e non ci viene più detto dove dobbiamo dirigerci ,
ma cosa mangeremo domani > (Shopenauer)
venuta la sera, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Passiamo all’altra riva».
E, congedata la folla,
lo presero con sé,
così com’era, nella barca.
C’erano anche altre barche con lui.
Ci fu una grande tempesta di vento
e le onde si rovesciavano nella barca,
tanto che ormai era piena.
Egli se ne stava a poppa,
sul cuscino,
sul cuscino,
e dormiva.
Allora lo svegliarono
e gli dissero:
«Maestro, non t’importa che siamo perduti?».
Si destò, minacciò il vento
e disse al mare: «Taci, calmati!».
Il vento cessò e ci fu grande bonaccia.
Poi disse loro: «Perché avete paura?
Non avete ancora fede?».
E furono presi da grande timore
e si dicevano l’un l’altro:
«Chi è dunque costui,
che anche il vento e il mare gli obbediscono?».
Questo di Marco è forse uno degli episodi più emblematici fra i racconti evangelici ; infatti le oscurità notturne favoriscono le esplosioni dei conflitti interiori che facilmente liberano i nostri rimossi psicologici costringendoci ad un confronto troppo spesso rinviato , di cui la manzoniana "notte dell'Innominato" ne è un paradigmatico esempio .
Una notte tempestosa questa che ci introduce in uno pure soffocato , alla fine è inevitabile e si presenta sempre nelle sembianze di quel momento drammatico che San Giovanni della Croce ha indicato come : NOTTE OSCURA DELL'ANIMA !
Una notte che si presenta con i marosi di onde limacciose e minacciose . Il Leviatano , il mostro biblico degli abissi , le cui acque rappresentano il nostro inconscio con la sua emotività agitata , le acque , il secondo chakra (Svadisthana) destabilizzato in preda a forze incontrollabili , specie in quella fase della vita che prende il nome di giovinezza soggetta ad una forte spinta ormonale , passionale , che facilita la ricerca del godimento sensuale , del possesso , della potenza , che invase dall'istintualità facilmente diventano destabilizzanti per la mente completamente identificata con la personalità.
< Vocatus o non vocatus Deus aderit > < Chiamato o non chiamato D-o ti raggiungerà > ( S.Agostino)
< Il nostro corpo è fatto per il Signore e il Signore è fatto per il corpo >
( S.Paolo ) .
Ignorare questa realtà prepara la strada a quella "notte oscura" che prima o poi incontreremo sul nostro cammino come accadde a Giacobbe , che lottò una intera notte con un misterioso "essere" divino ; come accadde al profeta Giona , che , chiamato da D-o (vocatus) cercò di fuggire lontano , imbarcato in una nave ,fu sorpreso a dormire nella stiva , ma il suo "sonno" non è "NIDRA" , è un sonno di fuga dalla realtà , di rifiuto della chiamata divina , di inconsapevolezza , un sonno ben lontano di quello di Gesù sulla barca/arca , simbolo uterino , femminile , in cui il Logos "spermatikos" fecondante fertilizza le menti , le anime , i cuori , di dodici addormentati , saturi di false categorie mondane .
Fu una giornata intensa quella per Gesù , aveva predicato tutto il giorno , era stanco , le folle avevano esaurito le sue energie , i discepoli lo "imbarcano" sul loro mezzo e Lui si mette a dormire , ma Lui non riposa mai , < è sempre all'opera come il Padre suo > , il suo "sonno apparente" è "NIDRA" , uno stato di consapevolezza profonda . .Sono gente di mare , conoscono il mestiere , sanno il fatto loro ,sono sicuri . Sembra di vederli compiere i loro gesti del mestiere che hanno fatto tante volte . Fino ad allora li ha guidati spiritualmente Gesù , adesso tocca a loro , il maestro può accomodarsi a poppa e riposare ed in effetti è quello che fa . Pensano di conoscerlo , di sapere chi è D-o , di sapere chi è "costui" !
E invece no , non sanno un bel nulla di lui , la tempesta li sconvolgerà , farà "emergere" il D-o sopito in loro , coperto dalla coltre della loro "Avidya " (ignoranza) , della loro presunzione .
In breve tempo si sentono persi , il loro "Manipura" ( centro del fuoco e del coraggio ) viene spento dalla furia delle acque .
