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sabato 9 agosto 2014

TEATRO O FINZIONE ? LIBERARSI DI MAYA

<< LA CONSAPEVOLEZZA CONDUCE ALLA VITA , L'INCONSAPEVOLEZZA ALLA MORTE >> 
                                                        ( Dhammapada - Buddha )

L'inizio del '900 si apre su un ventaglio allargato di novità e ricerche che spaziano nei diversi campi dello scibile umano che vanno dalla scienza ( Einsthein ) ; all'arte ( Futurismo , Impressionismo , ecc...) ;  alla letteratura ( Pirandello ) ; alla psicanalisi ( Freud , Jung ) ; alla rivoluzione industriale e sociale ( Marx ) ,  e via dicendo ; insomma si affaccia una stagione nuova sia per la ricerca esteriore (Fisica) che per quella interiore (psicanalisi) , una stagione quindi ancora ben lontana dall'esaurirsi in questo interminabile viaggio in cui l'uomo/donna di ogni tempo , novello Ulisse , è da sempre e per sempre impegnato , spostando ogni volta i confini della sua conoscenza .

E' indubitabile che , fra gli augusti personaggi di questo inizio secolo , Luigi Pirandello , drammaturgo teatrale , abbia svolto un ruolo preminente nel viaggio verso la ricerca del profondo aperta dalle intuizioni dell'altro grande dell'inconscio , Freud .

Pirandello ha dato un linguaggio teatrale a Freud ; infatti proprio in questi giorni ho ripreso tra le mani la lettura di una sua famosa piece teatrale  e cioè : 

             << SEI PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE >>

Sei personaggi ( un capocomico , madre , figliastra , figlio govinetto , e un a bambina ) si presentano all'autore mentre in teatro è impegnato in una prova , rivendicando un proprio "ruolo" nella rappresentazione. Si sviluppa tutta una azione teatrale condotta continuamente tra le dimensioni del "reale" e dell"irreale" . Due dimensioni contigue , osmotiche , sempre giocate sull'onda della finzione e della realtà e con il continuo rischio di un grande confusione in cui si perdono i confini di esse , trascolorando l'una nell'altra .

Il messaggio pirandelliano in fondo è semplice ;  nel teatro della vita non si fa altro che recitare , sia a livello individuale , che collettivo , la storia diventa il grande palcoscenico di questa immensa messa in scena che chiamiamo vita che si svolge su questo piccolo granellino sperduto nella galassia cosmica e che chiamiamo terra . In tempi non sospetti anni '20/'30 i sei personaggi pirandelliani anticipano la "confusione" familiare dei nostri giorni sempre più saturi di storie familiari "malate" , padri confusi , mogli smarrite , figli alla deriva affettiva , famiglie allargate con figli e figliastri , taluni veraci , altri magari di "provetta" , o figli di storie "segrete" , vedi il caso emblematico di Yara . Quel "lato oscuro" sta emergendo nel teatro della vita abbandonando le quinte della finzione teatrale , irrompe nel quotidiano infittendo le maglie di un samsara sempre più drammatico , che trova spesso in trasmissioni tipo " Chi l'ha visto ? " il suo palcoscenico di rappresentazione .

Le tavole del palcoscenico sono usurate , consunte , i teloni dei fondali lisi , i vetri dei riflettori bruciati , purtuttavia il "suggeritore" è sempre giovane e le compagnie cambiano , ma il dramma della rappresentazione resta ; in fondo  quei sei personaggi simboleggiano " forze archetipiche " rimaste nell'ombra , nascoste nell'inconscio , imbrigliate nel tamas (inerzia) e nel rajas delle passioni inesaudite  e quindi desiderose di "vedere la luce " (sattwa) , di trovare espressione, visibilità , sonorità , che troveranno descrizione in un'altro grande testo di teatro , quello di  Eduardo De Filippo  : 

                             LE VOCI DI DENTRO


Voci , che , non trovando espressione , finiscono per diventare il nostro versante oscuro , il nostro "corpo di dolore" ( vedi mio blog) che si patologizza spesso in forme somatiche e richiedono l'intervento del medico ; o psicosomatiche e richiedono l'intervento dello psicologo ; e nei casi più estremi spirituali e richiedono l'intervento dell'esorcista . Perchè si tratta di "energie psichiche" che gli antichi chiamavano "demoni" e la cui pericolosità è acclarata.
Quante volte in preda ad un attacco d'ira , ci è accaduto a tempesta passata di domandarci chi è quell'ignoto personaggio che ci ha preso la mano compiendo un atto tanto violento ?

Quando un' onda si alza nel vasto oceano, nella sconfinata distesa delle acque accade un fatto del tutto trascurabile: un insignificante gioco d' acqua sembra dare individualità ad un' onda che mai s'è staccata dall'elemento di cui è parte.
Eppure, nel luogo dell'onda accade un fatto sconcertante, paradossale: la cresta crede, per tutto il tempo della sua increspatura, di essere altro, di essere sé, di avere una propria individualità.
Ma puntuale arriva il tempo della fine, e nel momento in cui viene inghiottita dall'immensa impersonalità oceanica, quell'apparente individualità che credeva d'essere immortale e onnipotente, si rende conto di 'essere'… 'nulla'!




