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martedì 27 agosto 2013

I 7 VIZI CAPITALI : DEMONI EMOZIONALI DELLA MACCHINA BIOLOGICA O PERSONALITA'

 

                                     I  SETTE  VIZI CAPITALI


 
SUPERBIA - AVARIZIA -
             
                LUSSURIA - IRA - GOLA

                       INVIDIA  - ACCIDIA

                             Ogni peccato è sostenuto da una menzogna:

 
             
 
- Il superbo si crede grande e non lo è, aspira a una grandezza maggiore che non esiste. Non tiene conto degli altri e si crede autosufficiente anche davanti a Dio . Il superbo è chiuso in una monade di narcisistico solipsismo affetto da quella sindrome che potremmo chiamare : Dell'uomo che non deve chiedere mai ! Invece chiedere è segno di umiltà , di coscienza dei propri limiti e debolezze . Chiedere è anche una opportunità di bene offerta  a quanti ci sono vicini in amicizia e che posono mettere a nostra disposizione il loro aiuto e i loro talenti , facendo così del bene a loro e a noi stessi .
 
 Paperon de' Paperoni, l'avaro per definizione (© Disney).
 
- L'avaro crede beni veri le ricchezze, e vi sospira per un'aberrazione che è una menzogna: tende a quello che sfugge e che egli non può conservare oltre la morte. E' sempre scontento perchè vuole sempre di più . La tirchieria nasconde spesso una fondamentale ferita inferta agli affetti primari , una insicurezza che cerca nell'eccessivo accumulo di beni e cose materiali la difesa da nuove ricadute in episodi emotivi di quel genere . La sua cura consiste nell'esercizio della generosità per la naturale legge del contrappasso .



                         «Non c'è essenza peccaminosa nel piacere sessuale, anzi: è buono, sano e raccomandabile», spiega Emmanuele Jannini (
 
- L'impuro crede amore e diletto quello che è sconvolgimento dei sensi e infelicità dello spirito e della carne. L'Eros è il motore dell'energia , una forza che può condurre tanto in paradiso quanto all'inferno , il suo esercizio equilibrato richiede una grande maturità psico-fisica , perché facilmente può trasformarsi in pura ricerca di piacere , che seppure in se non ha alcunché di male , può facilmente diventare manipolazione dell'altro/a trasformandolo in puro oggetto di desiderio . Il Tantra Yoga spiega molto bene come l'uomo e la donna nell'esercizio della sessualità siano chiamati a ricomporre la originale condizione di androginia , che nasce da un intimo colloquio con il divino , spirituale e materiale ad un tempo . Al di fuori di questo contesto metafisico la sessualità si oggettivizza in semplice lussuria con le conseguenze che possono giungere fino alla patologia come ad es. la sesso-dipendenza .
                                         
 
- L'iracondo crede dominio sugli altri e affermazione di sé quello che è disordine ripugnante e sconvolgimento dell'ordine della vita. L'Iracondia si presenta come il peggiore degli attributi della mente egoica inferiore , che vuole a tutti i costi affermarsi sull'altro/a per imporre la sua volontà . I veleni che si liberano dall'iracondia finiscono nel sangue (ndr. "farsi il sangue amaro" nei detti popolari significa  arrabbiarsi ) inquinandolo ; nel sistema cardiocircolatorio ( = attacchi di petto , mangiarsi il fegato , sangue al cervello , ...ecc...ecc.....)


                          «
 
- Il goloso cerca il diletto nell'infelicità, accrescendo le esigenze del corpo, ed opprimendosi nell'insaziata avidità di ciò che si muta in peso, in malanno, in disturbo fisico e morale. Gola e Lussuria tra i sette vizi capitali sono quelli che si manifestano nella fisicità , a differenza degli altri cinque che trovano espressione nella sfera emotiva e psichica , molto spesso la golosità trae alimentazione da una sessualità e da una affettività insoddisfatta trasformandosi facilmente in bulimia , anoressia , diabete ,obesità , ecc...ecc....Biblicamente il primo peccato è stato di "gola" (la mela) e poi si è trasferito subito nella sessualità ( foglia sulle pudenda) . Gli altri poi hanno fatto seguito ( invidia , ira , accidia , avarizia , superbia )  
     
 
- L'invidioso sospira a ciò che non può avere, non gode di quello che ha, e si rode in un'inane avversione verso quelli che hanno ; l'invidia è perversa , perché sottilmente desidera appropriarsi delle virtù dell'altro , e se non può , arriva a desiderarne l'eliminazione , alimentando un oscuro e malcelato desiderio di morte .   

                       ACCIDIA. «Concedersi momenti di pausa dalle tensioni quotidiane è essenziale: bisogna rendersi conto quando si sta esagerando con gli impegni, prima che compaiano anche sintomi fisici come emicrania, mal di collo, inappetenza, insonnia», spiega Giampaolo Perna, professore onorario di psichiatria a Maastricht. «Chi ha tirato troppo la corda, deve prendersi una vacanza per ricaricare le pile o ne andrà della sua salute: quando le tensioni si accumulano e si protraggono a lungo si va incontro a un'evoluzione patologica dello stress.  D'altra parte, un po' di stress ci vuole, è una risorsa indispensabile per l'uomo perché permette di trovare la carica. Non fare nulla è dannoso tanto quanto fare troppo. L'accidia inizia come smarrimento: non si sa cosa fare e cosa volere dalla propria vita, quali obiettivi prefissarsi. Poi si trasforma in scoraggiamento, prostrazione e noia per tutte le attività quotidiane, dal mangiare all'uscire con gli amici. Non si accolgono più gli stimoli che vengono dall'esterno e ci si chiude in se stessi. Il rischio? Che questa pigrizia dell'animo si trasformi in depressione».  Le foto della gallery (pubblicate su un numero di OK) sono firmate dal grande artista americano Howard Schatz, autore di questo reportage di moda dedicato ai sette peccati capitali.
 
- L'accidioso manca di vita, è come un paralitico nell'anima e nel corpo, e crede riposo il marcire inerte, quando tutto intorno a lui è vita . L'accidioso , detto anche pigro nei casi meno gravi , ha tutte le carte in regola per aprire le porte alla "depressione" ; infatti l'accidia conduce facilmente alla "morte spirituale" , forse la più temibile fra tutte le malattie spirituali . Gesù disse al riguardo : < Temete coloro che uccidono l'anima , più che quelli che uccidono il corpo > ; e ancora : < Che vale guadagnare il mondo intero se perdi l'anima > .

