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sabato 29 novembre 2014

I GRANTHI : TRE NODI SULLA VIA DI DIO..MA CI PENSA GESU' A SCIOGLIERLI






In quel tempo, Gesù stava insegnando in una sinagoga in giorno di sabato. C'era là una donna che uno spirito teneva inferma da diciotto anni; era curva e non riusciva in alcun modo a stare diritta.

Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei liberata dalla tua malattia». Impose le mani su di lei e subito quella si raddrizzò e glorificava Dio.

Ma il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella guarigione di sabato, prese la parola e disse alla folla: «Ci sono sei giorni in cui si deve lavorare; in quelli dunque venite a farvi guarire e non in giorno di sabato».

Il Signore gli replicò: «Ipocriti, non è forse vero che, di sabato, ciascuno di voi slega il suo bue o l'asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi? E questa figlia di Abramo, che Satana ha tenuto prigioniera per ben diciotto anni, non doveva essere liberata da questo legame nel giorno di sabato?».

Quando egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la folla intera esultava per tutte le meraviglie da lui compiute.
VANGELO (Lc 13,10-17)


Questo passo ci mostra due tipologie umane diverse ma sotto sotto "annodate" su stesse allo stesso modo; una donna "curva su stessa" , spezzata in due , da diciotto anni e il "capo" della sinagoga , apparentemente eretto ma anche lui interiormente ripiegato su stesso , sulle proprie convinzioni peraltro non filtrate da un lavoro personale di riflessione su stesso (svadhyaya) ma ricevute dalla in eredità dalla propria tradizione religiosa (fariseismo) e come tale applicata meccanicamente , due "curvature" diverse fisica l'una , mentale l'altra, ma entrambi "rattrappiti"  della stessa "malattia" , entrambi bisognosi di essere "liberati" ( mukti)  dalla loro egoità che li costringe da sempre a volgere lo sguardo verso il "basso", verso i propri "attaccamenti" esistenziali ( vairagya) ,incapaci di lasciarli  e quindi impossibilitati a "vedere" ; entrambi tratti verso il basso dall'energia "discendente" (apana) . Solo la donna però "miracolata" da Yeshuà vedrà l'inversione di questa energia trasformata in Prana "ascendente" che ritorna alla casa paterna ( sahasrara chakra) dopo che il maestro avrà "ri-addrizzato" la sua "colonna vertebrale" (sushumna) e "ri-attivato" la comunicazione tra cielo e terra , fatto che evidenzia quanta importanza sia data nello Yoga alla ri-educazione posturale della colonna vertebrale . 

Il miracolo avviene proprio in giorno di "sabato" , lo "shabat" ebraico , che va dal pomeriggio del venerdì al pomeriggio del sabato , giorno dedicato al Signore , alla meditazione , alla preghiera , allo studio delle sacre scritture , per cui il pio ebreo si "ferma" insieme a tutta la sua famiglia per lasciare spazio alla  Shekinah ( volto femminile di Dio ) di entrare nella sua casa ed ivi essere goduta ( bogha ) . Il sabato , come la Domenica per i cristiani , è o almeno dovrebbe essere una "sospensione" ( Khumbaka ) , un Pranayama , che apre le porte a Dio , questa è la funzione del Pranayama , sospendere il respiro , creare uno spazio , shabat , tra un respiro e l'altro , e riempire quello spazio di Dio per ri-prendere "fiato" , accompagnandolo con una sospensione del "giudizio" , delle critiche , della parola , ritirare il "prana" da ogni attività profana e dirigerlo verso "  Dhyana " ( meditazione ) . Per questo Yeshuà era entrato in sinagoga di sabato , per pregare, meditare , come tutti gli altri , farisei in primis , che però ignorano la "malattia" di una donna e criticano Yeshuà quando questi la guarisce , guarda un pò proprio di sabato , accusandolo addirittura di aver profanato questo giorno e Yeshuà fa subito notare loro che di sabato però essi non disdegnano di portare il bue e l'asino all'abbeveratoio . I protagonisti del racconto sono tutti "avvolti" su stessi , la donna per un verso e il capo fariseo per un'altro , ma entrambi "annodati". 

Yeshuà scioglie la "donna", ma non l'uomo ingabbiato nei lacci e negli attaccamenti ideologici del suo background culturale . Il fariseo e la donna sono "divisi in se stessi" , la schiena curva della donna ben rappresenta il "disagio" del femminile inaridito da una cultura religiosa aggressiva ,maschile priva di tenerezza "umida" , femminile , al punto tale che la "colonna vertebrale" è impedita a lasciar passare " Kundalini" , la coscienza cosmica !
Nello Yoga la pratica del " MAHA BANDHA " per questo riveste un ruolo estremamente importante in quanto  lungo "SUSHUMNA" ( nadi / canale psicoenergetico centrale ) sono distribuiti i " GRANTHI " ( Nodi ) , in totale tre e cioè :




 


Rudra Granthi  



Visnu' Granthi


  


