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lunedì 27 ottobre 2014

SMASHAN :CREMARE L'EGO , UNO YOGA POCO....CONOSCIUTO !



  • La data del 2 Novembre introduce la memoria della morte ; già proprio lei la madre di tutte le paure , che seppure hanno nomi diversi come ansia , angoscia , panico , malattia , purtuttavia hanno in essa ( morte) la loro unica matrice . Ogni popolo , ogni etnia , del pianeta ha elaborato riti diversi ma tutti finalizzati alla metabolizzazione dell’evento drammatico e luttuoso che interessa l’esistenza individuale con la malattia  e collettiva con le guerre . Anche lo Yoga che ormai in Occidente conta molti praticanti non sfugge l’argomento  anche se il pensiero di essa (morte) è alleggerito dall’idea della reincarnazione con la rappresentazione grossolana ( perchè la reincarnazione è ben altra cosa ) che “ smesso un abito se ne indossa uno nuovo , un nuovo corpo “ , questo è il convicimento del piccolo se empirico , ma è falso . Lo Yoga occidentale ha un approccio più salutistico , igienico , più interessato alla vita dell’al di qua che a quella dell’al di là , almeno per i più lo Yoga è una piacevole pratica che si snoda tra profumate atmosfere di incensi e musiche soft in sottofondo circondati dalla natura dolce e pittorica di silenziosi ashram termali e pseudospirituali , ma in verità ben lontani dal significato reale dello Yoga . Lo Yoga come le religioni sono molto più spesso “vie” di fuga che di realizzazione ; infatti lo Yoga , cosa che molti ignorano , fondamentalmente insegna a...MORIRE !

  • Lo Yoga , come del resto la croce cristiana , insegna a “crocifiggere” il piccolo se empirico che crediamo di essere e che invece non siamo , e se lo siamo è semplicemente per una sorta di incantesimo , di illusione della mente avviluppata nei “veli” del’ignoranza spirituale ( Avidya ) . Per questo motivo gli “ AGHORIS “ praticanti della “Via sinistra” (Vama Marga) si recano nei cimiteri di cremazione ( smashan ) e vi passano nottate intere in meditazione . In quei luoghi non ci sono incensetti profumati , non musichette rilassanti in sottofondo , c’è solo l’odore acre della morte , gli scricchiolii sinistri dei corpi cremati , insopportabili per il piccolo ego empirico  sempre in cerca di auto-affermazione , di nuove tecnologie che permettano di “allungare” la vita atraverso medicinali portentosi , chirurgia plastica che si sta avvicinando pericolosamente alla sostituzione di “pezzi di corpo” interi con i trapianti richiamando alla mente orridi corpi Frankensteiniani che di umano conservano ben poco . Il 2 Novembre dovrebbe essere una giornata di meditazione sulla morte dell’ego , dei suoi vani attaccamenti , di preparazione al proprio trapasso , una “cremazione” collettiva e non già quella sdolcinata e pagana festa di Halloween , che invece si pone come una esorcizzazione scaramantica della morte , che spesso , ormai da qualche anno fa capolino drammaticamente attraverso qualche evento delittuoso proprio nel mendo di chi vuole tenerla lontana (la morte) . Al contrario lo Yogi , il cristiano verace , fa “Tapasya” , austerità , crema con il suo “ardore” gli attaccamenti materiali , affettivi , familiari , creati dalla sua “falsa personalità” , questa si che una vera “celebrazione” , il “Funerale “ dell’ego , dalle cui ceneri risorge luminoso il VERO SE , l’IO TRASCENDENTALE , che solo da quella morte può venire alla Luce , come Figlio di Dio !
  • A giusta causa si può parlare di "due" tipi di Yoga , uno consumato nelle atmosfere vellutate e aromatizzate di centri New Age vere industrie di addormentamento spirituale ; e un'altro (Yoga) consumato in luoghi funerei , fra "ceneri" di cadaveri (shava) che l'Aghoris nudo spalma sulla sua pelle , egli ormai è morto a questo "mondo" e il cimitero , come per il cristiano , diventa il luogo della " ri-nascita " in Cristo !

"SMASHAN" in sanscrito è un termine che indica un posto molto , molto macabro ; infatti indica il " LUOGO DI CREMAZIONE " , laddove vengono cremati sulle pire ardenti i cadaveri dei trapassati secondo la tradizione induista, peraltro pratica in uso anche presso le prime comunità cristiane che poi conservavano le ceneri poste in apposite urne dentro i così detti " COLOMBARI " , delle piccole nicchie scavate nelle rocce o costruite in mattoni , chiamate così perchè ricordavano un pò i rifugi abitativi dei colombi. 

Solo in un secondo tempo invalse l'uso della sepoltura del corpo intero nella forma in cui la conosciamo oggi . Poi intervennero questioni teologiche più elaborate per cui il corpo essendo "tempio dello Spirito" e , in quanto tale , chiamato alla risurrezione , non poteva subire l'onta della cremazione e quindi la pratica fu sospesa per diversi secoli con piacevole ritorno economiche per quanti si occupano dell'industria del "caro estinto". 

