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martedì 31 marzo 2015

ONDE CEREBRALI , RESPIRO E STATI DI CONSAPEVOLEZZA

                     LO STATO THETA E LE ONDE CEREBRALI

Nello stato mentale Theta puoi creare ogni cosa e cambiare la realtà istantaneamente.

                           COS'È LO STATO THETA? 


Esistono cinque principali frequenze nelle onde cerebrali: Beta, Alpha, Theta Delta e Gamma. Queste onde cerebrali sono in movimento costante; il cervello produce compatibilmente onde in tutte le frequenze.

Ogni cosa che fai o che dici è regolata dalla frequenza delle onde cerebrali. Quando parliamo con gli altri, ad esempio, la nostra mente è in Beta.

L'onda Beta ha una frequenza di 14-28 cicli al secondo. Beta è lo stato in cui sei attivo e all'erta , che lo Yoga qualifica come : 


                                  JAGARITASTHANA 

o stato di veglia .

In uno stato Alpha, le tue onde cerebrali si muovono ad una frequenza tra 7-14 cicli al secondo. La frequenza Alpha è quella di uno stato mentale meditativo e di profondo relax , noto nello Yoga come :


                                  SVAPNASTHANA

Alpha è il ponte tra Beta e Theta. L'onda Alpha governa i sogni ad occhi aperti, il fantasticare, e denota una stato di coscienza distaccato e rilassato. Le persone che hanno problemi con questa frequenza avranno difficoltà nel ricordare. Per esempio, sei cosciente di un sogno particolare o di una meditazione che è stata molto profonda, ma non ti tornano in mente i particolari, vuol dire che non sono state generate le sufficienti frequenze in Alpha. Non avevi il ponte fra il subconscio e la mente conscia.

Quello Theta è uno stato di rilassamento molto profondo, noto nello Yoga come :


                                               PRAJNASTHANA

è quello usato in ipnosi e durante la fase R.E.M. del sonno. Le onde cerebrali sono rallentate alla frequenza di 4-7 cicli al secondo.
Per questo motivo, i Saggi meditano consecutivamente per ore e ore, al fine di raggiungere questo stato, in modo di avere accesso all'assoluta calma perfetta. 
Le onde cerebrali Theta possono essere considerate il subconscio; esse governano la parte della nostra mente che si trova fra il conscio e l'inconscio e trattengono memorie e sensazioni. Dirigono anche le tue credenze e il tuo comportamento.
Le onde Theta sono sempre creative, d'inspirazione e caratterizzate da sensazioni molto spirituali.
Si crede che questo stato mentale permette di agire al di sotto del livello della mente conscia. E' in questo stato in cui si muovono normalmente gli Yogi in stato di consapevolezza profonda ( Yoga Nidra ) , o gli Sciamani che nel loro "viaggio" (sciamanico appunto) vanno a recuperare l'anima "rapita" dai demoni . 
  
Theta è la prima tappa delle fasi quando sogniamo. Per capire questa frequenza in modo semplice e completo basta pensare a come ci si sente e cosa si prova trovandosi in cima ad una montagna totalmente assorbito da ciò che ti circonda e sai di "sapere" che Dio è reale ; semplicemente sai che Dio "è." In quel momento tu sei in Theta. 

Quello
Theta è uno stato molto potente. Può essere paragonato a quella specie di trance in cui si ritrovano i bambini quando stanno giocando con i video giochi. Un altro esempio dello stato Theta e quello di coloro che camminano sui carboni ardenti senza bruciarsi (firewalking).


Lo stato mentale Delta è quando sei in un sonno profondo. In Delta le onde cerebrali sono rallentate fino ad una frequenza che oscilla fra 0-4 cicli al secondo. è anche l'onda che usi quando squilla il telefono e sai già chi ti sta chiamando.

L'onda cerebrale Gamma è lo stato in cui ci troviamo quando impariamo e processiamo informazioni. L'onda Gamma stimola il rilascio di Endorfine Beta.

Le onde Gamma sembrano essere coinvolte nelle attività superiori del cervello, in cui sono incluse la percezione e la coscienza. Mentre sei in Gamma, le tue onde cerebrali oscillano tra 0 e 4 cicli al secondo.

Qualche studioso ritiene che lo  stato Theta-Gamma favorisca le guarigioni istantanee. Gli antichi sacerdoti/medici degli Asclepei greci ( cliniche ) inducevano questo "stato" attraverso ipnosi procurata con profumi , incendi aromatici e canti mantrici  . Nel miracolo della guarigione istantanea, il cervello può andare da 4 cicli al secondo a 500 cicli al secondo. Il ritmo gamma scompare quando una persona è sotto anestesia. Possono anche essere coinvolti nel rilegare gli input sensoriali nel singolo oggetto che noi percepiamo.




