ANNUNCIAZIONE A ZACCARIA
( Lc 8-20)
ANNUNCIAZIONE A MARIA
34 Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo». 35 Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. 36 Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: 37 nulla è impossibile a Dio». 38 Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l'angelo partì da lei. ( Lc 1,28-33)
Il Vangelo di Luca inizia con due "annunciazioni" da parte di D-o ; una al sacerdote Zaccaria , marito di Elisabetta , cugina di Maria , e una a Maria , la Madonna . Due nascite sono preannunciate nelle loro esistenze , due nascite che incideranno non solo nella loro storia familiare ma nella storia della umanità intera ; infatti il Battista conclude la grande stagione profetica d'Israele e Cristo , il Messia , inaugurerà la nuova era messianica destinata a rinnovare le menti e i cuori degli uomini / donne riuniti ogni Natale per celebrare questo evento salvifico .
Due annunciazioni con sviluppi e accenti molto diversi tra loro ; infatti Zaccaria viene letteralmente "ammutolito" fino al giorno della nascita del figlio . Solo quel giorno il Signore gli scioglierà la favella e potrà di nuovo parlare per confermare il nome imposto dal Signore : Giovanni !
Anche Maria sarà presa da stupore , farà anche lei qualche obiezione , come Zaccaria ; infatti chiederà all'angelo : < come è possibile ? Non conosco uomo > .
A lei però non sarà imposto il silenzio della favella . Il suo "Vishuddi" (chakra della gola) non viene bloccato come quello di Zaccaria , marito di sua cugina Elisabetta , entrambi genitori del Battista .
La ragione di queste due "procedure" divine così diverse tra loro è forse da ricercarsi ( l'insondabilità del pensiero divino ci permette di fare solo ipotesi ) , dico forse , nella tipologia di due spiritualità molto differenti tra loro , "maschile" la prima (Zaccaria) e "femminile" la seconda (Maria) .
Zaccaria è un sacerdote , cresciuto nel tempio , di casta sacerdotale , autorizzato ad officiare nel tempio , legge e studia le scritture ( Svadhyaja) , chiamato a interpretare i "segni" divini ...ecc....
Maria , seppure cresciuta nel tempio , almeno da quello che ci riportano i vangeli apocrifi , e quindi non digiuna di una certa conoscenza teologica , ma non certamente raffinata come quella di Zaccaria . Una teologia "maschile" , razionale , indagativa , analitica , all'opposto della spiritualità di Maria , "femminile" , ricettiva , intuitiva , non discorsiva , interiore , la cui "chiave" di lettura è da ricercare in quell'umile <ECCOMI> in ebraico " Hinenì " , la parola con cui i profeti di Israele dichiaravano la propria disponibilità a ricevere l'incarico divino , subito seguito dal "FIAT" < avvenga di me secondo la tua volontà > . La gola è il luogo della "risonanza" (katechesis) della parola , nel"vishuddi-chakra" la parola diventa "suono" (shabda) , Verbo .
La gola è il luogo della "VERBIFICAZIONE" dell'essere o IO SONO . Quante volte troviamo questa Parola sulla bocca di Cristo : IO SONO dice ai suoi discepoli quando ri-compare in mezzo a loro dopo la risurrezione ; SONO IO dice alla Maddalena , la mattina della Risurrezione facendosi ri-conoscere da lei ; IO SONO dice ai soldati andati a catturarlo facendoli cadere all'indietro ....ecc...ecc....
Zaccaria non da spazio al Verbo , oppone ancora molti lati irrisolti della sua personalità più dedita alle cerimonie ritualistiche che a comprendere . crede in un D-o , ma forse più un suo D-o infarcito di dotte elucubrazioni teologiche ma ben lontane dal vero D-o che gli si presenta sotto le vesti di un angelo . Il D-o che gli si presenta è fuori dai suoi canoni teologici , tanto da rimanere a bocca aperta La lezione che impara è che il "SILENZIO" è la carta d'identità del Signore . Maria ne è capace . Zaccaria no . Maria dice subito si , facendo ri-suonare subito il Verbo ( OM ) dentro di lei , non oppone resistenza intellettuale , sente di più , come donna , attraverso il corpo , percepisce l'Essere e l'UMILTA' insieme al SILENZIO mistico sono le sue chiavi di accesso alla comprensione (= prendere con sé ) . Di li a pochi giorni il suo Vishuddi chakra , mosso dallo Spirito , eromperà nel bellissimo canto del " Magnificat " . I canti sacri , i mantra , i salmi , purificano tutti i restanti centri (chakra) , perché rappresentano le "vibrazioni" del Verbo (Om) primordiale dal quale nascono tutti i suoni e le parole . La parola sacra in ebraico viene indicata come " DABAR" , mentre con la variante della sola "E" , diventa " DEBER" , cioè : PESTE !
Infatti quando le nostre parole , si allontanano dal suono originario , Vero Sé , si trasformano in suoni pestilenziali , parole profane , inquinanti e il Vishudda , luogo di risonanza , trasmette "ignoranza" ( Avidya) invece che Verità ( = Satya) .
Il silenzio è la clinica che il Signore ci mette a disposizione per ascoltare il suo Verbo e venire guariti , in caso contrario la notte mistica del Natale ci vede tutti riuniti intorno alla tavola per ascoltare il silenzio di Agnesi....la P(A)STA che diventa facilmente P(E)STE !
Yogacharya Eknathananda
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