Lo svegliano ( il maestro) urlando :< Maestro non ti importa che siamo perduti ? > . Avevano imbarcato D-o , ma in realtà già da molto prima D-o aveva "imbarcato" loro in una avventura che ora scoprono drammaticamente essere ignota per loro , paurosa , hanno perso tutta la loro sicumera . E' sempre così nelle "notti di D-o" , vanno in frantumi tutte le nostre certezze , tutte le nostre categorie , tutto il "software" che la nostra personalità , figlia del falso se empirico , aveva messo faticosamente in piedi , D-o ci costringe a cambiare programma , a rinnovare il software e anche , e soprattutto il corpo e la mente , sono coinvolti in questo processo di "divinizzazione" perché di questo si tratta .
Il Signore , che sicuramente stava a filarseli con un occhietto semichiuso , facendo finta di dormire , alla loro richiesta si levò in piedi , divento l Albero ( Vrk) maestro (Sushumna) di quella barca sbattuta qua e là dai venti e dai marosi e comandò agli elementi agitati di chetarsi < ...minacciò il vento e disse la mare taci.....> e ciò avvenne immantinente . Il suo "Vishuddi" (chakra della gola) si rienpì di tutta la potenza del VERBO , per mezzo del quale < ha fatto tutte le cose , le visibili e le invisibili > (Credo) e tutte le cose gli ubbidirono , tanto le acque (Apas) , quanto i venti (Vaju) . L'agitazione di tutti , compresi gli umani , si placò sotto l'effetto del suo (del Signore) Pranayama , controllo del prana (vaju) , delle passioni (apas)
Il capitano di quella sgangherata barca era diventato Lui , era Lui ora che li stava trasbordando all'altra riva . Avevano lasciato la riva del "SAMSARA" , il mondo del continuo cambiamento , della continua instabilità fisica , psichica , spirituale , del dolore derivato dalle insane passioni , degli attaccamenti , dell'avidità , dell'egoismo , degli inutili orgogli , delle chiacchere inutili , dei gossip , delle maldicenze , delle ruberie mascherate di bontà , delle false religioni , delle false spiritualità , del materialismo ottuso , ecc...tutte molecole quantiche che hanno sollevato i venti e le onde che attentavano a quella barca . Lasciato il samsara ora essi provavano la "PACE" ( Shanti) , la quiete del Verbo , il "NIRVANA" (assenza di modificazioni) che li attendeva sull'altra riva , ed erano < pieni di timore e si domandavano : Chi è costui ? > .
Sulla quella barca erano saliti dodici uomini inconsapevoli , "addormentati" , ora ne discendono dodici individui "RI-SVEGLIATI" , la loro barca ora è sospinta dal soffio dello Spirito che gonfia le sue vele e la conduce in porto sicuro , nel grembo divino.
Pensavano di conoscere D-o e ora si domandano chi è , questa è la pedagogia segreta di D-o , portarci ai limiti di noi stessi attraverso l'ASPARSA YOGA , lo YOGA DEL SENZA SOSTEGNO , le tecniche usate dal Maestro , che consistono nel "distruggere" (Laya) le false convinzioni della personalità egoica inferiore per farci domandare e conoscere il D-o interiore che ci portiamo sempre con noi , l'EMMANUELE ( il D-o con noi).
Sulla quella barca erano saliti dodici uomini inconsapevoli , "addormentati" , ora ne discendono dodici individui "RI-SVEGLIATI" , la loro barca ora è sospinta dal soffio dello Spirito che gonfia le sue vele e la conduce in porto sicuro , nel grembo divino.
Pensavano di conoscere D-o e ora si domandano chi è , questa è la pedagogia segreta di D-o , portarci ai limiti di noi stessi attraverso l'ASPARSA YOGA , lo YOGA DEL SENZA SOSTEGNO , le tecniche usate dal Maestro , che consistono nel "distruggere" (Laya) le false convinzioni della personalità egoica inferiore per farci domandare e conoscere il D-o interiore che ci portiamo sempre con noi , l'EMMANUELE ( il D-o con noi).
Le notti oscure servono a questo , a farci interrogare per rispondere alle sue domande : < Perché avete paura ? Perché non avete ancora fede ? >
Già ....perché ?
Beh la risposta ora cercatela voi ! Buona meditazione
Yogacharya Eknathananda
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