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sabato 23 agosto 2014

VIVEKA : IL DISCERNIMENTO DEI GIUSTI

« Beato l'uomo che non ha seguito il consiglio degli empi (rashaìm), che nella strada dei peccatori non ha sostato e che non si è seduto tra i beffardi, ma ama la Torah di HaShem e medita giorno e notte sulla Sua Torah. Egli è simile ad un albero piantato lungo rivi d'acqua, che dà il suo frutto a suo tempo ed il cui fogliame non appassirà; egli avrà successo in tutto ciò che fa'. Non così i malvagi, che sono simili alla paglia che il vento porta via. Perciò i malvagi non potranno affrontare il giudizio ed i peccatori non avranno parte nella Comunità dei giusti (Zaddiqim), poiché HaShem riconosce la strada dei giusti, mentre la strada dei malvagi si perde »   (Salmi 1)



In quei giorni a Gàbon il Signore apparve a Salomone in sogno durante la notte. Dio disse: «Chiedimi ciò che vuoi che io ti conceda». 

Salomone disse: «Signore, mio Dio, tu hai fatto regnare il tuo servo al posto di Davide, mio padre. Ebbene io sono solo un ragazzo; non so come regolarmi. Il tuo servo è in mezzo al tuo popolo che hai scelto, popolo numeroso che per quantità non si può calcolare né contare. Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male; infatti chi può governare questo tuo popolo così numeroso?».



Piacque agli occhi del Signore che Salomone avesse domandato questa cosa. Dio gli disse: «Poiché hai domandato questa cosa e non hai domandato per te molti giorni, né hai domandato per te ricchezza, né hai domandato la vita dei tuoi nemici, ma hai domandato per te il discernimento nel giudicare, ecco, faccio secondo le tue parole. Ti concedo un cuore saggio e intelligente: uno come te non ci fu prima di te né sorgerà dopo di te». (1Re 3,5.7-12)



<<CHIEDIMI CIO' CHE VUOI IO TI CONCEDA >>



Questa è la richiesta a un giovane Salomone , figlio Davide , e che diventato re di Israele si distinguerà per la sua grande saggezza .

Salomone è un talento naturale , vero mindful dalla nascita . Non chiede per se potere politico , finanziario , o quant'altro come farebbe un egocentrico ; al contrario , formulando una delle più belle preghiere bibliche , chiede il " JINANA " , ovvero la conoscenza ( Vidya) del Signore e di conseguenza "SATYA" , la Verità , la Saggezza e da ultimo chiede " VIVEKA " , il discernimento del Bene e del Male  . Grazia che gli sarà accordata dal Signore che farà di lui (Salomone) un saggio/rishi , un mindful vero anche nel nome che contiene la parola ebraica "SHALOM" , PACE , SHANTI , stato di Grazia e di pienezza accordato ai veri "Figli di Dio".




Immaginiamo la stessa domanda rivolta ad un egocentrico e quale potrebbe essere il profluvio inarrestabile di richieste come : potere , denaro , divertimenti , proprietà , ecc...ecc....No , Salomone non chiede alcunchè di tutto ciò , salute , potere , successo , longevità , sono i vestiti di Maya , dell'illusione cosmica , di cui il vero Yogi cercatore vuole invece disfarsi per realizzare lo "stato di Vairagirya " ( distacco ) che spiana il cammino alla conoscenza (Jinana ) . Lo Yoga è dotato di numerose "vie" (marga)  , le "Yoga", come un tempo si diceva le Indie . E fra queste tre risaltano più delle altre e cioè : il Karma Yoga ; il Jinana Yoga e , da ultimo , il Bakhti Yoga . Il primo (karmayoga) si espleta nello svolgimento "rituale" , avvicina cioè il sacro attraverso "Rtam" (rito) , che diventa quindi luogo teologico di dialogo , come la santa messa p.e. della tradizione cristiana ; il secondo (Jinanayoga) è la via teologica , attuata attraverso la lettura e la meditazione delle sacre scritture ; il terzo (Bakt-iyoga) è la via devozionale , mistica , la via del "tapas" (ardore spirituale) tipica di grandi mistici/rishi come p.e. francesco d'Assisi .
Un grande Jinana Yogi occidentale , Tommaso d'Aquino , era solito raccontare che  ognuno è una "freccia" scoccata da un tiratore che solo conosce l'obiettivo e questo obiettivo è il Regno dei Cieli !



<< In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo. 

Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra >>






In quel "campo" , in quella "perla" , il contadino e il mercante della parabola evangelica fanno l'esperienza di Dio e Dio fluisce in loro . Dallo "stato egocentrico" , diabolico , mayanico, in cui avevano condotto le loro esistenze fino ad allora , essi passano allo "stato mindful" (vedi mio blog) e "assaporano" la dolcezza del "latte e del miele che scorre in quella "terra" , Erez Israel appunto . La terra dell'attuale Israele non è la terra dove scorre il latte e il miele e mai vi scorrerà ; infatti vi scorrono solo i cingolati dei carrarmati e il sangue nelle strade . La terra d'Israele è una terra interiore , mistica , racchiusa all'interno di ogni uomo/donna che ne godranno solo dopo aver "venduto" e gettato via ogni forma di attaccamento fisico , mentale e spirituale alle ortiche . Questo è l'obiettivo non le martoriate strade e i palazzi di quelle povere contrade dove Dio non "fluirà" mai , tanto meno con il rombo dei cannoni !





  1. Eknathananda