Brahma Granthi



Ed esattamente il primo (Brahma granthi ) all'altessa del plesso pelvico (svadistaha chakra) ; il secondo ( Visnù granthi)  del plesso cardiaco ( anahata chakra ; il terzo ( Rudra granthi ) in Ajina chakra (terzo occhio ) . 
Il Maha Bandha dunque opera su questi tre nodi con: 

MULA BANDHA (plesso pelvico)
  
UDDJANA BANDHA (plesso solare)

JALANDHARA BANDHA (plesso faringeo) 

Bandha in sanscrito traduce " allacciare , immobilizzare , legare, e Maha Bandha è finalizzata a favorire l'espansione della coscienza sciogliendo i tre nodi che ostacolano l'ascesa di Kundalini risvegliata nel muladhara chakra .



I tre nodi sono posizionati all'altezza di tre aree specifiche che nella cabala ebraica sono chiamate " zone matriciali" , cioè ; zone matrici , di formazione ; infatti nella prima zona pelvico addominale si forma la vita fisica del feto , il corpo grossolano  ; nella seconda , cuore , il corpo sottile ; la terza , "luogo del cranio " ( Golgotha ) , sancisce la definitiva divinizzazione dell'essere individuale.

Tre operazioni dunque che nell'Alchimia sono riferibili rispettivamente a :

- Opera al nero ( brahma granthi )     " A "
- Opera al bianco (visnù granthi)       " U "
- Opera al rosso    ( rudra granthi )    " M "

Le tre lettere si riferiscono al Pranava OM ( AUM )

Ci sono quattro bandha dunque jalandharauddiyana,  mula e mahabandha. Quest'ultimo è la combinazione dei primi tre. Questi tre bandhaagiscono direttamente sui tre granthi o nodi psichiciMula bandha è associato a brahma granthiuddiyana bandha a vishnu granthi ejalandhara bandha a rudra granthi. I granthi impediscono il libero flusso di prana lungo sushumna nadi bloccando in tal modo il risveglio dei chakra e l'ascesa di kundalini.  




Aggiungi didascalia

-Brahma granthi è il primo nodo ed è associato a muladhara esvadisthana chakra. E' legato all'istinto di sopravvivenza, al bisogno di procreare e alla conoscenza, alla consapevolezza e al desiderio profondo e istintivo. Quando brahma granthi viene trasceso, lakundalini, o energia primaria, può risalire oltre muladhara esvadisthana senza essere nuovamente richiamata verso il basso dalle attrazioni e dai modelli istintivi della personalità.

-Vishnu granthi è il secondo nodo ed è associato a manipura ed a anahata chakra. Questi due chakra sono collegati al nutrimento degli aspetti fisici, emozionali e mentali dell'esistenza umana. Manipura sostiene annamaya kosha, il corpo fisico, che governa la digestione e il metabolismo del cibo. Anahata alimenta manomaya kosha, il corpo mentale e pranamaya kosha, il corpo energetico. Una volta che vishnu granthi viene trasceso, si prende l'energia dall'universo e non dai centri localizzati all'interno dell'essere umano.

-Rudra granthi è il terzo nodo ed è associato con vishuddhi e ajna o agya chakra. Vishuddhi e ajna sostengono vijnana o vigyanamaya kosha, il corpo intuitivo o mentale superiore, e rappresentano la trasformazione di una forma, un'idea o un concetto esistente nel suo aspetto universale. Quando rudra granthi viene oltrepassato, si perde l'individualità, ci si lascia alle spalle la consapevolezza del vecchio ego ed emerge l'esperienza della coscienza immanifesta oltre ajna chakra, in sahasrara .



Ritornando al passo evangelico di apertura si potrebbe dire che Yeshuà è senza dubbio uno che "scioglie" "granthi" , nodi che impediscono la ri-salita di Kundalini (coscienza cosmica) ; infatti nel caso della donna ricurva opera sul primo nodo (brahma granthi) . La povera donna è persa nella "molteplicità" del samsara , i suoi occhi sono rivolti alla terra, ivi trattenuta dai suoi troppi attaccamenti (aparigraha) nonchè dai pregiudizi pseudoreligiosi della sua cultura di origine e  dai complessi di colpa che l'accompagnano . Lo stesso nodo presente anche nel capo della sinagoga impedisce l'apertura del nodo sovrastante ( visnù granthi ) , l'apertura del cuore alla compassione e di conseguenza rimane bloccato anche il nodo in Ajina chakra ( rudra granthi) , la cui mancata apertura lo fa rimanere nelle maglie di una religiosità falsa , farisaica appunto .

