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domenica 20 aprile 2014

LA VIVEKA DELL'INIZIATO


Il termine sanscrito "VIVEKA" si traduce con la parola "DISCERNIMENTO" ( dal latino <scernere>= distinguere ); infatti un adepto spirituale , un discepolo , chiunque desideri proseguire su un "cammino evolutivo" non può esimersi dal dover "distinguere" , "discernere" , "separare" l'utile dal dannoso , il bene dal male , una vritti dall'altra .
 
La parola "iniziato" è formata dal latino : in ....ire !
Cioè : andare (ire) , dentro (in) !
 
La differenza tra l'iniziato e l'uomo/donna comune , profano , sta proprio in questo e cioè : l'uomo/donna è "entrato" nel tempio ; l'uomo/donna profano ( dal latino pro = stare davanti e fanum = tempio) invece è rimasto "fuori" , aggirandosi da una vritti all'altra senza meta , inghiottito dal samsara .
 
L'uomo/donna profano vive all'interno della sua vritti , la assolutizza , ci si identifica , ritenendola verità assoluta , incapace di uscirne . L'iniziato/a al contrario è "consapevole" , si è "accorto" ( accorgersi , dal latino se corrigere = correggersi )e quindi è capace di muoversi indifferentemente da una "vritti" all'altra senza rimanerne schiavo o prigioniero , al contrario la padroneggia perché cosciente che : < Il sabato è fatto per l'Uomo e non l'Uomo per il sabato > .

Come il Conte di Montecristo ( non a caso il nome del Risorto , figura nel suo nome ) che dice di se : < Io faccio ciò che voglio > e questo non espressione di un piccolo se /faraonico inflattivo , ma in quanto invece "allineato" con il Dharma , Legge Divina , IO SONO trascendentale di cui ormai egli è espressione matura . L'io egoico se lo è lasciato alle spalle , nella prigione delle sue vritti egoiche .

D

 Giuseppe , figlio di Giacobbe , divenuto plenipotenziario del Faraone , alla domanda del faraone su come facesse a interpretare i "sogni" , risponde : < Non io , ma il Signore ....> con ciò dicendo che questo carisma , o se vogliamo , questa " Siddhi" ( = potere) gli deriva direttamente da D-o , dal mondo dell'inconscio collettivo che gli parla attraverso gli archetipi che egli sa interpretare , discernere , Viveka !

Giuseppe domina la vritti del "mondo di sogno" , è Signore di quella vritti , di quel sabato .
Le vritti sono stati di coscienza che come tanti anelli saturnini sono distribuiti lungo Sushumna (canale centrale psicoenergetico) , dove gli uomini/donne profani sono incapsulati e non riescono a vedere le altre vritti che sono sopra o sotto , in quanto vedono solo la loro , ancorati ferreamente ad essa ; mentre l'iniziato/a può liberamente salire e scendere lungo sushumna e rendersi visibile o invisibile a suo piacere in questa o quella vritti .

P.e. quando Gesù compare e scompare davanti ai Discepoli di Emmaus ( vedi mio blog su tale incontro) lo può fare in virtù di ciò . I discepoli lo inizialmente non lo vedono come il Risorto  perché allineati sulla propria vritti di sconforto  , poi lui li
 aiuta ad "allinearsi" , li inizia con la Eucarestia ( spezzando il pane davanti ai loro occhi ) , essi così allineati " si spostano" sulla sua vritti e lo ri-conoscono , poi di nuovo Egli scompare davanti a loro entrando in un'altra vritti in cui essi non possono accedere , ma in loro resta il ri-cordo di quella vritti ormai inscritta nel cuore che può essere d'ora in poi alimentata in ogni incontro con l'Eucarestia , che si ricordi è un "memoriale" che non vuol dire semplicemente ricordare , ma ri-attualizzare la presenza di quell'incontro che ha luogo sempre nell'anima che si apre all'eternità dell'infinito IOSONO !
Il giorno della sua "Ascensione" ( di Cristo) , egli scompare alla vista dei suoi , ri-assorbendosi nel Nagual !

