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martedì 27 novembre 2012

NON DI SOLO PANE VIVE L'UOMO...MA DEL PRANAYAMA CHE ESCE DALLA BOCCA DI DIO


Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio 

  (Mt 4,1-11)

Con questa breve e perentoria affermazione il maestro fa riferimento ad un alimento "altro" , diverso da quello solido comunemente indicato come cibo solido , pane quotidiano , una traduzione impropria come ben sanno gli studiosi , mentre il suo significato originario è : pane sub-stanziale , pane sottile , che alimenta i "corpi sottili" della complessa fisiologia spirituale e psico-corporea che nello Yoga è descritta con altri 4 corpi o guaine ( Kosha ) oltre al corpo fisico . Tutti quanti questi cinque corpi vengono alimentati da una energia unica ( Prana) sebbene differenziata secondo diverse modalità che vanno dal cibo "solido" a quello "sottile" .








Ogni civiltà dalla comparsa dell'uomo/donna sulla scena del creato si è confrontata con il mistero dedll'energia , chiamandola a seconda delle culture e delle latitudini con nomi diversi , come : Chi , Prana , Mufktz , Energia vitale , ...ecc...ecc....e ancora tutt'oggi la scienza soprattutto con la Fisica Quantistica non ha smesso di addentrarsi nei meandri sub-atomici per cercare una risposta più esaustiva ai tanti fenomeni di cui ancora non si capisce bene la dinamica .

Gli Yoghi affermarono che il fuoco arde per il Prana ; l'acqua fluisce per il Prana ; il vento soffia per il Prana ; il sole esiste per il Prana ; la vita che abbiamo è Prana . Nulla potrebbe nascere per quanto insignificante senza il Prana . Il Prana informa ogni cosa dal cibo che assumiamo , all'acqua che beviamo , all'aria che respiriamo . Quando l'energia seminale (retas) è sublimata in e trasformata totalmente (ojas) , provvede il sistema nervoso ricchissimo di Prana , il quale si deposita nel cervello come vino "luminoso" , come meravigliosa energia cristica nella ghiandola pineale . Tra mente , Prana e seme esiste una stretta connessione , per cui controllando l'energia seminale con la forza di volontà (icchà) , si raggiunge tutto . Al contrario chi sparge il seme dissennatamente non potrà controllare nè mente nè prana !
Chi raggiunge il controllo sessuale , raggiungerà il controllo della mente e del prana e getta le basi per la sua "liberazione" (Moksa) , e potrà attingere all' Elisir di lunga vita !

                                                COME AVVICINARSI AL  PRANAYAMA

Il Pranayama non deve essere mai praticato dopo i pasti o quando si ha fame . Deve essere praticato in luoghi solitari e liberi da disturbi , con attenzione , perseveranza e fede .
E' sconsigliato il Pranayama a quanti sono dediti a vita sregolata , ad abuso di piacere sensuali , arroganti , disonesti , falsi , calunniatori , dediti a vane controversie , iracondi , frequentatori abituali di Asura ( esseri ottenebrati , demoniaci) crudeli , voraci , ecc...ecc.. Costoro se non cambiano abito mentale non potranno avanzare nel cammino dello Yoga , che può rivelarsi financo dannoso .
E' consigliabile la pratica di affabilità , di amore per il prossimo , di pazienza , misericordia e carità cristiana , esercitando attenzione rigorosa nell'alimentazione e nell'assunzione di bevande alcoliche .

                                                               P R A T I C A 

Mediante il il Pranayama potremo controllare la mente giacchè questa è in stretto legame con il Prana , come il cane con il guinzaglio del suo padrone  e rispettando i seguenti passi :

Il dito indice e medio poggiato sui seni paranasali sulla fronte , il pollice occlude la narice destra , mentre l'anulare sollevato permette l'ingresso della INS. nella narice sinistra . Mentalmente ripetere il mantra " SO " inspirando .

L'anulare occlude la narice sinistra e il pollice si solleva da quella destra permettendo la ESP e mentalmente si vocalizza il mantra " HAM " 

Dopo un ciclo di 5/6 respirazioni si inverte . Si INS dalla narice destra ( pollice sollevato) e si ESP dalla narice sinistra (anulare sollevato ) . Sempre vocalizzando mentalmente SO all'INS e HAM all'ESP .

