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lunedì 24 dicembre 2012

MUFKTZ : LA FISICA QUANTISTICA DEGLI EGIZI


                                                     L' (H)oro di HatHor ) 


Ogni giorno qualcosa di naturale è ottenuto attraverso l'arte, ogni giorno qualcosa di divino si compie attraverso la natura, che i veggenti egizi chiamarono Natura maga, ovvero Potere magico in persona, nell'attrazione dei simili attraverso le cose simili, dei corrispondenti attraverso le cose corrispondenti
Cornelio Agrippa di Nettesheim nel suo capolavoro iniziatico De occulta philosofia del 1530, tutto costruito sulla legge di attrazione.

Gli Egizi chiamavano la manna mfkzt, mentre gli alessandrini le veneravano come un dono dal Paradiso, gli antichi popoli mesopotamici le chiamavano shem-an-na, e in seguito alchimisti come Nicolas Flamelle la definirono <<pietra filosofale>>. In tutte le epoche della sua storia, la sacra "polvere della proiezione" era nota per i suoi straordinari poteri di levitazione, trasmutazione e teletrasporto. Si diceva che producesse una luce intensa e raggi mortali, e che allo stesso tempo, fosse la chiave miracolosa per ottenere un fisico longevo e attivo.
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Recentemente, l' Institute for Advanced Studies del Texas ha descritto la sostanza come "materia esotica", e la sua superconduttività è stata descritta dal Center for Advanced Study dell'Illinois come "la più sensazionale proprietà fisica nell'Universo".
Emerge lampante, in ogni modo, dai documenti antichi, che le proprietà di superconduttività e antigravità erano conosciute, anche se non comprese appieno, già in un passato remoto, in cui erano viste come sacra levitazione o come divina comunicazione, o come potere fenomenico dell' electrikus. Questa sostanza esotica secondo la bibbia faceva parte del reame mistico dell'Arca dell' Alleanza - lo scrigno d'oro, che Mosé portò con sè dal Monte Sinai, e che successivamente fu collocato nel Tempio di Gerusalemme.
I primissimi documenti riguardanti la manna altrimenti definita come polvere mfkzt sono il mistero più antico del mondo e rappresentano la sintesi suprema del concetto di <<miracolo>>. Tornando all'antico Egitto, troviamo ulteriori riferimenti al mfkzt in vari luoghi sacri. Uno di questi è collegato ai tesori del faraone Tuthmosis III, riprodotti in un bassorilievo nel tempio di Kamak. Nella sezione dei metalli, vi troviamo un certo numero di oggetti conici. Alcuni geroglifici spiegano che sono fatti d'oro, ciononostante recano l'alquanto strana dicitura: "Pane bianco" o “MANNA”. MANNA…UN PANE FATTO DI LUCE. L'associazione tra la polvere e la luce venne riscoperta dall'archeologo Sir William Flinders Petrie nel 1904, il quale, cercando tra la desolazione delle montagne della zona del Sinai per l'Egypt Exploration Fund, rinvenne un tempio egizio, sino ad allora sconosciuto, sulla cima del Monte Serabìt, meglio conosciuto come Monte Horeb, dal racconto biblico di Mosé e dell' Arca dell' Alleanza. In quel complesso di sale e santuari, si trovano numerose iscrizioni che si riferiscono al mfkzt, accompagnati da una varietà di geroglifici associati alla luce. Inoltre, in linea con le incisioni di Karnak, sono state rilevate rappresentazioni di pani conici anche nei graffiti del Serabìt. In uno di questi è raffigurato Tuthmosis III in presenza della dea Hathor. Davanti a lui vi sono due afe votive apparecchiate con fiori di loto e dietro di lui un uomo con in mano un oggetto conico descritto come "pane bianco". Un altro rilievo ritrae il tesoriere Sobekhotep, mentre offre un pane conico al faraone Amenhotep II!. In quest' occasione Sobekhotep viene descritto come <<colui che portò la nobile e preziosa pietra a sua maestà - e viene chiamato - il Supremo Custode dei segreti della Casa dell'Oro>>.
In ogni caso, dove la polvere di proiezione mfkzt viene accostata all'oro, al pane e alla luce, e viene indicata come una "pietra", è sempre associata anche al fuoco. È interessante notare che tutti questi aspetti si trovano riuniti nel Libro di Giobbe, dell' Antico Testamento, che recita: "Come la terra, da essa viene il pane; e quando viene accesa si tramuta in fuoco. Le sue pietre sono il luogo degli zaffiri, e contiene la polvere dell'oro".
Un altro testo biblico, dal libro dell'Esodo, descrive questa misteriosa combinazione, ma in una forma che si avvicina molto alla connotazione di "pane", descrivendo la polvere come una sorta di cibo. Essa appare nella storia di Mosé e degli Israeliti sul Monte Horeb nella regione del Sinai, quando Mosé viene scandalizzato dalla scoperta che suo fratello Aronne ha raccolto gli anelli d'oro degli Israeliti e da essi ha forgiato un vitello d'oro come idolo da adorare (il vitello d'oro è una delle rappresentazioni della Dea HatHor). Il racconto riporta che Mosé prese il vitello d'oro, lo bruciò con il fuoco, trasformandolo in polvere, e lo diede da mangiare agli Israeliti.
Questo racconto ha lasciato i teologi alquanto perplessi, poiché scaldando o bruciando l'oro col fuoco, naturalmente, non produce polvere; piuttosto produce oro fuso. Più avanti nella storia, tuttavia, viene spiegato che la fine polvere poteva essere asciugata con l'incenso e lavorata in pani bianchi, che l'antica bibbia dei Settanta chiama "pane della presenza". Tutto ciò è combinato con racconti di incendi sulle montagne, e la grande importanza dell' Arca dell' Alleanza, lo scrigno d'oro che scoccava mortali dardi di luce dalle ali del cherubino che ne sormontava il coperchio. La Sacra Manna diventa il pane della presenza di dio e viene identificata con le saette di luce o scintille miracolose provenienti dall' Arca.
Lo scrigno d’oro della Manna veniva anche definito electrikus.

A Karnak, all'incirca nel 1450 a.c., il faraone Tuthmosis III fondò la sua confraternita metallurgica dei Mastri Artigiani, con 39 membri dell' Alto Consiglio. Venivano chiamati la Grande Fratellanza Bianca - un nome che si diceva derivasse dal loro uso di una misteriosa polvere bianca di proiezione.
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LA VERA PIETRA FILOSOFALE?
Essa viene menzionata in maniera estremamente specifica nei Testi delle Piramidi egizi - scritture sacre che adornano la piramide-tomba di re Unas, a Saqqara, risalente alla V dinastia. In questi testi è descritto il luogo in cui si dice che il re sarebbe vissuto per sempre insieme agli dèi, un luogo che viene chiamato "campo di mfkzt" - un luogo etereo associato a una dimensione ultraterrena definita "campo dei beati". I misteriosi processi miracolosi che coinvolgono l'oro sembra che siano avvolti da un'aura mistico alchemica dal momento che la "polvere bianca di proiezione" monoatomica , costituita da metalli nobilli, veniva classificata come "pietra".

