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venerdì 20 gennaio 2012

LO YOGA : LA PIU' ANTICA FORMA DI PSICOTERAPIA ?



Il pranava OM, massimo mantra dello Yoga
Non c'è bisogno di sottolineare la popolarità e la diffusione dello Yoga nella nostra cultura. Non si può contare il numero di persone che in tutto il mondo si dedicano a questa disciplina con passione e dedizione, e la bibliografia divulgativa su questo argomento è sterminata. È anche vero tuttavia che molto spesso le forme di Yoga più diffuse e praticate rappresentano soltanto una semplificazione delle tecniche e della filosofia originale che contraddistinguono questa disciplina, e così è facile che molte persone (compresi molti praticanti) sappiano poco delle origini, della teoria e della varietà di tecniche che nel corso dei secoli in India si sono diffuse sotto il nome di Yoga.Perciò in questo contributo - ed anche in un prossimo post - cercheremo sinteticamente di offrire una panoramica sintetica ma completa dell'essenza dello Yoga; cercheremo di illustrare la sua profonda natura di filosofia generale dell'esistenza che cerca di dare un senso alla sofferenza umana e un metodo - anzi più metodi - per raggiungere un rinnovato benessere psicofisico, e soprattutto per costruire dentro di noi una nuova immagine del mondo, di noi stessi degli altri.
Cominciamo quindi col dire che lo Yoga non consiste soltanto in una serie di esercizi di respirazione e in alcune strane posizioni del corpo, ma è soprattutto una filosofia generale che regola tutta l'esistenza del praticante, chiamato yogin. Lo Yoga si sviluppa in India nel corso di alcuni secoli a partire già dal VI secolo a.C. (secondo alcuni già da molto prima!), e il primo trattato ufficiale di questa disciplina fu scritto dal filosofo Patañjali, vissuto non si sa bene quando tra il IX e il III secolo a.C.; tutti principali testi religiosi dell'India induista e buddhista fanno peraltro riferimento allo Yoga come una tecnica per calmare le passioni umane, entrare in contatto con la divinità e quindi per raggiungere uno stato emotivo di calma e beatitudine chiamato nirvana.
Il Maestro Roberto Mattei,
Ananda Shiva.
Ashram Garbha Yoga di Roma
In sanscrito Yoga significa "legare insieme, tenere stretto, aggiogare", e cioè controllare strettamente il flusso di pensieri che continuamente occupa la mente delle persone soprattutto nei momenti di sofferenza. Secondo lo storico delle religioni e praticante Yoga Mircea Eliade (cfr. bibliografia qui sotto), i concetti principali che spiegano lo Yoga e un po' tutte le principali filosofie indiane sono infatti riassumibili in quattro parole chiave: karmamayanirvana e, appunto, Yoga.
In primo luogo esiste il karma, ovvero quella infinita successione di eventi, azioni e reazioni che legano ciascun individuo alle cose nel corso di tutta la vita. Il karma di ciascuno cioè rappresenta l'effetto attuale e futuro di tutte le azioni che abbiamo commesso in precedenza (o addirittura in una vita precedente) e che inevitabilmente ci condizionano al momento presente limitando la nostra libertà. Il karma viene costruito inconsciamente da ognuno di noi a causa di un errore di percezione, che ci fa credere che tutte le cose per le quali ci battiamo e ci addoloriamo siano veramente importanti, esistano veramente e che senza di queste noi non possiamo vivere: questo è il concetto di "illusione" o maya, cioè la non conoscenza della reale natura del mondo. Soltanto se l'individuo si accorge di questa illusione e smette di attaccarsi ai beni materiali e immateriali la cui assenza ci fa soffrire, è possibile raggiungere il nirvana e lo yoga è il metodo più efficace, perché per mezzo di esso possiamo arrivare dopo una lunga pratica all'assoluto controllo della nostra mente, che secondo la filosofia indiana è "irrequieta come una scimmia".
I 7 Chakra, con il IV, Anhata, in evidenza
È evidente quindi che i filosofi e i santoni indiani che svilupparono lo Yoga inventarono prima forma di psicoterapia, e nel prossimo articolo daremo un'occhiata alle principali tecniche dello yoga classico (o Raja Yoga). Quelle che vedremo in un prossimo post, sono le caratteristiche strutturali dello Yoga e i motivi dei suoi benefici sulla mente e sul corpo. Vedremo anche quante tipologie differenti di Yoga esistono, e quante invece sono soltanto invenzioni del marketing per attirare gli ingenuti; infine, proporremo alcune vie concrete per sperimentare almeno in parte gli effetti di questa importante disciplina orientale. 

( cortese concessione di : Dott. Marco Aversano e M° Roberto Mattei )

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