 Questo processo è così efficiente, che ci rendiamo appena conto che accade. Le registrazioni dei neuroni, nella corteccia visiva, mostrano che la sincronizzazione nella banda Gamma unisce parte della corteccia sollecitata dallo stesso oggetto e non quelli sollecitati da oggetti diversi, che implicano i ritmi gamma nell'unire. Per esempio, i colori, le forme, i movimenti e la posizione di un oggetto, sono processati nella corteccia visiva in modi differenti e queste caratteristiche dell'oggetto devono essere riunite in una singola entità. Questo è conosciuto come il problema dell'unione (che potrebbe essere la ragione per cui le persone accumulano le memorie fluttuanti in uno stato inconscio) e i ritmi gamma sono insegnati per fornire la soluzione.
Gli scienziati hanno scoperto che certe frequenze cerebrali (particolarmente quelle Alpha e Theta) possono:

1. Alleviare lo stress e promuoverne una duratura e sostanziale riduzione nelle persone soggette a stati di ansia. 

2. Facilitare un profondo rilassamento fisico e maggiore chiarezza mentale 

3. Incrementare l'abilità verbale e anche la prestazione dell'IQ (Quoziente d'Intelligenza ) a livello verbale. 
4. Sincronizzare meglio i due emisferi del cervello. 

5. Richiamare immagini mentali vive e spontanee ed il pensiero creativo immaginativo. 

6. Ridurre il dolore, promuovere l'euforia e stimolare il rilascio di endorfine.



  
Va da se che alla luce di quanto sopra detto è possibile arguire il ruolo essenziale svolto dalla " RESPIRAZIONE " ; infatti come ben sanno i praticanti di Yoga la respirazione è responsabile del "passaggio" da uno stato all'altro . Non potremmo mai prendere sonno la sera se non passassimo dalle onde alfa alle onde theta e quindi alle onde delta e tanto meno potremmo svegliarci la mattina , dopo il riposo notturno , se non passassimo da queste ultime di nuovo alle onde Beta .

Lo Yoga ( di Patanjali) parla al riguardo di tre stadi precisi

JAGARITASTHANA  SVAPNASTHANA PRAJNASTHANA

- Jagaristhana   = Stato di Veglia
- Svapnasthana = Stato di sonno con sogni (fase REM)
- Prajnasthana  = Stato di sonno senza sogni ( Yoga Nidra )

Tre fasi ben distinte dunque assimilabili a tre "vritti" (vedi mio blog) , cioè : tre stadi di consapevolezza differenziati e determinati dal passaggio di un tipo di onda cerebrale ad un'altra . La condizione biologica c'impone di passare continuamente da uno stadio all'altro ; infatti se rimanessimo sempre nella stessa "vritti" potrebbero insorgere problemi spiacevoli . 



P.es. se le nostre onde cerebrali rimanessero sempre in Beta , non dormiremmo mai , saremmo prigionieri di una insonnia continua , costretti a rimanere svegli ( Jagrat) la nostra ghiandola pineale ( vedi mio blog) rimarrebbe inibita e non secernerebbe più "melatonina" ( l'ormone notturno ) necessaria alla ri-organizzazione molecolare della biologia corporea e di qui si aprirebbe la stura a numerose patologie che in breve volger di tempo porterebbero alla pazzia se non alla morte .

Questo nostro tempo così avaro di sonno notturno ( quello buono è quello iniziato prima della mezzanotte) insidiato dalle incessanti "movide notturne" dei giovani di tutto il mondo che aggiungono allo stravolgimento di questo processo naturale (sonno) anche l'aggravante di "stimolanti" alcoolici , chimici , e quant'altro , cosa che li prepara ad affollare in gran numero gli ambulatori medici del futuro.

Nello stato di Jagrat ( veglia) tutto si può trasformare in deleteria abitudine e dipendenza , il lavoro , lo sport , che portati alle loro estreme conseguenze ci imprigionano in questa "vritti" in cui lo "sguardo pietrificante" della Medusa la fa da padrone . Lo sa bene il Mago di Oz , l'abile ciarlatano burattinaio che muove i "fili" di questa vritti alimentata nella Matrix del Paese dei Balocchi dell'eterno divertimento mediatico proposto attraverso una ipnosi di massa che produce solo corpi e anime malate che cercheranno ristoro sui lettini degli psichiatri .   


Fortunatamente il respiro di mamma natura ci prende in mano la notte e c'introduce nello "Svapnasthana" ( onde theta ) , lo stato di "sonno con sogni" , uno stato i cui incontriamo le nostre parti psichiche che sotto forma di personaggi umani o animali a noi sconosciuti ricompongono ogni notte come in un caleidoscopio gli strappi e i traumi del vissuto quotidiano nel samsara del nostro piccolo se egoico .

Nel terzo "stato" , "Prajnasthana" , sonno profondo , ( onde delta ) , scompaiono anche i sogni . Di questo stato l'uomo e la donna ordinari non ricordano nulla al risveglio ; infatti esso è il cuore dello Yoga Nidra , stato di consapevolezza profonda di cui solo il saggio (rishi) , ri-svegliato può fare esperienza . Prajna tradotto dal sanscrito significa : 

                                             SAGGEZZA

in quanto è in questo stato che si affaccia il "Divino" , questo stato è il "territorio" del Divino cui solo il il Rishi ( santo) può avere consapevolmente accesso e parlare con Dio 

                                     < faccia a faccia 

come Mosè sul monte Oreb ( in cima a sushumna = sahasrara chakra ) .
Tutti i testi "sacri" delle varie tradizioni religiose ed iniziatiche di ogni latitudine sono la trascrizione letteraria di questi "colloqui" interiori avvenuti in Prajinasthana , stato di pura luce ( sattva ) . Un testo sacro si differenzia da un testo religioso in maniera netta ; infatti chiunque di noi può scrivere un testo religioso parlando di argomenti spirituali , ma non per questo risultano testi sacri , essendo questi ultimi il risultato di comunicazioni divine ricevute da santi o profeti in profondo stato di meditazione ( Yoga Nidra ) e che una volta usciti da questa vritti e ri-entrati in Jagrat (veglia) mettono per esteso (libro) la comunicazione ricevuta , i dieci comandamenti tanto per fare un esempio .