Un alchimista del XVII sec. Ireneo Filalete, rinomato filosofo britannico, stimato da Isaac Newton, Robert Boyle, Elias Ashmole e altri illustri personaggi del suo tempo, scrisse, nel 1667, un trattato intitolato “Segreti rivelati”. In tale saggio discusse la natura della pietra filosofale, che veniva comunemente ritenuta in grado di trasmutare qualsiasi metallo in oro. Per la precisione, Filalete fu il primo a rilevare che la stessa "pietra" era costituita da oro e che l'arte del filosofo risiedeva unicamente nel perfezionamento del processo: "La nostra Pietra non è altro che oro al più alto grado di purezza e sopraffine stabilità [...]. Il nostro oro, non più volgare, è il fine ultimo della Natura". In un altro trattato “Breve guida al Rubino Celestiale” Filalete si pronunciò in proposito nel modo seguente: "Viene chiamata "pietra" in virtù della sua natura stabile; resiste efficacemente all'azione del fuoco come ogni altra pietra. Come specie si tratta di oro purissimo; è stabile e incombustibile come una pietra, ma la sua apparenza è quella di una polvere finissima". Prima di Filalete, nel XV sec., l'alchimista francese Nicolas Flemel scrisse nel suo testamento, datato 22 novembre 1416, che quando il metallo nobile viene perfettamente essiccato e sedimentato, si presenta sotto forma di una fine "polvere d'oro" che è, in realtà, la pietra filosofale.
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Manna o <<Pietra del Paradiso>>
La polvere figura ritorna anche in un documento alessandrino chiamato Iter Alexandri Magni ad Paradisium. Si tratta di un'antica parabola sul viaggio di Alessandro Magno in Paradiso - il regno di Ahura Mazda, il dio persiano della luce. Nel racconto viene menzionata l'incantata pietra del Paradiso, che aveva diverse proprietà magiche e si diceva potesse diventare molto più pesante del suo volume in oro anche se, in caso venisse polverizzata, persino una piuma peserebbe di più!
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Nell’antica Babilonia, l'enigmatica polvere bianca veniva chiamata an-na, con il significato di "pietra di fuoco" e, quando veniva lavorata in pani conici, si chiamava shem-an-na ponendo in rilievo la forma conica o allungata della "pietra di fuoco". Secondo la bibbia, gli israeliti chiamavano la polvere "manna”.
Giuseppe Flavio ha spiegato nelle sue Antichità giudaiche che la parola manna nacque, in realtà, da una domanda, che significava "Che cos'è?" e il libro dell'Esodo sembra confermare tale ipotesi, affermando: "La chiamavano manna perché non sapevano cosa fosse".
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LA GNOSI BIANCA
Ciò è perfettamente in linea con le rivelazioni che fa il Libro dei morti egizio (noto anche come Papiro di Ani). Questo rotolo del XVIII sec. rinvenuto a Tebe, e acquistato dal British Museum nel 1888, è riccamente illustrato e lungo più di 23 m. In questo antico papiro rituale, il pane della presenza è associato al faraone che vuole raggiungere l'illuminazione finale e, al completamento di ogni stadio del suo viaggio, egli pone la ripetitiva domanda: "Che cos'è?". Altri testi simili risalgono al III millennio a.e.v., ed è chiaro dai rilievi del Monte Seràbit che i sovrani egizi ingerivano la bianca manna d'oro sin dal 2180 a.e.v. circa. Tuttavia, solamente gli adepti metallurghi della scuola misterica (i Mastri Artigiani) conoscevano i segreti della sua manifattura, e il sommo sacerdote di Memfi possedeva il titolo di Grande Artificiere.

Manna come metodo filosofico per raggiungere la "illuminazione finale", gnosis, un ideale di ricerca perpetua.
Accanto a un corpo fisico, gli Egizi credevano che gli esseri umani possedessero anche un "corpo di luce", che, similmente a quello di carne, doveva essere nutrito per crescere e prosperare.
Il corpo di luce era chiamato ka e, anche se si trattava essenzialmente di una parte intangibile dell' esistenza umana, si credeva rimanesse in vita nell' Aldilà. Il cibo del ka era la luce, che generava illuminazione, e la sostanza che generava la luce era la polvere bianca mfkzt ricavata dall'oro.
Non solo il mfkzt è riemerso dal lontano passato per trovare un nuovo significato nella ricerca della Fisica Quantistica, ma anche l'Arca dell' Alleanza, con i suoi racconti di lampi, levitazione e altri attributi divini desunti dagli antichi testi, è diventata quasi all'improvviso una realtà scientifica moderna.
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Durante tutto il secolo scorso, particolarmente dai tempi di Albert Einstein in poi, gli scienziati si sono affannati nella febbrile ricerca della fisica moderna "Teoria unificata del tutto". Ciò ha portato ad alcune stupefacenti scoperte e alla creazione di un linguaggio completamente nuovo, che annovera vocaboli come "superstringhe", "quark" e "superconduttività", oltre a una nuova consapevolezza riguardante piani di esistenza finora sconosciuti, al di là del nostro familiare spazio-tempo. Nel campo della meccanica quantistica, gli scienziati hanno recentemente confermato che la materia può, in realtà, trovarsi in due luoghi contemporaneamente.
È ormai un fatto assodato che, attraverso la connessione tra i "quanti", particelle lontane milioni di anni luce tra loro possono interagire senza alcun contatto fisico. Al giorno d'oggi, lo spazio-tempo può essere manipolato e il teletrasporto sta per diventare una realtà, in quanto i materiali antigravitazionali costituiranno presto la nuova frontiera del trasporto aereo, mentre la scienza virtuale ci ha fornito una maggiore comprensione dell'ambiente iperdimensionale.

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Un documento importante si rivela il Libro Le misteriose origini dei re del Graal (Ed. Newton & Compton, Roma, 2000) dove si discute intorno alle proprietà dell' oro e del platino monoatomici e venivano annunciate le potenzialità di questi metalli nobili in materia di carburanti ecologici che avrebbero soppiantato i carburanti fossili per i mezzi di trasporto e per altri scopi.
Ancora più approfonditamente, sono state evidenziate le proprietà antigravitazionali di queste sostanze granulari bianche, sulle loro capacità di superconduttori e su come sono in grado di piegare lo spazio-tempo e condizionare gli usi futuri nel campo della medicina, in special modo per il trattamento del cancro.
Ciò che realmente sorprende di queste enigmatiche polveri bianche composte da metalli del gruppo dell'oro e del platino, è il numero elevato di spin …. Lo spin è la velocità di rotazione su sè stessa di una particella subatomica, che può essere indicata in senso orario o antiorario con i simboli (+) e (-)…. Ma sembra che questa non sia una scoperta recente.