Il corpo inizia il suo viaggio nel feto e lo termina nel cadavere (shava) ; in questo lasso di tempo si trasforma in un prezioso "cespìte" di guadagno per le industrie che vi ruotano intorno , come quella dell' abbigliamento , della cosmèsi , delle case farmaceutiche , delle industrie della alimentazione , del divertimento , ecc...ecc...cinicamente il grande comico romano Ettore Petrolini si domandava : < Cosa è l'uomo/donna ? > e si rispondeva : < Un pacco che il ginecologo spedisce al becchino >. Immagino che molti di voi in questo momento si sentono percorsi da più di qualche brivido sulla schiena , ma posso rassicurarvi che essi (i brividi) sono generati dal piccolo ego faraone che ha nel corpo l'unica e ultima possibilità di identificazione , smarrito il quale ( con la morte) non sa più a che santo voltarsi per avere identità.


 E' talmente terrorizzato al punto tale di avere inventato di tutto pur di non farlo scomparire , a partire dall'imbalsamazione praticata presso gli egiziani , ma proseguita anche poi nella tradizione cristiana con quella (imbalsamazione) dei pontefici p.e. . 


Ai nostri giorni  ('l'ego faraone) percorre la strada della tecnologia p.es. con la clonazione, la produzione di cellule staminali per ri-produrre interi organi e sostituirli come comuni "pezzi di ricambio" , senza tralasciare l'abbondante uso della chirurgia "plastica" . I più ricchi si leccano i baffi perchè ovviamente si tratta di tecnologia costosa  , ma in fondo anche le imbalsamazioni erano per i faraoni , per i pontefici , ovvero per i più ricchi . 

Oggi la chiesa nel Nuovo Catechismo Universale ha ri-ordinato la materia in fatto di tumulazione ri-ammettendo la "cremazione" come scelta alternativa con la condizione che però avvenga ( la cremazione) sempre nel < pieno rispetto del corpo in quanto abitazione in vita dello Spirito Santo > e mai inteso come azione di offesa ad esso . Saggia decisione che concorre a ridimensionare l'eccessivo costo delle spese funerarie e a impedire il proliferare indecoroso delle megalopoli cimiteriali somiglianti a fungaie di cemento . Ormai nei cimiteri ci si deve andare con l'autobus muniti di piantina con gli isolati e numeri civici come in una città , solo che è quella dei morti . 


Negli "smashan" distribuiti lungo le rive del Gange il discorso è differente ; infatti una pira arde perennemente  giorno e notte   bruciando senza sosta le spoglie mortali la cui ceneri vengono poi disperse nelle acque di "madre terra" da cui veniamo e a cui ritorniamo , < pulvis es et pulvis reverteris > (<polvere sei e polvere ritornerai>) recita la liturgia quaresimale del Mercoledì delle Ceneri , un rito ormai banalizzato in una spruzzatina di cenere sulla testa , che nel significato originario voleva celebrare la morte necessaria del nostro ego faraone , premessa di evoluzione interiore libera dalle identificazioni della falsa personalità .  


Quanto descriverò di qui a poco certamente farà arricciare il naso di molti/e Yogi & Yogini occidentali che si muovono in atmosfere new age ricche di aromi , di profumi , che rimandano all'idea di benessere , di amore cosmico secondo i dettami delle più trite coreografie del variegato mondo dello Yoga alimentato , come del resto anche le religioni istituzionali , dalla Maya della mente egoica inferiore . 


Negli smashan , di notte , ci si può imbattere in "strani personaggi" che vanno sotto il nome di " AGHORIS " , membri di una piccola e oscura setta , adusi a frequentare questi luoghi di cremazione , essi fanno il bagno nelle ceneri della combustione , si adornano di ossa e teschi , trasgrediscono volentieri i tabù degli asceti , convinti come sono che rovesciando tutti i valori essi raggiungeranno l'illuminazione . 


Mentre tutti i "sadhu" (asceti) sono vegetariani e astemi , gli Aghoris mangiano carne e bevono alcolici , così imitando gli aspetti più estremi di Shiva , il Vincitore della morte  secondo la tradizone induista. La santità può essere non solo austerità ma anche "follia". Ci sono aspetti ancora più aberranti , che vanno dal bere in teschio , fino alla meditazione seduti su un cadavere . Ve ne risparmio altre e di peggiori anche se invero ormai questa setta non conta più molti esponenti e praticanti di riti estremi , inumani e cannibalici .

Purtuttavia rappresentano la tradizione millenaria  di una disciplina spirituale tesa a rompere qualsiasi schema, attitudine e abitudine mentale di casta , di rito e religiosa . In questa maniera il praticante riesce ad andare oltre le sue opinioni mentali . Chiaramente nel momento in cui questa modalità divenisse , a sua volta , una abitudine mentale , diventa del tutto inutile .

