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mercoledì 22 gennaio 2014

LO YOGA NIDRA DI GIACOBBE : ....CHE FATICA LIBERARSI DAL CORPO DI DOLORE


Una notte dolorosa quella trascorsa da Giacobbe sulla riva del fiume Yaboc che sembra quasi l'anagramma del suo nome .; infatti il nostro Yoghi biblico è impegnato in uno spossante duello a cui lo ha condotto il suo "corpo di dolore " ( vedi mio blog sull'Alieno) . Il destino di Giacobbe sembra segnato dalla lotta , dal combattimento , fin dalle origini  , appena concepito , nel grembo di Rebecca , sua madre ,  <faceva a pugni con il gemello Esaù>dicono le scritture . Sarà proprio quell'Alieno che lo condurrà alla fuga per aver privato il fratello prima dei diritti della primogenitura , con piatto di lenticchie , e poi la benedizione paterna che lo faceva erede di tutta l'eredità . Ma l'Alieno , Ego/Satana , è vendicativo , si sa , e lo cerca per mari e per monti .

Andrà lontano Giacobbe l'imbroglioncello  , finirà alla periferia della sua coscienza come in tutti i "viaggi iniziatici" che si rispettino , impegnato in numerose prove presso un'altrettanto abile imbroglioncello , un cowboy di nome Labano , un ricco farmer di cui sposerà due figlie . Nelle vicissitudini della lontananza Giacobbe integra le sue parti animali , gregge , e femminili . Si sposa con Lia e Rachele , diventa "ricco" e decide di ri-tornare come il "Figliol prodigo " nel suo paese di origine , dove lo attende l'ultima "integrazione" , l'Alieno, Esaù , il suo gemello adirato . Prende il coraggio a due mani e si dirige verso la sua terra con tutte le ricchezze , i greggi , le mogli e i figli . Il viaggio di ritorno fila liscio , poi Giacobbe invita i familiari a precederlo ,mentre lui la notte si ferma sulla riva del fiume Yaboc .

E qui il  "VIRAT" (eroe) Giacobbe si prepara a passare uno notte che segnerà per sempre la sua vita ; infatti dopo essersi preparato un giaciglio , utilizza  una "PIETRA" per  come cuscino .Un "betile" , una pietra , che tanti secoli dopo diventerà un "fondamento" ( Yesod = Sephirat dell'albero cabalistico) della chiesa cristiana < Tu sei Pietro e su questa pietra fonderò la mia chiesa > . Ora in ebraico la parola "EBEN" significa "pietra" , ed è composta dalle parole "ABBA' " ( padre) e "BEN" (figlio) . L"UOMO PIETRA" è quindi l'uomo in cui sono presenti il PADRE e il FIGLIO contestualmente . L'uomo pietra si differenzia dall"UOMO MATTONE" in ebraico "LABENACH" in cui è presente solo il figlio ( BEN) ; infatti gli ebrei schiavi sotto il Faraone ( Ego/Satana) costruiscono solo mattoni , sono rimasti cioè privi del Padre ( Abbà) , hanno perso la matrice divina , sono caduti nel SAMSARA ( vedi mio blog) , nella molteplicità affannosa dell'uomo/donna schiavo/a delle passioni e degli attaccamenti .
Giacobbe in quella "notte oscura dell'anima " si appresta a ritornare un uomo-pietra liberandosi dell'Alieno , del virus emozionale che infettava il suo software , ma lottando , qui sta il bello con un altro Alieno che finora era rimasto nascosto dentro di lui e cioè : D-o .

Infatti un essere misterioso gli si para davanti e lo impegna in un combattimento che si protrarrà fino all'alba lasciandolo offeso in un'anca e claudicante , da quel giorno la sciatalgia non lo abbandonerà più , del resto i grandi incontri della vita spesso lasciano il "segno". E quella notte il grande incontro c'è stato ; infatti Giacobbe è diventato un "uomo pietra" , al punto che decide di "fissare" quella pietra su cui aveva "dormito" (muladhara chakra) in quel luogo che si chiamerà d'ora in poi , a memoria dei posteri : "BETHEL" , "CASA DI D-O"  .
Giacobbe ha fatto l'esperienza di un Alieno che ha portato sempre con se come Esaù il gemello, il corpo di dolore , di cui si libererà (Moksa=liberazione dall'Ego/Satana) , solo quest'altro Alieno si chiama D-o . Quella notte di lotta , è in effetti una lotta di "meditazione" , è la meditazione unitamente alla Grazia a liberarci dell'Alieno distruttivo . Giacobbe "sogna" ( NIDRA = stato di coscienza profonda = Prajinasthana) una "scala" che unisce il cielo alla terra , la comunicazione è ri-attivata !   

In quella notte di profonda alchimia interiore avviene una "TRANS-FORMAZIONE" , Giacobbe va "AL DI LA'" di se stesso , prende un'altra "FORMA" ( Rupa in sanscrito) ." SOLVE ET COAGULA" è il detto alchemico per cui l'iniziato si "dissolve" ad un certo stato coscienziale e si "RI-COMPONE" in un altro stato , che ne fa un uomo diverso , maturo per la conoscenza , da " DE-FORME " , spiritualmente parlando , passa a " DEI-FORME" , diventa una immagine divina , palpitante .Giacobbe quella notte vedo il suo vecchio , falso se empirico allontanarsi portato via dalle acque vortiginose del torrente , e vede nascere in se D-o , "ISRAELE" , questo diventa il suo nome definitivo , che identificherà dopo di lui un intero popolo , Israele appunto , il popolo dei " FIGLI DI D-O " , di quelli che hanno lasciato posto all'Alieno divino .

Israele traversò poi il fiume , incontrò il suo gemello , Esaù , il suo corpo di dolore, ormai abbandonato per sempre  , non ne aveva più timore , gli donò gran parte delle sue ricchezze e quella creatura adirata e in fondo assetata di amore , lo abbracciò , anche lui si è "COAGULATO" in una nuova dimensione di coscienza , perché l'AMORE trasforma sempre , trasforma tutto , e chi lo incontra non rimane più lo stesso di prima , un SURA (essere illuminato) , prende il posto di un ASURA (essere ottenebrato ) , Giacobbe è diventato un UOMO PIETRA , Israele docet !

< Cerca D-o sempre , lo troverai sempre , cerca D-o ovunque , lo troverai ovunque >
                                                                                                                           ( S. Vincenzo Pallotti)

Yogacharya Eknathananda