In altri episodi ritroviamo Yeshuà che apre il nodo del cuore al "ricco Zaccheo" ( vedi mio blog su tale argomento) , un uomo troppo "legato" alla sua ricchezza materiale , che appena "sciolto" da Yeshuà sale su un albero ( Sushumna) e gli si apre anche il terzo occhio ( Ajina ) , finalmente vede la vera spiritualità e subito dona gran parte delle sue ricchezze , perchè nulla vale quanto il VERO SE , la propria natura divina . 
Si , i racconti evangelici sono una vera sequela di "granthi" sciolti e a scioglierli non bastano solo tanti Pranayama ed esecuzioni di "bandha" anche perfettamente eseguiti . Se non c'è la presenza di Yeshuà , della Grazia santificante , è molto probabile che quei nodi resteranno nodi !

Om shanti

Ekanathananda   




domenica 16 novembre 2014

ERODE , PILATO , ANNA , CAIFA : UN PRATYAHARA IMPOSSIBILE !


Gli ultimi giorni di Yeshuà in quel di Gerusalemme sono indubbiamente giorni ricchi di vicende e d'incontri e di personaggi che si avvicendano sulla scena del dramma che culminerà sulla collina del Golgothà che tradotto vuol dire "luogo del cranio" ; infatti il "cranio" nella simbologia "sottile" e simbolica del corpo , viene dopo la "zona addominale" e quella "toracica", tre "zone matriciali" in quanto in esse si verificano tre metamorfosi precisa . 

Nella prima (zona) assumiamo la forma fisica ( concepimento ) , il corpo ; nella seconda all'altezza di Anahata chakra (cuore) ci Umanizziamo , anche se non sempre avviene per tutti questo "passaggio" (pesach = pasqua i ebraico) che di fatto sancisce la nostra umanizzazione ( chiavi d'argento = piccoli misteri ) , passiamo dai tre chakra (muladhara , svadisthana, manipura) inferiori o stato istintuale a quelli superiori (anahata , vishuddi,ecc....) ; infine approdiamo all'ultima (zona) appunto il "cranio" dove avviene la nostra definitiva santificazione o divinizzazione ( grandi misteri = chiavi d'oro ) , insomma diventiamo santi , raggiungiamo il sahasrara chakra , di poco al disopra della fontanella cranica , il "luogo del cranio" . Per questo i santi (rishi) nella iconografia classica sono rappresentati con l'"aureola" dietro la testa . Yeshuà è venuto in questa dimensione proprio per ri-aprire questa "via" ( < IO SONO LA VIA > ) che uno scalatore chiamerebbe la "direttissima" , ma anche la più impegnativa e pericolosa e di fatto lo fu se si pensa che tre personaggi "autorevoli" , molto differenti psicologicamente tra loro e per qualche verso anche in contrasto , purtuttavia si trovarono d'accordo nel pianificare la eliminazione "violenta" del povero Galileo reo solo di aver predicato l'Amore e la concordia tra gli uomini . Ma cosa aveva di così rivoluzionario questo messaggio proposto da un uomo senza rappresentanza politica o religiosa , dis-armato , senza esercito , contornato da una sparuta "armata brancaleone" di pescatori semi-analfabeti , che appena scoppiarono le prime avvisaglie di pericolo si dileguarono in un battibaleno ?

Vediamoli un pò più da vicino questi personaggi che vanno sotto i nomi di : 

                             PILATO - ERODE - ANNA - CAIFA


PILATO , il procuratore romano , rappresenta gli interessi dell'impero di Roma in Palestina . E' un politico , un carrierista di professione con tutto l'interesse a mantenere nella calma e sotto controllo la regione che gli è stata affidata e per ottenere ciò deve coltivare relazioni pacifiche con i "politici locali" e le autorità religiose rappresentate dal Sinedrio , il collegio sacerdotale presieduto da Farisei e Sadducei , non vuole complicarsi la vita , non odia Yeshuà , ma quando capisce che può creargli dei problemi di ordine pubblico lo affida nelle mani dei suoi soldati cedendo agli umori della folla pilotata al solito da abili suggerimenti dall'alto . 



Anna e Caifa , farisei , sacerdoti del Sinedrio , il sacro collegio , obbediscono seppure a "denti stretti" ; infatti  gli "imperi" anche se discreti , non godono quasi mai delle simpatie dei locali , in fondo in fondo sono sempre degli "invasori" , dei "colonialisti" che "sfruttano" le risorse economiche del luogo e impongono balzelli fiscali che impoveriscono la popolazione che si vede così defraudata . I Sadducei invece sono più "soft" , veri e propri "collaborazionisti" per garantirsi gli agiati stili di vita che conducevano insieme alle loro famiglie . Anna e Caifa sono i due farisei che dirigono il Sinedrio , detestano letteralmente Yeshuà, lo odiano .


Erode è il quarto protagonista della cruenta storia , è il classico "uomo fantoccio" dei "poteri forti" , e come tutti i "re travicello" della storia abile negli "inciuci" della politica , non vuole dispiacere ai Romani , si sollazza con la sua corte impegnata in bagordi giornalieri di pranzi , cene , danze , spogliarelli , giocolieri e saltimbanchi , insomma la "dolce vita" del solito "generone della politica" da sempre presente sulla ribalta della politica corrotta . 