L'Aghori anticipa di qualche secolo il Don Juan castanediano esperto nell"ARTE DELL'AGGUATO" , l'arte di "stoppare" la "rappresentazione del mondo" tenuta in piedi dalla mente razionale logorroica , la rappresentazione dell'ego empirico , la Maya , che la "cremazione" dell'ego fa scomparire nella cenere . L'aghori abbandona il"mondo" del Tonal ( fisico/grossolano) per entrare nel "mondo" del Nagual ( sottile/invisibile) ( vedi mio blog su tale argomento) , in questo "stato" egli (aghoris) entra in contatto con le "forze" terrifiche di Prakriti / Tora , una centrale energetica che se non è dominata , distrugge chi incontra e l'Aghori lo sa , lo sa molto bene e per questo si allena nei cimiteri . Si tratta di una diramazione estrema del Tantra della mano sinistra , via sicuramente più breve ma anche più pericolosa rispetto alla gradualità ascetica del Tantra della mano destra , che si impegna a spegnere piano piano l'ego faraonico  incenerendolo con il "tapas" poco a poco . L'altro Tantra ( sinistra) è immediato , affoga l'ego empirico nel fuoco della pira da cui prenderà il volo l'Araba Fenice , l'IO-SONO liberato dalle sue pastoie .......ma che paura....! Brrrrrr....


Invero il maestro Yeshuà non è un frequentatore abituale di cimiteri (smashan); infatti lo troviamo in codesti luoghi solo due volte , la prima quando "risuscita" Lazzaro e la seconda , quando depongono lui stesso nella tomba , ma ci rimarrà poco tempo , tre giorni , il tempo di "risorgere" e poi via , decisamente Yeshuà non ama i cimiteri , e ci mancherebbe dal momento che Egli è il Verbo, l'autore della "VITA" ( Zoè ..vedi mio blog) e quindi in pieno possesso di essa . Il VERO SE' , CRISTICO, ETERNO non può , per sua natura , certo risiedere nei cimiteri , il suo domicilio è altrove , solo l'ego empirico  costruisce le "città dei morti" e sviluppa il "culto dei morti" nelle forme che conosciamo . 


Una forma di smashan , nella tradizione cristiana è costituita dalla meditazione nele cripte con tanti scheletri in esposizione . Nelle cripte della  Chiesa dei Cappuccini a Via Veneto in Roma ,  si trovano esposti ammassi di teschi e ossa presso cui  i monaci si riunivano a pregare e meditare nel cuore della notte . Se c'è un posto che l'ego faraonico non sopporta è proprio lo "smashan" , il cimitero ,  in cui regna sovrano il pensiero della morte che "incenerisce" ogni velleità di vanagloria . E' una meditazione potente quella sulla morte , tanto più se condotta in un ambiente che non da spazio ad altro richiamo che non sia la "fine" . Lì l'ego non ha scampo , ma occorre molto "Tapas" (ardore spirituale) per bruciare quella paura e l'equilibrio psicofisico è messo a dura prova . I primi cristiani erano notevoli frequentatori di catacombe vuoi per ragioni di sicurezza ; infatti erano perseguitati e la notte e i cimiteri erano loro protettori , vuoi perchè nello smashan , nel cimitero il ricordo della "fine" biologica induce a pensieri più miti e più umili . 

Ma invero i cimiteri non sono , o almeno non dovrebbero essere solo il luogo del culto dei morti, ma anche e soprattutto il luogo in cui si "brucia" (pranayama) ogni attaccamento dell'io empirico della personalità . Lo Yoga, molti lo ignorano o si guardano bene dal propagandarlo, insegna a "morire" , si a morire al proprio ego faraonico e a ri-nascere all'IO TRASCENDENTALE , e lo smashan è il luogo privilegiato per celebrare questa morte e questa ri-nascita . Ricordiamocelo il 2 Novembre è giorno della memoria dei defunti  , ma anche e soprattutto giorno della memoria della nostra morte , facciamoci trovare preparati, non necessariamente comportandoci nella maniera abnorme di un Aghoris , ma semplicemente in quella forte di un cristiano consapevole che la fine del piccolo ego faraone è premessa di nascita per l'IO-SONO trascendentale , Vita Eterna che può essere vissuta già fin d'ora ! 



Yogacharya Eknathananda    









sabato 25 ottobre 2014

SAUCHA : PRATICHE SPIRITUALI O SEMPLICE IGIENISMO ?






