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mercoledì 14 dicembre 2011

SANSONE...UN REFRAMING NAUFRAGATO



( Annibale Carracci 1588 " Sansone in carcere)


Sansone : il Rambo di Dio !  Il Guerriero ( = Virat ) per antonomasia , un " macho " ante-litteram tutto muscoli , dotato di astuzia tattica , ma non stratega intelligente , nemico giurato dei Filistei , una vita avventurosa , passionale , incontrollata , che non riesce ad approdare , come altri eroi biblici ad un "rinnovamento interiore" ( Re-framing = nuova visione di vita ) , ma al contrario naufraga in fragorosa caduta , rovinosa per se e per gli altri , i filistei appunto , fino alla rovina del tempio (=corpo) .


La madre , sterile per molti anni , riesce ad ottenere dopo molte insistenze e preghiere al Signore , la grazia del suo concepimento , con la promessa di consacrarlo al " Nazireato " che prevedeva di tagliare i capelli. 


Cresce forte , Sansone , porta in se la forza che gli viene dal Signore e come giudice eletto dal popolo , è chiamato a difendere e liberare il popolo dalla signoria dei Filistei ; fa a pezzi un leone che trova sulla sua strada ; pone indovinelli maliziosi con forti penali ai suoi nemici ; scaglia volpi , alle cui code aveva legato fascine di legno incendiate,  nei campi dei Filistei , rivelandosi così anche abile guerrigliero ,  e come tutti i guerrieri e palestrati , si sa , ama molto il  riposo del guerriero , cioè : le donne !

Non importa siano esse ebree o non , a lui non interessa , anche i nomi di esse non abbondano , solo di una se ne saprà l’appellativo e quella si , se la ricorderà anche lui molto bene , cioè : Dalila !
Sarà infatti questa , che dopo averlo “ depilato “ ( o pelato ben ben bene , come antica consuetudine del "femminile" prostituito ) , lo consegnerà in mano ai Filistei , procurandogli un finale tragico e rovinoso tra le macerie del tempio , insieme ai suoi nemici .
                                                                           ( Dalila taglia i capelli a Sansone )
Sansone è il tipico guerriero , un ' archetipo  ambiguo , come il “ Marte latino ( Ares ) “ che da una parte è immagine della forza maschile positiva e dall’altra negativa con la sua propensione alla guerra e alla sensualità incontrollata .

In senso positivo , il guerriero sta a simboleggiare uno che sa far fronte alla propria paura prendendo in mano la sua vita ; il guerriero autentico combatte sempre per la vita , per qualcuno e mai contro qualcuno  e soprattutto per la pace dei popoli. Insomma per sviluppare il nostro autentico “ SE “ non si possono scansare i conflitti , ma è necessario canalizzare costruttivamente la nostra aggressività , che facilmente può trasformarsi in astio e odio ( vedi i guerrieri “ irriducibili “ dei nostri stadi domenicali ) .

La violenza è un rapporto inadeguato con l’aggressività , chi diventa violento viene dominato dall’aggressività. Il violento fa violenza a se stesso , uccide  la propria anima  !

Chi si espone all’archetipo del guerriero potrà essere ferito e finire in angoscia ; ma egli ha il coraggio di affrontare la vita con i suoi rischi e le sue ferite ;  al contrario di chi si rende  spettatore , e vedrà la vita fluire davanti a lui senza alcuna partecipazione . Il vero guerriero non agisce mai per cieco furore o desiderio di vendetta , non è violento , ma combatte per la pace , come guerrieri famosi alla stregua di Gandhi , o Martin L. King , ecc...
( Sansone vittorioso sui suoi nemici )

Ma Sansone , come tutti i forzuti di ogni tempo , ha il suo “ punto debole “ : i capelli !
Achille aveva il punto debole nel tallone , Sigfrido nella schiena.....ecc...ecc..Insomma quanti scendono in campo nella battaglia della vita prima o poi vengono feriti , proprio nel loro punto debole , perchè tutti lo abbiamo . Non si spiegherebbe perchè i sistemi politici creino gli apparati di spionaggio proprio per trovare il “ punto debole “ dell’avversario , per annientarlo ( magari appostati con fotocamera o attaccati al telefono ) e consci di ciò tanti uomini si “ corazzano “ psicologicamente dietro ruoli artefatti rifiutando di esporsi ; al contrario chi veramente uomo è , conscio delle sue debolezze , si espone comunque prendendosi le sue responsabilità !

                                                                     ( Sansone si scioglie dai legami )


Sansone mostra di sapersi liberare dai legami ( = corde ) con cui hanno tentato d’incatenarlo i suoi nemici , anche tra i suoi stessi conterranei e familiari , per consegnarlo ai Filistei , dando così l’immagine dell’uomo libero e indipendente anche dai vincoli di parentela e di cordate di partito , distante da ogni interesse personale o di gruppo .


Sansone non mostra spiritualità alcuna nel suo comportamento , non lo si coglie mai , a differenza di tanti esempi biblici a colloquio con Dio , forse a motivo della scarsa propensione degli uomini per la spiritualità che  contiene troppi elementi  “ tranquillizzanti e soporiferi “ minacciosi per  la forza del guerriero . così necessaria nell’ambito del “ cammino spirituale“ . Eppure la " Spiritualità " ha caratterizzato  molte  stagioni in epoche diverse  della “ Cavalleria Spirituale “ e della lotta contro le passioni e i demoni !