Lo Yogi , il rishi , a differenza dell'uomo/donna ordinari è capace di variare a suo piacimento le onde cerebrali attraverso il respiro ( Pranayama ) e quindi di entrare in contatto volontario e diretto con il suo Dio interiore .
Mentre nel primo stato ( jagaritasthana ) siamo esposti ai marosi esistenziali del samsara ( mondo egoico ) e nel secondo (svapnasthana) il prana non purificato ci espone alle guerre degli angeli e demoni del mondo astrale ; nell'ultimo (prajnasthana) siamo immersi nella luce (sattva) , nella pace (shanti) della divinità a un punto tale che molti non vorrebbero più abbandonarre questa "dimensione" , come Pietro che nell'esperienza estatica del Monte Tabor chiede a Yeshuà di




                 < piantare tre tende

e fermarsi per sempre in quel posto , ma Yeshuà che conosceva bene il pericolo di rimanere prigionieri di quella "vritti" che avrebbe trasformato san Pietro e compagni ( Giacomo e Giovanni ) in tre "comatosi" e inconsapevoli sognatori,  impone loro di 

                                           < tornare a valle >

cioè in Jagaristhana (veglia) . Quanti stati di coma che riempono le cronache dei nostri quotidiani andrebbero visti sotto le lenti di una ottica diversa , metafisica , cioè prigionieri di una "vritti" dalla quale non vogliono più andare via perchè troppo bella e luminosa ma purtroppo , ahimè , sempre di sogno trattasi , perchè non c'è consapevolezza ; infatti la consapevolezza dimora solo in un corpo "risvegliato" !

Chi non ricorda il passo evangelico della madre accorata che implora il Cristo (Vero Se) di 

< venire nella sua casa per ri-dare la vita a sua figlia morta >

e Gesù rispondere prontamente : 

                    < la giovinetta non è morta , dorme >

Infatti dormiva nel coma del terzo stato (prajnasthana) dove il suo "io" bambino si era rifugiato per non affrontare il dramma edipico che le imponeva una "crescita" , una differenziazione , l'abbandono del sicuro recinto dell'infanzia , il risveglio di energie sessuali non controllate.
Su questo dramma calano le vibranti parole dell'IO SONO :

                                       < Talithà kun

                      < Dico a te giovinetta , ALZATI ! >

                                       < e la giovinetta

dice sempre il testo 

                            < si alzò e si mise a mangiare >

le sue onde cerebrali insieme alla sua anima e al suo corpo avevano ripreso a funzionare , questo è 

                                           RISVEGLIO !







Ekanathananda 

giovedì 26 marzo 2015

VIRABHADRASANA : IL VIAGGIO DELL'EROE

Il Viaggio del Virat (Eroe)

Spada nella roccia - Il Viaggio dell'Eroe

Il Viaggio dell'Eroe è il viaggio dell'Io per raggiungere l'Autorealizzazione, l'Individuazione e l'Illuminazione.
Ogni stadio della vita, ogni passaggio cruciale, è scandito dall'attivazione di precisi archetipi. Dalla nascita alla morte, dall'infanzia alla vecchiaia, dall'adolescenza alla maturità, ogni aspetto della nostra vita può essere portato alla consapevolezza, esplorato, vissuto e realizzato grazie al supporto dell'Approccio Fenomenologico e della Teoria degli Archetipi. I nostri momenti di cambiamento, di trasformazione interiore, di morte psicologica di una parte di noi, non sono altro che un passaggio dall'influenza di un archetipo ad un altro, e spesso coincidono con le fasi cruciali della vita (andare a vivere da soli, cambiare lavoro, sposarsi, ecc.).
Gli Archetipi li ritroviamo nei miti, nelle leggende, nelle fiabe, nei sogni, nelle visioni e nelle espressioni religiose e artistiche di tutti i popoli della terra, dalla Grecia all'antico Egitto, dall'India alla Cina e al Giappone, dall'Africa all'Oceania. Gli Archetipi fondamentali sono 12, come i mesi dell'anno, come i Segni dello Zodiaco, come le fatiche di Ercole, come le Tribù di Israele, come gli Apostoli. Tutti gli Archetipi sono potenzialmente dentro di noi, ma solitamente si ha un particolare rapporto con due o tre di essi che risultano dominanti in noi e in questa nostra vita. Alla fine quello che conta è trovare l'armonia tra di essi. Il Viaggio dell'Eroe ci porta alla fine a trovare il Tesoro del nostro vero Sé.

La spada ( Excalibur) che il Virat (Eroe) deve trarre dalla "roccia" (io grossolano , empirico) è dunque il Verso Se trascendentale (IO SONO) . Per fare questo ( Opus Magnum ) l'eroe deve domare i propri istinti "grossolani" (regno dei primi tre chakra) a partire quindi dal "corpo" educandolo ( dal latino "ex-ducere" = trarre fuori da...) con le asana e con il pranayama e con l'osservanza etica dei "divieti" (yama) e dei "precetti" (niyama).