In quel tempo, Gesù parlò dicendo: «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima sulla menta, sull'anéto e sul cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della Legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste invece erano le cose da fare, senza tralasciare quelle. Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello! 
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l'esterno del bicchiere e del piatto, ma all'interno sono pieni di avidità e d'intemperanza. Fariseo cieco, pulisci prima l'interno del bicchiere, perché anche l'esterno diventi pulito!».  (Mt 23,23-26)


Parole forti , dure , queste di Yeshuà indirizzate agli esponenti del Sinedrio , il collegio sacerdotale che presiedeva al culto e ai riti del tempio tramite i suoi dottori della legge e i suoi scribi , gli interpreti di essa , per lo più appartenenti all'ambiente farisaico , che in virtù di tale accuse finì per diventare sinonimo di comportamento ipocrita , falso , svuotato di ogni benchè minimo contenuto veracemente spitituale. In sostanza Yeshuà nella sua triennale attività missionaria si è continuamente appellato alla testimonianza di una spiritualità sincera , riflesso di un intenso "TAPAS" (ascesi interiore , calore ) , un vero PRANAYAMA dell'anima in unione con il corpo . Un discorso questo che non riguarda solo la spiritualità e la religiosità di quei tempi , ma valida in ogni tempo . Il "ritualismo" , il "cerimonialismo" sono le spiagge di approdo di forme religiose scadute nella pura formalità ed esteriorità . L'esteriore deve essere la fotocopia dell'interiore . Neanche lo Yoga sfugge a questo pericolo "formalistico" ; infatti quanto spesso lo vediamo celebrato sulle copertine patinate di tante riviste e libri che si occupano di salute , bene-essere psico-fisico , associato a tisane , e alimenti biologicamente puri , o yogurtini che ci fanno librare leggeri nell'aria inalata da narici dilatate da sorrisi divini dipinti su volti di prestanti modelli archetipici di entrambi i sessi .


C'è tutta una branca fra i precetti raccomandati (niyama , vedi mio blog sull'argomento) che va sotto il nome di : SAUCHA . Saucha contiene le regole per una sana alimentazione e tutte le pratiche di purificazione corporea che vanno dalla doccia mattutina , allo strofinamento dell'epidermide per nettarla , alla pulizia delle seni paranasali ( Neti) dove avviene il primo passaggio e la cattura del Prana ; alla purificazione degli organi escretori (Shankpracialasana)  ; purificazione degli alveoli polmonari ( Kapalabathi); e ancora tanto altro , compresa l'acqua apsirata con la contrazione dei muscioli rettali , ecc ....ecc...come si può arguire un vero e proprio lavoro che lascerebbe poco tempo per fare tutte le altre cose previste in una giornata che consta solo di ventiquattro ore .

I libri biblici  del Levitico e del Deuteronomio dedicano numerosi capitoli all'espletamento della igiene fisica ed alimentare che va sotto il nome di " Kasherut" che sicuramente danno utili norme comportamentali ai fini salutistici , ma che diventano dei seri ostacoli alla evoluzione spirituale nel momento che diventano fini a se stessi , disgiunti cioè da un sentito e interiore indirizzo spirituale  scadendo facilmente in un inutile cerimonialismo di maniera  .

Anche nel variopinto universo dello Yoga non mancano estremizzazioni in tal senso . Basta frequentare qualche negozio di erboristeria o di alimentazione biologica  per verificare gli interessi "commerciali" che si muovono intorno a questa disciplina , che facilmente si trasforma in un "mercatino" di bigiotteria esotica  e costosi alimenti e integratori che , spesso , ben poco hanno a che fare con la salute , che prima di tutto , è bene ricordarlo , proviene dal livello spirituale . Questo e soltanto questo ha voluto ri-affermare Yeshuà con la sua requisitoria contro i Farisei , abili commercianti del tempio .

Il vorticoso giro affaristico che si muove attorno alla salute "fai da te " si alimenta soprattutto perchè favorito dalla "paura della morte" , una vera miniera per medici e terapeuti della nutrizione e della salute . Tutti i "poteri" sia quello "temporale" ( politico/finanziario) , sia quello "spirituale" (religioso) che insieme costituiscono la "matrix" (egoica) si foraggiano incuntendo la paura o dell'inferno , o del domani, o della pensione che può venire a mancare con il "default" dei sistemi economici e delle banche , o con lo spread , ecc...ecc...paure e timori che da ultimo affondano le radici nella madre di tutte le paure : la MORTE , la perdita della salute e quindi della vita . Tutti gli Avatar comparsi nella storia dell'uomo/donna sono venuti per dimostrare la "inanità" di questa paura (morte) , smantellando così gli altarini dei Farisei di matrix che produce "idoli" a tutto spiano , compresa la salute .

<< Non ciò che viene dall'esterno inquina l'uomo/donna , che passa nello stomaco e finisce nella fogna ; ma ciò che nasce dall'interno inquina il cuore .....>> (Yeshuà) e di conseguenza invidia , lussuria , avarizia , sete di dominio , di potere , ira , fame smodata ...ecc...ecc...sono i veri agenti inquinanti !

Puoi eseguire una asana perfettamente , un vero capolavoro di plastica estetica e sinuosità corporea , ma senza la consapevolezza interiore sarà solo un bell'esercizio che non si trasformerà certo in una "statua divina" , una asana "vive" quando avverte il "soffio" (anemon in greco) dell'Amore Divino liberato all'interno di chi si è liberato dei "veleni" anzidetti , frutti tossici dell'albero del "male" ( leggi mente egoico/empirica) . Altro che costose pietanzine biologiche , che fanno bene solo a chi le vende .