I sette casi riportati costituiscono quelli che in alchimia si chiamano : ACIDI CORROSIVI  . Infatti corrodono l'anima , l'inquinano , ed il corpo finisce per subirne la somatizzazione patologica . La mente si "oscura" , diventa plumbea , soggetta alle " Vritti " ( modificazioni di Chitta ) , stati mentali agitati , il respiro diventa sempre più breve , assorbe meno ossigeno , meno prana (energia vitale) , le endorfine (vedi mio blog) si bloccano e di conseguenza la circuitazione energetica diviene aritmica con le conseguenze che si possono facilmente immaginare . I cinque Yama (divieti) e Niyama ( precetti)  dello Yoga di Patanjali ( vedi mio blog su essi ) parlano esattamente di questo , forniscono l'antidoto necessario a espellere questi demoni-psichici , che trasformandosi spesso in vere "possessioni" finiscono per rendere la vita difficile e soggetta alle leggi di Maya , la mente illusoria , vera sorgente matriciale di essi , virus emozionali(emo-vere in greco muovere dal sangue/emo) tossici presenti nella personalità . Una buona diagnosi del medico dovrebbe sempre tenere conto da quale sorgente tossica è insorta la malattia invece di arrestarsi al semplice sintomo . Quando giunge la consapevolezza .si trova l'antidoto e la guarigione . Come sbarazzarsi di questi veleni  ? Semplicemente praticando "Tapasya"  (Austerità ) , unita a umiltà , virtù insopportabile per l'ego ...ma di questo vi parlerò in un prossimo blog !

Yogacharya Eknathananda




 





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giovedì 15 agosto 2013

MAGIA O ILLUSIONE ? SIDDHA YOGHI O FACHIRO ?

<Apriti sesamo >< Abracadabra><A me gli occhi>....quante volte nei giochi d'infanzia o nei racconti fiabeschi abbiamo incontrato queste frasi "magiche" che ci facevano sognare la possibilità di vedere materializzati i nostri desideri un po' come il simpatico Masimo Troisi di " Ricomincio da tre " che in una esilarante scena cerca di convincere un vaso di porcellana a spostarsi vero di lui , ma , ahimè, la magia non gli riesce e il poverino deve rinunciare ai sogni di una "svolta" magica della propria esistenza. Ricordo altresì quando nel corso di un mio seminario sugli archetipi chiesi agli allievi di scegliere un archetipo di loro gradimento e la maggioranza si pronunciò , guarda un po' , in favore di quello del "Mago". Evidentemente la magia è inscritta nel profondo della nostra coscienza atavica , in fondo , a ben vedere , siamo esseri magici , materializzati dalla mente cosmica , tanti piccoli OM individualizzati ; i VEDA ( testi sacri indù) iniziano così : < Tutto ciò che è , è OM > del resto come anche laBibbia : <All'inizio era il Verbo> , siamo esseri "verbificati" .

 
 
Fatta questa necessaria premessa , e visto che siamo portatori di un "verbo creativo" , possiamo tranquillamente affermare che la "magia" non è relegata solo nel mondo delle fiabe , ma anzi queste ultime ci indicano come essa sia accessibile utilizzando la metafora esoterica di racconti fantastici , come p.e. : La Bella addormentata nel bosco ; Biancaneve e i sette nani ; La bella e la bestia : Cenerentola ; L'apprendista stregone , ecc....ecc....
Però hai voglia a fare abracadabra , apriti sesamo , e via dicendo , non succedeva nulla , perché ? Provate a farlo anche voi e vedete cosa succede , probabilmente nulla . Perché ? Beh , non la tiro per le lunghe , il fatto si è che per far accedere qualcosa occorre "potenza" !

Già proprio così , il Mago , rispetto all'uomo comune , possiede la potenza necessaria per far accadere e trasformare . Il suo abracadabra è carico di energia concentrata . Egli possiede il VERBO , la PAROLA CREATRICE , che provoca l'apertura dei centri energetici (chakra) e relativi stati di coscienza correlati , il Mago domina lo "stato sottile" (= svapnasthana) , il mondo di sogno , uno stato estatico dell'essere  . Il Mago non va però confuso con l'ILLUSIONISTA , essendo quest'ultimo un mago minore , o meglio , un fachiro che si serve della ipnosi per indurre uno stato letargico e illusorio in cui sembrano reali cose cahe sono soltanto virtuali . E' l'illusionista che spaccia per vera la virtualità e d'altra parte la ipnosi rientra nell'alveo delle tecniche diaboliche ; infatti l'ipnosi mira al possesso dell'altro/a , mira a creare dipendenza psicologica . Il fachiro è uno yoghi che nel suo processo evolutivo si è "arrestato" , è caduto nella trappola di Maya/Matrix e si è fermato a giocare con le "SIDDHI" (= poteri psichici) .





Nel cammino evolutivo dello Yoga prima o poi si incontrano le "siddhi" , è inevitabile , come insegnano tante fiabe e racconti mitologici . Siddhi che si presentano sotto le vesti paurose di draghi , idre a cento teste , minotauri , cerberi a tre teste , ecc...ecc....che altro non sono che le proiezioni fantasmatiche della mente egoica inferiore , che nutre i "lati ombra " del VIRAT (= eroe) del racconto . Mostri che , sconfitti , diventano poi l'alleato migliore dell'eroe fornendogli la propria energia , perché le siddhi forniscono energia , l'energia rafforza il "campo magnetico " del mago , che senza energia e potenza non può produrre miracoli e tanto meno trasformazioni . MANDRAKE è un illusionista , un fachiro che si è messo a giocare con le siddhi . MOSE' è un mago , che stende il "bastone" verso il Mar Rosso , lo fa aprire , e libera il suo popolo dalla schiavitù , "illumina" i suoi lati ombra , li conduce nella terra " < dove scorre latte e miele " , non li ipnotizza , li libera !

Un esempio significativo è la vicenda di Mosè e i maghi (fachiri) del Faraone . Entrambi compiono gli stessi "miracoli" con la sola differenza che Mosè usa le siddhi in favore degli uomini/donne per far uscire loro e se stesso dall'Egitto (=Avidya=ignoranza spirituale ) mentre i fachiri del faraone vogliono trattenerli nella schiavitù ipnotica dell'ignoranza , "involuti" e non "evoluti" . Il mondo magico della virtualità indotta , ipnotica , vuole assolvere solo a questa finalità . Un po' come accade oggi nel mondo moderno in cui l'energia e la volontà di milioni di uomini/donne viene catturata attraverso gli occhi ( ndr attraverso gli occhi si disperde l'80% della nostra energia ) .
 
< A me gli occhi please > suggeriscono gli schermi televisivi , cinematografici , dei cellulari , dei palmari , dei pc ,  .ecc.ecc..un vero "INCANTESIMO" di massa , che rivela l'utilizzo di una magia ancora più potente di quella "ammonica" dell'antico Egitto , fra le più potenti apparse sulla terra. 





Il mondo della magia è il mondo della virtualità , un mondo pericoloso in cui si scambiano facilmente fischi per fiaschi , come ben sa maliziosamente l'illusionista , e ciò spiega l'importanza del maestro , del guru , del sacerdote/mago che accompagna il viaggio del neofita , peraltro sempre esposto al pericolo di capitare nelle mani di un falso maestro ( ce ne sono tanti) , falso profeta e illusionista per giunta . Nel Giardino originario di Eden non ci sono due alberi , c'è solo quello della vita , quello reale , quello del Bene ; infatti quello del Male è solo una proiezione virtuale della mente egoica , in cui la coppia adamitica si perderà entrando nel giardino "dualistico" di Avidya (=ignoranza spirituale) , che abbandoneranno di nuovo solo ritrovando l'UNITA' del VERO SE ( IO Trascendentale , Dio ) per entrare nella realtà della
Grande Magia , la " TEURGIA " che apre loro la realtà di un mondo in cui il "loro pensiero" diventa divino alla stregua di quello di Dio , in quanto fatti a "Sua immagine e somiglianza " , eredi divini , figli/e di Dio , in quanto tali chiamati a co-creare con Lui . Ecco perché il saggio Yoghi è chiamato a meditare sull'aforisma : < NETI , NETI TAT VAM ASI "...<NON QUESTO , NON QUESTO , TU SEI QUELLO > .