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venerdì 21 dicembre 2012

L'ALBERO DI SUSHUMNA : UNA VERA "CUCCAGNA"


Il mondo incantato delle fiabe o delle leggende ci parla spesso di alberi magici che producono frutti speciali , come i pomi d'oro del "Giardino delle Esperidi " p.e., e  che dotano di poteri (siddhi) gli eroi che se ne impadroniscono . Frutti dunque che stanno in cima ad un albero normalmente altissimo e difficile da ri-salire , come p.e. nella nota fiaba del " fagiolo magico " in cui il protagonista , Giacomino , perviene in possesso di strumenti che assicureranno a lui e alla madre il benessere familiare .

Un albero ( del bene e del male ) è all'inizio della storia dell'uomo/donna immersi nella pace divina del paradiso terrestre , un'altro albero , quello della "Vita" è piantato in mezzo a quel giardino e i suoi frutti donano l'immortalità , ecc,ecc....
Insomma si può dire che l'albero (Vrk) e l'uomo/donna iniziano insieme la loro storia indissolubilmente legati l'uno a l'altro/a .
La memoria di questa relazione è rimasta occultata nelle tradizioni dei popoli e delle collettività , tramandata magari sotto forma di giochi , che rimandano ad antichi riti d'iniziazione . Uno fra i molti è ancora praticato soprattutto in quei paesi che coltivano , meglio che nelle città , i ricordi di queste "prove" , che oggi vengono indicate con il termine di "folklore" .

Si tratta di un gioco noto come : L'ALBERO DELLA CUCCAGNA !

In occasione di fiere o feste paesane , nella piazza centrale viene innalzato un "palo" unto di grasso e sostanze oleose , che ne rendono difficile l'ascesa . In cima al palo poi viene installata una ruota (chakra ? ) e ad essa viene attaccata ogni sorta di bene alimentare , come prosciutti , salami, formaggi , olio , e quant'altro una vera cuccagna per chi se ne appropria . Ma l'impresa non è facile , bisogna sudarsela e molto anche .
Alla fine il più ardito ed insistente riesce a raggiungere la "cima" e può scendere felice con il suo sudato bottino .

La simbologia di questo gioco ha non poco a che fare con l'impresa dello Yogi ; infatti la ri-salita lungo il palo è assimilabile alla ri-salita di Kundalini (=coscienza cosmica) lungo il canale psico-energetico ( = nadi) centrale noto come "SUSHUMNA " . Quando kundalini/shakti , principio materno ,  ri-svegliata dalle asana , dal pranayama , dalla meditazione (Dhyana) , finalmente ascende lungo di essa (sushumna) ri-svegliando i "campi di coscienza" (chakra) , finalmente si ri-unisce  al principio paterno , Shiva , permette l'apertura del "terzo occhio " (= Ajina chakra) e quindi l'accesso allo "stato estatico " ( = samadhi) che fa "gustare" i frutti spirituali di questa ri-unione . L'arrampicata è finita , l'eroe (= Virat) torna a valle in muladhara , ma ormai la sua permanenza nello "stato manifesto" della materia , è una " vita illuminata " , egli è divenuto di fatto un " Bodhisattva" , un "Sura " , un illuminato , il cielo ha preso dimora dentro di lui/lei , non più schiavo del karma , ma suo dominatore ...si gusta la....CUCCAGNA !

Om shanti

Yogacharya Eknathananda

UN'ASTRONAVE QUANTISTICA : MERKABA'





                   Cos'è il Merkaba ?

Per spiegare cos'è il Merkaba bisogna per prima cosa spiegare il flusso di energia e i campi energetici che circondano il corpo umano. La prima definizione si riferisce al Prana o Chi - La Forza Vitale. Questa energia invisibile esiste in ogni parte dell'universo in grandi quantità. Il Prana entra nel corpo dalla nostra testa (questo è il motivo per cui vi è un buco nel teschio degli embrioni , meglio noto come "fontanella") . Il flusso Prana più importante scorre attraverso il centro del nostro corpo, assomigliando a un tubo. Da questo scorre negli otto centri principali, chiamati Chakra. Questa è una parola sanscrita che significa "ruota", a causa dell'aspetto di questi complessi flussi energetici. Secondo gli antichi egizi ci sono tredici chakra che si relazionano a diversi centri energetici.


Dai "Chakra" si propagano linee energetiche (meridiani) che raggiungono ogni cellula del nostro corpo. Abbiamo un campo Prana che ci circonda come risultato dei meridiani e del flusso Prana. Poi c'è l'aura. L'aura è un campo energetico a forma d'uovo che circonda il nostro corpo e che cambia colore a seconda dei nostri pensieri, sensazioni ed emozioni. Oltre l'aura ci sono centinaia di campi elettromagnetici. Questi campi hanno precise forme geometriche. Ognuna di esse è formata da tre campi identici in dimensione e forma.





Il campo Prana ha forma di tetraedro a stella, una Stella di Davide tridimensionale. Una persona è un grado di ruotare due dei tre campi di questo tipo in direzione opposta usando l'antica tecnica di respirazione Prana, creando un campo energetico di 17 metri - il Merkaba.

                                                    Merkaba per la guarigione e l'equilibrio

Sono molti i benefici legati all'uso del Merkaba:
E' la fonte più potente di guarigione e protezione. Utilizzando l'antica tecnica di respirazione Prana, siamo in grado di accogliere il flusso Prana attraverso la ghiandola pineale, al centro del cervello. Questo uso della ghiandola, che è stata virtualmente inutilizzata per 13.000 anni, permette un uso migliorato delle nostre capacità telepatiche ed extra-sensoriali.

Il Merkaba equilibra le attività tra i due lati del cervello. Questo allenamento rinforza le nostre capacità mentali (solitamente usiamo solo il 5-10% delle nostre capacità cerebrali). Il Merkaba ci assiste nella crescita spirituale. Ci collega con il nostro sè superiore (noi stessi a un livello più alto di coscienza).

Il Merkaba ci permette di sentire l'amore incondizionato e quindi di curare noi stessi e gli altri. Ci dà la possibilità di creare qualsiasi realtà armoniosa desideriamo. Il Merkaba può essere "programmato" per fare qualsiasi cosa (l'unico limite è la nostra immaginazione).
Il Merkaba può essere usato anche per trascendere in altre dimensioni. 

martedì 11 dicembre 2012

LA FISICA QUANTISTICA DEL VANGELO



" ENTANGLEMENT " ** , una parola che ricorrerà sempre più spesso nel vocabolario delle conoscenze fornite dalla Fisica Quantistica , una parola che vorrei definire come " corresponsione di amorosi sensi cellulare " , una "via empatica " alla guarigione psico-fisico-spirituale , di cui i Vangeli , sottoforma di miracolose guarigioni , danno una testimonianza "ante litteram " .