Con ciò non desidero invitare i miei ascoltatori a una alimentazione sfrenata e senza limiti di ogni cosa ; affatto , anzi desidero sottolineare che "Saucha" è uno dei pilastri portanti dello Yoga di cui Yama (divieti) e Niyama (precetti) costituiscono le radici , ma nel contempo affermo che non ci si può limitare solo a questo (sauchà) altrimenti finiamo per cadere nel gioco dell'ego empirico e nel suo desiderio di dominio operato proprio attraverso e con il corpo !

Yogacharya Eknathananda

martedì 21 ottobre 2014

VIRABHADRASANA : IL VIAGGIO DELL'EROE


Il Viaggio del "Virat" (eroe)

è il viaggio dell'Io per raggiungere l'Autorealizzazione, l'Individuazione e l'Illuminazione ; infatti ogni stadio della vita , ogni "passaggio" -  in ebraico "pesach" = passare , da cui proviene il termine Pasqua , inteso come ricordo del "passaggio del Mar Rosso"da parte del popolo ebraico che in fuga si lasciava alle spalle la "terra del Faraone" in cui era prigioniero . Fuor di metafora questo evento rappresenta l'abbandono da parte dell'IO della mente egoica , del piccolo se empirico , di cui è prigioniero per correre verso la propria autorealizzazione, e illuminazione .


Questi passaggi cruciali ed evolutivi si snodano attraverso l'attivazione di precisi archetipi (12 in tutto , innocente, orfano, guerriero , angel custode, esploratore , amante, creatore , distruttore, saggio sovrano, mago, folle) . Dalla nascita sino morte , si alternano  , infanzia , adolescenza , vecchiaia , sono tutte fasi il cui vissuto può essere esplorato e portato alla consapevolezza mediante il supporto e la conoscenza degli archetipi che li accompagnano ; infatti le nostre fasi di cambiamento , di trasformazione interiore , di metamorfosi , si presentano come un passaggio (pasquale) dall'influenza di un archetipo (faraone) ad un altro , fasi che spesso coincidono con momenti cruciali della vita , come p.es. andare a vivere da soli , cambiare lavoro , sposarsi ..ecc...)



Miti , leggende , fiabe , racconti epici , sogni , visioni ed espressioni religiose e artistiche di tutti i popoli della terra , ci parlano degli archetipi , che C.G. Jung chiamava: 

                          < IL SOGNO DEI POPOLI >

Sono numerosi questi archetipi , ma per semplificare possiamo ridurle ad un numero fondamentale di 12 , come i mesi dell'anno ; come le 12 fatiche di Ercole ; come le 12 tribù d'Israele ; come i 12 segni dello Zodiaco; come i 12 apostoli di Yeshuà .

Tutti i 12 più gli altri costituiscono il vero " PANTHEON " dell'uomo/donna , sono dentro di noi , pronti a trovare espressionei a seconda dei momenti e dei passaggi esistenziali , ma normalmente si ha un particolare rapporto con due o tre di essi che risultano dominanti in noi al presente di questa vita . L'impresa del "VIRAT" , dell'Eroe , di noi , consiste nel portare armonia tra di essi, questo è il VIAGGIO DELL'EROE , del VIRAT impegnato a trovare il TESORO , ovvero il nostro VERO SE' divino .



Si tratta di un viaggio avventuroso , pieno di rischi , traboccheti , prove , tentazioni , un viaggio che possiamo anche decidere di non fare , di restarcene rannicchiati nel bozzolo della crisalide , che però diventa la nostra prigione e ci impedisce di contattare la parte più autentica del nostro essere . In finale rinunciamo al vero scopo ( dharma) della nostra esistenza e cioè : raggiungere il bersaglio divino , la
 nostra 

                              DIVINIZZAZIONE !

L'ontologizzazione è una chiamata verso i Misteri dello Spirito , è un viaggio personale e pertanto con tutte le caratteristiche di un viaggio unico ; infatti ognuno segue un "sentiero" (saddhana) , una "via" (marga) , ma la traccia del viaggio resta "archetipica" , in quanto il viaggio è composto essenzialmente dalle seguenti esperienze archetipiche e cioè :


- Incontro e combattimento con il Drago

- Salvare la fanciulla

- Impadronirsi del Tesoro


- Edificare il Regno

  1.  

Ogni Eroe sa bene che non si può ottenere il Tesoro se prima non si è disposti ad affrontare e uccidere il 
                         DRAGO 
rappresentato dalla propria Ombra, da qualsiasi problema, da qualsiasi ostacolo che cerca di sviarci dalla via verso la nostra autorealizzazione, in primis la dipendenza psicologica e materiale dalla famiglia di origine e i condizionamenti sociali. Il Drago è anche il lato ombra di ogni archetipo: le tentazioni, la droga, il karma, i conflitti, il mistero. Il Drago più potente è tuttavia rappresentato dalla Grande Madre: la sfida più importante per gli esseri umani è tagliare il cordone psicologico con la madre che li ha portati in grembo.
fanciullaIl fine ultimo del Combattimento contro il Drago è la Liberazione della FANCIULLA prigioniera, ossia l'incontro tra il Maschile e il Femminile. Nel corso del Combattimento l'Eroe e l'Eroina riescono a liberare la propria Anima dal potere del Drago, cioè separare l'immagine della Donna/Uomo Amata/o da quella della Madre, che è la prima dispensatrice di Amore, ma anche di Dolore.