I quattro personaggi sono motivati da interessi differenti , hanno diversa estrazione sociale e culturale e religiosa . Pagano il primo , Pilato , le sue motivazioni spirituali non vanno al di la di quello che il suo dio gli può procurare in termini di ritorno politico , finanziario e di salute , poi che sia Giove , Juppiter , Cerere , o lo stesso Yavhè dei giudei  , non importa , l'importante è che funzioni . Tant'è , la mentalità pagana funziona così tra cornetti , amuleti , talismani , ecc...nel suo arsenale spirituale c'è posto per tutti , un dio vale l'altro purchè assicuri benessere economico e salute . Una mentalitàche comunque può essere ritrovata anche nei circoli della religiosità seria ed omologata . Una religiosità Rajo-Tamasica in fondo ( vedi mio blog sulle tre Guna ) .



I Farisei , per lo più, qualche eccezione non manca come Nicodemo p.e. , ma per lo più sono arroccati su una religiosità meccanica , normopatica , cerimonialistica , satura di "fai questo , non fare quello  , ecc" ,ma priva di "cuore" in sostanza. 

Il quarto , lo zuzerollone narcistico , Erode , fa quello che sa fare meglio e cioè : lo YESMAN . Fa finta di pregare , ma non ci crede , un vero ateo praticante , che potrebbe ergersi a santo patrono di questa categoria che si va sempre più estendendo in questi nostri tempi in cui il "religioso" va sempre più diventando uno specifico burocratico e notarile che scandisce i momenti di "passaggio" dell'esistenza , battesimo , cresima , comunione , matrimonio , sempre più vicini alle "fiction" cinematografiche che a veri "atti sacri" .

Sono moderni questi tre protagonisti , le problematiche che hanno messo sul tavolo allora , sono ancora oggi in piedi di sana pianta .
Hanno caratteristiche diverse , in contrasto evidente , si detestano nemmeno tanto amabilmente , in qualche caso si odiano anche , però alla fine solidarizzarono tra loro ; infatti tutti e quattro si "accordarono" per accoppare il reo Yeshuà ! Di cosa fosse poi reo , di quale delitto orrendo si fosse macchiato , dopo duemila anni dobbiamo ancora capirlo .

Ma i nostri  qualcosa in comune ce l'hanno sicuramente , e si chiama  :

                                    ODIO VERSO CRISTO

Essi sono quattro " ASURA " ( esseri demoniaci , vedi mio blog su sura e asura ) , gli asura sono i "figli della tenebre" , nella Baghavad-Gita essi sono i Kaurava , i figli di un re cieco dalla nascita , Durhyodana , il piccolo se empirico figlio della cecità spirituale (avidya) , nutrito con il latte di "asmita" , l'egostismo narcisistico che si identifica con gli oggetti esteriori del mondo illusorio di Maya , tutto dedito alla ricerca del piacere edonistico ( raga ) e in fuga dalle cose che odia , persone , oggetti , ecc e infine preda di "abhinivesha" attaccamento morboso alla vita .

Questi cinque "Klesha" (afflizioni) hanno talmente saturato i quattro da renderli incapaci di vedere la "luce" (sattva) al punto di scatenare in essi le "vritti" più devastanti e violente (vedi mio blog su vritti e klesha).
Essi sono "ancorati" , "imprigionati" , nei primi tre centri istintuali (chakra) ,muladhara , svadhisthana , manipura , raramente i politici vanno oltre questi tre centri , cosa che li condanna alla ricerca continua di potere politico , economico , e spesso coadiuvati anche dal potere religioso ( Anna , Caifa) che non vuole vedere cancellati i propri tornaconti .

Yeshuà era un pericolo per loro , perchè "pregava" , "meditava" , praticava il "silenzio" (mouni) , padroneggiava il "PRATYAHARA" , il " Ritiro dei Sensi" dal "mondo esterno , mettendo così a tacere il " CHITTA" ( composto mentale ) , attivissimo invece nei suoi detrattori dilaniati da lotte intestine di potere , da conflitti interiori di ogni genere accesi nel loro ego inferiore dai draghi fiammeggianti della loro sete insaziabile e inesauribile perchè il piccolo se non è mai sazio di avere , di possedere , più ha e più vuole è la sua legge infernale .

Dove finiscono Pilato , Erode , i gran sacerdoti Anna e Caifa se il loro chitta si "arresta" (nirodha) , se non produce più "vritti" di critica , di giudizio , di ira , di invidia , di lussuria , di maldicenza , di calunnia , ecc...ecc...?

Yeshuà è " SATYA" , è "VERITA'" , la menzogna non può sgorgare dal suo "vishuddi", centro che rimane silenzioso quando Egli si trova davanti ai tre ; infatti (Yeshuà) resta in silenzio davanti a loro perchè ben sa che dentro il "samsara" egoico la "PAROLA" è soffocata nei cuori tanto dei pagani quanto dei finti religiosi e quanto dei corrotti politici  .