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L’universo microscopico, quello delle particelle e degli atomi, mostra comportamenti che sfuggono alla comprensione logica; da quando è nata la meccanica quantistica la visione del mondo in ambito scientifico e filosofico sembra essere totalmente mutata, facendo emergere una nuova consapevolezza su come apparentemente “funziona” l’Universo. Questi fenomeni quantistici nella loro assurdità sembrano volerci suggerire l’esistenza di una fisica “altra”, necessaria per spiegare ciò che oggi sembra inspiegabile (e che oggi viene classificato come “paranormale”) ma che probabilmente si avvicina a un assunto vecchio di millennila mente e la materia si influenzano vicendevolmente.

< Entrato in Cafarnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava: «Signore, il mio servo giace in casa paralizzato e soffre terribilmente». Gesù gli rispose: «Io verrò e lo curerò». Ma il centurione riprese: «Signore, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto, dì soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Perché anch'io, che sono un subalterno, ho soldati sotto di me e dico a uno: Fà questo, ed egli lo fa». All'udire ciò, Gesù ne fu ammirato e disse a quelli che lo seguivano: «In verità vi dico, presso nessuno in Israele ho trovato una fede così grande. Ora vi dico che molti verranno dall'oriente e dall'occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, mentre i figli del regno saranno cacciati fuori nelle tenebre, ove sarà pianto e stridore di denti». E Gesù disse al centurione: «Và, e sia fatto secondo la tua fede». In quell'istante il servo guarì. >

(Matteo 8,5-17)

Come si evince dall'episodio , Gesù non si recò in casa del centurione , che tra parentesi era un pagano e quindi lontano , esterno all'area religiosa e culturale in cui  nasceva e si muoveva il nazareno . Gesù è lontano ma la vibrazione della volontà del suo pensiero e della sua voce raggiungono gli atomi , le molecole , gli organi del corpo del povero servo che giunge così alla guarigione . In questa vicenda però non dobbiamo dimenticare il ruolo di "pontifex" , di mediatore , svolto dal centurione , che si reca da Gesù per implorarlo d'intervenire in favore del suo servo ! Cosa mette a disposizione questo centurione ? Mette a disposizione il suo AMORE e la sua FEDE , qualità che Gesù riconosce in maniera somma al punto tale da farlo esclamare : Presso nessuno in Israele ho trovato una fede così grande ...> . La fede e l'amore dunque costituiscono il mezzo di trasmissione dell"ENTANGLEMENT" . Il Bene e il Male dunque agiscono entrambi empaticamente per mezzo dell'entaglement . Facciamo tutti parte di un campo "quantico" di energia che si concentra , si attiva e dis-attiva , a seconda dell'INTENZIONE che emaniamo con i nostri pensieri e conseguetemente con le nostre azioni . Siamo immersi che lo si voglia o no in una "catena empatica" che ci restituisce i riflessi delle nostre vibrazioni magnetiche . 


                                     La guarigione immediata

                                           di Noah Mckay


È in corso una rivoluzione che presto toccherà ogni aspetto della vostra vita. È iniziata silenziosamente e senza clamore quasi un secolo fa nelle menti di pochi acuti osservatori che scrutavano il mondo con gli occhi dell’immaginazione e videro qualcosa in più: qualcosa di assolutamente impossibile e tuttavia indubitabilmente vero.

Ciò che questi uomini scoprirono riguardava il cambiamento del proprio schema di pensiero, di vita, e cosa forse ancor più importante, il proprio percorso di guarigione. Questa rivoluzione ha già toccato la mia vita. I cambiamenti sono giunti inaspettatamente come un terremoto e hanno scatenato una serie di conseguenze: una malattia che ha messo a repentaglio la mia vita, una guarigione miracolosa, un incredibile successo negli affari e in medicina, la reclusione in un carcere federale, un intervento chirurgico a cuore aperto e altri miracoli.
Io sono un medico formatosi secondo la tradizione medica più rinomata del mondo, ma nell’autunno del 1989 tutti i miei anni di studio, di pratica e di teoria nel campo della medicina mi franarono addosso quando fui improvvisamente colpito da una malattia incurabile, invalidante e quasi sempre letale, chiamata cardiomiopatia virale. La prognosi era spietata. La malattia è letale soprattutto nei giovani; all’età di trentatré anni, la mia aspettativa di vita crollava ad appena ventiquattro mesi. Divenni invalido da un giorno all’altro. Costretto a letto e completamente dipendente dall’ossigeno, non mi rimaneva molto da fare se non leggere, proprio come state leggendo voi ora.

È qui che ebbe inizio il miracolo. Oggi sono qui a raccontarvi la mia storia perché ciò che ho imparato dal lavoro di un fisico irlandese di nome John Stewart Bell mi ha salvato la vita, e può salvare anche la vostra. Il Teorema di Bell m’introdusse nello strano mondo della fisica quantistica, in cui le basi comuni della vita quotidiana non valgono più. Le implicazioni del lavoro di Bell mi colpirono con la piena potenza di una rivelazione. In quell’istante vidi improvvisamente molti dei più spinosi quesiti medici sotto una nuova luce. Questo mi garantì il passaggio al regno dei miracoli. Trovai la speranza. Trovai la mia strada per il benessere istantaneo. E voi siete pronti a trovare la vostra?

Tutto nell’universo, compreso il vostro corpo, è composto di atomi. Gli atomi e le particelle subatomiche che compongono i dieci trilioni di cellule del vostro corpo sono in costante movimento, e viaggiano quasi alla velocità della luce: 186.000 miglia (300.000 chilometri) al secondo! Se il nostro corpo agisce alla velocità della luce al proprio interno, ossia al nostro livello di esistenza fondamentale, perché non lo sentiamo all’esterno, dove trascorriamo le nostre giornate vivendo al doloroso e lento ritmo dei comuni mortali? Perché c’è un divario tra questi due mondi? Noi non sentiamo la velocità delle operazioni cellulari all’interno del nostro corpo per la stessa ragione per cui non sentiamo la velocità della Terra che si muove nello spazio. In questo preciso istante, il pianeta sotto i vostri piedi sta ruotando attorno al sole alla incredibile velocità di 66.780 miglia all’ora, eppure non ve ne accorgete. Ancora più alta è la velocità del nostro sistema solare, che corre attraverso la galassia alla stupefacente velocità di 487.353 miglia all’ora! E non vi accorgete nemmeno di questo. Perché?