Archetipo

La ricerca è tutta rischi, trabocchetti, prove, tentazioni, ma offre grandi ricompense: se non affrontiamo il viaggio non avremo mai l'opportunità di contattare la parte più autentica e profonda del nostro essere.
Il Viaggio è una chiamata verso i Misteri dello Spirito, il richiamo verso la scoperta di un mondo che sappiamo esistere al di là delle illusorie apparenze e delle convenzioni sociali. Ogni viaggio è un viaggio unico, ognuno segue un sentiero (marga) , una via, ma la traccia del viaggio è archetipica, come ci raccontano i miti che sono universali ed eterni.

Il Drago, la Fanciulla, il Tesoro, il Regno

Il Viaggio dell'Eroe è composto essenzialmente dalle seguenti esperienze archetipiche:
  1. combattere e sconfiggere il Drago
  2. salvare la Fanciulla
  3. impadronirsi del Tesoro
  4. edificare il Regno
     
dragoOgni Eroe sa bene che non si può ottenere il Tesoro se prima non si è disposti ad affrontare e uccidere il 

                   DRAGO

rappresentato dalla propria Ombra, da qualsiasi problema, da qualsiasi ostacolo che cerca di sviarci dalla via verso la nostra autorealizzazione, in primis la dipendenza psicologica e materiale dalla famiglia di origine e i condizionamenti sociali. Il Drago è anche il lato ombra di ogni archetipo: le tentazioni, la droga, il karma, i conflitti, il mistero. Il Drago più potente è tuttavia rappresentato dalla Grande Madre: la sfida più importante per gli esseri umani è tagliare il cordone psicologico con la madre che li ha portati in grembo.
fanciullaIl fine ultimo del Combattimento contro il Drago è la Liberazione della FANCIULLA prigioniera, ossia l'incontro tra il Maschile e il Femminile. Nel corso del Combattimento l'Eroe e l'Eroina riescono a liberare la propria Anima dal potere del Drago, cioè separare l'immagine della Donna/Uomo Amata/o da quella della Madre, che è la prima dispensatrice di Amore, ma anche di Dolore.
tesoroL'Eroe deve essere disposto a discendere all'inferno per affrontare i Demoni, perchè è lì che si trova il Tesoro.

Il TESORO rappresenta la ricompensa per il coraggio di aver intrapreso il cammino e di aver affrontato l'Ombra, è il recupero dei nostri talenti, la consapevolezza delle nostre capacità e del nostro potere. É anche lo strumento per riconquistare il Trono e il Regno.
regnoIl REGNO è la nostra vita, qualunque essa sia, e noi ne dobbiamo diventare i Re e le Regine, i padroni, i comandanti, i gestori, assumendocene tutta la responsabilità.

IL REGNO DEI CIELI E' DENTRO DI VOI !





mercoledì 25 marzo 2015

ATTENZIONE A QUANDO LA KUNDALINI "STRISCIA" PER TERRA ........



 (Nm 21,4-9)
In quei giorni, gli Israeliti si mossero dal monte Or per la via del Mar Rosso, per aggirare il territorio di Edom. Ma il popolo non sopportò il viaggio. Il popolo disse contro Dio e contro Mosè: «Perché ci avete fatto salire dall'Egitto per farci morire in questo deserto? Perché qui non c'è né pane né acqua e siamo nauseati di questo cibo così leggero».



Allora il Signore mandò fra il popolo serpenti brucianti i quali mordevano la gente, e un gran numero d'Israeliti morì. Il popolo venne da Mosè e disse: «Abbiamo peccato, perché abbiamo parlato contro il Signore e contro di te; supplica il Signore che allontani da noi questi serpenti».

Mosè pregò per il popolo. Il Signore disse a Mosè: «Fatti un serpente e mettilo sopra un'asta; chiunque sarà stato morso e lo guarderà, resterà in vita».

Mosè allora fece un serpente di bronzo e lo mise sopra l'asta; quando un serpente aveva morso qualcuno, se questi guardava il serpente di bronzo, restava in vita.

VANGELO (Gv 8,21-30)
Avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora conoscerete che Io Sono.
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse ai farisei: «Io vado e voi mi cercherete, ma morirete nel vostro peccato. Dove vado io, voi non potete venire». Dicevano allora i Giudei: «Vuole forse uccidersi, dal momento che dice: "Dove vado io, voi non potete venire"?».
E diceva loro: «Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che Io Sono, morirete nei vostri peccati».
Gli dissero allora: «Tu, chi sei?». Gesù disse loro: «Proprio ciò che io vi dico. Molte cose ho da dire di voi, e da giudicare; ma colui che mi ha mandato è veritiero, e le cose che ho udito da lui, le dico al mondo». Non capirono che egli parlava loro del Padre.
Disse allora Gesù: «Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora conoscerete che Io Sono e che non faccio nulla da me stesso, ma parlo come il Padre mi ha insegnato. Colui che mi ha mandato è con me: non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le cose che gli sono gradite». A queste sue parole, molti credettero in lui.


