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lunedì 25 ottobre 2021

ESSERE EGO O NON ESSERE EGO ?

 


L’Ego è il senso dell’Io (AHAMKARA) , la percezione che siamo qualcuno, un’illusione che può portarci lontano dal nostro vero Sé (ATMAN) e farci sentire separati dalla nostra vera essenza, da Dio (BRAHMAN) , dalla coscienza, da tutto ciò che è.


Il senso illusorio di identità che chiamiamo “ego” è lì per aiutarci a capire che non siamo quello, ma qualcosa di più grande, ciò che chiamiamo Anima o Sé Superiore o Dio.

Che cos’è l’ego?

L’ego è un meccanismo della mente che fa sì che ci identifichiamo con essa. È la coscienza che si è individualizzata (JIVAN) e ci fa credere che siamo qualcosa di separato da tutto il resto. L’ego infatti nasce dalla visione duale della realtà, dovuta ad una coscienza non ancora unificata e potrebbe essere la causa di tanti problemi. Ma vedremo che non è poi così negativo.

Disidentificazione dall’ego e ricongiungimento con l’Anima

L’ego spirituale

Ti sei fatto “aprire i chakra”, hai letto tutti i libri sulla crescita spirituale, fai Yoga, Reiki e sei diventato vegetariano? Insomma ti senti illuminato o spiritualmente più elevato e vedi una certa differenza tra te e gli altri tuoi amici, che invece stanno ancora fermi al palo?

Se è così, sappi che l’ego ti ha preso in ostaggio! Anche se è mascherato da “ego spirituale”. Non cambia nulla, anzi ! Tra i vari livelli dell’ego, quello spirituale è sicuramente il più sottile e il più subdolo. È molto facile “caderci” durante il proprio percorso di evoluzione interiore, ma a veder bene, anche in questo caso, l’ego sta lì per essere riconosciuto e trasceso.

Infatti, non sto dicendo che c’è qualcosa di sbagliato nel ricercare la felicità, nel praticare discipline olistiche, nel voler studiare la legge di attrazione o sviluppare la propria consapevolezza, l’importante è vigilare sempre su ciò che accade dentro di noi. Quando si è pieni di sé (e della propria pseudospiritualità) non c’è posto per Dio e la nostra Anima è ancora una volta schiacciata dalla mente, anche se con idee “spirituali”.

A cosa serve l’ego?

L’errore più comune è quello di combattere l’ego, che invece ci serve per comprendere la nostra coscienza. Se combattiamo l’ego lo alimentiamo solamente, creando un inutile conflitto interiore, piuttosto dovremmo imparare a trascenderlo, cercando di uscire dal solito gioco duale.

Eknathananda 

EQUILIBRARE PRANA E APANA

 




Equilibrare la vita

“Le persone erano solite comprendere che esistono il prana e l'apana, e l'equilibrio di queste due energie fa sì che una persona abbia successo o fallisca”.

“Dio vi ha dato il corpo con prana e apana. L'apana c'è per eliminare la negatività. Le persone che hanno un forte prana e non hanno un apana altrettanto forte sono molto bloccate. Non sanno come eliminare le cose e l'eliminazione è molto importante. È l'equilibrio di prana e apana che crea il potere di Shushmna, l'essere centrale, l'essere in equilibrio. L'essere Supremo (IO SONO)  si risveglia in voi solo quando sia il prana che l'apana lavorano insieme. Uno dà la potenza l'altro elimina la negatività; tutto quello che vi rimarrà sarà ciò che è positivo”.

Per verificare in voi l'equilibrio prana/apana: tenetevi in equilibrio sulle mani e sulle ginocchia e sollevate il braccio sinistro diritto in avanti, allo stesso tempo allungate la gamba destra all'indietro. Poi cambiate lato per verificare dall'altra parte.

“Ogni volta che apana non funziona e prana è perfetto, non agite correttamente. Non importa quanto siate intelligenti. E le chiusure nell'energia pranica sono molto, molto valide, ma le chiusure nell'energia apanica sono molto sottili. Se non riesci a tenere in equilibrio il corpo in questa postura, vuol dire che la tua shakti apanica, la forza di eliminazione, non è in equilibrio. È più debole”.