Sentire significa essere coinvolti. Sentire significa conoscere e sperimentare la vita attraverso gli organi di senso. Ci sono due tipi di organi di senso: gli organi della percezione (BUDDHINDRYA ) e gli organi dell'azione ( KARMENINDRYA ) .
Gli organi della percezione sensoriale sono: udito, vista,tatto, gusto e olfatto. Gli organi dell'azione sono: la parola, le mani, i piedi, gli organi di riproduzione e quelli di escrezione. La mente è l'undicesimo organo. E' definito un organo interno e coordina ed elabora l'operatività degli organi di percezione e l'attività di quelli dell'azione.
La mente è il software del corpo (hardware). Nei primi anni di vita svolge funzioni primarie di apprendimento delle funzioni di autoregolazione dei bisogni fisiologici e delle pulsioni istintive, ma con il tempo la mente empirica individualizzata (manas, il serpente del paradiso) evolve in memoria di lavoro, a medio e lungo termine (citta), senso dell'io (ahamkara) e intelletto razionale (buddhi) ed è in grado di contenere, controllare e inibire (l'angelo della Temperanza) le pulsioni psichiche (Eva) e gli istinti primari (Adamo).
Il Beato Angelico dipinge sulla sinistra la coppia Adamo ed Eva cacciati dal Paradiso terrestre dall'Angelo della Temperanza e dispone ai loro piedi tre mele, metafora del primo processo alchemico di trasformazione del desiderio e della libido sessuale in amore, coscienza e conoscenza dei sentimenti corporei.
La mente (Mercurio) rimane un supporto neutro, passivo e privo di intelligenza creativa e coscienza di relazione se non è risvegliato, vivificato e illuminato dalla percezione (Venere), dalla coscienza (Giove) e dall'intelletto (Nettuno) dell'Anima. La vicenda è la stessa descritta nel film in cui un robot (Robin Williams) desidera diventare un umano e sostituisce parti del software con impulsi elettrici modellati sugli schemi percettivi, intuitivi e cognitivi modellati delle sensazioni, delle emozioni e dei sentimenti corporei.
Allo stesso modo l'alchimia rinascimentale immagina di poter risvegliare la mente tramite l'amore, la bellezza e la conoscenza di Afrodite. Dalla congiunzione di Mercurio e Venere nasce l'Arte Alchemica di evolvere gli organi sensoriali del corpo nei cinque organi della mente risvegliati dalle potenze dell'anima.
Sensazione, emozione, vibrazione, preveggenza (opalescenza), chiaroveggenza (luminescenza) sono le potenze naturali dell'anima psichica. Evolvendo nelle 4 funzioni mentali (manas, citta, ahamkara e buddhi) le potenze dell'anima psichica diventano le potenze dell'anima razionale in grado di espandere il proprio sentire nelle sei modalità della percezione mentale: autoavvertimento, propriocezione, introspezione, visualizzazione, immaginazione e contemplazione.
Il processo di trasformazione dell'anima psichica (Eva) in anima razionale (la Vergine), intellettiva (la Madonna) e infine creativa (la Vergine del Magnificat) avviene attraverso i diversi sostrati, funzioni e involucri della mente risvegliati, vivificati e illuminati dall' autocoscienza dell'anima (il Bambino interiore), il figlio magico , il bambino d'oro natalizio .
Affinando i poteri della mente di integrare le funzione degli organi sensoriale della percezione e dell'azione con l'autocoscienza generata dalle modalità della percezione mentale, scaturisce dal "cuore" (l'immacolata concezione) il riflesso primario di coscienza peculiare del ricercatore spirituale.
Il riflesso di primario di coscienza (jivatma/ Gesù Bambino ) è autocoscienza priva di qualsiasi determinazione e individua uno stato di consapevolezza di sè nel tempo presente che evolve attraverso la memoria, il senso di sè nell'ambiente e nella storia, l'esperienza e la conoscenza empirica.
Questo riflesso di coscienza (autocoscienza), in grado di evolvere in consapevolezza, coscienza e conoscenza di sè, è chiamato il Conoscitore (il Sè cognitivo) che grazie alla propria natura di puro splendore illumina costantemente l'intelletto che percepisce tutti gli oggetti.
La Vergine prima di generare il Figlio di Dio, riveve da Gabriele la triplice opera di risveglio, trasmutazione e illuminazione della mente. Lo Spirito santo non è altro che una espansione delle facoltà della percezione sensoriale, mentale e infine spirituale di recepire, decodificare e interpretare l'intero spettro delle frequenze di luce, dagli infrarossi agli ultravioletti.
L'apertura dell'anima alle frequenze di luce poste agli estremi dello spettro deve essere graduale, seguendo una progressione che va di pari passo alla capacità della mente di accogliere livelli di informazione e di conoscenza sempre più eterogenei, complessi e sofisticati.
Risvegliando i poteri della mente di mantenere l'equilibrio tra le diverse funzioni cerebrali, di collegare le percezioni sensoriali con le frequenze di luce e di assimilare bit di informazione sempre più elevati di frequenza, l'anima psichica di Eva evolve nell'anima razionale della Vergine, per sua natura "capace" di accogliere la Luce del Sole (il Sè universale), "canalizzata" dalla colomba, emblema degli insegnamenti alchemici trasmessi dagli "artisti" attraverso l'etere delle loro opere.
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