Due racconti rispettivamente tratti dall'Antico Testamento e dal Nuovo che hanno per protagonista il "serpente" , che si presenta nella duplice veste di avvelenatore e di risanatore ; infatti nel deserto faceva morire gli ebrei scappati dall'Egitto , dall'Ego/Faraone , ma ancora di fatto prigionieri , schiavi di vecchi modi di essere e di pensare , soggetti ancora a passioni non sublimate del corpo e dell'anima al punto tale di mormorare contro Mosè e il Dio che li aveva liberati . Quando si menziona il serpente nei sacri testi si sta parlando ovviamente della Kundalini le cui modalità di esistenza nel mondo manifesto (saguna) si presentano o come staticità , addormentamento , alla base della colonna vertebrale ( muladhara chakra )  o come dinamicità , risalita lungo la suddetta colonna per raggiungere e stabilirsi in cima ad essa (Ajina chakra) e portare l'uomo/donna alla esperienza "unitiva" della illuminazione (diksa) , dell'IO SONO trascendentale . Si tratta di un viaggio di trasferimento come quello degli ebrei nel deserto che va dalmuladhara al sahasrara chakra ; un viaggio non privo di pericoli , un pò come tutti i viaggi , un viaggio eroico come quello di Ulisse , che solo alla fine di numerose peregrinazioni e avventure riesce a raggiungere la sua "terra promessa" , la natia Itaca .

Quando la kundalini striscia per terra è pericolosa perchè si muove su un piano "orizzontale" in cui la fa da padrona la sua lingua "biforcuta" che simboleggia chiaramente il "dualismo" (dvaita) della condizione umana , priva di spirito divino . Solo quando la Kundalini si "verticalizza" abbandona la molteplicità della personalità (SAMSARA)  e si trasferisce nel Vero Se dell'ESSERE . Allora il molteplice della falsa personalità si fa da parte e compare l'UNO senza secondo (Dvaita).

La pratica di uno Yoga che non tenga conto di questo fatto  risulta essere molto insidiosa perchè facilmente soggetta a stati e drammi esistenziali , gli scorpioni e i serpenti di cui parlano i passi scritturali sopracitati .
E' impensabile poter "entrare" nella " Terra Promessa" con quegli ospiti sgraditi addosso . La Terra Promessa non è un luogo geografico , ma un topos dell'anima , il santuario interiore in cui si può entrare solo "purificati" da tutte quelle scorie e tossine dell'anima accumulate nei meandri della falsa personalità egoica  e ciò è reso possibile solo dalla "verticalizzazione" della Kundalini e dal suo ri-congiungimento con la sapienza divina , ri-congiungimento che sancisce la ri-unificazione della natura umana e quella divina , ri-unificazione che avviene sul "legno" della croce in Cristo !

Ekanathananda 



martedì 24 marzo 2015

QUANDO LA MALATTIA FA CRESCERE



 Corpo, emozioni e spirito:
                                  i tre livelli della sofferenza 



Diciamolo subito : ancora non vi è alcuna riprova scientifica a questo. Eppure la convinzione che la quasi totalità delle malattie sia di origine psicologica è un'evidenza che emerge da numerosi riscontri clinici. Senza voler fare "di tutt'erba un fascio" e tenendo conto di tanti fattori esterni come virus, batteri, agenti chimici, alimentari,lesioni e traumi, malgrado questo, la clinica e l'esperienza con le persone fa emergere questo dato sconcertante: i fattori interni,psicologici, hanno un peso determinante se non addirittura scatenante in moltissime malattie.

Per fare un esempio: essere esposti ad un virus - andando a trovare un amico influenzato - non comporta necessariamente contrarre l'influenza .Viceversa non sempre si è stati esposti al freddo per essersi buscati un bel raffreddore. Ma allora cos'è che veramente fa insorgere una malattia? 

Molti autori sono convinti che l'etiologia di una malattia sia un insieme di fattori interni ed esterni. Un bambino allergico al pelo di gatto si trova ad accarezzare un micio, ma contemporaneamente il suo vissuto interiore è disponibile ad accettare la malattia: ecco allora comparire la reazione allergica. Quest'ultima non sarebbe emersa (malgrado il bambino sia costituzionalmente allergico) se uno dei due fattori non fosse stato contemporaneamente presente: il micio e la disposizione interna. 

Fin qui gli studi vicini alla medicina psicosomatica che sta avendo numerosi riscontri scientifici e sta aprendo nuovi ed affascinanti filoni di ricerca.Tuttavia l'affermazione che ancora non trova "pezze di appoggio"scientifiche è che tutte (o la maggior parte) delle malattie hanno origine prima di tutto nella psiche e nell'anima delle persone. 

Già alla fine dell'800 la pensava così Edward Bach, il famoso medico inglese scopritore dei 38 fiori che diedero vita alla Floriterapia. La sua convinzione era che la malattia insorge quando lo stato d'animo della persona è turbato da un'emozione negativa. Quello che va curato- diceva Bach - non è solo la gastrite, ma la rabbia, l'intolleranza, l'invidia, l'odio, la gelosia, l'acredine che fanno insorgere la gastrite. 

Sicuramente nello stomaco di un malato di gastrite vivono colonie di Helicopter Pylori, ma esse hanno potuto attecchire e proliferare solo perchè l'animo della persona era appesantito da stati d'animo negativi, da inconsci sensi di colpa, da rabbie inespresse, da un'incapacità cronica di amarsi. E qui tocchiamo un punto importantissimo: la capacità di amarsi, di accettarsi per quello che si è e non per quello che si vorrebbe essere o avere.

 Louise Hay afferma in più occasioni che se attendiamo di avere una casa più grande, o un lavoro migliore per cominicare ad amarci, vuol dire che non abbiamo capito nulla del nostro stato di salute, nè di ciò che veramente costituisce la qualità della nostra vita. Ogni pensiero presente determina la nostra vita futura:l'opinione che oggi abbiamo di noi stessi influenza la realtà al punto tale che facilmente ci accadranno le cose che abbiamo pensato. 