Pilato , Erode , Anna , Caifa , condividono in condominio la stessa "paura" e cioè : perdere la propria identità .
Quando il piccolo se empirico si trova in presenza dell'IO SONO , è letteralmente terrorizzato perchè preavverte la sua fine prossima , l'Apocalisse è ad un tempo "distruzione" (del vecchio io empirico) e "ri-nascita" del "nuovo io" trascendentale . Facile a dirsi ma per chi la subisce è un vero "tsunami" psichico.

Pilato (corporeo) se vede andare in frantumi l'impero che lo giustifica e sostiene , chi è ?

Erode (libidinale) , se vede distrutto il suo datore di lavoro , la sua corte andare a gambe all'aria , chi è?

Anna e Caifa (mentale) , se vedono andare in pezzi  il loro Dio costruito con tanta cura a tavolino secondo i loro schemi dogmatici , chi sono ?

Eppure potrebbe essere una occasione d'oro per loro , potare di netto tutti i loro attaccamenti egoici e quindi entrare in Pratyahara , conoscere il "silenzio della mente" , allora si che potrebbero finalmente conoscere l'interno del tempio , conoscere il tempio .
Decisamente il pratyahara non è il forte dei quattro e ne di quanti sono "catturati" dalla vita dei sensi !

Ekanathananda    

mercoledì 5 novembre 2014

VASANA : LE TRACCE DELL'EGO





  
               COS’E’ QUESTO EGO ?
  
 Ego ed egoismo o egotismo (Ahamkara) è il principio di autoaffermazione nato dall’ignoranza.  Il seme di questo ego è l’intelletto che differenzia. E’ l’ego che ha creato l’idea di separazione da Dio, l’Atman. L’ego è la radice, causa di tutte le umane sofferenze, ed inoltre della nascita e della morte.   Il lavoro dell’egoismo è molto misterioso. E’ molto difficile individuare i suoi vari modi di operare. E’ necessario un sottile ed acuto intelletto per scoprire le sue operazioni. Se praticate l’introspezione giornalmente, in silenzio, sarete capaci di trovare i suoi misteriosi modi di operare. 

Questo ego identifica se stesso con il corpo, la mente, il Prana ed i sensi. Ovunque c’è l’ego ci sono egoismo, senso del mio, simpatia ed antipatia, passione, ira, cupidigia, ipocrisia, orgoglio, gelosia, delusione, arroganza, vanità, impertinenza, desideri sottili, brame, pensieri, attaccamento a questa vita terrena, azione e godimento.  Voi dovete avere una comprensione molto chiara della natura dell’ego se volete annullare l’egoismo. L’uccisione dell’egoismo non è niente altro che l’uccisione della mente. La distruzione di pensieri, desideri, bramosie, egoismo, gelosie, orgoglio e passione è realmente la distruzione della mente o dell’egoismo. Anche il controllo dei sensi è l’annullamento della mente o dell’egoismo.  

Questo egoismo assume spesso una forma sottile. L’egoismo grossolano non è così pericoloso come l’egoismo sottile. L’egoismo istituzionale  è una sottile forma di egoismo. L’uomo identifica se stesso con le istituzioni e si sente attaccato alle istituzioni o al culto. Egli non ha una mente ampia o universale.  Questo ego ama il suo luogo di nascita, la sua regione, la gente di quella regione, la sua madre lingua, le proprie relazioni ed amici, il suo modo di mangiare e di vestire. 

Ha le sue predilezioni e preferenze. Disprezza il modo di mangiare altrui, il vestire ecc.  L’ego vuole esercitare il potere sugli altri. Vuole titoli, prestigio, stato sociale, rispetto, prosperità, casa, famiglia e figli. Vuole l’autoesaltazione. Desidera dominare e governare gli altri. Quando qualcuno mette in luce i suoi difetti o la sua vanità si sente offeso. Quando qualcuno lo loda si sente esaltato. Questo ego dice: “io conosco ogni cosa, ma lui non conosce nulla. Quello che dico è corretto. Ma quello che lui dice è completamente sbagliato. Egli è inferiore a me; io sono superiore a lui”. L’ego obbliga gli altri a seguire il suo modo di agire e di vedere.  

Questo ego si nasconderà come un ladro quando voi cominciate l’introspezione e l’autoanalisi. Eluderà la vostra comprensione. Dovete essere all’erta e vigilanti. Se ottenete la grazia del Signore attraverso Japa, Kirtan, preghiera e devozione, potete facilmente uccidere questo ego. Solo attraverso la grazia del Signore il vostro abbandono diventerà perfetto. Quando questo piccolo ego si fonde nell’ego cosmico, voi raggiungerete la comunione con il Signore, la realizzazione del Sé. 
Possiate realizzare l’obiettivo della vita e raggiungere la beatitudine eterna attraverso l’annullamento di questo piccolo ego. 
( Swami SIVANANDA)  

Quanto spesso molte nostre azioni che li per li ci sembrano frutto di decisioni personali all'esame poi di uno studio più attento di se ( svadhyaya ) scopriamo essere il risultato di meccanismi psichici che si ripetono a nostra insaputa , in maniera "aliena " ( dal latino aliis-ens = appartenente ad altro ente ) , incontrollabile . Meccanismo di cui ho parlato abbondantemente in un'altro blog riguardante il CORPO DI DOLORE . 