Cioè , non ti identificare con la virtualità illusoria delle tue proiezioni egoiche , ma con il tuo Vero Se , con la tua natura trascendentale , con la tua coscienza cristica . Usa la tua "bacchetta" magica (= Sushumna) , il tuo scettro regale , il tuo pastorale , per concentrare la potenza di Kundalini/Shakti , per concentrare Prana , nella vibrazione del tuo mantra riempito di Spirito Santo dal tuo pranayama interiore e allora vedrai che quando pronuncerai < Apriti Sesamo > , le porte dei tuoi chakra si apriranno d'incanto e come tanti stargate ti introdurranno di nuovo nel Regno dei cieli dai quali la virtualità della magia nera di un illusionista ti aveva strappato ipnotizzando la tua anima (Eva) . Non esiste magia Bianca o Magia Nera , esiste solo la magia , il nero e il bianco sono focalizzati dall'intenzione , una si chiama illusoria , l'altra Teurgia che diventa tale quando la volontà dell'uomo/donna si allinea con quella divina : < Sia fatta la Tua volontà >. La volontà dell'io egoico ipnotizza , quella di Dio libera . L'io si sforza < guadagnerà il pane con il sudore della fronte > , il figlio di Dio , desidera , formula un "sankalpa" ( proposito interiore ) , lo veste di vibrazione (mantra , salmo, ecc) lo canta e raccoglie il frutto . Dio non ha bisogno di sforzarsi ; infatti < ai Figli di Dio , sarà dato ogni potere > .

Yogacharya Eknathananda

 

venerdì 9 agosto 2013

SOSTITUIRE LE IMMAGINI MALATE : AMARSI E ACCETTARSI ...QUANTO CI FA BENE !


< La salute è la presenza di un'immagine ideale, dell'essere in equilibrio perfetto.
La malattia è lo scordarsi questo modello.
La vera guarigione è ritrovare il Sé
>


( saggio del xxI° sec.)


Molto spesso ( dopo trenta anni e più di insegnamento ho accumulato una buona casistica ) il primo contatto con lo Yoga avviene sotto la spinta di un disagio fisico o psichico persistente , molto più raramente è motivato da una vera e propria ricerca spirituale , anche se quest'ultima è sicuramente presente a livello non cosciente , il Grande Regista , come il Mago di Oz , si nasconde dietro le quinte , pronto a "rettificare" le nostre esistenze quando prendono a percorrere "vie" errate  ; infatti la malattia , gli incidenti in genere , sono gli "strumenti" karmici con i quali veniamo "snidati" dalle nostre grossolane certezze e gettati in pasto all'incertezza , alla instabilità fisica e psicologica , che aprono la strada all'ansia , all'angoscia , al timor panico , alla depressione , al tumore , .....ecc...ecc....via dicendo la casistica patologica , come si sa , è bella lunga . 
 
Fatte queste debite premesse si può evincere come lo Yoga , disciplina mistica , sia percepito in Occidente come una "medicina" e gli insegnanti come "succedanei" della Usl , prodighi di consigli respiratori e fisici atti a rassicurare il piccolo/ego/faraone , vero pro-motore di ogni disagio psico-fisico . Lo Yoga in questo caso diventa una vera "trappola mortale " inventata da Maya / Matrix ( mente egoica inferiore ) con il deliberato fine di mantenere prigioniero e "dipendente" il tapino preda dei disturbi e dei sintomi , sui quali prosperano le multinazionali della sanità , dei farmaci , della alimentazione , nel circolo di una catena "viziosa" a cui non si sottraggono nemmeno le religioni "istituzionali" e non (sètte) che creano "dipendenze di altra natura , ma che sempre dipendenze sono , surrogati , "ciucci" psichici somiglianti alle sigarette "elettroniche" che vogliono sostituire il tabacco creando altre dipendenze sostitutive del "capezzolo" materno venuto a mancare ai pseudo-adulti ancora in piena fase orale , che si aspettano sempre "miracoli" dall'esterno , cosa questa totalmente estranea allo Yoga correttamente inteso .
 
Stabilito che lo Yoga non è una medicina , anche se viene usato dalle "volpi" della mente egoica inferiore per mantenere il piccolo/ego/faraone nell'alveo delle sue sicurezze acquisite con enormi sforzi della tasca , ciò premesso lo Yoga non può non rispondere alla richiesta di recupero dell'equilibrio psico-fisico che venuto a mancare ha determinato l'insorgere della malattia , soprattutto sostituendo il mondo immaginale in cui si è prodotta la malattia .
 
La malattia nasce , è bene tenerlo  presente , nell'ambito della " personalità " e dei suoi " lati ombra ", lati che la medicina allopatica si guarda bene dall'esplorare , preferendo assegnare semplicemente un farmaco " tappabuchi" , che non guarisce la malattia , la tiene semplicemente sotto controllo esonerando il medico  dall'impegno del dovere comprendere la sua causa originaria , il disturbo della personalità che l'ha determinata   ; infatti quando un "lato ombra" è illuminato , cioè ri-congiunto con il " Vero Se " , la malattia scompare . Prendiamo ad esempio i miracoli narrati nel Vangelo , si tratta di sofferenti nell'anima o nel corpo che si presentano davanti al Vero Se ( Cristo ) , entrano in contatto con Lui , il loro stato vibrazionale è basso , presentano storie esistenziali infarciste di dis-tima ( la samaritana ...vedi mio blog) ; autocritica , rabbia ( l'indemoniato di Gerasa ) ; personaggi il cui immaginario è dominato da "immagini malate " , il cui contenuto energetico è così basso da aprire ampi varchi nel sistema immunitario che lascia così spazio alla malattia , alla maledizione ( male a tia = male a te ) . Quale medico moderno ti dirà mai che ti stai portando a spasso nel tuo immaginario una maledizione che ti fa campare male ? Cui prodest ? A chi giova la guarigione , di certo al malato , ma non altrettanto a tutta la struttura finanziario-sanitaria- alimentare che ruota intorno al "prodotto malattia " !
 
