Con l'espressione Mercoledì delle Ceneri (o Giorno delle Ceneri o, più semplicemente, Le Ceneri), si intende il mercoledi precedente la prima domenica di Quaresima che, nelle chiese cattoliche di rito romano e in alcune comunità riformate, coincide con l'inizio stesso della Quaresima, ossia il primo giorno del periodo liturgico "forte" a carattere battesimale e penitenziale in preparazione della Pasqua cristiana. In tale giornata, pertanto, tutti i cattolici dei vari riti latini sono tenuti a far penitenza e ad osservare il digiuno e l'astinenza dalle carni. Proprio in riferimento a queste disposizioni ecclesiastiche sono invalse alcune locuzioni fraseologiche come carnevale (dal latino carnem levare, cioè "eliminare la carne") o martedì grasso (l'ultimo giorno di carnevale, appunto, in cui si può mangiare "di grasso").
La parola "ceneri" richiama invece in modo specifico la funzione liturgica che caratterizza il primo giorno di Quaresima, durante la quale il celebrante sparge un pizzico di cenerebenedetta sul capo o sulla fronte dei fedeli per ricordare loro la caducità della vita terrena e per spronarli all'impegno penitenziale della Quaresima. Per questo il rito dell'imposizione delle ceneri prevede anche la pronuncia di una formula di ammonimento, scelta fra due possibilità: «Ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai» oppure «Convertiti e credi al Vangelo».
A chi si fosse recato in India , può essere accaduto di vedere lungo le strade strani personaggi , quasi nudi , e ricoperti di uno strato di polvere bianca "cinerea "( Vibhuti) distribuita su tutto il corpo . Si tratta dei " Sadhu " che praticano il " Sannyasa " ( rinuncia al mondi Maya e alle sue illusioni ) ; essi spogliatisi di tutto , fino a rimanere nudi , come San Francesco che si spogliò nudo in mezzo alla piazza di Assisi davanti ai genitori e ai cittadini sconcertati , praticano la più completa povertà , sono morti al "mondo" illusorio della mente egoica inferiore ( Matrix / Maya ) ed esso ( Matrix / Maya ) è morto per loro che , spogliandosi , si non invece ri-vestiti di cielo . La " cenere " cosparsa suol loro corpo simboleggia il residuo karmico derivato dalla combustione della loro ascesi (tapas) .
Essi , i sadhu , sono impegnati in un "combattimento spirituale " attuato con regimi "alimentari" adeguati , come pasti frugali , digiuni , silenzio e preghiera o meditazione , perchè nel corpo sono inscritte forze "psichiche " molto potenti nutrite con abbondanza da Matrix / Maya , che ha creato in loro , come in noi , delle " forze di abitudine " (sinapsi ) correlate in una " rete neuronale " che ingabbia e blinda l'uomo/donna di ogni tempo . Per uscirne è necessario praticare quindi "tapas" (ascesi) , sviluppando quell "ardore spirituale"che comporta la combustione del "karma passato" e permette l'instaurarsi della vita divina , celeste , la ri-nascita , la trascendenza , e l'esaltazione del VERO SE' , coperto sotto la "polvere" di Avidya , l'ignoranza spirituale .
Molte vite di santi e mistici occidentali ci parlano di un "percorso" spirituale analogo , che comporta inevitabilmente l'inocntro con la propria " OMBRA " , così come accadde a Cristo , appena entrato nel deserto dopo il battesimo nel Giordano da parte del Battista , che incontrò il Satana ed le sue proposte ; come accadde al Buddha stesso con il demone Mara , che lo tentò con le stesse proposte di satana e cioè : Potere , Successo , Denaro , i tre baluardi del potere illusorio della mente egoica inferiore ed istintuale !
Anche la ben nota fiaba di " CENERENTOLA " ci parla di questa liberazione ; infatti le cenere nel contesto della fiaba rappresenta non solo l'umiltà della fanciulla , ma anche l'importanza della sua vita interiore , per nulla legata agli "status symbol " di cui si ammantano le sorellastre , catturate invece dai miraggi esteriori di matrix/maya. La stessa vicenda della umile fanciulla che si trasforma in principessa , non vuole essere il paradigma del cedimento a quei "falsi valori" in cui si crogiola il narcisismo malato delle sorellastre , quanto il " RIFULGERE " del VERO SE' , della divina natura regale di cui ogni uomo/donna è portatore . In fondo quel "infilare" la scarpetta di cristallo , che ha fatto almanaccare le ipotesi più disparate e le fantasie sessuali di non pochi interpreti , che altro è , se non la ri-trovata , primigenia e trasparente "cristallina " forma ( = Rupa ) originaria , cioè : SWARUPA ( Forma Celeste ).
Il pellegrinaggio quaresimale del sadhu , quindi si propone come "ritorno"( in ebraico Teshuvà) al "volto" originario , divino , sostituito purtroppo dalle "maschere" che popolano il carnevale ; infatti la parola greca "a-martia " , impropriamente tradotta con la parola "peccato" , vuole significare (a =) senza (martia =) bersaglio , cioè : mancare il bersaglio , consistente nel recupero della propria immagine e somiglianza con il divino , per cui l'invito di < convertitevi e credete al vangelo > diventa ad un tempo , invito al ri-torno e a non mancare il bersaglio , con l'ausilio del "ritiro dei sensi " ( = pratyhara ) dal mondo illusorio , dal suo carnevale e a identificarsi con il VERO SE (vangelo ) . Il risultato sarà un bel mucchio ......di CENERE !
Yogacharya Eknathananda
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