Attenzione , non si sta  parlando del pensiero magico o animistico, secondo il quale basta pensare ad un oggetto o un evento perchè l'oggetto compaia o l'evento si avveri. Dico invece che se nel nostro inconscio siamo convinti di non essere all'altezza, di non meritare nulla, di essere colpevoli di qualcosa, o di essere arrabbiati per qualcosa,facilmente anche all'esterno andremo a capitare in situazioni, circostanze che avvereranno ciò che inconsciamente ci portiamo dentro. Si tratta della conosciuta profezia che si autoavvera, secondo la quale le convinzioni interiori - spesso inconsce - influenzano concretamente la nostra vita. 

Se un persona - ad esempio - è continuamente convinta di essere criticata o perseguitata, facilmente si troverà in situazioni in cui qualcuno realmente la criticherà. In altre parole, tutti i nostri personaggi interiori, presto o tardi trovano espressione in persone reali, le quali si comporteranno esattamente come noi li viviamo internamente. 

Il significato della malattia allora va ricercato ad un primo livello sicuramente nei batteri e nelle cause organiche, ma ad un secondo livello anche nelle emozioni.
Ma se le emozioni fanno parte del nostro bagaglio inconscio ,basterebbe fare emergere dall'inconscio tali emozioni per non ammalarsi più? Assolutamente no ! 

Noi abbiamo bisogno della malattia:esattamente come abbiamo bisogno di un buono stato di salute. Abbiamo bisogno della malattia perchè senza di essa non potremmo fare quelle trasformazioni che il nostro progetto esistenziale ci spinge a fare. Questo è il terzo livello, quello appunto esistenziale , senza il quale la malattia non avrebbe significato e non può essere spiegata. Naturalmente questo non significa che perseguire il nostro progetto sia necessario ammalarsi: tuttavia spesso la malattia è l'espressione di una cattiva comunicazione interiore tra il nostro 

                          Io psichico e il nostro Sè.

Tutti noi desideriamo raggiungere quegli obiettivi che riteniamo desiderabili: un'autonomia finanziaria, una compagna/o per la vita,qualche figlio, una casa comoda ed accogliente, ecc. Ma quanti di noi sono disponibili a fare i mutamenti interiori necessari per realizzare tutto ciò? 

Ognuno di questi obiettivi rappresenta un passo fondamentale nella storia evolutiva delle persone: significa abbandonare vecchie abitudini, modi di pensare obsoleti, significa morire a vecchie modalità di relazione per passare ad una nuova vita. Ognuno di questi obiettivi rappresenta una trasformazione profonda; rappresenta una morte ed una rinascita.

< Crea in me un cuore nuovo , rinnova in me uno spirito saldo

è la preghiera ardente che il  salmista rivolge al suo Dio perchè faccia nascere in lui nuovi percorsi neuronali , nuove sinapsi , nuove categorie , nuovi atteggiamenti e stili di vita frutto di un cambiamento ontologico , pasquale !

Quando nel corso della vita di una persona, un determinato passaggio evolutivo è maturo, è pronto per essere oltrepassato, l'individuo deve attraversare una trasformazione profonda, a volte dolorosa: una morte. Tutti vogliamo crescere ed evolverci, ma chi di noi - per questo - accetta volentieri di morire?

                                         Nessuno! 

Ecco perchè nel nostro corpo, nella nostra psiche e nel nostro spirito insorge un conflitto: 

                           crescere o non crescere? 

Lo spirito dice saggiamente che è ora di nascere, la psiche non ne vuole sapere e il corpo ne fa le spese.


Solo il nostro Sè - la nostra parte spirituale - è in grado di comunicarci la trasformazione esistenziale che la vita ci chiede di fare; la nostra parte psichica insegue costantemente il piacere (perchè andar via dalla casa materna: si sta così bene? Perchè affrontare i sensi di colpa di lasciare sola una madre vedova? Perchè affrontare il dolore della separazione? Perchè affrontare questa morte?) ; e il corpo con il suo stato di salute diventa la pagina su cui siamo liberi di leggere o meno il nostro cammino evolutivo in armonia con le leggi della vita.

sabato 21 marzo 2015

BEATI VOI QUANDO VI INSULTERANNO.....(PERCHE' FINALMENTE VI SARETE LIBERATI DELL'EGO)



« Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati gli afflitti, perché saranno consolati.
Beati i miti, perché erediteranno la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati a causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli »   (Matteo 5,3-12)


Si tratta del "Discorso della Montagna" , della "Magna Charta" della vita cristiana con la quale Yeshuà indica la "VIA" (marga) per raggiungere la realizzazione spirituale (ananda) attraverso un completo "ribaltamento" della "personalità" egoica (Jivatman) operato per mezzo di nove beatitudini che diventano le chiavi di accesso allo "stato unitivo" o "samadhi" decretando la definitiva uscita dalla personalità "samsarica" , luogo di conflitti e di dolori dove prevalgono gli effetti tamasici ( accidia, indolenza spirituale , pigrizia mentale , ecc...) e rajasici ( lussuria , passionalità sfrenata, vizi , ingordigia , egoismo , ecc...) . Una galleria dunque di qualità virtuose che dovrebbero , dico dovrebbero , far parte del naturale bagaglio di ogni buon cristiano o sedicente tale . Ma così evidentemente non è osservando il panorama desolante della corruzione morale , politica , finanziaria , che satura i notiziari dei media , peraltro alimentata proprio da molti battezzati che dei valori delle beatitudini dovrebbero , il dovrebbero è d'uopo , farsi carico in primis della loro testimonianza e attuazione . I chakra in queste condizioni rimangono ben "chiusi" e quindi invece di "aprirsi" e fiorire in virtù , si raggomitolano , cristallizzano e e...incancreniscono . Non ci sono dubbi : 