In questa occasione invece intendo trattenermi sul significato dei VASANA nello Yoga . I Vasana dalla psicologia vengono tradotti come : TRACCE MENESTICHE . Si tratta di "semi" (samskara) gettati nella nostra mente dai pensieri del nostro piccolo ego empirico . Semi che rafforzati dalla "ripetizione" , a volte anche ossessiva, alla fine si trasformano in "Sankalpa", desideri , propositi , che prima o poi sfoceranno in una azione , che sarà di buona o cattiva qualità a seconda della loro formulazione primaria . Le azioni (karma) sono i "frutti" del pensiero e dei suoi vasana o samskara . Quindi l'antico adagio che chi < semina vento raccoglie tempesta ! > ha una sua valida ragion d'essere . Tutto dipende dalla qualità tamasica , rajasica o sattvica dei GUNA (vedi mio blog) che influenzano i vasana .


Le pratiche Yoga per buona parte riguardano la purificazione ( vishuddi ) del corpo , della mente , del cuore , proprie per liberare questi tre ambiti , fisico , mentale , emozionale , dalle conseguenze della presenza di vasana tamo-rajasiche ; infatti tali presenze ostacolano l'ingresso del Sattva (Luce Divina ) e fintanto che tale ingresso è impedito l'uomo/donna rimane avvolto nei veli di Avidya (ignoranza spirituale) e l'appuntamento con il nostro VERO SE che è poi il fine dello Yoga, cioè MOKSHA , liberazione dal Jiva , la bestia egoica , ed esaltazione dell'Atman , anima individuale divina  . L'auto-realizzazione che comporta l'apertura del terzo occhio metafisico , Ajina , fa si che vengano bruciati dall'occhio di Shiva , l'occhio di fuoco , simboleggiato da un rubino rosso incastonato sulla fronte , tutti i vasana , tutti residui karmici dei semi tamo-rajasici . 


Quando tutte le tracce (menestiche) di ego sono scomparse , bruciate dal "nirvikalpasamadhi" si ha accesso allo stato di "BHAVA" , ovvero stato "unitivo" interiore , stato della santità ( qedushà in ebraico) e in questo stato si sviluppano le "siddhi" ( poteri psichici) e quindi capacità di operare "miracoli". < Chi crede in me compirà le opere che io compio , anzi ne farà di più grandi > dice Yeshuà rivolto ai suoi discepoli . Una sentenza stupefacente che porterebbe a pensare che tutti coloro che "credono" in Yeshuà sono abilitati ai miracoli . Questo sulla carta , ma di fatto il numero dei credenti operatori di miracoli risulta molto ma molto esiguo all'interno del vasto e numeroso popolo cristiano . Allora non basta il "credere semplicemente" , perchè qualcoa non torna , non va e cosa non va ? Credere significa avere fede (icchà) o avere fiducia ? Ma la fiducia non è fede , fiducia è "fidarsi" ; fede è : 

        ABBANDONARSI  , ARRENDERSI !

Bel altra cosa dunque dal credere .

I santi o giusti (Tzaddick in ebraico) si sono abbandonati , si sono arresi , si sono liberati del loro piccolo ego empirico , Dio ha preso definitiva dimora in loro , che sono diventati strumenti espressivi della sua ( di Dio ) presenza . In essi ( i santi) non ci sono più tracce di ego che ostacolino i miracoli , il divino opera in loro in prima persona , come si desume dal racconto biblico della malattia ( la lebbra ) che colpisce la sorella di Mosè . Mosè si rivolge al Signore , lo prega umilmente con queste parole : < Signore concedi che mia sorella guarisca > e allo istante la donna guarì . 


A differenza invece della guarigione operata dal profeta  Eliseo , che per ottenere la risurrezione di un ragazzo dovette insistere per ben sette volte , sette come i chakra, e questo perchè in lui ( Eliseo ) sono presenti ancora "tracce di ego" ; infatti la differenza tra il piccolo se empirico della falsa personalità e il Vero Se è tutta qui ,ovvero il piccolo se non purificato , per ottenere deve sforzarsi e non sempre ci riesce ,mentre al Vero Se basta semplicemente perchè la sua regola sempre rispettata è < Chi cerca trova , chi chiede riceve , chi bussa si vede aperta la porta > . Quando si è preda ancora di tracce di ego non dissolte di origine tamasica e rajasica , la luce (sattva) non può operare . Lo dice chiaramente il maestro Yeshuà ai suoi discepoli delusi per non aver ottenuto "miracoli" nonostante il loro strenuo impegni ; infatti dice loro testualmente : <Pregate e non ottenete , perchè pregate male > a significare che loro preghiera è ancora intrisa di tracce egoiche , menestiche che imprigionano sottilemente l'energia divina impossibilitata così a manifestarsi perchè dove c'è IO non c'è Dio e dove c'è DIO non c'è Io , in fondo la differenza è solo in una " D "..D-IO . Se non facciamo i miracoli dovremmo chiederci come cristiani se veramente abbiamo accolto quella " D " nel nostro io o se invece essa è rimasta fuori , ai margini , trattenuta dalle VASANA !