Il vostro cervello e la rete neurale che esso controlla formano il sistema di gestione di dati più sofisticato del mondo, un sistema che lavora costantemente più velocemente di tutti i super-computer più veloci del Pentagono statunitense messi insieme. Eppure, persino questo sistema di elaborazione così raffinato farebbe fatica a gestire l’imponente flusso di dati che vi raggiungono ogni secondo. Il vostro corpo è stato brillantemente progettato per proteggervi dal rischio di sovraccarico sensorio tramite il posizionamento di cinque organi di senso tra voi e il mondo esterno. I nostri cinque sensi primari (vista, olfatto, udito, gusto e tatto) vengono spesso definiti le porte della percezione. È una buona definizione. Noi riceviamo informazioni attraverso i sensi, ma, come tutte le porte costruite bene, essi sono stretti e non permettono che entri qualunque cosa tutto in una volta. Il compito degli occhi, delle orecchie, del naso, della lingua e della pelle è quello di organizzare e tradurre la massiccia quantità di informazioni che riceviamo dal mondo esterno in frammenti gestibili di dati. Senza un efficace metodo di controllo del bombardamento di dati in entrata, sareste costantemente sopraffatti ed esausti. Il vostro cervello è già troppo impegnato a elaborare i suoi oltre cinquantamila pensieri al giorno per potersi occupare anche di un continuo flusso d’informazioni sulla velocità di rotazione della terra, la sua traiettoria e il movimento di particelle subatomiche all’interno del vostro corpo.

Sebbene la maggior parte di noi limiti la propria consapevolezza a eventi che si verificano al ritmo relativamente lento della vita quotidiana, è importante ricordare che ciò che percepiamo attraverso i nostri sensi primari rappresenta meno dell’1% di ciò che accade veramente attorno a noi, o dentro di noi. Ed è il resto, ciò che si trova appena oltre il raggio della percezione ordinaria, a fare veramente la differenza nella nostra vita. Il filosofo greco Platone aveva ragione quando, nel 440 a. C., osservò che «l’invisibile è più grande del visibile». Ciò che i più profondi leader spirituali hanno capito da sempre è che la nostra sopravvivenza ed evoluzione come individui e come specie dipende dalla velocità con cui noi ampliamo la nostra banda di consapevolezza e di comprensione, perché è nel regno dell’invisibile che noi umani possiamo maggiormente influenzare il nostro destino e il nostro benessere.

Ma come possiamo noi, esseri umani comuni, andare oltre i limiti del nostro schema sensoriale? Mille anni fa la risposta a questa domanda sarebbe stata disponibile solo a un ristrettissimo gruppo d’iniziati devoti alla ricerca a tempo pieno della vita spirituale. Non è più così. Se state leggendo queste parole, congratulatevi con voi stessi. State vivendo nell’era della più grande rivoluzione nella storia dell’umanità: la rivoluzione quantistica.
Nella classifica dei principali progressi del XX secolo eventi come il viaggio nello spazio, lo sviluppo degli antibiotici e l’invenzione del computer sono spesso in cima alla lista. La storia presenterà il nostro tempo in modo molto diverso. Fra duecento anni i nostri pro-pronipoti onoreranno il XX e il XXI secolo per le importanti, unificanti scoperte che hanno nutrito il campo della fisica quantistica.
Nei primi anni del XX secolo i fisici svilupparono due diversi sistemi per descrivere l’universo. Gli astrofisici che esploravano le ampie distese del cosmo stabilirono un insieme di regole per spiegare gli eventi del mondo su grande scala (pianeti, stelle e galassie), ma mancava un modello completamente diverso per descrivere lo strano mondo del minuscolo (atomi e particelle subatomiche).

I fisici quantistici accettarono la sfida e iniziarono a mappare il minuscolo mondo dell’atomo, dove eventi impossibili sono la norma e le regole del senso comune non valgono più. I fisici pionieri che esplorarono il campo della scienza quantistica rimasero sbalorditi dalle implicazioni delle proprie scoperte. Persino Albert Einstein, noto per la sua genialità e per il suo pensiero “fuori dagli schemi”, trovò difficile andare oltre i confini della logica umana e del proprio background di scienze newtoniane per accettare l’assurdo, strano nuovo campo della scienza quantistica. Einstein era particolarmente turbato dalla nozione secondo cui le coppie di particelle quantiche potrebbero essere legate in modo tale che le misurazioni effettuate su una particella avrebbero simultaneamente influenzato l’altra a prescindere dalla distanza che le separava: un concetto noto come non-località. Se la comunicazione in qualche modo passava tra le particelle separate, allora tale comunicazione si verificava a una velocità superiore a quella della luce. Einstein credeva che questo fosse impossibile. Nel 1935, screditando la nozione di un tale stretto collegamento definendolo “azione fantasma a distanza”, lui e i colleghi Boris Podolsky e Nathan Rosen intrapresero una serie di ben pubblicizzati dibattiti con il fisico danese Niels Bohr su ciò che divenne noto come il Paradosso EPR.

La maggior parte dei fisici che presero parte al dibattito si schierò dalla parte di Bohr, ma passarono quasi trent’anni prima che John Stewart Bell si facesse avanti con una prova matematica, proponendo di risolvere la questione una volta per tutte con mezzi sperimentali. Finalmente, nel 1982 un team di fisici francesi guidati da Alain Aspect eseguì l’esperimento proposto da Bell. I risultati furono conclusivi e inconfutabili: Einstein aveva torto. La velocità della luce non è la fine: è soltanto l’inizio. La non-località governa l’universo quantico, e questo dimostra l’affermazione del fisico David Bohm secondo cui viviamo in un universo unico e indivisibile, unito e integro a prescindere da quanto noi cerchiamo di dividerlo o frammentarlo. È la stessa fondamentale verità insita negli insegnamenti di base di Krishna, Zaratustra, Buddha, Gesù, Maometto e del Dalai Lama. La non-località ci fornisce una concreta prova matematica che conferma gli insegnamenti spirituali che l’umanità ha a lungo cercato di mettere in pratica. Ciò che fate oggi ha importanza. Le vostre azioni e decisioni influenzano tutto e tutti attorno a voi, a prescindere da dove si trovino. Siamo tutti collegati. Vi è una sola nazione, una sola famiglia, un solo Dio da servire e da contemplare. Il resto non è che semantica.

sabato 8 dicembre 2012

L'IMMACOLATA : IL TANTRA CRISTIANO




La data dell' 8 Dicembre per la cristianità in generale ,  e  , per quella cattolica in particolare , riveste una importanza ri-levante e vedremo che il significato recondito di tale celebrazione riguarda anche da vicino il mondo dello Yoga in particolare di quella branca che va sotto il nome di Tantra Yoga ; infatti il Tantra Yoga nelle variegate espressioni di questa disciplina , rappresenta il " CULTO DELLA FEMMINILITA' " , culto che lo/a Yoghi/ni persegue al fine di diventare "femmminilmente" ricettivo/a , in maniera di attrarre a sè lo Spirito . Diceva S. Tommaso D'Aquino : < Dove c'è una Maria , lo Spirito vola da lei > .

