di Maria , che sola , può sciogliere quei nodi , i "granthi" dei nostri attaccamenti egoici (abhinivesha) , della nostra ricerca continua di piacere trasgressivo (raga) che vengono slegati quando finalmente Kundalini / Maria si "verticalizza" e ascende lungo "sushumna" dopo aver dominato il mondo "sublunare" (falce di luna con le punte in giù) il luogo dove i nodi si formano .
Ekanathananda
dice Dante rivolgendosi a Maria come a dire che :
< chi desidera un miracolo e non ricorre a Te , il suo desiderio è come un uccello senza ali che non può volare >
Infatti solo la potenza della Kundalini / Shakti può operare il miracolo ed un episodio specifico del Vangelo di Giovanni , le famose "Nozze di Cana" , che ci presentano un Gesù riluttante , svogliato che ancora non si è manifestato pubblicamente e sa che nel momento che lo farà lo attende un "cammino", molto , molto impegnativo che si arresterà sulla croce del Golgota ; insomma se la vorrebbe prendere ancora un pò comoda , ma le insistenze della Madre / Prakriti che lo invita a provvedere al vino che era venuto a mancare ai commensali
< Non hanno più vino >
dice rivolgendosi a lui che risponde freddamente
< Che ho a che fare con te donna ? >
parole dure dette da un figlio , ma anche parole che ci restituiscono un figlio nella sua umanità quotidiana in cui ci può scappare qualche momento d'insofferenza filiale . Maria fa finta di non ascoltarlo, e con fare sicuro si rivolge ai servi con un invito deciso
< Fate come vi dirà >
sollecitandoli quindi ad ascoltare le sue direttive , convinta che il figlio avrebbe provveduto alla sua richiesta . Non c'è insistenza nelle sue parole , non ritorna sull'argomento , sarà fatto così , il Purusha , Spirito , non si tirerà indietro , punto !
E così sarà ! Yeshuà si rivolge ai servitori ingiungendo loro di portare l'acqua contenuta in sei giare . Detto e fatto , voilà , insipida acqua si trasforma in gustoso nettare di vino per la gioia dei presenti e la felicità del maestro delle cerimonie che si era occupato di tutte le "location" . Ci troviamo chiaramente davanti a un ben noto "passaggio alchemico" , acqua in vino e vino che sul Golgotà diventerà "sangue" . Si badi bene che il primo miracolo che sancisce di fatto l'entrata in scena del Messia , avviene nel contesto di un matrimonio dove sono presenti il "maschile" e il "femminile" rappresentati dagli sposi. Già gli sposi , il sole e la luna , così cari alla tradizione tantrica che celebra nell'unione ( maithuna) dei due elementi la "sacralità" della sessualità , dell'eros , con un cerimoniale molto ben lontano dalla banalità dei matrimoni odierni celebrati in una sarabanda caotica di cineoperatori e modelli di moda in sfilata sulla passerella effimera rappresentata da una bella chiesa che fa da sfondo ad una "fiction" , che molto probabilmente finirà dopo poche puntate per colpa di lui , di lei , della società , dello stato , della società , ecc...ecc...chi più ne ha più ne metta
Di fatto va evidenziato che il matrimonio tantrico , come quello cristiano , o quello ebraico o di qualsiasi altra tradizione è un sacramento a tutti gli effetti , una unione mistica in quanto in esso e tramite esso il maschile e il femminile ri-trovano la propria unità divina.
Il Dio immanifesto (nirguna) per manifestarsi e diventare saguna deve polarizzarsi , "dualizzarsi" , in maschio e femmina . Adamo ed Eva sono costretti a vivere nel dualismo (dvaita) e solo riunendosi ri-costituiscono l'unità divina (advaita) non duale , originaria , edenica . Questa è la gioia di Cana , sedere alla tavola di Cana significa vivere nella unità spirituale psico-corporea per cui siamo stati creati , vivere nella gioia , immergersi (baptizein in greco = battesimo=immergere) in una gioia creativa battesimale , eterna che non termina come una fiction .
Ma, ma , questo percorso matrimoniale scendendo inevitabilmente nel "samsara" di tutti i giorni si espone agli ostacoli interiori , i "GRANTHI" , o "NODI" e spesso i nodi diventano tanti , troppi , insormontabili , e occorre aiuto per "scioglierli" .
L'immagine che vedete raffigura Maria nell'atto di sciogliere un nastro che presenta numerosi nodi (granthi) dalla parte sinistra e che scompaiono , perchè sciolti , sul versante destro. La scena si svolge in cielo alla presenza di angeli .
Il dipinto fu commissionato nel '700 a un pittore tedesco da un signorotto austriaco come ringraziamento a Maria per grazia ricevuta in merito ad una difficoltà matrimoniale , un nodo esistenziale dunque di quelli che tante coppie si trovano a dover affrontare nel corso del loro cammino sponsale .