L'Eroe deve essere disposto a discendere all'inferno per affrontare i Demoni, perchè è lì che si trova il 

                     Tesoro

Il TESORO rappresenta la ricompensa per il coraggio di aver intrapreso il cammino e di aver affrontato l'Ombra, è il recupero dei nostri talenti, la consapevolezza delle nostre capacità e del nostro potere. É anche lo strumento per riconquistare il Trono e il

                          Regno

Il REGNO è la nostra vita, qualunque essa sia, e noi ne dobbiamo diventare i Re e le Regine, i padroni, i comandanti, i gestori, assumendocene tutta la responsabilità.

                   PRATICA

Nelle antiche civiltà del passato i dipinti , i canti , in particolare le danze venivano eseguiti nell'ambito di riti "propiziatori", cioè dovevano evocare psicologicamente le "forze"   necessarie al combattimento , alla caccia o alle guerre che avrebbero dovuto affrontare . La magia si basa fermamente sul principio che la "visualizzazione creativa" soggettiva di un individuo o di una intera collettività si "reifichi" poi nel mondo "oggettivo" . Quindi le asana dello Yoga ri-entrano proprio in questa ideazione creativa dello Spirito che si "fissa" nella "Materia" . L'Asana è una vera e propria operazione "alchemica" che attraverso la concentrazione (dharana) , la focalizzazione , attiva il potere (siddhi) dell'archetipo espresso.


Virabhadrasana nelle sue varianti (1,2,3) è una Asana molto potente in quanto impegna fortemente sia il tronco inferiore del corpo sia quello superiore , quindi stimola tutti i chakra e i relativi contenuti psichici che li caratterizzano  ; infatti l'Archetipo che essa (asana) esprime è quello dell'EROE , del VIRAT ( in latino la parola VIR indica "FORZA VIRILE" da non intendersi come forza semplicemente virile e quindi di sola pertinenza dell'uomo , ma come "forza interiore" che non si tira indietro davanti agli ostacoli inevitabili della vita ) , quindi un archetipo che sviluppa ENERGIA (prana) , forza , che si radica (mula) nelle gambe che poggiano stabilmente a terra, che non tremano , non vacillano e conseguentemente ne viene rafforzato il Muladhara chakra , l'elemento terra . Se manca l'appoggio nella vita delle nostre convinzioni interiori , l'elemento terra rischia di franare e lasciare il vuoto sotto di noi . Virabhadrasana impegna anche il Svadhistana chakra , l'elemento acqua attraverso il controllo e la stabilità delle emozioni , che possono degenerare nella paura o nella perdita dell'energia attraverso un uso smodato della sessualità. 

Il Manipura chakra viene stimolato per sviluppare il "fuoco" (tejas) necessario all'azione (kriya) . Viene rafforzato l'Anahata chakra, il cuore richiamato a sviluppare il coraggio ( in latino cor agere = agire con il cuore =coraggio) ; infatti senza cuore e coraggio non si va da nessuna parte . Lo sguardo interiore del Virat è "fisso" (tratak) in Ajina chakra , terzo occhio , la sua volontà (icchà) è catturata , insieme all'attenzione e concentrazione (dharana) dal bersaglio , la sua divinizzazione. Solo così egli può vincere i suoi draghi interiori, liberare (moksha) la sua anima dalle passioni del Jivan ( il piccolo se empirico incatenato alle false personalità che si è costruito  con cui si è via via identificato) e quindi accedere al "tesoro"  , l'illuminazione , lo stato "unitivo" re-integrando le sue parti oscure, irredente , i suoi draghi che si trasformano nella sua forza . Allora il Virat può finalmente ri-posare la spada e finalmente godere nel suo "Regno dei Cieli" ; infatti in ogni chakra si "cela" ( da cui la parola cielo = nascondere) un Regno (un Loka = stato di coscienza). 

Allora il " Viaggio"del Virat è finalmente "compiuto" . Le ultime parole di Yeshuà sulla croce sono proprie queste : < TUTTO E' COMPIUTO > , il suo viaggio era terminato e aveva compiuto la missione per cui era stato "inviato" ( dal latino "missus" = inviato , da cui la parola MESSA = opera inviata dal Padre per la divinizzazione dell'uomo/donna).

Il Virat Yeshuà deve "compiere" questa opera combattendo i suoi draghi interiori ed esteriori , il satana , i farisei , Erode , Pilato , la religiosità "tamasica" del popolo "ignorante" ( Avidya ) .
Questo è il combattimento di ogni Yogi seriamente impegnato sulla "via" (marga) ! Come ogni buon guerriero che si appresti alla battaglia non bisogna dimenticare di indossare la "corazza" , una corazza di "Luce" (sattva) costituita dalla lettura e dall'apprendimento delle "sacre scritture" ; dal "calore" (tapas) della fede (shraddà) e dalla volontà ( icchà) determinata. Queste sono le "armi di Yeshuà" , come le chiamava l'apostolo Paolo .