Ogni malattia dis-quilibra la nostra naturale condizione di benessere ; infatti noi possediamo nel nostro corpo tute le condizioni per poter vivere in armonia e benessere , in simbiosi con la natura , con noi stessi e con gli altri , un equilibrio naturale (omeostasi) che possediamo fin dalla nascita che può essere alterato dalle nostre cattive abitudini aprendo di fatto la porta alla malattia e alle sue conseguenze .Tutto dipende da noi, dal nostro modo di vivere e relazionarci con la natura… e con gli altri!  
La nostra alimentazione ci può apportare benessere così come, se esageriamo, può recarci grandi danni a carico di organi quali cuore, fegato, pancreas ecc… con l’esplosione di malattie correlate quali cardiopatie, epatiti, pancreatiti, diabete, ecc… ecc…
Il nostro modo di curarci con le medicine può a volte non darci affatto sollievo, anzi molte volte le medicine così dette ufficiali quali antibiotici e sedativi, vanno a creare solo una maggiore resistenza al corpo stesso nei riguardi della malattia che dovrebbero curare e questo comporta che a lungo andare il corpo diventa refrattario a quelle medicine e per questo ne vengono somministrate in maggior quantità senza però aver assolutamente un riscontro di benessere altrettanto aumentato…
Anzi, molte volte, la somministrazione di antibiotici (ndr anti-bios = contro la vita )
in caso di febbri ricorrenti porta il corpo a debilitarsi maggiormente…

Alla luce di tutto questo, è bene documentarci sulle medicine alternative come Omeopatia, Medicina Omeosinergetica,  Medicina Biosinergetica e quanto altro esiste per aiutare il nostro benessere a mantenersi o per recuperarlo, in caso di malattia, nel tempo  più breve e in modo  meno aggressivo possibile…

Tutte queste nuove metodologie dolci di terapia per mantenere o ripristinare il benessere , puntano la loro forza sulle cause che portano disequilibrio e quindi malattia al soggetto, e non viceversa, come le medicine ufficiali che puntano la loro forza sui sintomi che si manifestano nella malattia e quindi tralasciano completamente il messaggio nel corpo,  che causa la malattia stessa… si capisce quindi che non andando affatto a scardinare la causa, l’effetto (malattia), si presenterà nuovamente!
Inoltre, è importante risvegliare nel paziente la sua innata capacità di auto guarigione.

 Il percorso che porta l’individuo a rendersi pian piano conto che può guarirsi, inizia con la consapevolezza che questo possa davvero accadere.  Bisogna iniziare ad accettarsi, amarsi e stimarsi.
Questo passaggio rende possibile accettare e amare se stessi e  gli altri, e ciò comporta la propria guarigione. Quando si "tocca" il Vero Se ( miracolo dell'emorroissa :< se soltanto riuscirò a toccargli il mantello > )

 Anche se sembra paradossale tutto ciò proviamo a dare una spiegazione tramite il cosiddetto “effetto specchio”, che afferma che quello che vediamo negli altri che ci circondano è sempre una proiezione di ciò che è dentro di  noi.
Questo comporta che entriamo in relazione con gli altri in conformità a ciò che viviamo dentro di noi.
Noi siamo fatti di cellule, che funzionano tramite energia vitale, e quindi vibrano ad una certa potenza energetica, e ciò che attrae è proprio questa vibrazione; per cui tendiamo ad attrarre ciò che vibra allo stesso nostro livello.

 La SALUTE dipende da tre componenti principali :
 
- La relazione con la propria immagine
- La relazione con gli altri,  gli effetti di tali relazioni sul quotidiano cioè la relazione con la vita
  stessa.
- La relazione con gli altri dipende dalla relazione che abbiamo con noi stessi, perciò se nutriamo dei pensieri e delle emozioni  negative che alterano il fisiologico funzionamento delle ghiandole endocrine, si capisce che questo comporta  il cattivo funzionamento  del sistema immunitario, del metabolismo e quindi causa malattia.
Anche il continuo giudizio e confronto porta a separarci dal bene, a dividerci (= stato separativo = stato diabolico ) , e ci avvicina  alla malattia.

In breve :  più ci avvicina alla nostra Anima, che è la parte più profonda di noi e che ci collega a tutto l’Universo , più il nostro sistema immunitario si rafforza e aumenta il nostro equilibrio psico-fisico.
 
Allora uno Yoga così inteso diventa veramente "operativo" e non crea dipendenza alcuna ;  infatti lo Yoga , come tutte le discipline spirituali correttamente intese , religioni istituzionali incluse , è uno strumento di "catarsi" spirituale  psico-corporea ( vedi mio blog su trasfigurazione ) , che favorisce il trasferimento dalla macchina biologica (personalità) illusoria al corpo illusorio di saggezza e da quest'ultimo a quello immutabile (Risorto) della trasfigurazione taborica , qui la malattia non ha più accesso , non ce ne è più bisogno , quello che si doveva capire è chiaro e cioè quella che S. Agistino chiamava : Piccola Trinità . ESSERE , CONOSCERE , AMARE ( Sat - Chit , Ananda )


           POTENZA ALCHEMICA DELLE IMMAGINI 
                                ( YOGA NIDRA )

 
 
 
 
  Quando il mondo spirituale è vissuto , l’uomo ne nutre insieme l’anima psichica , che si spiritualizza , e il corpo fisico che si identifica a poco a poco con la sostanza stessa del suo nutrimento … Il mistico cristiano occidentale , a forza di contemplare il Cristo sofferente sulla croce , riceve le stimmate ..Cosi’ successe a Francesco d’Assisi , a Teresa d’Avila e , piu’ recentemente , a Teresa Neumann , a padre Pio e a tanti altri … L’oggetto della contemplazione dei mistici orientali è l’icona di Cristo glorioso , del Cristo risorto che ha vinto la morte e rivestito l’uomo cosmico con il suo corpo di luce . Di conseguenza non è raro incontrare in quest’altro contesto del mondo cristiano fenomeni di trasfigurazione . Motovilov , discepolo di Serafino di Sarov , racconta come il suo maestro l’abbia avvolto con la luce che era divenuto il suo corpo . A questo livello la materia ridiventa energia ; ma potenzialmente essa lo è già e irradia ciò di cui si nutre . Secondo il grado di partecipazione dell’uomo al suo essere divino , il corpo irradia , a differenti gradi , il mondo dell’alto . In tale prospettiva , il corpo umano sembra veramente essere ciò che di piu’ concreto ci è dato per riflettere il mondo divino .   (Annick de Souzenelle : Il simbolismo del corpo umano , Servitium 1999 )




mercoledì 7 agosto 2013

BHAGVADGITA...: UN POEMA DA MEDITARE

Arjuna e Krishna sul carro

I poemi  epici di molti popoli dell'antichità  narrano di leggendarie battaglie combattute in genere da due popoli eternamene in lotta fra loro , coinvolti in una faida senza fine da fazioni e clan avversari ; , gli Israeliti e i Filistei  ; Gesù e i Farisei ; i Kaurava e i Pandava . Battaglie  in cui spiccano figure leggendarie di eroi ed eroine che ri-portano l'ordine nel caos scatenato dalla guerra ,  come Davide contro Golia ; o Arjuna contro Duryodhana ; Giuditta contro Oloferne , ....ecc....ecc.....una galleria di archetipi disegnati nella cornice di uno psicodramma collettivo e individuale con l'evidente intento di offrire un quadro di riferimento , di riflessione e di meditazione per gli uomini e le donne di ogni tempo impegnati a comprendere il "senso" dell'esistenza e ad affrontare le inevitabili battaglie e ostacoli che essa presenta tanto a livello individuale che collettivo .