                                         O SI EVOLVE O SI IN-VOLVE


Di tutte le otto beatitudini , a mio avviso , la più spiazzante è proprio l'ultima , la nona , che ritiene beatitudine l'essere insultati , derisi , perseguitati , addirittura calunniati . Beh , beh , roba da restare a occhi sgranati , attoniti . Sono "beato" perchè deriso , insultato , perseguitato , roba da non crederci , sfido chiunque a trovare la beatitudine in un simile frangente , soprattutto se cristiano . Yeshuà fa di questa glossa il suggello di chiusura , quasi il "marchio di qualità" della "liberazione" (moksa) dalla vita egoica della personalità , il "passaggio pasquale" all'UNO . 

Eppure a ben vedere la lettura è molto semplice per chi sa di cosa parlo ; infatti essere insultati a causa del nome di Cristo è una garanzia che non viviamo e non ci comportiamo più secondo le logiche del "mondo" (egoico) della personalità e che ci siamo trasferiti  nell'universo dell'ESSERE ( IO SONO ) . Questa è la unica e vera garanzia :

                                            ESSERE INSULTATI


dagli ASURA ( esseri demoniaci) che percepiscono come pericolosa la presenza dell'IO SONO che li condanna a venire allo "scoperto" , come l'indemoniato del racconto evangelico che sbraita contro Yeshuà dentro la sinagoga : 


                     < Che sei venuto a fare qui ? Tu sei il Cristo , il Figlio di Dio >


L'Asura lo ha visto e lo ha subito aggredito , insultato . Il VERO SE è indigeribile per la personalità , insopportabile , perchè l'ESSERE per lui è fastidioso anche quando rimane in silenzio , come Yeshuà davanti a Pilato , a Erode , al Sinedrio sacerdotale , tutta gente che si prendeva maledettamente sul serio .

Quindi se vogliamo sapere se veramente siamo cristiani veraci , liberiamoci delle categorie di giudizio del mondo egoico e se prendono a insultarci o deriderci gioiremo !

Ekanathananda 



mercoledì 18 marzo 2015

I CHAKRA : STARGATE DELL'ANIMA




Palazzi , castelli , case , ville , risulterebbero costruzioni totalmente inutili se non fossero distribuite dentro di essi i "passaggi" necessari per entrare , uscire e trasferirsi ad un ambiente ad un ' altro cioè le : 

                                       PORTE !

L'entrare e l'uscire nel contesto del linguaggio iniziatico indicano uno "stato coscenziale" ben preciso ; ovvero lo stato di colui/colei che dal mondo delle "forme grossolane" (kamarupa) è in grado di passare  a quello delle "forme sottili" (svarupa) , passando appunto attraverso la "porta" iniziatico ( vedi mio blog sulla "Porta Magica" di Pza Vittorio a Roma ).  
Normalmente tale porta viene raffigurata con "due colonne" ai lati , che gli Yogin chiamano Ida e Pingala , rispettivamente canale della Luna (ida) e canale del Sole (pingala) . Le stesse colonne sono chiamate dai massoni Joaquin e Boaz , ma il contenuto significante rimane lo stesso di tutte le tradizioni , "via lunare e via solare" ; "via umida e via secca" ; "via del latte e via del vino" ; "via del mistico e via del mago"; ecc...ecc...

Quindi tutte "vie" (marga) , tutte strade (darshan) dirette verso una porta di accesso a uno stato "superiore" .
Forse poche città al mondo possono vantare come Roma tante porte di accesso con i nome più diversi : Porta san Giovanni ; Porta Pinciana ; Porta Furba ; Porta San Sebastiano ; Porta Latina ; Porta Petronia ; Porta Pia ; Porta Flaminia ; Porta Angelica ; ecc...ecc...già proprio tante porte . Anche il corpo ha le sue "porte" , nove per l'esattezza ; due occhi , due orecchie , due narici , la bocca , e i due organi escretori .
A dimostrazione del fatto che le porte sono necessarie sia per far entrare , sia per fare uscire .

Ma in una direzione più ampia e allargata del loro significato puramente fisico , le porte nell'ambito della conoscenza iniziatica ( Jinana Yoga ) possono essere indicate modernamente con il titolo di 

                                      " STARGATE "

Un " PORTALE " verso le stelle , "dal mondo delle cose " visibili ( visibilia ) al mondo delle  cose "invisibili" (invisibila), un passaggio che è favorito dall'uso corretto della meditazione unito all'uso altrettanto corretto della "visualizzazione creativa" che porta l'adepto al contatto con gli "archetipi" divini , che mediano tra gli umini/donne  e gli Dei .
Gli archetipi ( vedi mio blog sul tema ) sono la traccia , il residuato degli Dei , ri-attualizzandoli attraverso il rito l'adepto fa ri-vivere le loro energie nella sua psiche e nel suo corpo .

