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sabato 17 dicembre 2011

MARIA E GIUSEPPE..DUE CAMPIONI DI KARMA E KRIYA YOGA





Maria e Giuseppe ...Maestri di Karma e Krya Yoga ...una meditazione creativa sul natale ad una greppia vuota , pronta ad accogliere alla mezzanotte il Bambino Gesù . Testimoni di un mistero , che attraverso loro trova compimento , essi rappresentano in termini psicologici il principio maschile (yang) e il principio femminile ( Yin ) , il sole ( Ha ) e la luna ( Tha ), presenti in ogni uomo/donna come polo attivo e polo ricettivo della personalità . L'energia ( Prana ) sotto l'aspetto psichico si manifesta attraverso due modalità : quella maschile , che si esprime attraverso attività , estroversione , auto-affermazione , razionalità, volontà , organizzazione , bisogno di controllo sia nei confronti del mondo esterno , sia nei confronti del mondo interno . E quella femminile , che si manifesta come ricettività , introversione , affettività , immaginazione , donazione , capacitò di accettazione e di abbandono .

Il maschile divide per controllare la realtà e difendere la propria individualità , in un atteggiamento analitico e separativo . Il femminile unisce , aprendosi alla relazione sia interpersonale , che intra-psichica in un atteggiamento inclusivo e sintetico .
La miscelazione e l'integrazione di questi due elementi ( sole e luna ) , costituisce la struttura portante del nostro processo di crescita , per farli interagire in una tensione continuamente rinnovata , in cui consiste anche il segreto della nostra creatività .

Solo se saremo in grado di coniugare costantemente dentro di noi la razionalità con l'affettività , la volontà con l'accettazione , l'auto-affermazione con la donazione , la logica con l'intuizione , l'attività con la ricettività , l'estroversione con l'introversione , il conscio con l'inconscio , in sostanza gli apsetti maschili con quelli femminili , potremo realizzare quelle " nozze alchemiche " , quel matrimonio mistico , che da origine ad uno stato di coscienza più ampio e che detrmina in noi la nascita della dimensione spirituale , il figlio magico , il " puer " mistico , l'Hiranya-garbha  della tradizione orientale (= il germe divino ) .

Maria rappresenta il femminile ( Yin ) nella sua espressione più alta , che è ricettività , donazione a Dio e al mondo , la donna del " Fiat " , disponibilità alla volontà trans-personale che diventa guida per il trascendente . Viene definita Maria anche come " Ianua Coeli " ( = Porta del Cielo ) in quanto apre la porta con il " trascendente " .

Giuseppe  rappresenta l'aspetto maschile ( Yang )  nelle sue caratteristiche di attività , razionalità , volitività , auto-affermazione , che devono essere momentaneamente a tacere ( Suni = silenzio = tapas = ardore spirituale )  , perchè possa avvenire il misterioso parto di Maria . Per questo , Giuseppe , in molti quadri è rappresentato in disparte , silente , apparentemente addormentato (Yoga-Nidra )  , come è addormentato Adamo ( stato di samadhi = estasi ) quando Dio estrae dalla sua costola Eva nel mito delle origini ( Gn 2,21 ) . Tutti i personaggi del vangelo , non hanno volto, ma si esprimo attraverso azioni , come modelli archetipici da rendere attivi dentro di noi . 

Potrebbe sembrare , Giuseppe , un personaggio marginale , in penombra , esterno alla intensità del rapporto tar Maria e il Signore , eppure quel suo silenzio , anche sofferto all'inizio per dover accettare un mistero , che va pltre la sua capacità di comprensione e razionale . Eppure non è così, il suo silenzio è la placenta eterica di quella nascita divina , anch'egli misteriosamente si "trasforma" sull'esempio della sua sposa , in un " servo del Signore " , alla fine il suo maschile razionale cede all'irrazionale rispondendo ad una " intuizione " interiore , l'Angelo in sogno appunto ( Yoga Nidra ) , che gli indica la " via " ( = marga ) da seguire .
Giuseppe sa mettere da parte se stesso , la propria personalità , i rifiuti della sua ragione , si rende totalmente disponibile , come Maria , al disegno divino ( = Dharma = scopo della vita ) , proteggendo madre e figlio , portandoli in Egitto , lontano da Erode e riportandoli di nuovo in patri a pericolo terminato . 


La via dell'autorealizzazione non è la stessa dell'autoaffermazione egoica e nel percorso di avvicinamento dell' Io al Sè , tutto sembra capovolgersi . La logica del Sè è aperta all'universale mentre quella della personalità egoica è chiusa nel personale . Giuseppe non  si chiede cosa voglia dalla vita , ma cosa la vita vuole da lui . Può capitare anche a noi che spesso la vita ci conduca su una strada che non avremmo voluto prendere e così ri-nunciare alle risposte rassicuranti per consegnarci all'aspetto << Maria >> facendoci guidare da esso mentre lo guidiamo . Perchè l'aspetto maschile , razionale , attivo , volitivo , non può sparire ma , al contrario , mettersi a disposizione dell'aspetto femminile (=Prakriti)  , che ci guida verso i mondi dello Spirito (=Purusha) .


Sulla base di ciò , impariamo a vivere contemporaneamente su due livelli : razionale e intuitivo , volitivo e oblativo , attivo e ricettivo , terreno e spirituale e come Giuseppe imparare a sostenere razionalmente le intuizioni del nostro aspetto " Maria " , per permettere la loro incarnazione nel quotidiano , evitando gli eccessi emotivi e le esaltazioni incontrollate de-pistanti , ai fini della realizzazione del Sè .


Maria e Giuseppe sono due Karma e Krya Yoghi a tutti gli effetti , capaci di azione , di servizio , interiore ed esteriore ad un tempo . La loro meditazione archetipica favorisce le " nozze interiori", tra maschile e femminile  , che in una grotta , nel vaso alchemico del cuore , permettono la ri-nascita di ognuno di noi , spostandoci ad un livello superiore di coscienza . Sono , Giuseppe e Maria , una coppia sicura di riferimento in questo nsotro tempo dis-agiato in cui il "maschile" ed il "femminiel" , presi dalla confusione , non riescono più a colloquiare tra di loro , ai matrimoni si sono sostituite le convivenze , che prive di un preciso " scopo della viat " ( = Dharma ) il più delle volte naufragano in dolorosi conflitti , con ripercussioni inevitabili sulla prole , che sbandata si aggira in "movide" notturne su "vie" oscure e spesso letali , obnubilata da alcol ,droghe , rave e vite incomprensibili ai più .


Ogni divisone e separazione tra il maschile e il femminile , è un " dramma cosmico " ; infatti Dio per rendersi visibile e manifesto nella carne si deve " polarizzare " in maschile e femminile , e solo nell'unità dei due può esprimere la sua ( di Dio ) " unità ", Purusha ( = spirito ) e Prakriti (=materia) non possono vivere separati . La separazione determina l'uscita dal paradiso e la discesa nell'inferno .


Guardiamola con amore questa "coppia divina " , ha ancora molto da dirci....se facciamo silenzio dentro di noi e " fissiamo " ( Dharana e  Tratak ) lo sguardo su di essa la notte di Natale !


Om Shanti




                                                              SPUNTI  MEDITATIVI


Quali sono gli aspetti e le qualità maschili ne gli aspetti e le qualità femminili attivi in te 


proponiti una scaletta di situazioni circostanziate di come e dove potresti esprimere questa o quella caretteristica assente o carente