S. Benedetto da Norcia arrivò a parlare  della “ Militia Christi “ , esèrcita con le armi dell’obbedienza e del servizio a Cristo Re , cosa che a quel tempo attrasse non pochi e forti giovani , al contrario del tempo attuale , che vede molti uomini depressi e in fuga ,  rivolgersi a una  spiritualità sdolcinata , di genere . Si tratta di diventare monaci/guerrieri interiori , che rimangono sulla breccia , non arretrano , e realizzano il cammino interiore cui sono chiamati. 


S. Giorgio , S. Acazio , S. Maurizio , sono tra i nomi di guerrieri più noti , ma non mancano altri nomi significativi , come S. Ignazio p.e. Il Medioevo ci restituisce l’immagine di un guerriero/Cavaliere educato ai valori della battaglia , del servizio , della disciplina dell’amore , disciplinato anche nei rapporti con la “ donna “ , la “ Dama “ che ogni Cavaliere era chiamato a servire ;  quindi anche l’erotismo , diventa un “ erotismo adorante “ e ben lontano dalla grossoloanità e dalla rozzezza . 


Certo ai nostri giorni è difficile immaginare un rapporto uomo donna in quei termini , in quanto  impossibilitati storicamente a riproporre  questo amore cavalleresco , ma possiamo imparare a collegare in noi l’uno con l’altro , il virile “ guerriero “ e il tenero “amante “ , come nell'archetipo ben riuscito  del Re Davide .


Sansone è fortemente radicato nel " muladhara chakra  " in cui si è concentrata tutta l'energia " sattvica" del  desiderio materno ;  energia copiosamente  travasata nello "svadisthana chakra" , che lo rende " rajasicamente " amante potente e sensuale , ma sostanzialmente superficiale , incapace di approfondire i " rapporti " , più vicino alla "sveltina" , che a una espressione tantrica e sattvica della sessualità ; nel "manipura chakra" , centro del fuoco e dei rapporti sociali , presenta una inevitabile tendenza rajasica allo scontro fisico , mirante alla necessaria dis-truzione dell'altro , senza concessione alcuna a qualsivoglia tentativo diplomatico , tutto deve essere risolto con l'uso della forza .


Sansone rimane relegato nell'ambito coscienziale dei chakra legati all'istintualità e alla passione ; infatti  non accederà all'area dei sentimenti profondi , "anahata chakra" , nè all'area della parola  , " vishuddi chakra " , dal momento che menava solo le mani e soprattutto non raggiungerà " ajina chakra " , l'apertura metafisica del " terzo occhio " , apertura offuscata e preclusa dalla sua sensualità incontrollata . Sansone , prigioniero e schiavo delle passioni ( i Filistei ) subirà l'accecamento "tamasico" degli occhi e solo a quel punto comprenderà il fallimento della sua esistenza , avendo mancato l'obiettivo ontoligico di ogni esistenza e cioè : il ricongiungimento con Dio , con la sorgente !


Una furia distruttiva di odio e di disperazione lo indurrà , in un ultimo titanico sforzo , a scrollare le " due colonne " ( IDA = luna = femminile e PINGALA = sole = maschile ) fra le quali era incatenato , decretando in tal modo la distruzione del " Tempio " , del suo corpo  e di quello dei Filistei al grido del famoso andante : < Muoia Sansone con tutti i Filistei > .



Sansone non raggiungerà  "sahasrara chakra" , l'illuminazione , non diventerà un " Bodhisattva " (= guerriero illuminato )  perchè il suo maschile e il suo femminile non si sono congiunti e lo "squilibrio" spirituale , psichico , gli ha fatto perdere da ultimo il corpo !



                                                                         RIFLESSIONE

- Spirito guerriero costruttivo / distruttivo
- Bodhisattva (=guerriero illuminato )
- Sansone doma i leoni , ha un buon rapporto con la propria aggressività
- La violenza è l’approdo in senso distruttivo dell’aggressività , prima contro gli altri e da 
  ultimo si ritorce contro se stessi .
- Il peccato acceca Sansone , che non riesce a dominare i “ centri “ (=chakra) inferiori del 
  suo corpo.
  Sansone manca il bersaglio “ ontologico “ dell’esistenza.
- La canalizzazione dell’erotismo , funzionale alla realizzazione del “ Vero SE “
- Sforzo ( maschile )  / Accoglienza  ( femminile )
- Riunire la Polarità Maschile e la Polarità Femminile...saper combattere e saper amare 
  proprio dell’archetipo del “ RE “ ( = Davide )
- Diventare Re = diventare responsabile della propria vita ; regnare nella propria anima ; 
  dirigere consape=volmente i propri passi.... non rimanere un “ puer aeternus “ 
  intrappolato nel complesso di Peter Pan, dove Pan simboleggia il “ tutto “ , tutte le 
  potenzialità di essere a cui l’uomo non vuol rinunciare nel proprio egoismo.

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