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lunedì 28 settembre 2015

CHE FAI TU LUNA IN CIEL , DIMMI CHE FAI ?

<< Che fai tu luna in ciel ? >> Domanda un Leopardi smarrito nel mare esistenziale dei grandi dubbi della vita . << Dimmi , che fai ? >> insiste ancora il recanatese nell'ansia di una risposta che non gli verrà mai ; infatti muto rimane l'astro che regola i nostri cicli notturni insieme al sole , che , invece si occupa di quelli diurni . Così come muta rimane la ben nota "Luna Rossa" della canzone napoletana che raccoglie i pensieri di un innamorato , che , << vaga distrattamente abbondandonato , sotto o' cappiello annosconnuto >> . Decisamente questo astro signore della notte che tante poesie e canzoni ha ispirato è il protagonista assoluto del vagare notturno e romantico di tante anime inquiete .Già proprio lei

                                    l'ANIMA !

Perchè se nell'immaginario simbolico della tradizione alchemica la " TERRA " rappresenta il Corpo e il " SOLE " lo Spirito , la " LUNA " rappresenta l " ANIMA " , ma anche la donna con il suo ciclo mestruale di ventotto giorni , quanti quelli della rivoluzione dell'astro lunare intorno alla terra .

Come la luna ( Chandra )  è illuminata dal sole fisico ( Agni ) , l'anima (atman) è illuminata da sole spirituale ( Surya ) . Quindi l'anima oscilla , o , ancora meglio " gravita " tra l'"attrazione" materiale del corpo (materia ) e quella spirituale del sole ( spirito) .
Per tale ragione essa viene indicata nel linguaggio alchemico come : 
                            NERA , ROSSA , o BIANCA !   

Perchè con questi tre colori la vediamo in cielo . Nera durante il novilunio , Bianca durante il plenilunio e Rossa quando è più vicino alla terra , come durante le eclissi soprattutto in cui la maggiore vicinanza all'atmosfera terrestre fa si che quest'ultima facendo da filtro fa apparire l'astro rosso e più grande .

Però nel linguaggio alchemico questi tre colori hanno una loro precisa significanza ; infatti quando essa è più lontana dalla terra , e quindi , come sappiamo , dal corpo (materia) significa che l'anima è più vicina allo Spirito (sole) e più lontana dalla terra (materia) , oscurità (tamas) . Ora si da che nella terra (corpo)  c'è calore , fuoco (vulcanico) , passionale , rajasico , ma senza luce (sattva), ergo , essa (chandra/luna) ci appare tutta bianca (sattva) , come Maria , la Madonna , che rappresenta la materia (prakriti) totalmente abitata dallo Spirito , la materia spiritualizzata , non più preda delle passioni (rajas), purificata !

                 << TOTA PULCRA ES MARIA >>


Quando invece è ROSSA , abbiamo visto che il momento in cui è più vicina alla terra (corpo) , rajas , alle sue passioni , totalmente in balia  delle sue fregole , essa si abbandona alle richieste dei sensi di quest'ultimo uscendo dal suo "Pratyhara" divino ( controllo dei sensi ) , subendo quindi l'eclissi di ogni Luce divina , fino ad oscurarsi completamente nella materia al punto di diventare quella che si dice una :

                                         ANIMA NERA


L'anima invece che oscilla tra l'attrazione della materia e quella dello spirito senza decidersi per l'una o per l'altro diventa un " PIERROT " , la malinconica maschera, tutta bianca , senza vita , esangue ,  che rimane tra 

                            << Color che son sospesi >>

come Dante chiama quelli che non hanno sposato ne il cielo e ne la terra , condannati ad una esistenza di "ignavia" spirituale !
Esseri astrali , lunari , lunatici , lontani dalla vita , immersi in una notte senza fine , disincarnati , costretti a guardare la vita da lontano !