La pratica non deve mai superare i 5/10 minuti e deve essere condotta con grande calma e concentrazione  (dharana) , in posizione comoda ( sukka) , in loto se possibile e l'esalazione deve essere molto lenta al fine di facilitare una fuoriuscita notevole di anidride carbonica dall'organismo , evitando di praticare la ritenzione (kumbhaka) del respiro , pratica che deve essere sempre eseguito in presenza di una guida esperta .

Con il Pranayama vengono dissipati pigrizia e lentezza , vengono purificate le "Nadi" , canali psicoenergetici di circolazione energetica , la pelle diviene più brillante , gli occhi più scintillanti , aumentano i succhi gastrici , diminuiscono catarro e problemi respiratori . Il cervello e il sangue si purificano , migliorano i sistemi digestivi e l'apparato nervoso e circolatorio . 



Tutto vibra, e vibrando si modifica: cambia la forma delle strutture, cambia la natura delle strutture. Attraverso l'opera dei mantra, delle visualizzazioni, e del radicamento portiamo, pratica dopo pratica, ad impercettibili mutamenti nella composizione bio-chimica del nostro corpo, e nella nostra percezione di noi stessi e del mondo, e delle relazioni che tutto governano. Il Mantra è una parola sacra, che unita all'altro potere dell'adepto, l'immaginazione, ( la prima è il suono: la voce ), determina la delimitazione di una sfera di diretta influenza: uno spazio dove tutto è possibile.




Oltre alla consapevolezza, e all'erudizione sull'uso degli strumenti, il terzo fattore necessario per svolgere l'Opera è inerente al livello di energia: il cuore pulsante di ogni manifestazione. In verità i primi atti di colui che si inoltra nella via Esoterica devono essere dettati da un lato a limitare il dispendio di energia, e dall'altro ad accumularne in crescente quantità. Quanto detto è dato dalla necessità di indirizzare l'energia alla ricostruzione dell'anima ( veicolo ), e agli altri scopi di conoscenza.
Indubbiamente il metodo regale è quello che si attua durante il rapporto alchemico, ma tale evidenza si deve scontare spesso sulla constatazione dell'impossibilità, e quindi la Tradizione Universale e Perenne, nella sua saggezza, ci fornisce utili strumenti per un valido ripiego. Inoltre è opportuno ricordare che la pratica ad un vaso ( operatore singolo, che si differenzia dalla pratica alchemica che è a due vasi ) è utile anche nel caso di coppia, in quanto provvede alla pulizia e apertura dei canali interni, in modo tale che l'energia sessuale trasmutata non incontri ostacoli o impurità durante l'ascesa nell'atto sacro. Quando i canali psicoenergetici ( Nada) IDA (luna) e PINGALA (sole)  si uniscono (tantra) allora Kundalini - SHAKTI (coscienza cosmica - pricipio materno) ) entra in SUSHUMNA (canale psicoenergetico centrale) e salendo raggiunge AJINA CHAKRA unendosi  con SHIVA (principio paterno) , tutto lo schema psico-corporeo è coinvolto con questa "trascendenza" ed inevitabilmente ne subisce una trasmutazione a livello atomico e molecolare .
La pratica che si propone in questo articolo è rivolta ad accumulare, nel plesso solare ( il deposito interno di energia ) il PRANA ( dal sanscrito: soffio vitale ). Questa è l'energia che tutto anima nell'Universo, è la fonte primaria di vita, essa deve essere immaginata come un oceano vastissimo, che lambisce le coste arrecandone benefici. Noi uomini possiamo essere consapevoli o meno della presenza del Prana, ma ciò non inficia l'opera vitale che esso compie. La differenza fra colui che è consapevole, e colui che dorme il sonno dell'ignoranza avvolto nell'illusione, risiede nei maggiori benefici che trarrà da quest'energia, e dalla pratica stessa che agisce sulla composizione occulta dell'adepto. Infatti attraverso il Pranayama della trasmutazione , andremo ad accumulare, e radicare, in noi questa importantissima energia, acquisendo consapevolezza del nostro essere, e operando una pulizia interiore.
La pratica richiede un orientamento verso EST, Sole nascente, in modo tale che attraverso la posizione nello spazio invochiamo prima, ed evochiamo poi, in noi la presenza di questa energia, guidati dall'Essenza benigna del Sole. Una pratica di rilassamento iniziale concluderà la necessaria preparazione.
Om shanti



PANTHEON O PANDEMONIUM ? TUTTI GLI DEI O TUTTI I DEMONI ?