Abbiamo parlato sopra di nove porte corporee , grossolane, ma lo Yoga e non solo lo Yoga , sebbene tutta la tradizione iniziatica , ci insegna che esistono , distribuite lungo "sushumna" , l'obelisco interiore , la colonna vertebrale a livello grossolano , "sette porte sottili" , meglio note come "chakra" , questi "magneti" sono veri e propri 


                                      "STARGATE"


Portali Divini attraverso i quali avviene un passaggio energetico di "entrata" nella parte posteriore ( dorsale) e un passaggio energetico di "uscita" sulla parte anteriore (toracica). Ad ogni passaggio è correlato uno stato di coscienza cristico dello

                                            IO SONO

che ricorre nelle qualifiche che Yeshuà da di se e cioè :


< IO SONO LA VITE E VOI I TRALCI

 stato coscienziale collocato nel muladhara chakra , e dal momento che "mula" in sanscrito significa radici , le radici della "vite" affondano e si abbarbicano nell'elemento "terra" da cui traggono la linfa , i minerali , necessari alla vita della pianta . Così Egli , Vero Se divino , Cristo , permette al nostro corpo di radicarsi nella Sua anima , di mettere radici in Lui , solo così la nostra natura umana può "entrare" in un processo di "divinizzazione" .



< IO SONO L'ACQUA DI VITA ETERNA

stato che si colloca nello "svadisthana chakra" , centro dell'elemento acqua (apas),
centro del nostro "corpo emozionale" , delle passioni , degli istinti , che se non regolati dall'acqua sapienziale della rugiada divina , finiscono nel turbinio vorticoso di vite sensuali sempre assetate di piaceri che producono arsura spirituale e "vritti" a non finire !


< IO SONO IL SALE DELLA TERRA

stato che si colloca nel manipura-chakra , centro del fuoco ; infatti tale elemento minerale , il "sale" , contiene il "fuoco" in quanto derivato dall'evaporazione dell'acqua salata marina surriscaldata dal "fuoco" dei raggi solari . Questo fuoco trattenuto da al sale proprietà purificanti e conservative ; infatti lo si usa per medicare , purificare , o conservare cibi e in cucina per esaltare il "gusto" dei cibi . Nel manipura chakra si esprime l'energia relazionale dei rapporti sociali . Un tale centro , senza il fuoco , rende insipidi i rapporti , vuoti , senza energia , senza entusiasmo .



< IO SONO LA VITA

stato che si colloca nello anahata chakra , centro del cuore , legato all'elemento aria . In questo stato si sviluppa la vita dei sentimenti , la compassione , l'Amore . Già l'AMORE , se questo centro è chiuso , freddo , schiavo di Faraone/Ego , incapace di amare . la vita , la vera vita cristica è assente , e quando questa è assente l'uomo/donna sperimenta solo pallidi riflessi infarciti di egoici desideri di possesso e manipolazione , la VITA è di la da venire e pertanto tutte le relazioni sentimentali con un centro così chiuso saranno di natura egoica ed esposte a temperie di ogni sorta. manca in esse l'anima ( dal greco anemon = soffio divino ).


< IO SONO IL BUON PASTORE

< LE PECORE RICONOSCONO LA SUA "VOCE" > 

stato che si colloca  nel vishuddi chakra , centro della gola legato all'elemento etere , l'elemento più sottile che calibra ed equilibra tutti chakra . La "VOCE" appartiene all'uomo/donna "verbificati" , cioè divenuti "dimora di Dio" e in quanto tali capaci di "ri-conoscere" la voce divina quando parla , come la Maddalena scoraggiata davanti al sepolcro vuoto della mattina di Pasqua , ri-conosce il suo maestro quando questi la chiama <Maria> ed ella subitaneamente ri-volgendosi a Lui lo apostrofa con quel sublime < Rabbunì > < Maestro mio >. Quando è cristificato questo centro ci apre la porta dei mantra , dei salmi , delle preghiere , vibrazioni celestiali , capaci di trasfigurare la nostra realtà corporea , psichica e spirituale .

< IO SONO LA LUCE DEL MONDO

stato coscenziale che si pone a livello del terzo occhio , Ajina chakra . E' in questo luogo che deve essere posta la "lampada nella casa" , in alto perchè possa illuminare tutto oò corpo di cui è lucerna privilegiata per ottenere "Viveka" , il discernimento degli spiriti . Quando questo occhio metafisico è chiuso , tutta la cas/corpo giace nelle tenebre di Avidya (ignoranza spirituale) , si è vivi fuori , ma morti spiritualmente , si dimora in una macchina addormentata , il corpo non autentico , in quanto schiavo dei sensi della matric/maya .



< IO SONO LA RESURREZIONE E LA VITA

questo stato è l'ultimo e si colloca nello sahasrara chakra , il chakra coronale, il centro spirituale situato di poco sopra la testa in asse con la "fontanella cranica" , il " Brahmarandra" della tradizione yogica , lo "rosa mistica" della visione dantesca, il loto dai mille petali della tradizione orientale , il regno della Gerusalemme Celeste , che nella Apocalisse è descritta come città con dodici porte , quattro per ogni lato , dodici porte ognuna presieduta da un custode archetipico scelto tra i dodici apostoli . Porte che si apriranno all'iniziato che avrà re-integrato in se ognuno dei dodici apostoli , riflessi del Cristo in noi , liberati (mukti) finalmente dai legami della falsa personalità egoica !

Yogacharya Ekananthananda