Il passaggio dal Tonal al Nagual non è mai un passaggio indolore , perché esso comporta la "morte" iniziatica del proprio ego , morte che può avvenire per  passaggi graduali di una iniziazione pilotata da un maestro ; oppure attraverso un passaggio ( pesach) traumatico e violento di una malattia , di un incidente , di una operazione , di un trauma repentino che costringono il piccolo se faraonico a mettersi repentinamente da parte , come accadde a S. Paolo sulla "via" (darshan) di Damasco , che cadendo dal cavallo della propria violenta presunzione  persecutoria fece l'esperienza della sua debolezza e questa fece crollare il suo castello egoico , lasciando spazio all'ingresso dell'IO SONO trascendentale . L'uomo/donna profano/a vive all'interno del solo Tonal , una vritti al cui interno non c'è spazio per il "libero arbitrio" ; infatti essi  sono soggetti al dominio del pensiero collettivo dominato dal "Principe di questa vritti" , il "satana" divoratore di tutte le energie maschili e femminili . Ci si illude all'interno di questa vritti di pensare , ma di fatto , si è semplicemente "pensati", cioè i profani riempono i loro discorsi di "luoghi comuni" , sprecano prana , di cui si nutre il loro "corpo di dolore", il satana appunto !

L'uomo/donna nella vritti samsarica , è un uomo/donna smarrito/ , asurico/a (ottnebrato/a) , dis-unito/a , che non ha realizzato la sua natura divina e pertanto "separato" dal suo D-o , e quindi infelice ! Il "satan" samsarico lo ha divorato relegandolo di fatto in una condizione diabolica !

Cosa che anni dopo gli farà dire : < Sono forte quando sono debole > . L'azzeramento del suo piccolo se egoico lo fece passare dalle certezze del Tonal alle ignote incertezze del Nagual con un "Kumbhaka" ( sopensione ) di tre giorni vissuti nella cecità più completa , si trovò a passare da una vritti all'altra in un battibaleno e le sue idee non furono più le stesse , l'iniziato non può avere le stesse idee del profano , il suo mondo interiore è sconvolto e rischierebbe la pazzia , se qualche mentòre/guru non lo avvicinasse in tale frangente , come accadde per S. Paolo che fu aiutato da Anania a ri-aprire gli occhi . 

O quando Gesù disse ai suoi discepoli : < Dove IO SONO voi non potete venire > . Non riferendosi a un luogo fisico certamente ma a una "vritti" coscienziale , a un cambiamento di stato che può essere solo reso possibile dalla morte del piccolo ego faraone . Gesù vedeva la loro vritti di prigionia , ma essi non vedevano la sua vritti di libertà dall'ego (Moksha).
Solo < quando avessero bevuto il suo calice> , della passione , e sperimentato la "morte" dell'ego faraonico avrebbero potuto raggiungerlo nella sua vritti , nella < Galilea delle genti > dove Lui , Vero Se , IO SONO , cammina davanti a loro in piena libertà !

Verrà questo giorno , si verrà , e sarà per loro il giorno della "Pentecoste" , il giorno della discesa dello Spirito Santo dentro di loro , riuniti intorno alla Kundalini Cosmica , Maria/Madonna ; conosceranno Satya ( Verità) e questo permetterà loro di < parlare tutte le lingue > , cioè di entrare nella conoscenza di tutte le vritti perché finalmente sono "liberi" ( Mukti ) e quindi capaci di andare dove vogliono , <fino agli estremi confini della terra > . Passare dal Tonal al Nagual dove , come e quando vogliono , perché finalmente resi " Sura " ( uomini illuminati , Figli di Dio ) !
< Chi crede in me compirà le opere che io compio , anzi ne farà di più grandi

Yogacharya Eknathananda

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