Si tratta di diventare mariani , tanto nell'anima , quanto nel corpo . La meditazione ( dhyana ) è accessibile solo ri-trovando la propria "femminilità" interiore ( vedi l'episodio evangelico di Marta e Maria , in cui solo una delle sorelle, Maria ,  si pone ai piedi dello Spirito e lo ascolta , e solo lei ha accesso alla meditazione pura , all'estasi o samadhi che dir si voglia  ). Anche l'unione sessuale nell'ambito del Tantra Yoga è "mirata" al raggiungimento di questa femminilità interiore tesa a recuperarae lo stato interiore originale cioè quello : VERGINEO !

Uno stato  unitivo e di perfetto equilibrio tra YIN (femminile) e Yang ( maschile) , Ha (sole) Tha (luna) da cui Hatha Yoga (= unione del sole e della luna )  . Questo stato androgino originario è lo stato che contraddistingue la "PRAKRITI" ( materia nel suo stato verginale originario = Natura Naturans degli alchimisti ) e "PURUSHA" (Spirito) perfettamente in unione d'AMORE tra loro .

Quella dell'IMMACOLATA ormai è una celebrazione scolorita nell'immaginario delle generazioni soprattutto più giovani , ridotta quasi a giorno di festa da agganciare alla domenica o al sabato per un ponte più lungo , eppure la sua simbologia è notevole come potete vedere nell'immagine della donna (anima) che recupera il suo stato verginale (prakriti) , domina il mondo "sub-lunare" in cui era caduta la sua "kundalini" ( il serpente sotto i piedi) trattenuta nel "muladhara" dagli attaccamenti  , dalle passioni frutti avvelenati (mele) di Maya (mondo illusorio della mente egoica inferiore o io empirico ) . Liberato da queste passioni ed attaccamenti ( Moksa) si libera l'IO Trascendentale , l'IO Sono , e lo Spirito (Purusha) s'insedia pienamente  in lei portando la Grazia , cos' permettendo la ripresa  del "dialogo" ( discorso a due ) con fra Purusha e Prakriti , Adamo ed Eva  , dialogo che precedentemente  interrotto a causa di Avidya ( = ignoranza spirituale) . 

L'IMMACOLATA , rappresenta quella parte presente nell'uomo , oscurata da Avidya , in attesa di essere fecondata dallo Spirito e di ritrovare la sua via (darshan = sentiero divino) verso il cielo , rappresenta quel " resto d'Israele" che si è mantenuto fedele ed in ascolto della Parola , del Verbo , e che non si è "prostituita" a logiche di potere , di successo , e di godimento idolatrico del corpo e della mente !
L'IMMACOLATA è la " Shekinah " , il " Volto femminile di Dio , che si avvicina all'uomo/donna quando questi giungono al " Cittha Vritti Nirodah " , cioè : all'arresto delle variazioni fluttuanti della coscienza egoica riflessa soggetta al caos del samsara , cosa possibile solo quando si realizza un "Kumbaka" , una "sospensione" del samsara che permette l'ingresso in Dyana , nella meditazione , la meditazione è femminile , mariana appunto , allora può accadere che si presenti un angelo che annunci : < Ave Maria , pine di grazia , il Signore è con te.....! >.

Il frutto del Purusha e di Prakriti è un figlio spirituale , magico , il Cristo !

Vi auguro una meditazione , piena di grazie , di Luce  , di silenzio adorante e di gratitudine per questa bella e unica cosa che siamo tutti noi uomini e donne , esseri spirituali chiamati a fare esperienze nella materia !

Om shanti

giovedì 6 dicembre 2012

PILLOLA ROSSA O PILLOLA BLU' ?


                                                      


                  Matrix: pillola rossa o pillola blu?

" Pillola azzurra : fine della storia , domani ti risveglierai in camera tua e crederai a quello che vorrai "
                                                        " Pillola rossa " : resti nel paese delle meraviglie e vedrai quant'è profonda la tana del bianconiglio "
(morpheus)


Il programmatore di computer Thomas Anderson vive segretamente come hacker, sotto lo pseudonimo "Neo". Un giorno gli compaiono sullo schermo del computer alcune criptiche frasi riguardo a un indefinito "Matrix". Desideroso di scoprire cosa sia, dopo aver avuto un incontro con alcuni agenti, viene condotto dal misterioso Morpheus, il quale gli offre la possibilità di conoscere la verità riguardo Matrix.








Neo accetta. Dopo aver ingerito una pillola rossa, si sveglia bruscamente nudo in un alloggiamento riempito di liquido, con il corpo collegato a tubicini e cavi elettrici, i quali portano a una torre dove sono posti altri "baccelli" identici a quello in cui è lui. I cavi sono scollegati e Neo è recuperato da Morpheus che lo porta a bordo del suo hovercraft volante, il "Nabucodonosor". I muscoli atrofizzati di Neo, che fino ad allora non aveva mai usato, vengono ricostruiti, e successivamente Morpheus gli spiega la situazione. Per quanto ne possa sapere Morpheus l'anno potrebbe benissimo essere o il 2099, il 2199 o forse di più (neanche negli altri film sarà rivelato l'anno esatto ma, vista l'esistenza di almeno altre 6 Matrix, si può supporre che sia molte migliaia di anni avanti nel futuro), e l'umanità sta combattendo contro le macchine intelligenti che ha costruito all'inizio del ventunesimo secolo. 



Il cielo è coperto di nubi nere generate dagli esseri umani nel tentativo di tagliare il rifornimento di energia solare alle macchine. Le macchine hanno risposto usando gli stessi esseri umani come fonte di energia, "coltivando" innumerevoli persone dentro baccelli e utilizzando il calore prodotto dai loro organismi come fonte di energia. Il mondo che Neo ha abitato fin dalla nascita in realtà è Matrix, un'illusoria realtà simulata costruita su modello del mondo del 1999, sviluppata dalle macchine per poter tenere sotto controllo la popolazione umana. Morpheus e la sua squadra sono un gruppo di esseri umani liberi che liberano i prigionieri di Matrix e li reclutano nella loro resistenza contro le macchine. Dentro Matrix, essendo consapevoli che è solo una simulazione, sono in grado di piegare le leggi della fisica al suo interno, dotandosi così di abilità super-umane (come, per esempio, fare lunghissimi salti, velocizzare fino all'inverosimile il proprio corpo, camminare sui muri, ecc.). Morpheus crede che Neo sia "l'Eletto", colui che, essendo in grado di modificare Matrix a piacimento, concluderà la guerra contro le macchine.
Neo viene quindi addestrato per diventare un membro del gruppo. Un collegamento nella parte posteriore del cranio di Neo, precedentemente utilizzato da Matrix per connettere il suo cervello alla realtà virtuale, permette di "caricare" nozioni direttamente nella sua mente. Impara numerose arti marziali e dimostra le sue abilità nel kung-fu combattendo contro Morpheus in una realtà virtuale simile a Matrix, impressionando la squadra con la sua velocità. Un ulteriore addestramento introduce Neo ai pericoli di Matrix. Le lesioni subite all'interno della realtà virtuale sono riflesse nel mondo reale: se si è uccisi in Matrix, anche il corpo fisico morirà. Viene avvertito della presenza degli "agenti " "programmi-sentinella" potenti e veloci, capaci di apparire in qualunque luogo prendendo possesso del corpo di altre persone collegate a Matrix, il cui scopo è quello di eliminare tutte le minacce per la simulazione.