Personaggio , deriva da persona e persona significa "maschera" già proprio maschera . Le maschere indossate dai nostri "io" segreti , repressi , oscurati , messi da parte nel grande magazzino rifiuti psicologici del nostro inconscio , marionette di un teatro tragico che vanno da Pirandello , come il paziente si reca dall'analista per trovare un "luogo" d'espressione alle sue ansie , che poi non sono le sue , ma bensì dei suoi tanti personaggi inespressi e pieni di dolore , maschere che si patologizzano e finiscono per spacciarsi come per il nostro vero io .

Il teatro svolge una funzione terapeutica ; infatti permette all'autore di portarle  alla luce e quindi di esorcizzare le "energie" ,  perché permette di lasciar vivere in forma non violenta forti passioni e sentimenti; permette ai personaggi che popolano la mente di ognuno di noi, di
'vivere' il loro dramma doloroso, di rappresentare la loro commedia, di vestirsi di carne.Se ogni essere umano riuscisse a rendersi conto di essere, nella forma fisica in cui è nato, un personaggio della propria mente egoica, un fantoccio creato da pensieri e sentimenti 'passati'…; se ogni uomo capisse di essere un aggregato di pensieri e sentimenti, vivrebbe la sua vita con distacco, allo stesso modo in cui un attore, interpretando la sua parte, non scorda mai completamente di essere padrone del personaggio .

Mi chiedo quando la nostra meccanicistica medicina allopatica la smetterà di considerare uno dei flagelli più devastanti del nostro tempo cioè l'ALZHEIMER , come il risultato di una semplice alterazione di una molecola che comporta la corrosione del sistema sinaptico e instaura la schizofrenia . Si a livello meccanico avviene indubbiamente tutto ciò , ma a livello "sottile" si registra la vittoria e il definitivo "possesso" del poveretto/a da parte dell'OMBRA (junghiana) . Ha vinto Mr. Hide su Dr. Jekyll . Hanno vinto le sub-personalità che non hanno trovato il loro autore, tanto meno il loro palcoscenico ,  e come le "foglie morte" di Gogol vagolano nell'oscurità dell'Ade fra il popolo delle ombre . 




Anime senza luce sono quelle che vagano nelle notti insonni delle nostre città da una piazza all'altra esibendosi su  palcoscenici esistenziali che invece di essere terapeutici diventano l'anticamera dell'ombra che presto si impadronirà di loro , perchè progressivamente perderanno la luce come i protagonisti del film " Shadows on 77th streeet " . Dati statistici confermano una progressiva perdita di memoria o incapacità di trattenere nelle popolazioni giovanili. L"omino di burro" collodiano <non dorme mai , neanche la notte > e gli effetti cominciano a vedersi , soprattutto perchè è nelle ore notturne che si "attiva" la ghiandola pineale (vedi mio blog) per secernere la "melatonina" l'ormone che vuole l'oscurità per equilibrare tutte le funzioni psico-fisiche , e se questa funzione gli viene impedita per mancanza di riposo notturno gli effetti sulla mente e sul corpo sono devastanti.

Lo Yoga in fondo è un allenamento a mettere in progressiva liquidazione le identificazioni della mente egoica e fallace ; insomma un Alzheimer "pilotato" consapevolmente e quindi reso innocuo . Siamo tutte proiezioni della Shakti cosmica , che si deve "dissolvere" (pralaya) e ri-unirsi a Shiva , all'OM ETERNO LOGOS !
Ma anche lo Yoga al pari delle religioni può divenire "tamasico" se è incentrato solo sul recupero e la stabilizzazione della salute fisica e si trasforma nel suo succedaneo meglio noto come Pilates , uno Yoga senza meditazione , idolatrico !

Le religioni istituzionali di oriente ed occidente hanno contribuito non poco a questa repressione "energetica" generando irrigidimenti moralistici e dogmatici che hanno finito per influire negativamente sulla mente e sul corpo . La puritana Inghilterra dell'età vittoriana partorì Mr. Hyde e Jack lo squartatore tanto per citare un esempio più eclatante tra i molti . 

Il futuro del mondo manifestazionale altro non è che frutto dei nostri pensieri: la mente è creativa.
" Siamo ciò che pensiamo. Tutto ciò che siamo è prodotto dalla nostra mente.
Ogni parola o azione che nasce da un pensiero torbido è seguita dalla sofferenza, come la ruota del carro segue lo zoccolo del bue…
Ogni parola o azione  che nasce da un pensiero limpido è seguita dalla gioia, come la tua ombra ti segue inseparabile… !

Liberarsi di questi personaggi significa liberarsi (moksa) dalle identificazioni negative della nostra mente egoica ( Maya) , non però reprimendoli , ma , al contrario , riconoscendoli li TRASCENDE !
In fondo l'autore è il LOGOS il VERO SE che ci aspetta per abbracciarci tutti insieme e illuminare le nostre oscurità !

Yogacharya Eknathananda