I filosofi rinascimentali amavano confrontare i testi di Platone e Aristotele con l'Astrologia araba con il preciso scopo di indagare su se stessi il significato spirituale del Daimon di nascita, forza misteriosa da cui ha origine carattere, vocazione e fortuna. Interpretare il Mercurio, il Sole o Marte sull'ascendente di nascita significava infatti essere predisposti ad esercitare alcuni talenti corporei rispetto ad altri, oppure certe abilità mentali rispetto ad altre. Chi invece aveva i pianeti femminili sul punto dello zodiaco dove ascendeva il sole poteva invece espandere le qualità dell'anima, ovvero percezione, intuizione e consapevolezza sensoriale, doti essenziali per diventare artisti, poeti e giullari di corte......

Giungere a una maggiore conoscenza e possibile frequentazione con il proprio archetipo personale ( Genio ? Spirito Guida ? Mentòre ? ) non è cosa di poco conto sul piano della realizzazione dello scopo della nostra esistenza ( dharma personale) . Lo sa bene il piccolo Aladino che "spolvera" la sua lampada "fregandovi" le mani sopra per farne uscire il Genio , cosa che in termini di yoga significa "pranayama" (fregare le mani = produrre calore/tapas con il respiro)  al fine di far "ri-splendere" l'immagine divina ( oro dell'Io Trascendentale) sepolta sotto il "piombo" dell'io empirico (piccolo/ego/faraone) istintuale .

Il genio è identico per tutti ma la sua esoressione varia a seconda del "carisma" personale di ognuno/a , ragion per cui assumerà le sembianze dell'archetipo più confacente alla personalità di questo o quell'individuo . Insomma potrà essere Ercole in uno ( sportivo , militare , leader...ecc....) , Giove in un'altro ( giudice , magistrato , arbitro , ecc) , Venere ( bellezza , estetismo , eleganza , leggiadria , ecc) , Atena ( professoressa , insegnante , intellettuale , ecc) . Diciamocela tutta ognuno/a di noi è un vero "PANTHEON" ( luogo in cui abitano tutti -Pan- gli Dei -Theon- = daimon) ) ambulante.

 Entrate nel Pantheon , ve ne consiglio caldamente la visita , portatevi al "centro" e sollevate lo sguardo verso il "foro" della cupola , si tratta della "fontanella" che corrisponde al "sahasrara chakra" , luogo di comunicazione tra l'atman (anima individuale)  e il Brahman (Anima Mundi) , quando il raggio di "luce divina" penetra in "sushumna" (canale psicoenergetico centrale) avviene il "samadhi" quello stato unitivo dell'Essere che sfocia nell'illuminazione (bodhi sattva) e un archetipo tra tutti gli altri viene illuminato e prende vita dentro di noi , che siamo chiamati a far "ri-fulgere" quell'archetipo e quello soltanto ; infatti se tentassimo , non sia mai , di esprimerli tutti insieme significherebbe rischiare una pericolosa (junghiana) " inflazione dell'ego" per cui gli archetipi nel tentativo di esprimersi tutti insieme creano un "PANDEMONIO" (= tutti i demoni) e tutte le sub-personalità tentano di coprire la "voce" dell'altro con il risultato di un "infernale baccano" , questo è il significato di pandemonio e i demoni così scatenati diventano "LEGIONE" , come nel caso dell'indemoniato di Gerasa  << 30 Gesù gli domandò: «Qual è il tuo nome?» Ed egli rispose: «Legione»; perché molti demòni erano entrati in lui. >> , che esorcizzato da Gesù vide tutti demoni che portava dentro uscire per andare a incarnarsi in una mandria di maiali che di li a poco si gettò nel mare ! Nel povero ex-indemoniato rimase un unico archetipo , quello del Cristo; infatti prese subito a seguire il maestro !




Om shanti e....buona meditazione

Yogacharya Eknathananda