La Bibbia , la Bhagvadgita , il Ramayana , i Veda potrebbero sembrare romanzi fantastici per chi li leggesse senza un coinvolgimento personale , ma diventano vere e proprie "letture sacre" per chi le affronta in profondità vedendo quelle storie , quei racconti , i riflessi nella propria vita . Allora queste letture diventano dei veri e propri luoghi "trans-formazionali" della coscienza , del corpo , e della mente ; infatti spirito , corpo , mente , emozioni , vengono totalmente coinvolti e invitati a "vedere" (viveka) i propri "lati ombra" rappresentati dai personaggi "negativi" , privi di luce  (asura) , che smettono di essere negativi nel momento stesso che vengono illuminati dalla coscienza cristica (chaitanya).

 
               Breve  storia   di due popoli in lotta : Kaurava e Pandava

  
Un vecchio dipinto che illustra la scena di battaglia della guerra del Mahabharata. Arjuna è visto combattere i Kaurava con gli dei a guardare il campo di battaglia. Molto tempo fa Vicitravirya era re di Hastinapura (l'odierna Delhi), in India. Dopo la sua morte, il fratello Vyasa sposò le sue congiunte. Da questa unione nacquero due figli: Dhritarashtra (la Mente cieca) e Pandu (pura intelligenza discriminante). Il figlio maggiore Dhritarashtra ebbe a sua volta 100 figli; mentre Pandu, il minore, ebbe 5 figli puri guerrieri.Dhritarashtra divenne re, ma era cieco, perciò suo figlio Duryodhana (Desiderio materiale) regnava in sua vece.
Nella storia, i figli di Pandu, i Pandava, vengono sfidati da Re Desiderio materiale, Duryodhana, che vuole impadronirsi del regno che è loro per diritto di nascita.
Il nostro diritto di nascita è la coscienza divina , coscienza dell'animo ,  e Pandu è l'erede legittimo di questo regno.
 
Pandu muore e i suoi figli (le qualità dell'animo), avrebbero dovuto succedergli. Ma Duryodhana, che voleva tutto il regno per sé, sfidò ai dadi Yudhisthira. I dadi erano truccati. Sakuni, che a questo scopo fu assunto da Duryodhana, era un giocatore abile che sapeva come vincere con l'inganno. Così, Yudhisthira perse e i cinque fratelli furono esiliati dal regno per dodici anni. Durante il tredicesimo anno sarebbero dovuti rimanere completamente nascosti, dopo di che, se avessero avuto successo nel non farsi riconoscere, sarebbe stato loro permesso di ritornare e riprendere il regno.
L'essenza di tutto ciò è questa: Yudhisthira rappresenta la qualità dell'animo della calma. La tendenza, quando una persona si sente molto calma ed in armonia è di pensare: "Posso pure giocare d'azzardo. Ciò non mi tocca". Ma il mondo dell'illusione ha il suo potere.
 
Quei dodici anni hanno un significato astrologico. Le scritture indiane dicono che noi progrediamo per cicli di dodici ann,i in effetti, si riferiscono ai cicli di Giove.
Ebbene, Yudhisthira - cioè la calma dell'anima - è sconfitto ed allora la natura interiore viene bandita nella foresta dell'illusione. In questo caso non è una solitudine ordinaria. L'uomo viene spinto fuori da quello che è un suo diritto per nascita, dal suono interiore, e vivrà nell'illusione per dodici anni.
Al tempo stabilito i buoni Pandava tornarono e chiesero il loro regno, ma i Kaurava rifiutarono di privarsi di qualsiasi pezzo di terra, fosse stato anche 'largo e lungo quanto un ago'.
 
Perciò i cinque fratelli chiesero l'aiuto del Profeta Sri Krishna - l'allora re di Gijarat - che offrì di essere l'auriga e consigliere di guerra di Arjuna, uno dei cinque fratelli.
I Kaurava guidati da Duryodhana e i Pandava, guidati da Arjuna e i suoi fratelli si affrontarono sul campo di Kurukshetra.
Re Dhritarashtra, essendo cieco, chiese al saggio Vyasa di parlargli della battaglia. Invece il saggio Vyasa gli diede un uomo dalla visione imparziale, Sanjaya, che egli dotò di visione spirituale.
Il saggio Vyasa ha preso una vera battaglia - che una volta ebbe effettivamente luogo, sul campo di Kurukshetra - e i nomi di alcuni guerrieri, e ha intrecciato ad essi nomi e caratteri psicologici, dando così vita alla descrizione della guerra psicologica tra le malvagie tendenze mentali e i desideri dei sensi dell'uomo (i Kaurava) contro le buone tendenze discriminative (i Pandava).
 
Come si può facilmente arguire , in questa vicenda , ci sono tutti gli elementi "archetipali" per una meditazione sia individuale che collettiva ( satsanga) , perché sul "kurukshestra" , campo di battaglia , nolenti o volenti ci entriamo per nascita  tutti quanti e tutti i giorni , con i nostri conflitti interiori ed esteriori , che poi altro non sono che il "riflesso delle proiezioni " dei nostri lati ombra , dei quali ci liberiamo solo raggiungendo la "MOKSA"  , liberazione dalla nostra mente egoica inferiore . Questa è la mèta dello Yoga che Krishna illustra ad Arjuna lungo tutto il suo percorso spirituale , alla stessa maniera di Virgilio che accompagna Dante lungo i "gironi" infernali e le "sfere" celesti facendogli prendere coscienza dapprima dei suoi lati ombra (gironi infernali = chakra capovolti) e poi del suo destino celeste ( chakra superni ).

Non a torto il poema con i suoi diciotto capitoli all'interno del " Mahabarata " è considerato il Vangelo Indù ; infatti la sua profondità è tale che quando a Sri Yukteswar, il guru di Paramhansa Yogananda, fu chiesto da un grande maestro della Gita se l'avesse letta egli rispose: "No, sebbene i miei occhi abbiano scorso le sue pagine per molte volte  ". Egli voleva dire: "Non l'ho ancora veramente capita". E il santo gli disse: "Sei benedetto per esserti reso conto della profondità di questa scrittura". Ogni singolo verso della Bhagavad Gita ci apre grandi visuali spirituali e ogni frase è stata oggetto di vari commenti. Le verità insegnate nella Gita sono le verità essenziali di ogni grande insegnamento di ogni grande maestro. Capire la Gita è capire la religione. 

Kaurava e Pandava costituiscono il nostro bagaglio archetipale di luci e di ombre , imparare a conoscerli è la premessa di ogni viaggio iniziatico  : Parsifal , Ulisse , Dante , Ercole , Mosè , Esther , Giuditta , Arjuna , Bhismha , ecc...ecc...costituiscono le "chiavi" di accesso al "castello interiore " dove ci attende il dono di un "diamante" divino , il Kook-I-Noor , la montagna di luce , il VERO SE' , l'EMMANUELE , il " Dio in noi" , è questa la conquista di Arjuna , la conquista di se stesso del suo Vero Se , KRISHNA !