L'immagine fu vista dall'allora cardinale argentino Bergoglio divenuto poi l'attuale Papa FRANCESCO , che riportò in patria una copia della immagine proponendola al culto dei fedeli locali della parrocchia di un suo amico sacerdote . Il culto si è esteso via via accompagnato da una NOVENA intitolata appunto alla " MADONNA DEI NODI " . Le novene sono forme di preghiera molto in voga presso i fedeli di un tempo e da un punto di vista yogico si può dire che esse sono delle forme molto "forti" di " TAPASYA " . Fare Tapas presso gli yogin significa fare "ascesi" , " sviluppare calore spirituale " , fare sacrificio dal latino " sacrum facere " , "fare il sacro" ; infatti quando si pratica "austerità" si condiziona il piccolo ego empirico o "falso se" , terreno , quindi quanto più si "chiude" in basso , tanto più si apre l"alto" , i cieli , e la Grazia scende per esaudire la richiesta fatta di un miracolo , di una guarigione spirituale o materiale , di richiesta di crescita interiore , o di qualsiasi altro genere .
Sarebbe riduttivo e anche spiritualmente infantile limitare il significato delle novene ( così dette perchè si devono praticare per nove giorni consecutivi rispettando gli impegni spirituali che esse richiedono , digiuni , offerte , preghiere , ecc...ecc.. ) a semplici ed egoistiche richieste per necessità del momento . In questo caso è evidente l'influsso interessato dell'ego che svilisce la pratica ad un meccanico gesto apotropaico più vicino alla superstizione che non ad una verace spiritualità frutto di intenso tapas interiore , pericolo che Yeshuà ha segnalato dicendo ai suoi che si lamentavano della mancata risposta divina alle loro preghiere :
< Pregate e non ottenete perchè pregate male >
come a dire che nelle loro preghiere ci sono tracce di ego che vanificano la richiesta di miracolo . Così pregano i pagani con superstizione . La stessa parola superstizione la dice lunga ; infatti viene dal composto latino "super testes" ovvero tradotto letteralmente " oltre i testimoni" , come a dire una fede "cieca" non basata sui sacri "testi" (testes) , ma sulle dicerie affabulatorie ricevute da altri , nonni , zii , parenti in genere senza alcun riscontro di sorta . Mentre la fede si basa sulla parola di testimoni veraci come profeti ,santi , rishi , ecc...ecc....
La novena alla " Madonna dei nodi " si sviluppa attraverso un percorso di preghiera molto intenso basato sulla recita del santissimo rosario (Japa) con i suoi cinque Padrenostri e cinquanta Ave Maria articolati intorno ai venti misteri della vita di Yeshuà.
Dopo la recita delle prime tre decine ci si ferma per recitare la formula alla Madonna dei Nodi e quindi si riprende con le ultime due decine rimanenti e si conclude normalmente con il Salve Regina e la recita delle "Litanie Lauretane" .
Questa ultima parte , le Litanie , da un punto di vista yogico è molto interessante e spiritualmente molto "tapasica" (calorosa); infatti le litanie recitano gli "ATTRIBUTI" della Kundalini / SHAKTI DIVINA , sono quaranta in tutto e ve ne ricordo solo alcune :
< Madre di Dio , Madre di tutti santi (rishi) , Madre purissima , Madre castissima , Madre del Divino Amore (Hiranyagarbha) , Madre in cielo assunta , Vergine potente , Vergine clemente , Vergine concepita senza macchia originale (prakriti) , Rosa mistica (padma) , Salute degli infermi, Rifugio dei peccatori , Regina di tutti santi , Regina degli apostoli , Regina del santissimo Rosario , ecc...ecc....>
in pratica tali attributi connotano tutta la "potenza" della divina shakti , che la novena , se ben fatta con purezza d'intenti e di cuore , è capace di "attivare" e "spingere" la Grande Madre a rivolgersi al Figlio divino per invitarlo a "intervenire" come quel giorno a Cana che ha visto sciogliere un "nodo" ( la mancanza di vino) che avrebbe potuto intristire quel matrimonio.
Quanti matrimoni oggi sono intristiti dalla mancanza di "vino mistico" , illanguiditi e inariditi nelle spire di un samsara che li allontana sempre di più dalla tavola del Maestro (Vero Se) e li fa sedere alle tavole di pub profani dove regna sovrano il "non senso" che li "annoda" serpentinamente in una spirale che "striscia" a terra come il serpente kundalini sotto i piedi di Maria , che sola , può sciogliere quei nodi , i "granthi" dei nostri attaccamenti egoici (abhinivesha) , della nostra ricerca continua di piacere trasgressivo (raga) che vengono slegati quando finalmente Kundalini / Maria si "verticalizza" e ascende lungo "sushumna" dopo aver dominato il mondo "sublunare" (falce di luna con le punte in giù) il luogo dove i nodi si formano .
Ekanathananda
Nessun commento:
Posta un commento