Il film inizia con la proposta di operare  una scelta : in una scena famosa Morpheus mette davanti agli occhi di Neo due pillole, azzurra e rossa e pronuncia le seguenti parole: < E’ la tua ultima occasione, se rinunci non ne avrai altre . Pillola azzurra: fine della storia. Domani ti sveglierai in camera tua e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa: resti nel paese delle meraviglie, e vedrai quanto è profonda la tana del bianconiglio”. Mentre Neo avvicina la mano verso la pillola rossa aggiunge: “Ti sto offrendo solo la verità”>.

 Neo ha scelto la strada della verità naturalmente, altrimenti il film sarebbe fini lì e buonanotte. Ma non è così automatica la scelta. Visto che la realtà indotta è così bella da vivere, perché scegliere la verità? A che scopo?
La vita è una strada lastricata di "scelte" , o fatte o mancate , ma in ogni caso scelte anche quando si è deciso di non-scegliere in fondo si è scelto.


                       < IL MIO REGNO NON E' DI QUESTO MONDO > ( Gv 18,38) 

Così Gesù risponde  a Pilato  che gli chiedeva di quale Regno Egli fosse il re . Possiamo immaginare l'espressione esterrefatta dell'ottuso console romano , un ASURA ( vedi mio blog su Sura e Asura)  completamente oscurato dalla mente egoica inferiore ( maya , matrix , ) che  vive nella realtà separata , non - redenta del mondo degli esseri ottenebrati , demoniaci , Asura appunto ,  al pari dei grandi sacerdoti del Sinedrio anch'essi avviluppati nella stessa irrealtà filtratata attraverso le "travi" poste nei loro occhi dalle proiezioni falsate del loro ego / faraone .

I grandi drammi spirituali in fondo presentano un pò tutti la stessa sceneggiatura ; infatti essi  ci parlano spesso di uno scontro fra due "mondi " diversi ,  in perenne conflitto determinato dalla tensione che si stabilisce tra il polo "spirituale" (mondo della verità) , pillola rossa , e il polo " materiale illusorio " ( mondo della mente egoica illusoria ) , pillola blù . Non confondiamo la materia con la creazione , proiezione di mahat ( = mente divina , cosmica ) ; quando parlo di mondo materiale illusorio , parlo di Maya , proiezione della mente egoica per cui si ritiene reale ciò che non lo è ; infatti è una produzione satanica , come lo Spread ad esempio.

Morpheus : < Come definire la realtà ? Ciò che tu senti , vedi , degusti , o respiri , non sono che impulsi elettrici decodificati dal tuo cervello >

Il film è sicuramente originale nella sua confezione , ma l'argomento si rifà all'impianto platonico ( il mito della caverna) e ancor prima alle leggende dell'area indo-iranica ; insomma un leit-motiv  che accompagna da sempre la storia dell'uomo/donna di ogni tempo .   Consiglio  la lettura di un  bellissimo testo tardo cinquecentesco intitolato  : LA VITA E' UN SOGNO di Calderon DE LA BARCA . Rimarrete stupefatti dalla sua storia , il virtuale e il reale sono stati sempre d'attualità fin dall'antichità dunque , segno evidente che "qualcuno " ne è stato sempre consapevole .

Morpheus : < Matrix è ovunque intorno a noi . Anche adesso , nella stanza in cui siamo . E' quello che vedi quando ti affacci alla finestra , o quando accendi il televisore . L'avverti quando vai al lavoro , quando vai in chiesa , quando paghi le tasse . E' il mondo che ti è stato messo davanti agli occhi per nasconderti la verità > . 

Neo : < Quale verità ? >

Morpheus : < Che tu sei uno schiavo , neo. Come tutti gli altri sei nato in catene . sei nato in una prigione che non ha sbarre , che non ha muri , che non ha odore . Una prigione per la tua mente>.

Sembra di udire la stessa domanda sulla bocca di Pilato a Gesù : < Cos'è la Verità ?
In latino la domanda è : < Quid est veritas ?
E anagrammando viene fuori  : Est vir qui adest ! Cioè : E' l'Uomo che ti sta davanti . Il " Figlio dell'Uomo " cioè il " RISVEGLIATO " , Colui che ha raggiunto la " Moksa " , la "libertà " dei figli di Dio , liberati dalle catene dell' io empirico , dell'ego faraone , e dalle maglie delle false proiezioni della virtualità .

                                        Allontanati (vade retro) Satana >   (Mc 8,27-33)

Così Gesù , il RISVEGLIATO , l'Uomo ontologico , caccia il satana , il grande illusionista esperto di virtualità , che per distoglierlo dalla meditazione (Dhyana) , era giunto a promettergli di tutto e di più , potere , regni , tecnologia ( trasformare le pietre in pane) , insomma le tre grandi tentazioni di sempre : Potere , Potenza , Godimento !
La VERITA' , e solo la VERITA' rende liberi . Il momento della libertà allora coincide con il pieno incontro con la materia , che viene così illuminata , spiritualizzata , sposata . Questo è il significato della incarnazione natalizia . Gesù sa bene di muoversi in una realtà "mistificata" , tanto è vero che rivolgendosi ai suoi discepoli dice loro : < sapete cosa vi ho fatto ? Vi tratto fuori da questo mondo (illusorio) > , e ancora più avanti : < Voi siete nel "mondo" , ma non del "mondo " > ; in altre parole il maestro dice loro che li ha tratti fuori da Matrix , dalle sue dinamiche di illusione , ma aggiunge subito : < fate attenzione perchè come hanno perseguitato me ( le sentinelle) , perseguiranno anche voi > . E' inevitabile ! Ne vale la sopravvivenza di matrix/satana .
       
  < Un servo non può servire due padroni o Dio o Mammona > ( Lc 16,10-16)

Gesù  ( verità ) ,  o lo segui o lo ostacoli . E pia illusione pensare di poter servire entrambi i mondi uscendone indenni pena la caduta della coscienza  in stato "dvaita" (dualista) che finisce per esacerbare l'individuo in una castrante tensione che non gli permette di vivere pienamente nell'uno o nell'altro mondo , rischiando di finire nell'oscuramento totale della materia ottenebrata (asura ) .