Yogacharya Eknathananda






mercoledì 8 ottobre 2014

UNA PRIGIONE DI NOME SAMSARA



Il "SAMSARA" è un termine che in Occidente per lo più richiama alla memoria gli effluvi orientali di un noto profumo , ma che in realtà nella lingua sanscrita indica ben altro e non così profumato e distensivo ; infatti traduce la metempsicosi di platoniana memoria , la trasmigrazione delle anime costrette a tornare perchè imprigionate nel vorticoso ciclo di nascite e ri-nascite a causa dei loro desideri (sankalpa) egoici . Trasmigrazione che terminerà solo quando saranno stati "bruciati" tutti i "samskara" , i "semi" , i "vasana" , che la moderna psicologia chiama "traccia mnestiche", ovvero le impressioni lasciate nella mente subcosciente dalle esperienze passate . Al di la del credere o non credere nella re-incarnazione , rimane il fatto indubitabile che tali "tracce menestiche" vengono generate nella nostra mente dai desideri (sankalpa) di "raga e devesha" , ovvero di ricerca del "piacere" (raga) e fuga dal dolore (dvesha) . 


Questa continua oscillazione genera il "samsara" , il " regno" della molteplicità , nel quale veniamo gettati e collassati spinti da queste tendenze "latenti" (samskara = semi ) , che a loro volta generano continuamente "VRITTI" ( vedi mio blog su vritti) ovvero " modificazioni della coscienza" (chitta) . Per ottenere la fuoriuscita da queste vritti coscienziali che agitano la mente e la rendono inquieta , s'impone la pratica dello Yoga. L'Astanga Yoga di Patanjali inizia proprio così : < YOGA CHITTA VRITTI NIRODHA > e cioè : <  Lo Yoga è l'arresto delle modificazioni della coscienza> . Nirodha è la morte della mente egoica le cui vritti gettano l'uomo/donna nel samsara trasferendolo dall' UNO dal quale provengono nel MOLTEPLICE . 

Le vritti prodotte dalla mente egoica hanno tanti nomi , come ad. es. : lussuria (kama) , ira ( kroda) , avidità , collera , gola , invidia , tutti questi vizi "capitali" generano tempeste psichiche , fisiche , spirituali , che poi si trasformano in quel samsara infernale che costituisce gran parte della quotidianità di una vasta porzione di umanità , la maggioranza impigliata nella "ragnatela" di Maya , il "mondo illusorio" in cui si scatena la violenza della "shakti" divina "non riconosciuta" e pertanto " non controllata" .



I Rishi (saggi) dello Yoga conoscono bene queste dinamiche perverse ( vritti ) e tramite le sacre scritture e gli insegnamenti dello Yoga hanno mostrato il sentiero (sadhana) per "liberarsi" da questa ragnatela , che il maestro Yeshuà chiama "mondo" per distinguerlo dal "Regno" ; infatti nel"mondo" si è soggetti a Maya , alla mente egoica , ai suoi desideri "irreali" , mentre nel "Regno" si è completamente "identificati" con l'ESSERE < NON SONO PIU' IO CHE VIVO , MA CRISTO VIVE IN ME > . < NETI NETI TAT VAM ASI > < NON QUESTO , NON QUESTO , TU SEI QUELLO > , come a dire non identificarti con i ruoli che ti impone la tua mente egoica , perchè tu sei "QUELLO" , sei "ESSERE" , immutabile divino , non più soggetto alle ristrette categorie di spazio / tempo. Pratica la ricerca spirituale (vichara) del Se divino che dimora in te perchè < Dio si fa trovare da quelli che lo cercano con purezza di cuore > , pratica il Bhakti Yoga , lo Yoga devozionale ( Isvara Pranidhana) e raggiungerai il "Bhava Samadhi ",  l'unione suprema , perchè i < PURI DI CUORE VEDRANNO DIO > . Pratica il KARMA YOGA , il SERVIZIO , al prossimo e renderai cosi' servizio a te stesso , alla tua ricerca (vichara) . Pratica il "JiNANA YOGA" , lo Yoga della conoscenza , la penetrazione "non intellettuale" dei misteri . Questo ti permetterà di "PURIFICARE"  il tuo corpo , le tue emozioni , la tua mente , intossicati dai "vasana" di ogni genere che il "mondo" ha "seminato" dentro di te e che tu ritieni ingannevolmente di essere tuoi pensieri , tue decisioni , ma in realtà sono solo pensieri , passioni , di Mara , Satana , operatori indefessi all'interno del samsara .   
