Cosa "brucia" le Vasana , cosa le cancella per sempre ?

Risposta : IL PERDONO , IL PERDONO , IL     
                                                        PERDONO.......




Om Shanti

Yogacharya Ekanathananda

domenica 2 novembre 2014

QUELLA SPORCA DOZZINA E UN MANAGER DI NOME GESU'...'.....





  < Ne scelse dodici ai quali diede anche il nome di apostoli >



< In quei giorni, Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore..>
VANGELO (Lc 6,12-19)


Ho lavorato in una grande azienda dell'IRI , Istituto per la Ricostruzione Industriale , ente voluto da Mussolini nei lontani anni trenta per stimolare e favorire il mercato del lavoro creando imprese e istituti sovvenzionati dallo stato . Anche dopo l caduta del fascismo l'IRI ha proseguito la sua attività creando aziende di tutto rispetto . poi all'inizio degli anni '90 ne è stata decretata l'abolizione accelerando il processo di dismissioni delle suddette aziende e favorendone la "privatizzazione" .

 In fondo aveva vinto il capitalismo , il muro di Berlino nella sua rovinosa caduta si era portato dietro anche il molosso del comunismo sovietico che era l'ultimo baluardo dei compagni comunisti occidentali . La privatizzazione fu considerata una vera "panacea" a tutti i mali endemici del nostro paese , ma purtroppo , ahimè , ora l'Italia conta un numero considerevole di disoccupati , molte industrie sono andate a rotoli e molte altre trasferite all'estero e quelle rimaste aperte passate in mani straniere . Non sono facile profeta a ipotizzare che in futuro più o meno lontano si dovrà ricorrere ad un nuovo IRI.

 Perdonatemi questa escursione che in fondo sa più di "samsara" , di mito dell'eterno ritorno , che di altro .
L'esperienza in questa grande azienda parastatale però mi ha permesso di osservare da vicino le modalità di funzionamento degli "apparati" di comando preposti al funzionamento della suddetta (azienda) e coordinati dai cosìdetti "manager" di stato , pagati profumatamente . Ne ho visti avvicendarsi molti nel corso di trentacinque anni e con risultati a dir poco negativi ; infatti nessuno di loro ha realizzato un bilancio attivo (nero) da mercato , dopo di che lasciavano il servizio dimettendosi con liquidazioni da capogiro .

 Dunque accadeva che quando veniva sostituito o preposto a questa o quella direzione il manager appena insediato procedeva alla elaborazione di un nuovo "ORGANIGRAMMA" che tagliava uffici e posizioni precedenti e ne istituiva di nuovi . L'organigramma in pratica si propone di mobilitare nuove energie aziendali nei punti strategici della azienda e che e dovevano promuovere l'affermazione sui mercati , pertanto la scelta della squadra , del team , doveva essere quanto meno oculata e attenta e cadere su quegli uomini/donne  che ovviamente dovevano essere i "fedelissimi" esecutori del direttore appena insediato .

 Il direttore di fresca nomina molto spesso non veniva dall'interno aziendale ma "paracadutato" dalla corrente politica più in auge in quel momento , corrente che appena si indeboliva vedeva il suo uomo subito sostituito dall'uomo forte della corrente "entrante" , uomo forte che poi ovviamente si portava dietro il suo "codazzo" di pretoriani , completamente digiuni del lavoro svolto nell'uffico loro preposto e quindi quando cambiava il "capocordata" via tutti e avanti altri . Dove sia poi finita l'azienda (Alitalia) lo avete letto su tutti i giornali e così come lei tante altre aziende . Adesso gli Italiani stanno tutti con il fischietto in bocca a fare cortei inascoltati per le strade accompagnati dai sindacati che "fanno 'a moina" d'accordo con i governi .

Il passo evangelico con cui ho aperto il blog mi ha stimolata a introdurre un discorso che ha , secondo me , grande attinenza con l'argomento sociale che ho introdotto nel cappello di apertura e cioè :

                    LA SCELTA DELLA SQUADRA 

infatti Luca riporta la attenta scelta di Yeshuà dopo una notte di preghiera e di meditazione , pratica sicuramente mai stata in auge presso i nostri illuminati manager e che pure andrebbe maggiormente ri-considerata visti i loro deludenti risultati operativi . Yeshuà dopo essere salito sul monte , quindi Yogicamente parlando , dopo essere salito in Ajina chakra , luogo del discernimento spirituale ( Viveka) ed essersi trattenuto in preghiera , torna a giorno fatto ( schiarimento delle idee ) in pianura e "sceglie" i dodici , i famosi dodici che segneranno la sua e della nostra storia , perchè ne azzeccò 11 ma il dodicesimo , ahimè , lo pugnalò alle spalle , ma Lui era un manager previdente e già sapeva del "tradimento" che in fin dei conti era congeniale alla sua storia , in quanto avrebbe così decretato il "decollo" della sua azienda , di cui anni più tardi , sarebbe divenuto Amministratore Delegato un certo manager che avrebbe portato il titolo di pontefice . Quindi aveva scelto il team giusto , Giuda compreso, guarda un pò ! 