Morpheus : < Se non sei uno di noi , sei uno di loro

E' inevitabile ! O diventi un " IO SONO " (mukti = liberato) , o rimani un "loro" , uguale a tutte le altre "sentinelle" ( nel film le sentinelle hanno tutte lo stesso viso e vestono tutti uguali ) che danno la caccia Neo per ucciderlo , come fecero duemila anni prima i persecutori di Gesù , < che lo cercavano per ucciderlo > . La motivazione era la stessa !
I "normopatici" (vedi mio blog sulla normopatia), imbottiti di dosi massicce di pillole azzurre , che non si fanno problemi e pensano solo alle proprie vicinanze , non si informano , credono solo alla televisione come unico strumento di conoscenza , sono le "sentinelle" incoscienti di Matrix , sono i "loro" che mettono la testa sottoterra .
Morpheus : " la televisione condiziona la vita della gente . La televisione è Matrix !

Poi ci sono coloro che decidono di non vivere nell’ignoranza e cercano nel loro piccolo di avvicinarsi il più possibile alle piccole verità di tutti i giorni. Per fare questo basta ingoiare una sola volta la pillola rossa.

Morpheus : < devi lasciarti tutto dietro , Neo . paura , dubbio , scetticismo . Sgombra la tua mente >

               
Un altro disse: «Ti seguirò, Signore, ma prima lascia che io mi congedi da quelli di casa». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che ha messo mano all'aratro (hala)  e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio».Lc 9, 61-62 )

E' l'invito sia di Morpheus che di Gesù a cancellare la propria storia personale , a deporre la maschera di una falsa personalità costruita sulla falsità del piccolo/ego/faraone che può essere solo di inciampo ed ostacolo per la nascita del nuovo e la manifestazione del Regno di Dio . Si tratta di operare una "cesura" definitiva con il regno del satana , con il suo potere illusorio , e con il peccato che origina da "avidya" (= ignoranza spirituale).

Il mondo illusorio del satana/matrix  avverte come pericolosissimo l'arrivo dell'eletto ( Cristo / Neo ) in quanto ne determina la sua fine ; infatti dice Morpheus : < matrix è un sistema , Neo . E quel sistema è nostro nemico . Ma quando ci sei dentro , ti guardi intorno e cosa vedi? Uomini d'affari , insegnanti , avvocati , falegnami .....le proiezioni mentali della gente che vogliamo salvare. ma finchè non le avremo salvate queste persone faranno parte di quel , e questo  sistema e questo le rende nostre nemiche . devi capire che la maggior parte di loro è pronta per essere scollegata . tanti di loro sono così assuefatti, così disperatamente dipendenti dal sistema che combatterebbero per difenderlo >



          Morpheus : < C'è sempre un'altra via >

Gesù dice di se : < Io Sono la Via , la Verità , la Vita >

La "via" che passa nel nel "mondo" di matrix/maya , è la via degli Asura ( esseri ottenebrati) , la " via larga " , che porta alla perdizione della normopatia . Una via percorsa da molti , forse dalla maggioranza insonnolita dalla scorpacciata di pillole azzurre . La Via del Vero Sè , invece è la Via che conduce alla salvezza , una " via stretta " lastricata di molte incertezze , ma sono proprie queste che rendono la vita difficile alla mente egoica inferiore, al così detto " sè locale " , l'io empirico limitato nei confini degli attaccamenti della realtà illusoria . Ingerire la pillola rossa equivale ad avviarsi sulla VIA del Vero Sè " non-locale", infinito , non condizionato .

In sostanza la "via" dei maestri è la via dell"uscita dal samsara" , dal quotidiano dell'uomo comune imprigionato dentro le maschere delle false identità e asservito alle logiche schiavistiche della "molteplicità" a cui si è assoggettati quando si è "addormentati" e fintanto che non c'è una presa di coscienza di questo fatto ( essere addormentati) è impossibile iniziare un qualsiasi lavoro su di sè .

Neo , il protagonista , all'inizio del film deve prendere coscienza che sta vivendo in un sogno , finchè dorme ma è convinto di essere sveglio , non può svegliarsi davvero . << Dormire ed essere svegli sono due " stadi di coscienza " entrambi "soggettivi" e solo cominciando a " ricordarsi di se " l'uomo può realmente svegliarsi . Intorno a lui , tutta la vita assumerebbe allora un aspetto ed un senso "differenti". Egli lo vedrebbe come una vita di " gente addormentata "una vita di sonno . Tutto ciò che la gente dice , tutto quello che fa , lo dice e lo fa nel sonno . Nulla di questo quindi può avere il minimo valore . Solo il risveglio , e ciò che conduce al ri-sveglio , ha un valore reale . >> (Gurdjieff)

Svegliarsi dunque , facile a dirsi , ma non altrettanto facile a farsi ! Millenni di secoli , di storia , di intere biblioteche sono scritte su pagine compilate nel sonno e che coinvolgono altri nel sonno . Intere pagine delle sacre scritture di ogni tradizione sono piene di riferimento a questo sonno . Tutti Vangeli , ad esempio , sono percorsi dal fremito dell'invito del Maestro : < SVEGLIATEVI > , < VEGLIATE , NON DORMITE > , ecc, ecc,....I discepoli di Cristo nel Giardino di Getsemani , mentre il loro maestro pregava per l'ultima volta , dormivano . Questo dice tutto . Ma gli uomini/donne lo comprendono ? Essi considerano ciò una figura retorica , una metafora ,. Non vedono affatto che deve essere compreso alla lettera . E di nuovo è facile capire il perchè . Per prenderlo alla lettera occorrerebbe svegliarsi un poo per lo meno tentare di svegliarsi . Sembra quasi che i vangeli non parlino mai del "sonno" , invece se ne parla in ogni pagina , il che dimostra semplicemente che la gente legge il Vangelo dormendo .
<< Fintanto che un uomo è immerso in sonno profondo , comatoso, interamente sommerso nei suoi sogni , non può neanche pensare di essere addormentato . Se potesse pensare di essere addormentato si sveglierebbe . L'uomo/donna è creato per diventare cosciente di se , questo è lo scopo (dharma) per cui nasce , ma appena nato inizia una " cura del sonno " sul bambino operata da gente "addormentata" di per se . Il risveglio è quindi rimandato e dovrà essere conquistato attraverso sforzi immani che devono vincere la forza di tutte le abitudini accumulate che spingono al sonno . Fin dalla sua prima infanzia l'uomo/dona ha già perso la capacità di svegliarsi , egli vive tutta la sua vita nel sonno e muore nel sonno >> ( Ouspensky )
Svegliarsi da questo sonno è la : MOKSA !

Più che di educazione del bambino sarebbe il caso di parlare di < Educastrazione > ( S. Brizzi)
Non è l'educazione allo sviluppo e all'evoluzione che va abolita , ma quella dell'"omologazione" ai comportamenti comuni !
Smettere di assumere l'anestetizzante della pillola blù !