 

                                       



                          SIMBOLISMO

Arjuna e Krishna sul carro



Il corpo è il carro; il padrone del corpo è l'anima; l'auriga è l'intelligenza; i cavalli sono i sensi; e la mente è 'cieca' perché non può vedere senza l'ausilio dei sensi e dell'intelligenza.
Vyasa rappresenta l'anima originaria passiva-attiva dell'uomo , responsabile della creazione dei due figli: il re cieco o Mente (Dhritarashtra), e il puro re Discriminazione (Pandu).
Pandu deriva da una parola che vuol dire 'ciò che significa intelligenza'.
Il nome del campo di battaglia sta per 'corpo': Kurukshetra (kuru, azione; kshetra, campo) significa il 'campo dell'azione'.
Il maggiore dei cinque fratelli Pandava era Yudhisthira (Yudhi Sthira Ja Sa - chi è calmo nelle battaglie psicologiche); la calma è quindi il primo prodotto della discriminazione.
 
Gli altri quattro fratelli sono: Bhima (potere di vitalità); Arjuna (autocontrollo, chi non è attaccato), Nakula (potere di obbedire alle buone regole, Niyama) e Sahadeva (potere di stare lontano dal male, Yama).
Dopo l'infanzia, l'ego, la pseudo-anima o l'anima legata al corpo (Duryodhana, il figlio maggiore della mente agitata), e le cento inclinazioni dei sensi nate dalla mente agitata, con un astuto gioco ai dadi - con le lusinghe dei sensi e i desideri materiali - rubarono il regno corporeo alla pura discriminazione e alle sue affini facoltà principesche e le mandarono in esilio per dodici anni.
Una volta che le cattive abitudini dei sensi sono ben stabilite nel corpo, le buone abitudini e la saggezza sono di solito bandite almeno per dodici anni. Dei completi cambiamenti fisiologici e mentali, come pure la creazione di nuove abitudini, sono spesso possibili dopo dodici anni.
 
 

La storia della Bhagavad Gita ci dice allegoricamente come, dopo che le cattive abitudini avevano regnato per dodici anni nel regno corporeo, le buone abitudini ora risvegliate dalla discriminazione cercarono dopo dodici anni d'esilio di riconquistare il regno con l'aiuto di Krishna o la Forza dell'Anima. 

  In maniera simile, dopo che per dodici anni il giovane passa attraverso cattive esperienze e riceve molte 'batoste' sotto il regime dei sensi dominato da cupidigia, collera, sesso, gelosia ed egoismo - allora la discriminazione e i guerrieri di calma, forza vitale e autocontrollo, dopo i dodici anni d'esilio subiti da parte delle cattive abitudini dei sensi, cercano di ritornare e di riconquistare il regno corporeo perduto.
Ma i malvagi Kaurava, o le cattive tendenze mentali, con il loro esercito dei sensi rifiutano di separarsi anche minimamente dal regno del corpo, che originariamente apparteneva alle facoltà discriminative.
 
 
KRISHNA NELLA SUA MANIFESTAZIONE PLENARIA
                                       


Così Krishna, il Guru, o l'Anima attivamente risvegliata, o l'intuizione nata dalla meditazione, viene ad aiutare l'Autocontrollo, o Arjuna, e le altre quattro tendenze discriminative per combattere la battaglia psicologica con l'Ego e il suo esercito, fatto delle seguenti cattive tendenze mentali: avidità, avarizia, odio, gelosia, malvagità, mania sessuale, meschinità, crudeltà, cupidigia, cattiva volontà, risentimento, procrastinazione spirituale, orgoglio, pigrizia fisica, indifferenza spirituale, avversione a meditare, avidità sessuale, impurità di corpo, mente e anima; collera, desiderio di ferire gli altri, infedeltà a Dio, ingratitudine a Dio, impertinenza, scortesia, ignoranza fisica, mentale e spirituale; disarmonia, asprezza del linguaggio, egoismo, asprezza di pensiero, cattive azioni, senso d'attaccamento, illusione, amarezza mentale, rancore, pensare, volere, sentire, ricordare il male; paura della malattia, preoccupazione, paura della morte, mancanza d'iniziativa, attitudine litigiosa, giurare, parlar male, malattie del corpo, preoccupazione, paura della morte, abuso sessuale, smoderatezza, dormire troppo, mangiare troppo, troppa pretesa virtù, evitare Dio, posporre la meditazione.
 
Perciò il teatro della battaglia è il corpo , campo incarnazionale , dove Krishna - la Forza dell'Anima - e i cinque principi della discriminazione stanno cercando di riconquistare il loro regno perduto, cacciando via il male ivi trincerato con le sue abitudini dei sensi.
La Forza dell'Anima risvegliata e l'Autocontrollo sviluppato dalla meditazione devono impadronirsi del regno del corpo e stabilirvi pace, saggezza, abbondanza e salute.
 

                                File: Vishnuvishvarupa.jpg



 


 

 

 

 
                                        GUERRIERI PANDAVA
 
ABHIMANYU: Abitudine nata dalla padronanza di sé.
AMBALIKA: Facoltà discriminante positiva.
ARJUNA(Terzo Chakra): Autocontrollo, vigore, forza, potenza, dedizione alle giuste cause, "guerriero divino", capo, guida, insegnante, dedizione alle giuste cause.
BHIMA (Quarto Chakra): Amore divino, amore incondizionato, vitalità, perdono, energia unificante. CHEKITANA: Memoria umana e divina (ricordare chi è Dio).
DHRISHTADYUMNA: Calma luce interiore
DHRISTAKETU: Yama, le astinenze, (Non violenza; verità; non rubare; celibato (sensualità); non avidità)
DRAUPADI: il potere di Kundalini
DRAUPADA: Calma assoluta, distacco
GANGA (la prima moglie di Dio): Intelligenza primordiale della natura; lo Spirito Santo.
KASHI (Re di kashi): facoltà illuminante, intelligenza
KRISHNA: Lo Spirito, la Forza dell'Anima
KUNTI: Potere del distacco
KUNTIBHOJA: Giusta posizione, Asana
MADRI (moglie di Pandu): Distacco, Imparzialità
NAKULA (Secondo Chakra) gemello di Sahadeva: Potere di praticare Niyama, le osservanze: obbedire alle buone regole. Perseveranza, determinazione, forza di volontà, risolutezza, stabilità, disciplina, capacità di resistere, coraggio di stare nelle proprie credenze, affidabilità.
PANDU (figlio di Vyasa e Ambalika): Pura intelligenza discriminante
PURJIT: Pratyahara, interiorizzazione della mente, concentrazione.
SAHADEVA (Primo Chakra)gemello di Nakula: Potere di praticare Yamas, di stare lontano dal male. Flessibilità, apertura, creatività, intuizione, docilità, adattabilità.
SANJAYA: Introspezione
SATYAKI: Devozione
SATYAVATI (la seconda moglie di Dio): La materia primordiale.b
SHAIBYA: Niyama, le osservanze, il potere di seguire le buone regole.
SUBHADRA: Padronanza di sé
UTTAMAUJA: vitalità o celibato
VIRATA: Unione, Samadhi
VYASA: Legge della relatività
YUDHAMANYU: Pranayama, controllo dell'energia
YUDHISTHIRA (Quinto chalra): Calma nelle battaglie psicologiche. Calma perfetta, pace, comunicazione, coscienza in espansione, tranquillità, centratura
YUYUTSU: Desiderio di dar battaglia alle tendenze psicologiche

