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venerdì 21 dicembre 2012

L'ALBERO DI SUSHUMNA : UNA VERA "CUCCAGNA"


Il mondo incantato delle fiabe o delle leggende ci parla spesso di alberi magici che producono frutti speciali , come i pomi d'oro del "Giardino delle Esperidi " p.e., e  che dotano di poteri (siddhi) gli eroi che se ne impadroniscono . Frutti dunque che stanno in cima ad un albero normalmente altissimo e difficile da ri-salire , come p.e. nella nota fiaba del " fagiolo magico " in cui il protagonista , Giacomino , perviene in possesso di strumenti che assicureranno a lui e alla madre il benessere familiare .

Un albero ( del bene e del male ) è all'inizio della storia dell'uomo/donna immersi nella pace divina del paradiso terrestre , un'altro albero , quello della "Vita" è piantato in mezzo a quel giardino e i suoi frutti donano l'immortalità , ecc,ecc....
Insomma si può dire che l'albero (Vrk) e l'uomo/donna iniziano insieme la loro storia indissolubilmente legati l'uno a l'altro/a .
La memoria di questa relazione è rimasta occultata nelle tradizioni dei popoli e delle collettività , tramandata magari sotto forma di giochi , che rimandano ad antichi riti d'iniziazione . Uno fra i molti è ancora praticato soprattutto in quei paesi che coltivano , meglio che nelle città , i ricordi di queste "prove" , che oggi vengono indicate con il termine di "folklore" .

Si tratta di un gioco noto come : L'ALBERO DELLA CUCCAGNA !

In occasione di fiere o feste paesane , nella piazza centrale viene innalzato un "palo" unto di grasso e sostanze oleose , che ne rendono difficile l'ascesa . In cima al palo poi viene installata una ruota (chakra ? ) e ad essa viene attaccata ogni sorta di bene alimentare , come prosciutti , salami, formaggi , olio , e quant'altro una vera cuccagna per chi se ne appropria . Ma l'impresa non è facile , bisogna sudarsela e molto anche .
Alla fine il più ardito ed insistente riesce a raggiungere la "cima" e può scendere felice con il suo sudato bottino .

La simbologia di questo gioco ha non poco a che fare con l'impresa dello Yogi ; infatti la ri-salita lungo il palo è assimilabile alla ri-salita di Kundalini (=coscienza cosmica) lungo il canale psico-energetico ( = nadi) centrale noto come "SUSHUMNA " . Quando kundalini/shakti , principio materno ,  ri-svegliata dalle asana , dal pranayama , dalla meditazione (Dhyana) , finalmente ascende lungo di essa (sushumna) ri-svegliando i "campi di coscienza" (chakra) , finalmente si ri-unisce  al principio paterno , Shiva , permette l'apertura del "terzo occhio " (= Ajina chakra) e quindi l'accesso allo "stato estatico " ( = samadhi) che fa "gustare" i frutti spirituali di questa ri-unione . L'arrampicata è finita , l'eroe (= Virat) torna a valle in muladhara , ma ormai la sua permanenza nello "stato manifesto" della materia , è una " vita illuminata " , egli è divenuto di fatto un " Bodhisattva" , un "Sura " , un illuminato , il cielo ha preso dimora dentro di lui/lei , non più schiavo del karma , ma suo dominatore ...si gusta la....CUCCAGNA !

Om shanti

Yogacharya Eknathananda

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