Mi sono posto spesso il problema , io che ero , aziendalmente parlando , un cane sciolto , mi sono chiesto se fossi chiamato a d un posto direttivo con quale criterio avrei scelto il mio team?
Ma sicuramente sarei andato a "visionare" negli archivi del personale i profili aziendali di risorse provenienti dall'interno dell'azienda ; l'esperienza lavorativa accumulata ; titoli di studio , laurea , meriti acquisiti sul campo ; ecc....ecc....
Insomma mi sembra una "scelta" condotta  secondo schemi rispondenti ad una ottica di tipico stampo aziendale ; ma presto realizzai che le scelte non avvenivano secondo questo schema , esse rispondevano per lo più ad una ottica "nepotista" , termine ereditato dal linguaggio "curiale" che indicava le "nomine" effettuate da papi e cardinali che ricadevano normalmente su un membro della loro famiglia , magari un "nipote" , il cardinal nipote , da cui la parola "nepotismo" . Pratica che seppure ormai de-caduta in ambito ecclesiale , si è ri-vitalizzata in ambito politico , ri-ciclata dai "compagni" , dai "camerati" di partito che creano al'interno delle aziende dei "circoli di potere" a loro vantaggio .
Beh , dai , ormai l'abbiamo capito , questa "scelta" è tipica del piccolo ego empirico , erodiano , pilatesco , che seguita a funzionare nel "samsara/matrix" da epoca immemore corroborato dall'andante popolare :

 <Cicero pro domo sua > .

Ora veniamo invece alla scelta dell'IO SONO , Trascendentale , così come ce la fornisce la pericope evangelica , vediamo in quali "archivi" del personale è andato a "rovistare" Yeshuà per mettere insieme la sua squadra . Rimarremo sbalorditi , ve lo assicuro , al punto tale di chiederci come abbia potuto "fondare" una Chiesa con questi "profili" di capitale umano , gente di diversa estrazione culturale e territoriale al punto di far pensare che quella mattina il Signore , vista la notte passata da sveglio , era un pò assonnato ( ovviamente scherzo)  . Vediamoli un pò da vicino dunque :

Simone e Giuda aprono la lista , poco o nulla si sa di loro . troviamo poi intellettuali come Giovanni , pescatori come Pietro , pubblici peccatori come Matteo il pubblicano , un assatanato esattore di Equitalia ante litteram , farisei dogmatici come Bartolomeo , conservatori come Giacomo , aspiranti terroristi come Simone lo Zelota , che oggi ricordiamo come santo ; infatti gli Zeloti insieme ai Sicarioti (uomini del pugnale - sichariot ) una setta segreta che propugnava l'uso della violenza per liberare Israele dal gioco dei Romani e che portavano con se sempre un pugnale per uccidere qualche romano e probabilmente tra le loro fila si schierava Barabba . Tra i dodici Yeshuà scelse un violento , un aspirante terrorista , che però diventerà santo ; infatti Simone verrà come perforato ( bheda) dall'umiltà e remissività del maestro , capirà che l'amore (Prema) è più forte e devastante della violenza.....
Come sono diverse le "scelte" di Dio da quelle degli uomini/donne dominati scelti dall'ego / faraone.

Questo gruppo eterogeneo così disparato e diverso è stato "TRASFORMATO" in collegialità viva e operante dal Maestro che ha dato loro una " VISIONE " e la sua visione per loro è diventata "MISSIONE " ; infatti la parola " MISSUS " in latino traduce " INVIATO " , e da missus si ha "missionario" , un "inviato" appunto nel "mondo" / matrix disperato per portare la "buona novella" , ovvero la nuova VISIONE , quella divina . Nessuna impresa sia a livello individuale che collettiva può riuscire se non ha alla base una "visione" . Vision is mission !

Come sono andate le cose duemila anni dopo lo sappiamo tutti, perchè i veri manager ( rishi / santi ) si formano sul campo di battaglia della fede e le nomine avvengono per meriti raggiunti e non imposte dall'alto per semplice appartenenza di parentado finanziario o politico o egoistici calcoli di opportunità personale . No , Dio , decisamente non ragiona come gli uomini e per fortuna altrimenti a quest'ora l'azienda Terra avrebbe da un pezzo chiuso i suoi battenti !
Una "plumbea" sporca dozzina si è trasformata in "oro potabile". Quanta differenza tra le opere di Dio e quelle degli uomini/donne !

Om shanti

Ekanathananda