L'etimo ebraico di "satana" tra i tanti significati tipici di questa lingua traduce anche quello di "DIVORATORE" , in quanto si nutre delle nostre energie MASCHILI E FEMMINILI richiamate all'esterno propria dalla sua ( di satana) specificità illusoria , mayanica rendendo il mondo "oggettivo" affascinante , desiderabile , sensuale al punto di richiamare i "sensi" fuori , rapiti al controllo del mondo soggettivo , la mente si veste di maya , si rende esterna e desiderabile e come la "mela" del racconto biblico "trascina" i pro-genitori fuori dell'Eden/UNO e li catapulta nel samsara .



Oggi la mela è stata sostituita da altri "giocattoli" più desiderabili , come ad esempio lo "SMART-PHONE" , i tablet , gli I-PAD , I-POD , che "succhiano attraverso la vista , l'udito , l'olfatto , il tatto , all'esterno ma la mèta è sempre la stessa: il samsara .


I media distribuiscono in larga scala tossine di ogni genere , alimentari , cibo spazzatura , consumato davanti ai televisori che propinano alte dosi concentrate di violenza , sparatorie, rabbia (kroda) , lussuria (kama) , guerre , conflitti di popoli che si sgozzano l'un con l'altro e tutto questo infarcito di bei discorsi di giustificazione . 


Intanto aumentano i depressi , gli ansiosi , gli angosciati , i suicidi , i crimini , le tossico-dipendenze , ri-tornano le epidemia medioevali , leggi "ebola" , il terrorismo , e si accumulano " vritti su vritti" , si incendiano le coscienze , ecc...ecc....altro che nirodha , il samsara è una vera "tempesta" . Il maestro Yeshuà ebbe a dire : < Chi semina (samskara) vento raccoglie tempesta > . I samskara (semi) di violenza daranno frutti di violenza e così tutti gli altri .

SODOMA e GOMORRA sono le città archetipiche del samsara , come sono finite lo sappiamo tutti .....bruciate dal Prana !


Lo Yoga insegna il Pranayama , questa pratica tradotta impropriamente come controllo del respiro , indica qualcosa di più in quanto il respiro influisce sulla mente e viceversa , controllare il respiro significa controllare la mente , controllare i " Vaju" (=soffi vitali dell'anima) . Il samsara rende ansimante il nostro respiro , osservatelo quando rientrate a casa da una giornata di lavoro , di impegni lavorativi , familiari , ecc...ecc...osservatelo , di sicuro è "corto" e quando è corto significa che il "carburante" (prana) è stato "divorato" ! 

Da chi ? 

Indovinate un pò ?

E allora cosa fare per arrestare questo samsara popolato di guerre , armi , conflitti , individuali , di coppia , di gruppo , di ipocriti farisei travestiti da politici , finanzieri , sacerdoti e santoni , capitalisti e comunisti entrambi accordati nello sfruttamento delle masse , santoni e carismatici illusionisti di una religione new age del benessere sempre di là da venire , sempre alla fine di un tunnel che non finisce mai e che diventa sempre più asfissiante , perchè il samsara produce proprio questo , asfissia . Senza essere veggente o alcunchè posso anticiparvi le notizie dei telegiornali da qui a cinque anni e oltre . I rishi (saggi veggenti) già li hanno visti cinquemila anni fa , semplicemente perchè conoscono come funziona la mente egoica , genitrice del samsara .

Allora cosa fare ? Abbandonare questo mondo ? Rinchiudersi in una grotta , trasformarsi in un sadhu che si ubriaca di canne spippando il "chillum" ? No , non è necessario ! Anzi bisogna immergersi nel samsara come dice Yeshuà : <Siate nel mondo , ma non del mondo >. Fate come i protagonisti di un noto racconto che narra di discepolo (sadhaka) che si reca dal maestro chiedendogli cosa fosse l'illuminazione . Ed il maestro per tutta risposta lo afferrò per la testa e lo immerse nell'acqua e ve lo tenne fintanto che questi sviluppando una forza erculea riuscì a sollevare con la bocca aperta per prendere disperatamente aria . Ecco , disse il maestro questa è la " DIKSA " (illuminazione) . Non ne devi potere più di stare nel samsara , come il protagonista del film " Tha Truman show" , alla fine vuoi lasciare , abbandonare (vairagya)   questo drammatico ed ad un tempo illusorio spettacolo , in cui industria della salute e industria della malattia si danno man forte l'un con l'altro ! 
E' necessario sviluppare l'archetipo del "VIRAT" , che rivela l'eroe divino , il Prometeo liberato ( vedi mio blog su Prometeo) dalle catene dell'ignoranza (avidya)  e di cui parlerò nel mio prossimo blog dedicato a Virabhadrasana . 

PRANYAMA ; ASANA ; MEDITAZIONE (Dhyana)  ; PUJA ( preghiera ) ; AHIMSA' (non violenza) ; PERDONARE ; AMARE ; SERVIRE ; ecc...ecc... questi sono i passi che portano all'apertura del "terzo occhio metafisico" , (Ajina chakra ) , che porta al NIRVIKALPA SAMADHI , lo "stato estatico , unitivo" in cui soggetto conoscente , atto del conoscere e oggetto conosciuto diventano UNO !
Allora si apre la "porta" e il samsara rimane alle spalle ( kaivalya ) !

Omshanti