《 E' piu' facile che un cammello passi nella cruna di un ago , che un ricco entri nel Regno dei cieli 》 (Mt 19,24)
Con queste parole il maestro cristiano sentenzia la difficolta' , se non l'impossibilita' per un ricco di entrare nel Regno spirituale , celeste .
Condanna forse la "ricchezza" in se stessa ?
L'essere ricchi e' dunque una colpa indelebile ?
Apparentemente sembrerebbe cosi' , ma spulciando bene nelle pagine della Bibbia si puo' verificare che le cose non stanno proprio cosi' ; infatti in piu' occasioni il maestro Yeshua ha incontrato ricchi , entrando addirittura nelle loro case autoinvitandosi (vedi incontro con il ricco Zaccheo) e fermandosi a pranzo da loro , ferocemente criticato dai Farisei e sacerdoti del Sinedrio (sacro collegio) ebraico .
No, non ha mai condannato la ricchezza in se , eccetto la volta che dentro il tempio ha frustato e cacciato i "cambiavalute" ( banchieri del tempo) che spolpavano i pellegrini in visita . La ricchezza male acquisita allora e' sempre da condannare perche' fatta derubando il prossimo , e' ricchezza satanica , diabolica , fruttomdi male affare e non si puo' confare con una vita spirituale genuina e verace .
Questa frase Gesu' la pronuncia invece dopo un incontro con giovane benestante sulla via di una ricerca spirituale genuina che Gesu' apprezza ; ma quando il giovane richiede cosa deve fare per "essere perfetto" si sente rispondere :
Il giovane desiste e si allontana sotto lo sguardo amorevole e sconsolato del maestro che pronuncia ai suoi discepoli la frase sull'impossibilita' del cammello di passare nella cruna di un ago !
Il titolo di copertina di un libro che giorni fa mi e' capitato davanti agli occhi in una libreria recita appunto :
LA CRUNA DELL'EGO
Infatti l'ego e' la "cruna" , il "passaggio stretto" che rende impossibile l'ascesa e la "liberazione" (moksha) della Kundalini (Coscienza cosmica) dormiente e imprigionata nel Muladhara cakra , ivi trattenuta da tutti gli "attaccamenti" passionali , rajo/tamasici , di ordine materiale , affettivo , e ideologico , che insieme costituiscono i "Granthi" ( Nodi) che impediscono il suo passaggio . Solo sciogliendoli ( vedi mio blog sui Granthi) questi nodi permettono l'accesso ai "piani superiori" della coscienza , l'incanalamento in Sushumna (canale psicoenergetico centrale) e quindi l"attraversamento" del Mar Rosso delle passioni .
Si evince che non e' dunque la ricchezza l'ostacolo (granthi) , ma l'ego con i suoi attaccamenti ad essa , un vero cammello . La cruna dunque cosa rappresenta ? Rappresenta l'ascesi , il "Tapas" , l'austerita' che bisogna operare per depurare e bruciare con il "fuoco" (pranayama) gli imprigionanti attaccamenti dell'ego , che seppure ha benevolmente permesso il nostro processo di incarnazione , altrimenti impossibile , poi si trasforma in ostacolo sulla via del ritorno alla "casa di origine" , diventa il "guardiano della soglia" di tante fiabe , l'oppositore , il drago , il diavolo con le sue corna simbolo di "dualismo" , che vieta l'accesso , l'ingresso nel tempio (Brahmaranda) , il passaggio nella "fontanella cranica" (sahasrara cakra) luogo di ricongiunzione con il divino , il Regno dei cieli o dei cakra che dir si voglia .
Questo e' il motivo per cui all'ingresso di tanti templi della cristianita' , soprattutto di arte romanica , tfoviamo un folto "bestiario" di fiere poste accanto alla porta o sulle architravi , proprio a significare che no si puo' entrare nel tempio , nella "meditazione" (Dhyana) con tutte quelle bestie del nostro zoo animale interiore (passioni egoiche) . E' necessario "lasciarle fuori" , ammansirle con una decisa ascesi interiore (tapas) , operare un "discernimento ignaziano" ( Viveka) degli spiriti , bruciarne il "karma negativo" (pranayama) ;allora si faranno da parte (le bestie) e si siederanno ai nostri piedi nel silenzio (mauna) del corpo e dell'anima !