                                 GUERRIERI KAURAVA




AMBIKA: dubbio
ASWATTHAMA: desiderio nato dalle passate abitudini
BHARATA: Coscienza cosmica
BHISHMA: EGO
BHURISHRAVAS: Karma
DHRITARASHTRA (fratellastro di Pandu): La mente cieca
DRONA: Tendenza al passato; l'abitudine
DURYODHANA: Desiderio Materiale
DUSHASHANA: rabbia
GAUDHARI: il potere del desiderio
JAYADRATHA: inclinazioni legate al corpo, passioni, paura della morte.
KARNA: attaccamenti; inclinazione a cercare la felicità; avidità.
KRIPA: illusione
SHAKUNI: Attaccamento materiale
SHALYA (auriga di Karna): Orgoglio materiale
VAISHYA: Attaccamento ai desideri
VIKARNA: Repulsione, avidità




                                                           EGO   


                                    
 

Si può dire che in fondo ognuno di noi è come un regno. E questa esattamente è l'idea del Mahabharata: è un quadro del regno della mente, nel quale ogni cittadino costituisce un tratto psicologico diverso e ciascun tratto psicologico ha una propria vita. Siamo noi stessi che viviamo quella vita; ma, nonostante ciò, ogni idea è come una personalità separata. Il racconto epico si presenta come un grande teatro psichico , i cui attori sono gli abitanti della  nostra stessa coscienza ,  migliaia di cittadini dalle caratteristiche diverse: nobili, ignobili, altruisti, egoisti, alcuni alla ricerca delle verità spirituali ed altri invece che pensano al modo si sfuggire tale ricerca. Perciò, abbiamo dentro di noi una lotta costante tra tenebre e luce.
( Vedi mio blog su Sura e Asura )
 

Nel simbolismo del Mahabharata e della Bhagavad Gita, Bhisma rappresenta l'ego !

Bhisma combatte dalla parte del male e finisce per essere ucciso. Ma ha il potere di non morire fintanto che egli stesso non si arrenderà alla morte e così viene crivellato da frecce. I ritratti di Bhisma lo mostrano con centinaia di frecce che fuoriescono dal suo corpo e che diventano addirittura un letto sul quale egli giace. C'è un bel passo nel quale egli giace su quel letto di frecce e dà ancora profondi insegnamenti alla gente prima di consegnarsi alla morte. Cioè, egli raggiunge il punto nel quale è illuminato, nel quale capisce la verità. Ma nessuno può uccidere l'ego se non lo stesso ego. Dobbiamo offrirci completamente all'Infinito. Deve essere la scelta del nostro stesso ego che porta a dire: "voglio il Sé infinito, non il piccolo sé". Dove c'è l'ego, vi sarà dualità fra noi e Dio. In ambito cristiano la CROCE rappresenta lo scoglio sul quale naufraga l'ego o mente egoica che di si voglia ! 
 

Dovremo alla fine distruggerlo e prendere coscienza che noi siamo Dio. Il nostro ego non può dire di essere Dio, allo stesso modo che l'onda non può dire di essere l'oceano. Dobbiamo arrivare a capire che l'oceano è la realtà dell'onda, che l'onda non ha nessuna realtà se non l'oceano.
Quando vedremo che Dio è diventato questo io, che Dio 'è' l'io, che non c'è nessun'altra realtà se non Dio, a quel punto infine l'ego offrirà sé stesso all'infinito e arriverà la libertà.
 

      Simbolismo psicologico dei personaggi

 
 
                          
 
 
 I principali personaggi del Mahabharata e della Gita, come Arjuna, Sahadeva, Nakula, Bhima, Yudhisthira, Draupadi, Drona e gli altri sono veramente esistiti. La maggior parte dei personaggi rappresenta tendenze psicologiche. Se prendete la radice sanscrita dei loro nomi, troverete il loro vero significato: rabbia, cupidigia, gentilezza, umiltà e così via.
Ciascuno di loro sta per un diverso tratto psicologico. Infatti, Lahiri Mahasaya disegnò una carta che mostrava dove tutte quelle diverse qualità fossero localizzate nel cervello
 
Perfino i principali personaggi sono stati romanzati in varia maniera. Per esempio, nel Mahabharata si trova la storia di una donna che sposa più uomini: Arjuna vince Draupadi in una gara d'arco e la porta a casa dove vivono pure i suoi fratelli. Mentre loro sono ancora fuori, egli rivolgendosi alla madre le dice: "Madre, ho portato a casa un premio". E sua madre, senza vedere chi o cos'è, risponde: "Ebbene, voi fratelli dovrete dividervelo equamente". Poiché la parola della madre non poteva essere trasgredita, tutti dovettero sposare la stessa donna!
 
Il vero. significato spirituale di ciò è che Draupadi rappresenta la Kundalini e ciascuno dei fratelli Pandava rappresenta un diverso centro o chakra della spina dorsale e quelle qualità mentali che sono il risultato dello svegliarsi del centro. 1) La più bassa è yama, la qualità del controllo, l'abilità di non fare le cose che non si dovrebbero fare. Questa qualità è rappresentata da Nakula (Primo chakra). 2) Proseguendo verso l'alto, la successiva è niyama, letteralmente l'abilità del 'non controllo' ma ciò che effettivamente significa è l'abilità d'attenersi all'azione giusta, di continuare a fare ciò che uno dovrebbe fare per crescere spiritualmente. Questa qualità è rappresentata da Sahadeva (Secondo Chakra). 3) Il centro successivo, opposto all'ombelico sulla spina dorsale, è rappresentato da Arjuna (Terzo Chakra). Una volta che l'energia è risvegliata all'ombelico o centro lombare - Manipura chakra - sopraggiunge allora la qualità d'un più potente autocontrollo. 4) Dopo si sale al cuore o centro dorsale - Anahata chakra - rappresentato da Bhima. Quando l'energia si sveglia, si sviluppa il vero amore. 5) Quando si sveglia il centro opposto alla gola, si sviluppa una grandissima calma ed una grandissima pietà. Questo centro è rappresentato da Yudhisthira.




 
E così si arriva all'occhio spirituale, che è il polo positivo del midollo allungato, attraverso il quale si passa al di là delle qualità, l'Infinito. Noi abbiamo qui due triadi: i tre chakra più bassi che rappresentano i desideri materiali ed i tre centri superiori che rappresentano la coscienza spirituale.
Quando l'energia del cuore è rivolta in alto, la mente automaticamente è rivolta a pensieri spirituali. Quando invece l'energia è nei tre chakra inferiori, è automaticamente rivolta a pensieri materiali. concentrarsi nel punto fra le sopracciglia attira tutta l'energia verso il divino.
 
Il simbolismo di tutti i fratelli sposati ad una sola donna significa che la qualità femminile, il polo negativo alla base della spina dorsale, e la qualità maschile, o polo positivo nel punto fra le sopracciglia, sono parti d'una stessa realtà e devono essere neutralizzate affinché l'illuminazione divenga possibile. E così si parla della Kundalini come d'una energia femminile. Quell'energia ha bisogno d'essere 'sposata' a tutti i chakra, cioè innalzata attraverso ciascuno dei centri della spina dorsale ed alla fine riunita nell'occhio spirituale, nel punto in mezzo alle sopracciglia. Da qui, il simbolo d'una donna che sposa cinque mariti.
 
