Questo concetto si troverà travasato anche nel primo cristianesimo ,importato da un padre della Chiesa , Origene , che non sottolinea tanto la reincarnazione , anzi la ignora , quanto il fatto che l'anima fosse intrappolata nella materia e quindi quest'ultima ,il corpo , ista come "oscura" , diabolica , un peso di cui liberarsi quanto prima .
Tutto il cristianesimo dei primi secoli fino al Medioevo si contraddistingue per una guerra vera e propria nei confronti del corpo , quello "femminile" in particolare , visto come sorgente di tentazione e di peccato. Il racconto del primo peccato della coppia adamitica è paradigmatico in questo senso ; infatti in esso Eva , il femminile , è rappresentato come la causa primaria del drammatico evento che catapulterà i due fuori dall'Eden e li farà cadere nel dualismo del Samsara in eterno conflitto tra loro .
Il Samsara nella prospettiva platonica e orientale non è altri che il mondo della "proiezione" illusoria operata dalla mente egoica avviluppata in una ragnatela di narcisismo psichico , un vero labirinto , in cui rischierebbe di perdersi per sempre se non intervenisse un qualche eroe ( Virat ) , Ercole , Teseo , Orfeo , Ulisse , ecc...ecc...o Avatar , Buddha , Gesù , Mahavira , ecc...ecc....
Uno spiritualista e un materialista hanno in comune più cose di quanto si pensi , primo fra tutte il "sogno" che li porterà sicuramente allo scontro frontale , come Peppone e Don Camillo intrappolati entrambi in una Vritti antitetica , con uno che sogna lo spirito , Don Camillo , e l'altro che sogna la materia , Peppone . Lo spirito e la materia quando si trasformano in ideologie diventano inevitabilmente antitetici l'uno a l'altro , solo l"uscita" dallo stato dualistico e l'ingresso in una Vritti non-dualistica (Advaita) permette la ri-unificazione delle due sfere soggettivo/oggettivo .
La spiritualità orientale ( da orior = dove il sole sorge ) ha più privilegiato l'elemento soggettivo a scapito di quello oggettivo , al contrario dell'occidente ( da occasum = dove il sole tramonta) che invece ha privilegiato più l'oggettivo a scapito del soggettivo . Se l'oriente squalifica l'oggettivo come illusorio o Samsara , l'occidente all'opposto lo nobilita fino a sfiorare l'idolatria .
Per il saggio orientale il Samsara è Maya , illusione , per l'occidentale , dopo Cartesio , il problema non si pone più , tutto ciò che vede è centro del suo interesse esistenziale , tutto ciò che è al di là che non vede , nel migliore dei casi , è sotto la giurisdizione di una divinità imperscrutabile cui rivolgersi una volta a settimana , magari la domenica , per arssicurarsi che ognuno rimanga al suo posto , che nell'al di là , chi nell'al di qua , in una coesistenza equilibrata di soggettivo/oggettivo che non da fastidio a nessuno .
Religioni istituzionali e normopatiche provvedono all'uopo con tranquillizzanti riti e cerimonie che delimitano i rispettivi ambiti operativi in maniera che nessuno sia d'intralcio all'altro , tanto in oriente che in occidente .
Il Samsara con il suo bagaglio di dolore rimane , eccome , che poi sia soggettivo od oggettivo non importa , il fatto è che rimane e uomini e donne ci sono invischiati dentro nolenti o volenti , che fare dunque ? Dire che tanto è Maya , è un sogno illusorio , non evita comunque di provarlo. Lo Yoga propone una sua elaborazione attraverso una disciplina di progressivo distacco sia dal piacere che dal dolore , che hanno la loro sorgente comune nel desiderio .
Il " Corpo Taborico " del Cristo !
Per compiere questa operazione , Cristo Avatar , le sue ultime parole prima di morire sono :< Tutto è compiuto > , scende fra gli uomini/donne , il divino assume un corpo umano per farsi compagno di strada , scende nel samsara , si veste di carne , di sudore , di fatica , di quotidianità consumata tra le miserie , le meschinerie e le debolezze umane , le malattie ,i drammi esistenziali di famiglie colpite da lutti , insomma tutto il panorama di una umanità derelitta e abbandonata scorre sotto la misericordia del suo sguardo compassionevole .
Il suo linguaggio è alieno da filosofie metafisiche raffinate , le sue parole , poche , sempre mirate a raggiungere il cuore del problema per risolverlo . Mai giudica , mai critica , tutto al più invita a cambiare vita e atteggiamenti mentali del tipo :< Va e non peccare più > rivolto alla adultera che aveva salvato dal linciaggio dei suoi compaesani , tutti maschi .
Avvicina la samaritana al pozzo , una donna chiusa in una "Vritti" (vortice) emozionale , bloccata nello svadisthana chakra ( centro di acqua = emozioni ) , imprigionata in un samsara di relazioni sbagliate ( cinque mariti ) incapace di uscirne ; Avvicina un giovane ricco invitandolo a "uscire" dai suoi attaccamenti materiali , imprigionato in un Muladhara chakra ( centro di terra = materialità/ricchezze) e così a seguirlo ; Guarisce un cieco , Bartimeo , imprigionato in Ajina chakra il terzo occhio oscurato dall'illusione e dall'idolatria dove lo aveva condotta una spiritualità ipocrita e farisaica ;
Ri-sveglia , su richiesta del padre affranto , una giovinetta caduta nel "sonno profondo" di una sessualità incapace di affermarsi intrappolata in un dramma edipico < Talità Kun > < Giovinetta dico a te alzati > ; Ri-sveglia dodici uomini incapsulati nel torpore di un samsara quotidiano che li aveva resi ottusi a qualsiasi realtà spirituale che non fosse quella di una religione imbalsamata offerta loro dai sacerdoti ipocriti di una scienza religiosa cristallizzata in vuoti e prolissi cerimoniali , privi di ogni qualsivoglia mistica e ben attenti a perseguitare chi fosse portatore di "fermenti nuovi" e "Divergenti" e Cristo "divergente" lo era di sicuro ;
Omshanti
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