Yogacharya Eknathananda

  

lunedì 21 settembre 2015

IL TEMPIO PERDUTO

     
 Un recente viaggio in Sicilia i ha condotto tra gli umori e i profumi “forti” di questa terra olezzante di storia e di natura , una terra  che ha visto nel corso dei secoli l’avvicendamento di numerose  civiltà , a  partire da quella Greca per passare via via a quella Bizantina , Antica Romana , Araba ,  Sveva , Spagnola , Francese per approdare infine alla colonizzazione dei Savoia . Un curriculum dunque che evidenzia numerosi passaggi di mano che hanno lasciato  tracce non solo negli stili architettonici e urbanistici ma anche nel DNA osservando le varie tipologie somatiche presenti in questa bellissima terra .Sono molte le riflessioni che mi hanno accompagnato fra le “rovine” degli antichi templi ed anfiteatri in cui sembrano ancora ri-suonare i cori delle antiche tragedie greche .
Ho scelto due immagini  emblematiche riferentesi  la prima a una scultura raffigurante un  Icaro caduto  davanti al tempio di Giove e la seconda sempre il Tempio di Giove visto in prospettiva con la città di Agrigento alle spalle a poca distanza. Come dicevo due figure emblematiche che danno luogo a tante riflessioni diverse . Ne ho scelte due e ve le propongo . Quell’Icaro caduto senza gambe mi ricorda la caduta dell’angelo biblico (Lucifero) ; infatti il mitema greco  rappresenta il tentativo titanico di una espansione tecnologica ( le ali di cera costruite dal padre Dedalo ) dell’IO egoico . Una inflazione che rimanda ad un’altro mito con caratteristiche similari , quello di : Prometeo che va in cielo per rubare il fuoco (Prana) agli Dei . Lo stesso errore in cui erano caduti Adamo ed Eva nel tentativo di by-passare l’ordine divino senza passare attraverso l’osservanza del rito (rtam) , cioè : del Dharma Divino o Legge Cosmica !
Ora quell’Icaro giace a terra con le ali spezzate , atrofizzate come le nostre “scapole”. Il povero giovane si è avvicinato troppo al Sole ( Surya = Se Interiore ) senza rispettarne le regole . Che cosa è il “ Saluto al Sole “ ( Surya-Namaskar) se non un rito di devozione al Se Interiore e al suo Dharma ?
Le fosse degli occhi sono rimaste vuote , senza più un’anima dietro . Il tempio si è svuotato e sono rimaste le rovine che ci parlano di uno Spirito che si è “ri-tirato” e quando lo Spirito si ritira da un “Dharsan” ( sentiero spirituale" ) significa la morte di una intera civiltà , perchè il Tempio rappresentava il centro delle città , intorno ad esso costruite , ed erano belle e ordinate ( le città)  rispondenti ad un ordino cosmico , divino e si poteva cogliere in esse un riflesso di questa bellezza ed armonia .

 Ora le città non hanno più un “centro” , un tempio di riferimento , come si può vedere nella seconda foto che ritrae la città di Agrigento incombente sull'antico tempio ; infatti  le città si presentano come un orripilante ammasso di calcestruzzo in cui tanti poveri  Icari decaduti girano a vuoto in eterne “movide” notturne ubriache di alcool e fumo , drammatiche statue senza anima .
Spesso in queste antiche città il potere cadeva in mano ad un Tiranno che le governava con violenza , un Tiranno che ancora oggi sopravvive e di cui questa bellissima isola non è riuscita a liberarsi ; infatti si chiama : 

                                                            MAFIA !

Le civiltà allo stesso del corpo e della mente quando vedono distrutto il loro tempio o si allontanano da esso aprono le porte allla malattia e alla distruzione !
                                              PRATICA MEDITATIVA
Interiorizzatevi , chiudete gli occhi ( Pratyhara) , visualizzate le città dei vostri giorni con le loro periferie dis-ordinate e samsariche . Osservate il vostro respiro . Poi visualizzate un tempio , osservate il suo ordine il suo silenzio e pronunciate interiormente : < Il mio corpo è un tempio > . Lasciatevi trascinare nel respiro di questa affermazione . Poi fatevi questa domanda : < Dove voglio vivere ? Nell’eternità del tempio o nel samsara dell’ego ?
Buona meditazione insieme all’augurio che possiate scoprire la meditazione in ciò che vi circonda e accedere al Bello e all’Armonia !
Om Shanti

Yogacharya Eknathananda