Arjuna rappresenta il Chakra del Plesso, l'autocontrollo, il centro lombare 'Manipura'.
 
Dalla Ghagavad Gita :
 
"Arjuna vide là allineati, in ambedue gli eserciti, zii e prozii, maestri, fratelli e cugini, figli e nipoti, amici, suoceri ed anche sostenitori. Vedendo tutti quei parenti del suo presente fu preso da una grande pietà e pronunciò con tristezza queste parole: "O Krishna, alla vista di questi congiunti qui allineati, desiderosi di combattersi l'un con l'altro, le mie membra cedono, la mia bocca è inaridita, la mia armatura trema e i miei capelli si drizzano. Il mio arco Gaudiva mi cade dalle mani"!
 
"MI cade dalle mani" significa che egli cade in avanti, la sua posa meditativa si interrompe, mentre pensa. "Oh non posso meditare! E' troppo difficile!" Egli si accorge che persino quelle qualità che sono sue nemiche, sono tuttavia suoi congiunti, membri della sua famiglia psicologica. Ecco il guaio nel quale ci troviamo tutti. All'inizio possiamo essere categoricamente contrari o critici sulle qualità negative, ma quando si tratta delle 'nostre' qualità negative, è un'altra cosa.
Arjuna dice: "Questi sono i miei parenti, come posso ucciderli?"
 
Lo sbarazzarsi delle brutte abitudini sembrerebbe voler uccidere una parte della propria natura. "Che peccato uccidere queste qualità in me !"  L'ego può raggiungere estremi assurdi per le sue razionalizzazioni. L'ego inventa ragioni assurde per non fare ciò che sa che dovrebbe fare. Voi pensate di rinunciare ad un desiderio ed ecco la risposta: "Oh no! Che cosa terribile! Questa è la battaglia che devono sostenere tutti i devoti. La mente vi dirà: "Non posso proprio rinunciare a questo !" . Tutto il mondo illusorio di Maya / Matrix vuole mantenerci schiavi in questa visione del "nulla". (Vedi mi blog sulle tentazioni di Gesù nel deserto).
Ma, ricordate che voi in effetti non rinunciate a niente! State semplicemente mettendo la vostra energia in qualcosa che vi darà gioia invece che sofferenza.
Questa è la chiave della Bhagavad Gita. Tutto quello che Krishna dice si riferisce primariamente alla divina ricerca interiore. Avvicinandovi in questo modo alla Gita, troverete degli insegnamenti meravigliosi. La Bhagavad Gita è la storia del nostro Sé interiore, della nostra aspirazione verso il divino e di come vincere la battaglia con la nostra natura più bassa.
Il messaggio della Bhagavad Gita è quello di portare ad una visione della vita quale lotta costante, fino a che la battaglia è vinta dalle forze dell'eterna beatitudine.
 

                        Simbolismo psicologico dei Chakra

 

                                     
 
 
1° CHAKRA (MULADHARA) - CENTRO COCCIGEO - ELEMENTO TERRA
NAKULA - Attitudini positive: lealtà; coraggio; perseveranza; fermezza di propositi; determinazione; risolutezza; forza di volontà; forza; tenacia; costanza; fiducia; affidabilità; sicurezza; stabilità; disciplina; metodicità; fermezza; "si può contare su di lui"; abilità di concentrare la mente; pazienza; coraggio di restare nelle proprie credenze; fedeltà alla verità; portare a termine ciò che si fa.
Attitudini negative (quando l'energia non è diretta propriamente): rigidità; troppa disciplina; perversione; ostinatezza; cocciutaggine; dogmatismo; "che non cede"; bigottismo; intolleranza; Inflessibilità; caparbietà; intrattabilità; ottusaggine; Grossolanità; pesantezza; soggiogato alla materia; abitudine alla routine; critica; mancanza di umorismo.
 
2° CHAKRA (SWADISTHANA) CENTRO SACRALE - ELEMENTO ACQUA
SAHADEVA - Attitudini positive: Flessibilità; apertura; adattabilità; grazia; mente aperta; mobilità; intuizione; capacità di risorse; discernimento.
Attitudini negative (quando l'energia non è diretta propriamente): mancanza di rispetto; troppa malleabilità; incostanza; inconsistenza; Troppa apertura (il cervello "cade fuori"); mollezza; fiacchezza; trascuratezza; scaltrezza; debolezza; incertezza; inaffidabilità; indecisione; non entusiasta; incapacità a completare progetti.
 
3° CHAKRA (MANIPURA) CENTRO OMBELICALE - ELEMENTO FUOCO
ARJUNA - Attitudini positive: autocontrollo; forza; autodisciplina; vigore; vitalità; entusiasmo; velocità; energia; potenza; attitudine positiva; amore per la vita; serietà; dedizione alle giuste cause; zelo; ardore; capacità di dirigere (capo, guida, insegnante); capacità di essere un "guerriero divino"; responsabilità. Attitudini negative (quando l'energia non è diretta propriamente): controllo sulle situazioni e sulle persone; crudeltà; abuso; bigottismo; dogmatismo; energia fuori controllo; fanatismo; tendenza ad essere un dittatore; dipendenza da sostanze; avidità; inflessibilità; crudeltà; severità; malvagità; avarizia; abuso di potere.
 
4° CHAKRA (ANAHATA) CUORE - ELEMENTO ARIA
BHIMA - Attitudini positive: amore divino; devozione; amore universale; perdono; amore incondizionato; compassione; empatia; altruismo; generosità; servizio; guarigione; buona energia; potere unificante; armonia; pochi attaccamenti o desideri.
Attitudini negative (quando l'energia non è diretta propriamente): emozioni senza controllo; gelosia; bramosia; rabbia; paura; amore condizionato; possesso; amore soffocante; avarizia; attaccamenti; desideri; odio; lingua tagliente; indulgere nei sensió; orgoglio; presunzione; menzogna, inganno; grettezza; chiacchiere; giudizio; lamentele, cavilli.
 
5° CHAKRA (VISUDDHA) GOLA - ELEMENTO ETERE
YUDHISTHIRA - Attitudini positive: calma perfetta; espansione della coscienza; comunicativa; bella voce; serenità; tranquillità; fermezza; padronanza di sé; centratura.
Attitudini negative (quando l'energia non è diretta propriamente): noia; stanchezza della pace; desiderio di coinvolgersi nuovamente in cose mondane; energia repressa; inibizione; mancanza di comunicazione; senza "piedi per terra".
   
6° CHAKRA (AJNA) MIDOLLO/OCCHIO SPIRITUALE - ELEMENTO SUPER-ETERE
Attitudini positive: perfezionamento della volontà divina; illuminazione; sintonia perfetta con Dio; ricettività alla grazia di Dio; saggezza suprema; alto stato di coscienza; autorealizzazione.
Attitudini negative (quando l'energia non


è diretta propriamente): egocentrismo; egoismo.
 
7° CHAKRA (SAHASRARA - LOTO DAI MILLE PETALI)
Sede dell'anima; unificazione totale;armonia; realizzazione; onnipresenza; onniscienza; gioia; libertà; betitudine del Samadhi






 

 
Yogacharya Eknathananda